Analisi di pedigree Cos’è un pedigree? Un albero genealogico, o pedigree, descrive la storia di una famiglia rispetto a un carattere genetico e come quest’ultimo viene ereditato nel corso di numerose generazioni Il carattere in esame è trasmesso con gli autosomi o è associato ai cromosomi sessuali? Autosomico – non ci sono differenze di trasmissione tra i due sessi Associato ai cromosomi sessuali Associato al cromosoma X – i maschi e le femmine ereditano il carattere in modo differente e dipendente dal sesso del genitore che lo trasmette Associato al cromosoma Y – solo i maschi ereditano il carattere che viene trasmesso dal padre a tutti i figli maschi Come si esprime questo carattere? Dominante – il carattere è espresso a ogni generazione Recessivo – il carattere può saltare una o più generazioni o comparire all’improvviso Analisi di pedigree 3 Analisi di pedigree Simboli utilizzati per costruire un pedigree Maschio Individui malati (o che esprimono il carattere in esame) Femmina Eterozigoti per caratteri autosomici recessivi Accoppiamento Portatrice di un carattere recessivo legato al sesso Morto/a Accoppiamento tra consanguinei Genitori e figli, maschio e femmina, in ordine di nascita Analisi di pedigree I II 1 1 2 2 3 Metodo per identificare i soggetti di un pedigree. I numeri romani indicano le generazioni, quelli arabi i singoli soggetti di ogni generazione. Il soggetto II2 esprime il carattere 4 Analisi della segregazione della malattia di Huntington 1 2 I 1 II III IV 1 2 1 2 3 2 3 4 5 4 5 6 7 8 9 10 11 3 4 5 6 7 8 9 10 La malattia viene espressa in egual misura femmine: il carattere è AUTOSOMICO nei maschi e nelle La malattia è presente in tutte le generazioni: il carattere è DOMINANTE Ereditarietà autosomica-dominante 5 Analisi della segregazione della malattia di Huntington La malattia di Huntington, anche chiamata Corea di Huntington, è una malattia neurodegenerativa ereditaria caratterizzata da disturbi del movimento (corea), modificazioni della personalità e demenza. La malattia è dovuta a una espansione di un segmento di DNA all’interno della regione codicante del gene IT-15 formato dalla ripetizione di tre nucleotidi, CAG, che vengono tradotti, nella proteina huntingtina, in una segmento poliglutamminico. Normalmente questo segmento è composto da 10-34 ripetizioni, mentre nei soggetti malati esso ha subito un allungamento anche di decine di unità ripetute. Ancora non si conosce il meccanismo patogenetico di questa mutazione, ma è sicuramente scatenato da una nuova funzione tossica acquisita dalla cellula per la presenza di questi tratti espansi poliglutamminici. E’ una malattia a esordio tardivo in quanto la patologia colpisce soprattutto gli adulti, generalmente compare tra i 30 e i 45 anni di età, ma la comparsa si può verificare a qualsiasi età, anche molto precocemente, se il tratto espanso è molto lungo (>80 ripetizioni). Il modello di trasmissione della malattia è di tipo autosomico dominante, vale a dire che essa può essere trasmessa da un genitore affetto ai suoi figli con una probabilità del 50% per ciascun figlio, a prescindere dal sesso. A tutt’oggi non si conoscono cure per rallentare la progressione della malattia. Ereditarietà autosomica-dominante 6 Analisi della segregazione della malattia di Huntington Si indichi con H l’allele che causa la malattia e con h l’allele normale Essendo il carattere dominate, tutti i soggetti che non presentano la malattia devono essere omozigoti recessivi hh 1 2 I hh 1 II III IV 2 3 hh 1 2 hh 4 hh 1 hh 3 2 hh Ereditarietà autosomica-dominante 5 hh 3 4 7 8 6 hh hh 9 hh hh 5 hh 5 hh 6 hh 4 7 hh 10 hh 8 hh 9 hh 11 10 hh 7 Analisi della segregazione della malattia di Huntington I soggetti affetti dovranno possedere almeno un allele H Inoltre i soggetti affetti figli di un genitore sano, omozigote recessivo, riceveranno da questo un allele h. Come pure i genitori affetti con figli normali dovranno possedere un h 1 I Hh 1 II III IV 2 2 Hh 1 2 Hh hh hh 1 hh 3 2 hh Ereditarietà autosomica-dominante 4 Hh 3 Hh hh 3 hh 5 hh 4 Hh hh 6 7 5 hh 8 hh H h hh 4 6 hh Hh 9 hh 7 hh 5 10 hh 8 Hh hh hh 9 hh 11 10 hh 8 Analisi della segregazione di un tipo di sordità familiare 1 2 I 1 2 II III 1 2 IV 3 3 4 4 5 5 6 6 1 7 7 8 9 2 La malattia viene espressa in egual misura femmine: il carattere è AUTOSOMICO nei maschi e nelle La malattia non è presente in tutte le generazioni: il carattere è RECESSIVO Ereditarietà autosomica-recessiva 9 Analisi della segregazione di un tipo di sordità familiare Mutazioni del gene che codifica per la proteina connessina-26 sono responsabili della maggior parte dei casi di sordità autosomica recessiva in Italia e Spagna. Le connessine sono una famiglia di proteine presenti sulla membrana cellulare, dove formano dei canali necessari per gli scambi e la comunicazione tra cellule. Questo gene è coinvolto in due diverse forme di sordità non sindromica: DFNB1 e DFNA3. La forma DFNA3 è molto rara, mentre la DFNB1 è la più frequente forma ad eredità autosomica recessiva. Questa malattia è congenita (presente già alla nascita) e può dare sordità moderata o profonda, generalmente non progressiva. L'analisi molecolare del gene connessina-26 può essere molto utile per diagnosticare una sordità congenita ereditaria. La diagnosi precoce e quella prenatale possono essere eseguite solo se la mutazione responsabile della patologia è già stata identificata nelle persone affette presenti in famiglia. Ereditarietà autosomica-recessiva 10 Analisi della segregazione di un tipo di sordità familiare Si indichi con s l’allele che causa la malattia e con S l’allele normale Essendo il carattere RECESSIVO, tutti i soggetti che presentano la malattia devono essere omozigoti recessivi ss 1 2 I 1 2 II III 3 4 5 6 7 ss 1 2 IV Ereditarietà autosomica-recessiva 3 4 5 6 1 7 8 9 2 ss 11 Analisi della segregazione di un tipo di sordità familiare Poiché i genitori della I generazione sono normali ma hanno generato un figlio affetto, sono eterozigoti per il questo gene Il ragionamento è uguale per i genitori III-5 e III-6, che sono anche primi cugini I 1 2 II III 3 1 2 Ss Ss 4 5 6 7 ss 1 2 IV Ereditarietà autosomica-recessiva 3 4 5 6 Ss 7 8 9 Ss 1 2 ss 12 Analisi della segregazione di un tipo di sordità familiare Avendo III-5 trasmesso un allele s, verosimilmente lo deve a sua volta aver ricevuto dal genitore II-2, che lo ha ricevuto da uno dei suoi genitori. Il ragionamento è uguale per II-6. Tutti gli altri soggetti sani possiedono sicuramente un allele sano S ma non è possibile sapere qual è l’allele omologo I II III 1 1 2 3 S? Ss S? 2 S? S? 3 S? IV Ereditarietà autosomica-recessiva 4 S? 1 2 Ss Ss 4 ss 5 6 7 S? Ss S? 5 Ss 1 S? 6 7 8 Ss S? S? 9 S? 2 ss 13 Analisi della segregazione del tipo 2 di condrodisplasia punctata 1 2 I 1 II III IV 3 2 1 2 1 2 4 3 5 5 4 3 4 6 6 8 7 7 8 5 6 9 9 10 7 11 8 9 La malattia è presente in tutte le generazioni: il carattere è DOMINANTE C’è un forte sbilanciamento del rapporto sessi tra gli affetti a favore delle femmine: il carattere è ASSOCIATO ALL’X Ereditarietà associata all’X dominante 14 Analisi della segregazione del tipo 2 di condrodisplasia punctata 1 2 I 1 II III IV 3 2 1 2 1 2 4 3 5 5 4 3 4 6 6 8 7 7 8 5 6 9 9 10 7 11 8 9 E’ importante inoltre notare che i maschi affetti generano tutte femmine affette e tutti i maschi sani. Al contrario le femmine affette generano un rapporto sessi 1 : 1 Ereditarietà associata all’X dominante 15 Analisi della segregazione del tipo 2 di condrodisplasia punctata La condrodisplasia punctata di tipo 2, conosciuta anche come sindrome di Conradi-Hunermann, è contraddistinta dalla presenza di foci multipli di calcificazioni intorno alla colonna vertebrale, alla pelvi e alle ossa lunghe. Il fenotipo è variabile nelle femmine affette, comprendendo forme letali e forme lievi identificate solo nell’età adulta. Come molte malattie dominanti associate al cromosoma X, i maschi sviluppano una forma di malattia molto più grave. Di conseguenza, il rapporto femmine/maschi affetti da questa malattia è 36 : 7, e non 2 : 1 come normalmente dovrebbe essere la segregazione di caratteri dominanti associati all’X. Il motivo risiede nel fatto che questa forma di condrodisplasia punctata è sub-letale nei maschi. Ereditarietà associata all’X dominante 16 Analisi della segregazione del tipo 2 di condrodisplasia punctata Analizziamo in primo luogo i cromosomi sessuali dei componenti di questo pedigree: • tutte le femmine avranno due cromosomi X • tutti i maschi avranno un cromosoma X e un cromosoma Y 1 I XY 1 II III IV 2 XY 7 8 XX XX XY XX XX 2 3 2 XX Ereditarietà associata all’X dominante 5 4 XX XX XX 1 XY 6 4 XY XX XY 1 5 3 2 3 XY XX 6 XY XY 4 XY 7 XX 5 XY 8 9 XY 9 10 XY XX XY 6 XY 7 XY 11 XX 8 XX 9 XX 17 Analisi della segregazione del tipo 2 di condrodisplasia punctata Si indichi con C l’allele che causa la malattia e con + l’allele normale Tutti gli individui maschi affetti possiedono un allele C su sul loro unico cromosoma X Tutte le femmine affette possiedono un allele C su un cromosoma X e un allele + sull’altro X ereditato dal genitore sano 1 I XY 1 II III IV 2 3 2 4 X Y X X XCY 1 XY 3 5 6 7 XX XX XCY XX 5 4 6 XCX+ XCX+ XCX+ X Y X Y 1 XY 2 XX 2 XCX+ Ereditarietà associata all’X dominante 3 XY 4 XCY 7 8 9 XCX+ 8 XY 9 10 XCX+ X Y X X XCY 5 XCY 6 XY 7 XY 11 XX 8 9 XCX+ XCX+ 18 Analisi della segregazione del tipo 2 di condrodisplasia punctata Tutti i maschi non affetti possiedono l’allele + sul loro cromosoma X Tutte le femmine non affette sono omozigoti per l’allele + La donna I-2 possiede sicuramente un allele C e un allele + che ha trasmesso alle sue figlie sane. 1 I X+Y 1 II III IV 2 3 2 4 X+Y X+X+ XCY 1 X+Y 5 6 3 5 4 6 2 XCX+ Ereditarietà associata all’X dominante 3 X+Y 4 XCY 8 7 X+X+ X+X+ XCY XCX+ XCX+ XCX+ X+Y X+Y 1 X+Y 2 XCX+ 9 X+X+ XCX+ 7 8 X+Y 9 10 XCX+ X+Y X+X+ XCY 5 XCY 6 X+Y 7 X+Y 11 X+X+ 8 9 XCX+ XCX+ 19 Analisi della segregazione del daltonismo 1 2 I 1 II III IV 1 2 1 2 2 3 3 5 4 3 4 6 5 4 7 8 5 6 6 9 10 11 7 8 Solo i maschi sono daltonici e nessun maschio lo riceve dal genitore maschio: il carattere è ASSOCIATO AL CROMOSOMA X La malattia non è presente in tutte le generazioni: il carattere è RECESSIVO Ereditarietà associata all’X recessiva 20 Analisi della segregazione del daltonismo Il daltonismo è un difetto congenito ereditario del sistema visivo descritto per la prima volta nel 1798 da John Dalton, scienziato inglese che ne era affetto. Comporta l'incapacità di distinguere il rosso dal verde. Spesso viene scoperto del tutto casualmente durante un esame per la patente o sottoponendosi a un test specifico. Questo difetto ereditario è molto comune in Europa e ne sono affetti circa l'8% dei maschi e lo 0,6% delle femmine. La differenza tra maschi e femmine si spiega col fatto che l'alterazione genetica è localizzata sul cromosoma X: le donne hanno due cromosomi X e per essere affette devono possedere due X con la mutazione, mentre gli uomini sono emizigoti per questo cromosoma (hanno un unico cromosoma X) e se in questo manca il gene necessario alla discriminazione dei colori, l'alterazione si manifesta senz'altro. Esempio di test per la verifica della corretta visione dei colori Le persone dotate di normale capacità di discriminazione dei colori, nei riquadri leggono rispettivamente i numeri: 42, 37 e 58 Quelle affette dalla più comune forma di daltonismo (totale confusione tra rosso e verde) leggono: 2, 7, 58 Ereditarietà associata all’X recessiva 21 Analisi della segregazione del daltonismo Analizziamo in primo luogo i cromosomi sessuali dei componenti di questo pedigree: • tutte le femmine avranno due cromosomi X • tutti i maschi avranno un cromosoma X e un cromosoma Y I X Y II III IV 1 X Y 1 X Y X X 1 2 3 4 5 6 X Y X X X Y X X X X X Y 2 3 5 4 X X X X X Y 6 7 X Y X Y X X 2 3 4 X X X Y X Y Ereditarietà associata all’X recessiva 5 X Y 8 9 10 X Y X X X Y 6 X Y 7 X Y 11 X X 8 X X 22 Analisi della segregazione del daltonismo Si indichi con d l’allele che causa la malattia e con D l’allele normale Tutti gli individui maschi affetti possiedono un allele d sul loro unico cromosoma X Al contrario, tutti gli individui maschi non affetti possiedono un allele D sul loro unico cromosoma X I XDY II III IV 1 XDY 1 XDY X X 1 2 3 4 5 6 XDY X X XDY X X X X XDY 2 3 5 4 X X X X XdY 6 7 XdY XDY X X 2 3 4 X X Xd Y Xd Y Ereditarietà associata all’X recessiva 5 XDY 8 9 10 X dY X X XdY 6 XDY 7 XDY 11 X X 8 X X 23 Analisi della segregazione del daltonismo Tutte le madri o le figlie di soggetti affetti sono portatrici obbligate, come lo sono a loro volta le madri delle portatrici obbligate Tutte le portatrici obbligate possiedono un allele d e, poiché non esprimono il carattere, anche un D I XDY 1 II III IV 2 XDY 1 XDY 1 XDY 2 XdX D 3 5 4 XdX DX X XdY 3 4 XDY X X 6 7 XdY XDY X X 2 3 4 X X Xd Y Xd Y Ereditarietà associata all’X recessiva XdXD 5 XDY 5 6 X dX D 8 9 XDY 10 X dY X X XdY 6 XDY 7 XDY 11 X X 8 XdXD 24 Analisi della segregazione del daltonismo Tutte le altre femmine sane, non portatrici obbligate, possiedono almeno un allele normale D, ma non si può sapere com’è l’allele omologo. I XDY 1 II III IV 2 XDY 1 XDY 1 XDY 2 XDX? Ereditarietà associata all’X recessiva 3 XDY XdX D 3 5 4 XdX DXDX? XdY 2 XdXD 6 XdY XDY 3 4 Xd Y Xd Y 5 4 XDX? 7 6 X dX D 8 9 XDY 10 XDX? X dY XDX? XdY 5 XDY 6 XDY 7 XDY 11 XDX? 8 XdXD 25 Analisi della segregazione di una forma di retinite pigmentosa 1 2 3 4 I 1 II III IV 1 2 1 2 2 3 5 4 3 4 6 5 7 8 5 6 6 9 10 11 7 8 Solo i maschi sono affetti e tutti ricevono il carattere dal padre affetto. NB. tutti i maschi di un padre affetto sono affetti: il carattere è ASSOCIATO AL CROMOSOMA Y Ereditarietà associata all’Y 26 Analisi della segregazione di una forma di retinite pigmentosa Con l’eccezione delle azoospermie, assenza di spermatozoi nel liquido seminale, che rendono i portatori sterili, le malattie ereditarie associate al cromosoma Y sono rarissime, in accordo con l’estrema scarsità dei geni presenti. L’esempio più famoso di ereditarietà associata al cromosoma Y finora riportato, era l’ipertricosi del padiglione auricolare. Pur non avendo ancora scoperto il gene responsabile di questo rarissimo carattere, è stato però recentemente dimostrato con metodi indiretti (analisi dell’associazione) che non è associato al cromosoma Y. Esiste un tipo di retinite pigmentosa riportata in una grande famiglia cinese di 4 generazioni in cui sono ammalati solo e tutti i figli maschi di padri ammalati. E’ quindi molto probabile che questo tratto sia associato al cromosoma Y. La retinite pigmentosa è caratterizzata da depositi di pigmenti sulla retina, visibili all'esame del fondo dell'occhio. Di solito esordisce con cecità notturna, seguita da perdita progressiva del campo visivo periferico durante il giorno e porta a cecità dopo alcuni decenni. Ereditarietà associata all’Y 27 Analisi della segregazione di una forma di retinite pigmentosa Anche in questo caso è bene analizzare sessuali dei componenti di questo pedigree: in primo luogo i cromosomi • tutte le femmine avranno due cromosomi X • tutti i maschi avranno un cromosoma X e un cromosoma Y I II III IV 1 X Y X Y X Y X X 2 3 4 5 6 X X X Y X Y X X X Y X X 3 5 4 X X X X X Y 6 7 X Y X Y X X 2 3 4 X X X Y X Y Ereditarietà associata all’Y 2 1 2 1 1 5 X X 8 9 10 X Y X X X Y 6 X Y 7 X Y 11 X X 8 X X 28 Analisi della segregazione di una forma di retinite pigmentosa Si indichi con p l’allele che causa la malattia e con + l’allele normale • Tutti gli individui maschi affetti possiedono un allele p sul loro cromosoma Y • Al contrario, tutti gli individui maschi non affetti possiedono un allele + sul loro cromosoma Y 1 2 I X Yp 1 II III IV 2 1 2 3 X Yp X X 3 X X X Yp 5 4 6 X X 7 X Y + X X X X X Y p X Y pX Y p X X 1 2 X Y+ X X Ereditarietà associata all’Y 3 4 X Y+ X Y+ 5 4 5 X X 6 X Yp 8 9 X X 10 11 X Yp X X X Y + X X 6 X Yp 7 8 X Y+ X X 29 Analisi della segregazione di una forma di retinite pigmentosa ATTENZIONE Le femmine naturalmente non ricevono e non trasmettono il carattere perché non hanno cromosoma Y 1 I X Yp 1 II III IV 2 1 2 3 X X 3 X Yp X X 2 X Yp 5 4 6 X X 7 X Y + X X X X X Y p X Y pX Y p X X 1 2 X Y+ X X Ereditarietà associata all’Y 3 4 X Y+ X Y+ 5 4 5 X X 6 X Yp 8 9 X X 10 11 X Yp X X X Y + X X 6 X Yp 7 8 X Y+ X X 30 Analisi dell’ereditarietà associata al DNA mitocondriale Alle quattro modalità di ereditarietà mendeliana descritte in precedenza va aggiunta l’ereditarietà di malattie dovute a mutazioni del DNA mitocondriale (mtDNA). I mitocondri possiedono un proprio genoma a DNA. Il mtDNA è una molecola circolare di circa 16,6 kb e codifica per 22 molecole di RNA di trasporto (tRNA), 2 molecole di RNA ribosomiale (rRNA) e 13 subunità proteiche che fanno parte dei complessi interessati nella via respiratoria Ereditarietà associata al DNA mitocondriale Geni codificanti per proteine Geni tRNA Geni rRNA 31 Analisi dell’ereditarietà associata al DNA mitocondriale Nell’uomo le malattie associate al mtDNA si ereditano solo per via materna. Si prenda come esempio la sindrome MELAS. L’acronimo MELAS deriva dalla dizione inglese della patologia: Encefalomiopatia Mitocondriale con Acidosi Lattica ed Episodi di Ictus. I sintomi clinici insorgono durante l'infanzia o nell'adulto prima dei 40 anni. 1 1 II 1 III IV 1 2 2 3 3 Ereditarietà associata al DNA mitocondriale 4 2 5 4 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 5 6 7 8 9 10 32 Analisi dell’ereditarietà associata al DNA mitocondriale Il rapporto maschio/femmina tra gli affetti è pari a 1/1, ma tutti hanno ricevuto il carattere dalla madre. Inoltre le femmine affette trasmettono il carattere a tutti i figli, maschi e femmine, mentre i maschi affetti non lo trasmettono a nessuno. 1 1 II 1 III IV 1 2 2 3 3 Ereditarietà associata al DNA mitocondriale 4 2 5 4 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 5 6 7 8 9 10 33 Complicazioni nell’analisi di pedigree Talvolta l’analisi di un pedigree può essere complicata da situazioni anomale che portano a una interpretazione sbagliata della modalità di trasmissione. Tra le più importanti cause fuorvianti vi sono: Complicazioni nell’analisi di pedigree 34 Complicazioni nell’analisi di pedigree Mutazione de novo Se un soggetto è affetto da una malattia ereditaria autosomica dominante a causa di una nuova mutazione (de novo), non presenterà come di regola un genitore affetto. Penetranza incompleta Alcune malattie ereditarie autosomiche dominanti non si manifestano nel 100% dei soggetti portatori, presentando di conseguenza degli occasionali salti di generazione. Esordio tardivo Alcune malattie ereditarie si manifestano in età adulta o anche durante l’invecchiamento. In questo caso si deve tenere conto del rischio residuo di ammalarsi che dipende dal tipo di patologia. Espressività variabile La medesima mutazione può determinare quadri clinici diversi in quanto l’espressione di un carattere dipende non solo dal gene in questione, ma anche dal contesto genetico, da quello ambientale e non ultimo dal caso. Fenocopie Presenza di sintomatologia caratteristica di una mutazione in assenza del difetto molecolare. Alterazione del rapporto maschi/femmine affetti La malattia potrebbe essere letale nei maschi emizigoti che non giungono alla nascita, ma compatibile con la vita nelle femmine eterozigoti. Complicazioni nell’analisi di pedigree 35