“Ma io, in India, quando soffiavano i monsoni, correvo a piedi nudi sotto la pioggia e giocavo con le pozzanghere, e facevo a gara con i miei amici a chi raccoglieva più chicchi di grandine.” Emanuela Nava, Khurshid Mazzoleni, Sognando l'India, Piemme Questo è uno dei ricordi del protagonista di Sognando l’India. Ma tu sai che cosa sono i monsoni? Scopriamolo insieme! Troverai qui materiali per realizzare la tua ricerca. Amico Pinco classe 4a e 5a - Arnoldo Mondadori Scuola PER INIZIARE La parola La parola “monsone” deriva dallo spagnolo monzon che significa, appunto, “monsone”, oppure dall’arabo mausim che significa “stagione”. Che cosa sono i “monsoni”? I monsoni sono dei forti venti che soffiano durante tutto l’anno, invertendo però la propria direzione ogni sei mesi. Come mai succede questo fenomeno? La terra si raffredda e si riscalda molto più velocemente dell’acqua. Durante il periodo estivo, i continenti si riscaldano di più rispetto agli oceani circostanti. Si sviluppano in questo modo sulla terra zone dette di “bassa pressione” verso le quali soffiano i venti. Questi venti, che soffiano dal mare verso la terra, sono i monsoni estivi. Essi portano piogge molto fitte. D’inverno avviene il contrario: gli oceani si raffreddano meno dei continenti e diventano, a loro volta, zone di “bassa pressione”, verso le quali soffiano i monsoni invernali. Essi portano aria secca. Dove soffiano i “monsoni”? I monsoni soffiano soprattutto sulle coste occidentali dell’India, sulla parte meridionale dei monti dell’Himalaya, sull’Indocina e sulla Cina meridionale. Amico Pinco classe 4a e 5a - Arnoldo Mondadori Scuola PARLIAMO DEL VENTO Perché soffia il vento? Il vento è formato dall’aria che si sposta, più velocemente o meno: quando in un luogo si solleva aria calda leggera, immediatamente altra aria, questa volta fredda, va a sostituirla. Così si creano le correnti d’aria. Sai già che cosa sono i monsoni. Ora vediamo altri tipi di vento. Il tornado Il tornado è un vento fortissimo che soffia sempre più velocemente fino a formare una nuvola nera e pesante di aria e di polvere. Esso sembra un grande aspirapolvere che aspira ma anche distrugge tutto ciò che incontra: case, alberi, automobili... La tromba marina Il tornado, quando si forma sull’oceano, si chiama tromba marina. Invece di essere formato da aria, è formato da acqua. L’uragano L’uragano arriva quando l’aria diventa sempre più afosa, il cielo assume uno strano colore “quasi verde” e cadono le prime gocce di pioggia. Allora il vento comincia a soffiare sempre più forte e la pioggia a scendere sempre più fitta, a raffiche. Anche in questo caso, si tratta di un vento distruttivo, forse il più temibile di tutti... Amico Pinco classe 4a e 5a - Arnoldo Mondadori Scuola MA TU LO SAI? E ora qualche curiosità! A vele spiegate Le grandi esplorazioni che iniziarono alla fine del 1400 (per esempio, la scoperta dell’America da parte di C.C. nel 1492) non sarebbero state possibili senza i grandi velieri. I velieri erano navi dotate di grandi vele, sia quadrate sia triangolari, poste su tre o quattro alberi. Esse erano manovrate facilmente dai marinai. Queste navi sfruttavano la forza dei venti che spiravano nelle varie direzioni: a seconda del vento, le navi tenevano una precisa rotta di navigazione. Un grosso pallone gonfiato I fratelli francesi Joseph e Etienne Montgolfier ebbero la stravagante idea di far volare.... un pallone pieno di aria calda, la mongolfiera! Il 21 novembre 1783 uno strano “pallone” fatto di carta e di stoffa, di color azzurro e oro, si alzò nei cieli di Parigi. Trasportava due uomini in una specie di cestello. I loro nomi erano Jean-François Pilâtre e il marchese D’Arlandes. Essi percorsero solo otto chilometri, e dopo 26 minuti furono costretti ad atterrare. Sono considerati i primi “aviatori” della storia. I fratelli che volevano volare Wilbur e Orville Wright, due giovani statunitensi, cominciarono i loro esperimenti di volo nel 1899 con una specie di aquilone senza motore, che volava grazie alla spinta delle correnti d’aria. Però essi capirono ben presto che, volare per davvero, non ci si poteva affidare solo ai venti, seppur forti... e quindi costruirono il primo aereo della storia, con un motore a benzina! Solo una leggenda Ancor prima dei fratelli Montgolfier in Francia e dei fratelli Wright negli Stati Uniti, già il mito antico ci racconta la storia di un volo... Icaro era figlio di Dedalo, colui che, sull’isola di Creta (Grecia), aveva costruito il leggendario labirinto di Cnosso, che custodiva il terribile mostro dalla testa di toro chiamato Minotauro. Imprigionato con il padre, Icaro fuggì dalla prigione grazie a un paio di ali fatte con penne di uccello e fissate alle spalle con della cera. Ma il ragazzo si avvicinò troppo al sole e precipitò nel mare perché la cera, sotto l’effetto del calore, si sciolse. Ma questa, bambini, è solo una bella storia inventata dalla fantasia degli antichi greci! Amico Pinco classe 4a e 5a - Arnoldo Mondadori Scuola Le ali sospinte dal vento Il deltaplano è una specie di gigantesco aquilone triangolare con cui è possibile volare sfruttando i venti. È stato inventato nel 1948 dallo statunitense Francis Melvin Rogallo. I primi modelli erano costruiti con una rete metallica coperta di uno strato di materiale chiamato silicone. Oggi i materiali sono molto più sottili e resistenti. Così il deltaplano è diventato più facile da manovrare, anche se continua a essere pericoloso: per decollare il pilota deve prendere la rincorsa da un pendio e, poi, lasciarsi andare sospeso nell’aria... L’aliante, per certi aspetti simile al deltaplano, è un velivolo senza motore, portato in cielo da altri aerei e poi lasciato planare da solo, trasportato anche per lunghi percorsi dai venti che soffiano. Amico Pinco classe 4a e 5a - Arnoldo Mondadori Scuola GLI AUTORI RACCONTANO E ora leggiamo qualche testo sui venti... IL VENTO NELL’OLIVETO Faccio un lungo giro nell’oliveto. Soffia un forte vento, producendo un fragore come di mare in tempesta; sopra il mio capo, i rami si piegano, gemendo e scricchiolando. Tronchi gobbi e nocchieruti, alcuni sono incavati, rosi come da un male lungo e invincibile; rami che sembrano gigantesche membra irrigidite; e in alto le chiome, enormi fiori sbocciati miracolosamente. Qua e là i rami di diverse piante, intrecciandosi, nascondono il cielo. A tratti il vento si acquieta; ma non è ancora dileguato il rombo, che una nuova raffica investe l’oliveto; piega le cime, che da brune diventano cenerine, e scuote i tronchi: pare che voglia svellere le piante. Fortunato Seminara, Il vento nell’oliveto, Einaudi LA QUIETE DOPO LA TEMPESTA Passata è la tempesta: odo ugelli far festa, e la gallina, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Ecco il sereno rompe là da ponente, alla montagna; e chiaro nella valle il fiume appare... Giacomo Leopardi, Canti, Einaudi Amico Pinco classe 4a e 5a - Arnoldo Mondadori Scuola UN AIUTO PER LA TUA RICERCA Puoi continuare la tua ricerca sui venti cercando sull’enciclopedia che hai a casa, in biblioteca o su Internet. Per Internet, ti consigliamo i seguenti siti: http://meteo.cesi.it/ http://www.focus.it/fileflash/junior/ http://www.cnr.it/istituti/Focusperistituto.html?cds=016 http://www.photolib.noaa.gov/aboutimages.html Amico Pinco classe 4a e 5a - Arnoldo Mondadori Scuola