Benigno Di Tullio

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Benigno Di Tullio
Benigno Di Tullio
L’enigma centrale in criminologia
clinica resta dunque l’uomo che
delinque nel quale,alienato o non,si
impone lo studio delle
caratteristiche di personalità che
tanto nella popolazione sana quanto
in quella alienata costituiscono il
terreno della delinquenza.
Benigno Di Tullio
In molti casi alla base delle
devianze comportamentali si
ritroveranno delle anomalie
temperamentali,svincolate da
ogni influenza dell’ambiente e
che costituiscono il terreno
ereditario
Benigno Di Tullio
Le condizioni
igieniche,(abitazione,
promiscuità)e
l’alimentazione possono
contribuire alla genesi di
un’attività antisociale.
Benigno Di Tullio
“
Daltonismo etico”
descritto nelle costituzioni
delinquenziali ipo-evolutive.
Benigno Di Tullio
Il denominatore comune della
personalità psicopatica è costituitola
un difetto di equilibrio ,fra i diversi
livelli di personalità,in particolare fra
le attività superiori e quelle
inferiori,fra i sentimenti e
l’intelligenza fra l’impulso e la
volontà.
bio-tipologia costituzionalistica



delinquenti occasionali
(puro,ambientale,per stati emotivi o
passionali);
delinquenti costituzionali (ad
orientamento ipoevolutivo;ad
orientamento psiconevrosico;ad
orientamento psicopatico;ad
orientamento misto)
delinquenti infermi di mente
(criminali pazzi; pazzi delinquenti) .
Benigno Di Tullio

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
sulla delinquenza occasionale ha
individuato tre fattori (più psicologici che
somatici):
Delinquente occasionale ipoevoluto:
scarso sviluppo dell’intelligenza e della
critica.
Delinquente occasionale psico-nevrotico
Delinquente occasionale psicopatico
disturbi della personalità
Benigno Di Tullio
Il trattamento psicoterapico è
integrato con altri interventi medici
volti a rimuovere quelle deficienze e
disfunzioni somato-neuro-psichiche
che agevolano lo sviluppo di
comportamenti irregolari.
Benigno Di Tullio
TRATTAMENTO : applicazione di
metodi o procedimenti variamente
determinabili allo scopo di conseguire
determinati effetti.
INTRATTENIMENTO : serie di
motivi gradevoli offerti come
passatempo.
( Devoto – Oli )
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Secondo Di Tullio i soggetti inclini a commettere reati contro la
proprietà:

hanno livello etico tale da ritenere lecito il ricorso al furto
per procacciarsi i mezzi necessari alla propria esistenza;

hanno avversione al lavoro;

hanno tendenza a cadere,per minimi stimoli,sotto
l’influenza di turbamenti affettivi,in valutazioni erronee della
realtà con conseguente idee di ingiustizia,di sfruttamento e
di incomprensione,od in sentimenti di ribellione verso ogni
forma di autorità;

hanno bisogno di facili guadagni atti a soddisfare esigenze
istintive più o meno abnormi che si rivelano attraverso
fenomeni di avidità,vanità,erotismo od edonismo sfrenato;
 hanno attrazione verso forme predatorie con conseguente
tendenza alla reiterazione ed allo sviluppo di azioni
criminose.
Benigno Di Tullio
Sul metodo e sulle finalità della criminologia clinica
1935 – Roma - 5° Congresso Internazionale di Criminologia
"non si può continuare a disconoscere che il delitto, prima di
essere un'infrazione ad una norma giuridica, è un'azione
umana che non è possibile conoscere, nel suo contenuto
psicologico e nel suo aspetto sociale, se non attraverso lo
studio della personalità di colui che l'ha ideata, preparata
ed attuata. Ed è in base a questi concetti che si giunge ad
affermare sempre più concordemente,da parte di studiosi di
ogni paese, che il processo penale deve basarsi , sempre
più rigorosamente, su una duplice indagine: l'una
giuridica,diretta ad accertare l'esistenza di un reato; l'altra
antropologica, diretta a conoscere la personalità di colui che
l'ha compiuto".
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