5.anat_morf_ app_epigeo_ foglie - Progetto e

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Le foglie sono coinvolte
(direttamente o indirettamente)
in tutti i processi fisiologici:
• 
• 
• 
• 
• 
Fotosintesi
Traspirazione
Respirazione
Sintesi ormonale
Accumulo temporaneo
nutrienti
• Hanno, inoltre, anche capacità di assorbire
elementi nutritivi, fitofarmaci e fitoregolatori
(trattamenti fogliari)
• La capacità di assorbimento è elevata soprattutto a
livello della pagina inferiore della foglia, dove la
velocità di penetrazione è molto alta (vedi disegno
seguente)
: morfologia e funzioni della lamina
inferiore e superiore differiscono
La pagina inferiore
delle foglie assorbe
molto più rapidamente
di quella superiore le
sostanze che vi
pervengono.
Nel disegno: velocità
di penetrazione
dell’urea in 24 ore
Nelle sempreverdi il fogliame è soggetto a ricambio
nel corso di cicli poliennali
Es. OLIVO la foglia può raggiungere i 3 anni ma comunemente cade al
secondo anno
Caduta anticipata delle foglie per cause biotiche o abiotiche
(Leaf Area Index) per valutare l’efficienza della
chioma mette in relazione la superficie fogliare con la
superficie di suolo a disposizione della singola pianta
(LAI-impianto) o con l’area della proiezione della
chioma a terra (LAI-pianta)
MORFOLOGIA ED ANATOMIA DELLE FOGLIE:
aspetti generali
DESCRIZIONE MORFOLOGICA DELLE FOGLIE
• Le foglie sono composte da due parti principali:
- la lamina (o lembo)
- il picciolo
Nervature principali e secondarie
• Altri componenti della foglia, importanti anche da un punto di vista
tassonomico sono:
- STIPULE: piccole foglioline alla base del picciolo (melo)
- GLANDOLE: piccole ghiandole presenti alla base della lamina o sul
picciolo (pesco)
A sinistra: foglia di melo con stipule alla base del picciolo
A destra: foglia di pesco con glandole sul picciolo
• FORMA E DIMENSIONI di foglie appartenenti a
specie diverse possono differire notevolmente
• L’eterogeneità di questi caratteri può essere messa
in evidenza anche all’interno della medesima
specie, tra cultivar o vitigni diversi
• Per questo motivo forma e dimensione delle foglie
costituiscono dei caratteri particolarmente adatti per
la IDENTIFICAZIONE VARIETALE E CLONALE
Forma e dimensione di foglie
appartenenti a specie diverse: un
importante carattere tassonomico
MELO
RIBES NERO
ALBICOCCO
PESCO
VITE
CILIEGIO
Prunus dulcis (mandorlo)
Actinidia deliciosa (kiwi)
Prunus domestica (susino europeo)
ANATOMIA DELLE FOGLIE
SEZIONE TREASVERSALE DI UNA FOGLIA DI UNA PIANTA DA FRUTTO
CUTICOLA
EPIDERMIDE
PALIZZATA
MESOFILLO
LACUNOSO
CELLULE DI
GUARDIA
CAMERE
STOMATICHE
STOMI
La CUTICOLA cerosa ha la funzione di
limitare la traspirazione o proteggere
dall’eccessiva luce
PARENCHIMA A PALIZZATA è ricco di
cloroplasti.
Il contenuto totale di clorofilla varia da specie a specie
e nell’ambito della stessa pianta (es. foglie da luce e
foglie da ombra)
PARENCHIMA LACUNOSO struttura
spugnosa facilita gli scambi gassosi
• Lo STOMA è formato da due CELLULE DI GUARDIA
reniformi contenenti cloroplasti e da una apertura
centrale, OSTIOLO, che porta ad una cavità lacunosa
• Il numero di stomi varia molto tra le specie
In Vitis vinifera posso trovarsi da 100 a 230 stomi per
cm2. Nelle viti americane il numero sale ad oltre 300
STOMI E TRASPIRAZIONE…
STOMI E TRASPIRAZIONE • Ruolo degli STOMI nel processo di TRASPIRAZIONE
• densità degli stomi
• presenza di strutture di protezione (cere, tricomi)
• età delle foglie
Le foglie giovani traspirano di più
di quelle adulte (dati per arancio
“Tarocco”)
Nella pagina inferiore possono essere presenti dei
Con funzione protettiva nei confronti della luce e della traspirazione
•  Le foglie della vite sono costituite da una LAMINA (o lembo) portata da
un PICCIOLO
•  Sono composte dalla lamina palmato-lobata con 5 NERVATURE
principali che individuano altrettanti LOBI FOGLIARI
1 LOBO TERMINALE
2 LOBI LATERALI
SUPERIORI
2 LOBI LATERALI
INFERIORI
•  La FORMA E DIMENSIONE DEL LEMBO FOGLIARE può differire anche
notevolmente a seconda della specie e del vitigno e per questo costituisce uno
dei principali parametri identificativi e diagnostico
• Forme differenti della foglia di vite:
1. INTERA quando i seni non
sono visibili e la foglia è pressoché
circolare
2. LOBATA (3,5 lobi)
3. LANCINATA quando i seni
raggiungono le nervature principali
• La forme più comune è quella ORBICOLARE (circolare), ma frequenti sono
anche le forme RENIFORME (a forma di rene), CUNEIFORME E
PENTAGONALE (la forma delle foglie può considerarsi iscrivibile alla rispettiva
figura)
•  I lobi identificano altrettanti SENI LATERALI ed, in posizione centrale in
corrispondenza dell’inserzione del picciolo, IL SENO PEZIOLARE
•  la forma del seno peziolare (a V, a U, a lira con o senza bordi sovrapposti, a
graffa, etc) rappresenta il principale ELEMENTO TASSONOMICO
•  Altro elemento tassonomico sono i DENTI FOGLIARI, caratterizzati da
un’altezza e da una base che li rendono più o meno pronunciati
•  I MARGINI possono essere descritti come:
•  Altri elementi tassonomici:
- tomentosità della pagina fogliare inferiore
- colorazione delle foglie nella stagione autunnale correlata alla
colorazione delle bacche mature
ANATOMIA DELLA FOGLIA DI VITE •  La pagina superiore della lamina fogliare è formata da una epidermide
cutinizzata (CUTICOLA) senza o con pochi stomi
•  Segue uno strato di cellule parenchimatiche allungate (PALIZZATA) ricche
di cloroplasti. Questo strato da solo costituisce da circa 1/3 ad 1/2 dello
spessore della lamina nel suo insieme
•  Segue quindi un TESSUTO LACUNOSO (ricco di spazi vuoti, lacune)
formato da cellule sinuose
•  Ed infine L’EPIDERMIDE
INFERIORE, meno cutinizzata ma
ricca di aperture stomatiche.
Cuticola
Palizzata
Parenchima lacunoso
Epidermide inferiore
Aperture stomatiche
SEZIONE TRASVERSALE DI UNA FOGLIA. Sono evidenti gli stomi della
pagina inferiore della lamina fogliare, dove avviene il fenomeno della
traspirazione
•  il PICCIOLO è anch’esso dotato di aperture stomatiche nell’epidermide
•  La sua struttura è rinforzata dalla presenza di CELLULE
COLLENCHIMATICHE a protezione dei fasci fibro-vascolari, disposti a ferro di
cavallo e che si riuniscono all’estremità del picciolo stesso formando le 5
NERVATURE PRINCIPALI
ABSCISSIONE
•  Alla fine del ciclo vegetativo annuale le foglie delle piante decidue si
staccano a livello del punto di congiunzione del picciolo con il germoglio
oppure, meno frequentemente, della lamina con il picciolo
•  La ZONA DI ABSCISSIONE è caratterizzata dalla presenza di uno strato di
separazione, formato da cellule a parete sottile e labile, e da uno strato di
cellule suberificate
•  L’abscissione è preceduta da una SENESCENZA GRADUALE delle foglie,
visibile attraverso l’ingiallimento (o arrossamento del lembo) e quindi il
disseccamento della foglia stessa
•  L’ETILENE favorisce il distacco delle foglie indirettamente, favorendo la
formazione di enzimi idrolitici
•  L’ACIDO ABSCISSICO aumenta la propria concentrazione nelle foglie
senescenti, ma non è noto un effetto promotore del processo di abscissione
da parte di questo ormone
STOMI E TRASPIRAZIONE
•  Anche i frutti traspirano grazie alla presenza di aperture particolari
dell’epidermide (LENTICELLE)
•  L’intensità traspiratoria è maggiore nelle prime fasi di sviluppo dei frutti (fase
di moltiplicazione cellulare) poi decresce (distensione cellulare) fino a livelli
100 volte più bassi di quelli delle foglie
•  TRASPIRAZIONE TOTALE (estensione della traspirazione specifica all’intero
apparato fogliare)
•  Varia con l’età, lo sviluppo della pianta e con la durata del ciclo vegetativo
annuale
•  PIANTE A FOGLIA CADUCA E PIANTE SEMPRE VERDI (vedi grafico)
ACQUA E PIANTE ARBOREE
Linea rossa: PIANTA A FOGLIA CADUCA
Linea nera: PIANTA SEMPREVERDE
ANATOMIA DELLA FOGLIA DI VITE
ABSCISSIONE
ANATOMIA DELLA FOGLIA DI VITE
ABSCISSIONE
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