10 vita nostra P. Tullio Maruzzo verso la beatificazione negli anni ottanta, con coraggio testimoniarono la loro fedeltà a Cristo, alla dottrina sociale cristiana in difesa della dignità e dei diritti della povera gente.” A Lapio di Arcugnano si continua, ogni anno, a ricordare Padre Tullio Maruzzo e il suo catechista Luis Obdulio, in particolar modo nel 25° del loro martirio. Questa memoria vuol anche esprimere la solidarietà con le popolazioni povere e ancora oggi vittime di interessi economici e politici che in Guatemala soffrono. La memoria di P. Tullio, con la tradizionale fiaccolata, quest'anno sarà anticipata al 17/18 giugno perché un folto gruppo di persone di Lapio e dell'Unità pastorale “Valli di Fimon” si recherà in Guatemala e sarà a Quirigua, sul luogo del martirio di P. Tullio proprio il 1° luglio, giorno anniversario. Le celebrazioni del 25° anno del Martirio saranno vissute sotto il segno di S. Francesco, con la presenza del Crocifisso di San Damiano e con l'animazione della comunità giovanile dei Frati Francescani della Provincia Veneta. Lapio di Arcugnano ricorda quest'anno con particolare solennità p. Tullio Maruzzo a 25 anni del suo martirio e per l'apertura del processo verso la beatificazione. S crive Fra. Claudio Bratti, Vicepostulatore della causa di beatificazione: “Il papa Benedetto XVI nella sua prima enciclica scrive: “Praticare l'amore verso le vedove e gli orfani, verso i carcerati, i malati e i bisognosi di ogni genere appartiene alla essenza della Chiesa tanto quanto il servizio dei Sacramenti e l'annuncio del Vangelo”. Appartiene alla natura della Chiesa essere missionaria, fedele al comando del Salvatore di andare per tutto il mondo a predicare il Vangelo. Per questo motivo le chiese locali di antica data continuano a mandare incessantemente missionari, fino a che le nuove chiese siano pienamente costituite e anch'esse continuino l'opera di evangelizzazione (LG 17). La Chiesa vicentina, in proposito, possiede una lunga tradizione sull'invio di missionari in terre lontane. Uno dei suoi figli, p. Tullio Maruzzo ofm, nato a Lapio di Arcugnano il 23 luglio 1929, nel 1960 partì per il Guatemala, dove i suoi confratelli francescani del Veneto lavoravano per organizzare la Chiesa locale in Izabal. P. Tullio mori per difendere i diritti dei poveri contadini, cosa che fece considerandola parte integrante del suo ministero sacerdotale e francescano, seguendo in tutto le esigenze del vangelo, soprattutto quella di ricorrere soltanto ai mezzi non violenti. L e autorità ecclesiastiche hanno deciso, in base alla fama di santità e di martirio tra la popolazione d'Izabal, d'iniziare, il 31 gennaio 2006, a Zacapa, il processo di beatificazione e canonizzazione del p. Tullio Maruzzo ofm e del suo catechista Luis Obdulio Arroyo. Quelle terre, infatti, in cui svolse il suo apostolato missionario il p. Tullio Maruzzo nella seconda metà del Novecento, sono state irrigate dal sangue non solo di questi due testimoni, ma di altri 20 catechisti che, nella persecuzione contro la Chiesa Cattolica Programma della Memoria: SABATO 17 GIUGNO: ore 20.15: ritrovo al Lago di Fimon ore 20.30: fiaccolata dei martiri, animata dai PP. Francescani ore 21.00: veglia di canti e di preghiera, testimonianza di P. Giuseppe Grigoli (piazzale di Lapio) DOMENICA 18 GIUGNO: ore 9.30: Celebrazione Eucaristica di anniversario A Lapio, animata dal coro parrocchiale di Lapio e con la presenza dei familiari P.Tullio Maruzzo In Memoria L'Unità pastorale di “Valli di Fimon” ricordano con gratitudine Ermelinda Dal Lago ed Elvira Ortolani, che sono mancate quest'anno a Lapio. Sono state sostenitrici e benefattrici del Seminario, quali “Madri Apostoliche” e sensibili e attente animatrici missionarie. La Comunità di Fimon ringrazia anche il Signore per Nadia Dal Lago. La sua mancanza è stata molto sentita, anche per la sua testimonianza di dedizione e di servizio alle opere di P. José Carollo, in Equador, dove ha lavorato, come volontaria, in diverse occasioni. In sua memoria è stato dato un notevole contributo alla “Fundacion tierra nueva”, che sostiene le opere ospedaliere di P. Carollo a Quito in Ecuador.