Raynaud: fenomeno, malattia o sindrome? Una sintomatologia comune per diversi quadri clinici Trattasi nelle sue varianti della stessa risposta esagerata al freddo dei piccoli vasi delle dita delle mani e più raramente dei piedi con reazioni vasomotorie da prevalente irritazione simpatica (spasmo arteriolare e rilassamento venulare), su un terreno di predisposizione. In altre parole, in tutte queste forme è sovrapponibile la sintomatologia, detta appunto fenomeno di Raynaud . Fenomeno di Raynaud Il Fenomeno di Raynaud è molto frequente nella popolazione generale, specie adolescenziale e femminile (F/M 4:1), in assenza di modificazioni vascolari o di danno ischemico . Espressione a carattere funzionale, non a permanenza ma solo con episodi di crisi scatenate dall’abbassamento della temperatura e soprattutto da suoi sbalzi , da sforzo fisico, emozioni, fumo . Ha localizzazione distale interessando più frequentemente uno o più dita di una od entrambe le mani, ad esclusione di solito del pollice (anche se il processo può estendersi a tutta la mano ed oltre); più raramente si manifesta alle dita dei piedi mentre altre sedi acroposte (naso, orecchie, talloni) sono eccezionalmente colpite. Tre momenti Detto fenomeno è schematicamente diviso in tre momenti: La fase sincopale (ischemica) di durata variabile da pochi minuti a qualche ora, è caratterizzata da una repentina ischemia per lo spasmo arteriolare per cui il segmento colpito si presenta di colorito bianco giallastro, ipotermico, irrigidito; si accompagna sintomatologia subiettiva con parestesie e dolori e cessa con la sospensione dello stimolo freddo. La fase asfittica (cianotica) seguente è caratterizzata dal colore bluastro delle dita per il rilassamento venulare con riempimento di sangue refluo. La sua durata è variabile e il dolore può accentuarsi. La fase eritematosa (delle mani rosse) segna la fine del fenomeno : mentre il sangue ritorna a scorrere lentamente, la cute diventa rossa fino a riacquistare il suo colorito normale. Alcuni esempi delle fasi descritte Malattia di Raynaud Il Fenomeno di Raynaud costituisce la base della Malattia di Raynaud. Ha carattere idiopatico, è spesso bilaterale, più frequente nel sesso femminile e compare alla pubertà. In tutti i casi si manifesta da solo, senza altre malattie e per questo si parla anche di Raynaud Primario. Nella maggioranza dei casi i vasi sanguigni ritornano normali dopo l’attacco. Ha generalmente un andamento benigno, scomparendo nel corso della vita. Sindrome di Raynaud La Sindrome di Raynaud si verifica quando oltre ad un terreno “predisponente” esistono altri fattori scatenanti. Detta anche Raynaud Secondario, si manifesta tipicamente insieme ad altre malattie che comportano un danno organico permanente della piccola circolazione. Queste situazioni sono: Malattie autoimmuni o collagenopatie, quali la Sindrome di Sjogren, la Sclerodermia, l’Artrite Reumatoide, il Lupus Eritematoso Sistemico e la Dermatomiosite; Malattie da proteine del sangue anormali: agglutinine fredde, macroglobuline; Malattie arteriose: arteriosclerosi e tromboangioite obliterante; Farmaci: beta-bloccanti, nicotina; Cause scatenanti a carattere locale, come il lavoro con strumenti a vibrazione (martelli pneumatici e seghe circolari) , la presenza di coste soprannumerarie o di ernie discali e discopatie. Quando il vasospasmo vascolare è ripetuto e persistente Solo nei pazienti con Fenomeno di Raynaud persistente, piuttosto che attacchi episodici, si può manifestare il quadro della sclerodattilia con dita assottigliate, specie alle estremità, alterazioni ungueali, rigidità articolare e manifestazioni atrofico-cicatriziali fino all’ autoamputazione delle dita stesse. Diagnosi La diagnosi del Fenomeno di Raynaud è essenzialmente clinica. Quando non si evidenzia un’ altra malattia può essere posta per esclusione la diagnosi di Malattia di Raynaud mentre in tutti gli altri casi si procede con la ricerca diagnostica del caso relativo alla patologia associata. Senza soffermarci sulle numerose indagini necessarie, possiamo ricordare che la capillaroscopia e le sierodiagnosi immunologiche possono generalmente facilitare e permettere la distinzione tra un fenomeno di Raynaud idiopatico o secondario ad una malattia di base. Trattamento I provvedimenti terapeutici sono molteplici. In primo luogo si prevede: Prevenzione – Educazione all’ uso di un abbigliamento adeguato che eviti il freddo e la pressione sulle dita. E’ necessario smettere di fumare. Terapia sistemica- Nella Sindrome di Raynaud varia in rapporto alla causa determinante. Nella Malattia l’ uso protratto di vasodilatatori periferici, spasmolitici, ipotensivi e sedativi quali la reserpina, evita l’ insorgere delle crisi o comunque ne riduce la frequenza. Una terapia farmacologica con reserpina e nifedipina, a fronte dei pesanti effetti collaterali, dovrebbe comunque essere iniziata solamente nei pazienti con le forme più gravi.