Tante Dee nelle quali rivedersi
Magnificate nel Cosmo!
1
Nota di Lunaria: questo volume (e il prossimo che verrà!) è più che altro incentrato
sulle Dee Induiste. Nelle ultime settimane mi sono imbattuta soprattutto in queste
Dee, in particolare quelle della zona di Gujarat, delle quali spesso mancano persino
delle informazioni in inglese. Comunque, senza per forza diventare specialiste
dell'Induismo tipico di Gujarat, spero che queste splendide Dee siano un incentivo alla
vostra personale divinizzazione, e quindi siate libere di dare loro i significati che sentite
spontaneamente.
Che siate Benedette, che siate Divinizzate conoscendo queste Dee,
Sorelle mie che trovate questi pdf!
)O(
2
Bhuvaneshwari
Bhuvaneshwari: la parola "Bhuvan" significa "Casa", "Ishwari" significa "Dea", così
Bhuvaneshwari è la Dea del mondo e dell'umanità. Benedice il suo devoto rendendolo
senza paura e lo aiuta a sviluppare tutti i poteri.
3
Chinnamasta
िछ नम ता
la Dea Decapitata. Ha un profondo significato filosofico: Chinnamasta rappresenta il
sacrificio di sé, il controllo di sé sopra le tentazioni. è rappresentata sopra una coppia
di amanti, perché è la Dea dell'ascesi e del risveglio della Kundalini. è una Datrice di
Vita (dona il suo sangue) e Colei che la richiede indietro. Nel Buddhismo tibetano è
chiamata Chinnamunda. L'auto-decapitazione metaforicamente rimanda anche al
rimuovere gli ostacoli, le zavorre, i propri difetti.
4
5
6
Rati
Dea del sesso, della passione e del piacere.
7
8
Indrani
Indrani, "Regina di Indra", la controparte femminile di Indra e la più importante delle
Dee vediche. Indrani è anche simile a Vairochani, "La Brillante". Altri nomi di Indrani
sono Aindri, Shachi, Mahendri, Pulomaja e Poulomi. Indrani è la Dea dell'ira e della
gelosia, ma può anche distruggere questi sentimenti ed è una delle Sette Matrikas
(Dee Madri). è descritta come una bellissima fanciulla, con splendidi occhi (fino a 100!),
accompagnata da leoni ed elefanti. Nell'epica indù era chiamata "La Bellezza senza
fine". è la sposa di Indra e quindi la Regina degli Dei, figlia del crudele demone
Puloman, ucciso dallo stesso Indra.
9
Meldi (Meladi)
Meldi Meladi Maa, Dea del Gujarat (India). Non sono riuscita a trovare nessuna
informazione su di Lei. Potrebbe essere duplice, un'immagine la raffigura come Crone.
10
11
12
Santoshi
संतोषी माता
Santoshi Mata o Santoshi Maa ( संतोषी माँ ) è una nuova Dea del pantheon induista. È
venerata come " Madre di Appagamento", il significato del suo nome. Santoshi Mata è
particolarmente venerata dalle donne del nord India e in Nepal. Un Vrata (rituale)
chiamato il Vrata Santoshi Maa, è eseguito da donne per 16 venerdì consecutivi.
13
14
15
16
Shikotar (Sikotar)
Sikotar (Shikotar, anche chiamata Vahanvati) è la Dea del Mare. Il suo nome significa
"La Dea del burrone, del precipizio"
17
18
Dhavdi
Dea di Gujarat (una zona dell'India del Nord, a confine col Pakistan)
Non sono riuscita a trovare nessuna informazione su questa Dea.
19
20
Daridra & Alakhsmi
Alakshmi è la sorella di Lakshmi ed è la Dea della sfortuna. è la seconda moglie di Kali,
(un demone, non la Dea)
Alcune volte prende la forma di gufo, rappresentato ai piedi di Lakshmi. Daridra invece
è la Dea della povertà.
21
Padmavati (Alamelu)
Alamelu, o Padmavati, Dea indù e consorte di Sri Venkateshwara di Tirupati.
(Ma Padmavati è anche un altro nome per la Dea Serpente Manasa.)
Alamelu, nota anche come Alamelu manga e Padmavati è un Devi (Dea) indù, una
forma di Lakshmi, la Dea della ricchezza e della fortuna; Alamelu Manga è la consorte
di Sri Venkateshwara. Il nome Padmavati deriva dal sanscrito e significa "Colei che è
emersa dal Loto". Il santuario più importante di Padmavathi è il Sri Padmavathi
Ammavari, tempio situato a Tiruchanur, un sobborgo di Tirupati City. La tradizione
vuole che ogni pellegrino a Tirupati debba offrire omaggi in questo tempio dopo aver
visitato il tempio Tirumala Venkateswara. Si ritiene che la sua intercessione è
indispensabile per ottenere il favore del Signore, è anche creduto che Lakshmi è coonnipresente, co-illimitable e il co-dispensatrice di moksham (liberazione) insieme a
Vishnu.
22
23
Ambaji
Ambaji (Ambika, Ambay): è la Dea Adhyashakti (Forza di Energia originale). Lei
concede energia al Prakruti (Complesso mente-linguaggio-corpo; il sé; l'innata natura
di se stessi relativa cioè al complesso di sé e non-sé.) Chi vuole raggiungere il Prakruti
diventa potente ad adorare la Dea, che può distruggere gli ostacoli del mondo, ma la
liberazione può essere solo raggiunta attraverso la Gnan (Dadashri usa la parola gnan
per tre tipi di conoscenza: la conoscenza del Sé, la conoscenza spirituale, la
conoscenza di causa ed effetto, la vita dopo la vita, e la conoscenza mondana degli
esseri umani) Le quattro Dee, Ambika, Bahucharama, Kadikama (o Kalika) e
Bhadrakalima sono presenti se si sa come fare il loro darshan (il vedere la reliquia della
Dea). Queste Dee non possono distruggere i peccati, ma danno energia alla Prakruti.
24
25
Gayatri
Gayatri è la forma femminile di Gaayatra, un termine che significa "inno o canzone" in
sanscrito. È la consorte di Brahma. Lui la sposò quando la sua prima consorte,
Saraswati, era in ritardo per il yajna (sacrificio rituale del fuoco). Gayatri è la
personificazione del Gayatri mantra, la Madre di tutti i Veda. Unisce tutti gli attributi di
Brahman, tra cui passato, presente e futuro e i tre regni dell'esistenza. I cinque visi di
Gayatri rappresentano la terra, l'acqua, l'aria, il fuoco e il cielo.
26
27
Mahalasa
Mahalasa (anche conosciuta come Mhalsi) è un avatar di Vishnu, come Mohini. La
persone di Goa la chiamano "Mahalasa Narayani". è la Dea dei Brahmini e infatti veste
un abito maschile, da Brahmino.
Secondo un'altra versione, è un avatar combinato di Mohini e Parvati e la prima moglie
del guerriero Khandoba.
28
29
Sadhi
Dea di Gujarat. Purtroppo non sono riuscita a trovare nessuna info su di Lei. Però è
interessante il fatto che sia associata al serpente e al teschio e che tenga un asceta per
i capelli. Forse è una Dea legata al superamento di sé e dell'ego.
30
31
32
33
Kamachi (Kamakshi)
La Dea Kamakshi ("Colei i cui occhi risvegliano il desiderio" o "Colei che ha occhi
meravigliosi") è una forma di Tripura Sundari o Parvati, la grande Madre Universale. Il
tempio più importante è situato a Kanchipuram. Un'altra forma importante della Dea è
Meenakshi. Il suo consorte è Shiva.
34
(Avevo già parlato di Tripura Sundari nel volume 4 di "Conoscere le Dee")
35
Shakambhari
Shakambhari è un'incarnazione della Dea Durga, consorte di Shiva.
è la Madre Divina, chiamata "La portatrice di elementi verdi, verdure". Nell' Induismo
qualsiasi cosa vegetariana è considerata come il Prasad (il cibo offerto alla Dea e poi
mangiato dai devoti) di Shakambhari Devi. Si dice che in tempi di carestia, la Dea Durga
scese e diede il cibo vegetariano per sconfiggere la fame ("Shaka" deriva dal sanscrito
e significa "verdure e cibo vegan"). Ricorda molto Demetra...
36
37
Kannika
Sri Vasavi Kanyaka Parameshwari (Kannika) è la Dea che protegge la casta degli Arya
Vysya. è menzionata nel Vasavi Puranamulu, scritto nel 10° secolo a.c.
Il tempio più famoso di questa Dea è situato a Penugonda, nel distretto est di
Godavari, Andra Pradesh, India.
38
Vihat (Vihot)
Una Dea di Gujarat. Non ho trovato info su di Lei, purtroppo.
39
40
Kaila Devi
Kaila Devi è la forma di Mahalakshmi (la Dea della ricchezza e dell'abbondanza). Delle
bandiere rosse insieme al "bhog Prasad" sono offerti dai devoti alla Dea in ogni giorno
dell'anno. Ci sono due statue nel tempio, una è di Kaila Devi e una è di Chamunda Devi,
entrambe sono sedute insieme. La più grande è Kaila Devi e la testa della statua è
leggermente piegata.
41
42
Chandi & Chamunda
Chandi e Munda (Chamunda Mataji), una duplice versione assunta da Durga mentre
uccideva i demoni asura Chanda e Munda. Le due Dee gemelle (Chandi e Chamunda)
43
rappresentano l'ira del guerriero ed entrambe cavalcano lo stesso leone. Altri nomi
delle Dee sono: Ran-chandi, Chotilavali Maa, Chamunda, Mahisasur-mardini,
Dayamava/Durgamma, Chotila (Gujarat), Keliamma (Uttar Pradesh).
44
Cihuateteo
"Principesse celesti". Gli spiriti maligni delle donne morte di parto, rappresentato dalle
cinque Cihuapipiltin, le Dee donne guerriere nel pantheon Azteco.
45
La Dea del Fulmine
adorata nell'isola di Formosa. Trovata citata qui
46
Vedi anche:
47
Marama
la Dea Maori della luna in Nuova Zelanda. Il suo corpo svanisce, ma ogni volta torna
pieno di splendore dopo essersi bagnato nell'acqua della vita. è stata generata da Io, il
Creatore, ma in alcuni miti è collegata alla morte e agli inferi. In altre isole, però, è
considerata dio maschile, innamorato di Ina, la Dea della Luce. Marama, attualmente,
vuol dire "Signora"
48
49
Dhumavati
Dhumavati si differenzia nettamente da tutte le altre Dee induiste, giovani, bellissime,
adorne di gioielli (anche le Dee guerriere come Durga o Kali vengono ritratte con
forme seducenti);
è vecchia, scheletrica, consunta, incadaverita, disadorna.
50
Indossa un abito bianco quasi tendente al grigio (il tessuto è sporco...), il tipico abito
da vedova. E, in effetti, Dhumavati è una Dea Vedova.
51
è spesso associata ad altre due Dee nefaste: Alakshmi (sorella di Lakshmi) e Daridra, le
Dee della povertà e della miseria.
Il suo nome significa "La fumosa", "Colei che è fumo" e la Dea si manifesta proprio
come fumo e gradisce offerte di fumo (incenso). Il fumo, come la nebbia, non ha
barriere, non ha corpo, non ha peso, si diffonde ovunque e tutto offusca.
è la Dea di coloro che hanno perso tutto, la Dea dei Nichilisti e dei Profeti del Nulla.
Predilige i forni crematori, dove i corpi sono dissolti in polvere. Per questo è
immaginata anche come ricoperta di cenere mentre siede su un cadavere. Si dice
anche che il suo abito sia proprio un sudario.
è la Dea della Dissoluzione Cosmica (Pralaya). è il Vuoto, che esiste prima e dopo la
Dissoluzione. è fumo, perché solo il fumo si alza, dopo la Distruzione. è accompagnata
dai corvi e siede su un carro senza cavalli.
52
Nelle raffigurazioni più antiche, Dhumavati cavalca un corvo e ha la pelle
completamente nera.
53
Ricorda molto Morrigan, la Dea Celta dei corvi e delle battaglie. è legata soprattutto
alle stagioni piovose. Dhumavati è tutto ciò che infausto; appare come povera,
lebbrosa, moribonda; dimora nelle "ferite del mondo", come i deserti, le rovine, le case
abbandonate, i cimiteri. è spesso associata anche alle streghe e soprattutto alla magia
nera: si pensava che bruciare un corvo mentre si cantava il mantra di Dhumavati,
spargendo le ceneri nella casa del nemico, fosse sufficiente ad affatturarlo. Chi
desidera onorare la Dea, per un giorno intero dovrebbe restare in silenzio.
è anche la personificazione dell'Ignoranza: l'Ignoranza è necessaria, perché serve a
manifestare la Sapienza, come la Tenebra manifesta la Luce e il Male serve a
manifestare il Bene. Per la sua valenza di Distruttrice Cosmica, è spesso associata a
Kali, anche lei Senza-Tempo e adorata nei forni crematori.
è una Dea che essendo legata al distacco e alla perdita, può aiutarci a rielaborare i
traumi. In secondo luogo, Dhumavati ci insegna a vedere oltre il velo del possesso (o
del far dipendere se stesse dagli averi terreni o persino dalle persone che amiamo) e
ad accettare con serenità la perdita per raggiungere la quiete, la salvezza (Moksha). è
Colei che dona i Siddhis (poteri) contro i problemi, le illusioni, le speranze vane, le
paure, le ansie, le frustrazioni, perché Lei stessa non ha niente e ha perso tutto. è la
Dea dell'Atarassia inseguita dai filosofi. Proprio perché è una Dea Vedova (e l'unica
Dea induista senza consorte) e solitaria, è una Dea vicina alle donne che hanno il cuore
infranto o vivono una momentanea rinuncia (volontaria o meno) dai sentimenti
amorosi e dalle relazioni. è una Dea tipicamente legata alla condizione femminile.
Rappresenta il distacco, ma il suo essere eternamente affamata e assetata indica
anche i desideri insoddisfatti.
Si pensa anche che un tempo fosse la compagna di Shiva,
54
ma Dhumavati lo divorò, fagocitandolo nel suo fumo, e il Dio, rinato, la lasciò, uscendo
dalla nube fumosa che lo aveva avviluppato. La Dea è quindi completamente staccata
dall'elemento maschile, ma resta ancora una Shakti, un'Energia Femminile latente.
In Nepal però, e in versioni alternative, Dhumavati è stata anche rappresentata come
una giovane fanciulla, spesso adorna di gioielli e legata all'attività sessuale. Secondo
questa visione, potremmo vedere Dhumavati come Triplice: la Dhumavati Nepalese, la
Vergine aperta all'amore, alla passione e in costante divenire come la Luna Crescente,
Dhumavati-Kali, la Madre Cosmica (Luna Piena) e Dhumavati la Crone, ormai nella fase
della Morte e della Dissoluzione, del Nascondimento.
55