Così dicevi ed era d’inverno Gentile professor Peruso, perché l’inverno è freddo, più freddo dell’estate? M’interessa il problema in connessione col mio frutteto, e mi sono risposto “perché la terra è più lontana dal sole”. Ma poi ho letto che d’inverno la terra è più vicina al sole, e non mi ci raccapezzo più. La ringrazio per l’attenzione. Saluti. Novello Statter, viticoltore La Terra si trova alla minima distanza dal Sole (perielio) nei primi giorni di gennaio. Dunque quando nel nostro emisfero è inverno, la Terra è più vicina al sole che in estate. Ma com’è possibile? E’ pur vero che allontanando le mani dal fuoco la temperatura diminuisce! Ed è anche vero che la luce di una lampadina si affievolisce con l’aumentare della distanza. Anche la radiazione proveniente dal sole si comporta come quella proveniente da un fuoco o da una lampadina e precisamente la quantità di energia che colpisce ogni secondo un metro quadrato di superficie si riduce di un quarto al raddoppiare della distanza. La Terra dista dal Sole 152 milioni di chilometri all’afelio (ovvero nella posizione di massima distanza) e 147 milioni di chilometri al perielio (ovvero nella posizione di minima distanza).Ciò significa che la radiazione solare che arriva sulla Terra differisce solo di un 6% nei due casi. E’ come se la lampada che ci serve per leggere il giornale, distante, diciamo, un metro, venisse allontanata di circa 3 cm. La differenza è quindi piccola. E allora? In primo luogo dobbiamo ricordarci che d’inverno le ombre sono molto lunghe, anche a mezzogiorno, poiché il sole è piuttosto basso sull’orizzonte. I raggi solari formano con il terreno un angolo molto minore di quello formato nella stagione calda: la stessa radiazione viene distribuita su una superficie maggiore in inverno che non in estate. E’ facile rendersi conto di questo illuminando il pavimento con una torcia posta a diverse inclinazioni. Il certamente d’inverno la terra è più lontana dal sole che in estate … o sole si trova nel punto no? più alto del suo apparente cammino giornaliero a mezzogiorno e ogni giorno l’altezza cambia. Ciò è dovuto al fatto che l’asse terrestre è inclinato rispetto all’orbita terrestre (di 23° circa). La quota massima viene raggiunta il 21 giugno, quando i raggi solari formano un angolo di 67° con l’orizzonte, alle nostre latitudini. L’angolo minimo, 21°, si verifica il 22 dicembre. La differenza fra l’energia che giunge sulle nostre strade, sui nostri prati nei due casi è del 39%. In secondo luogo, dobbiamo ricordarci che “le giornate sono più corte”, come si usa dire, se intendiamo come giorno l’arco di tempo in cui il sole sta sopra l’orizzonte. D’estate il sole sorge a nord-est e tramonta a nord-ovest; d’inverno sorge a sud-est e tramonta a sud-ovest; solo due volte all’anno sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest, il primo giorno di primavera e il primo giorno d’autunno. Il sole, dunque, disegna nel cielo archi di diversa lunghezza nel corso dell’anno riscaldando così il suolo per tempi diversi. Alle nostre latitudini il sole si trova sopra l’orizzonte per circa 8 ore in inverno e per circa 16 ore in estate. Dunque l’estate non sarà fredda perché il sole ci saluta da lontano, ma sarà calda poiché la nostra stella è alta nel cielo e ci illumina per parecchie ore. [a cura di Silvia Defrancesco]