La scienza della vegetazione nella gestione e conservazione del territorio Componenti del gruppo di ricerca: Gabriella Buffa, Professore associato di Botanica Ambientale e Applicata Gianni Sburlino, Professore ordinario di Botanica Ambientale e Applicata Ulrike Gamper, Assegnista di ricerca Giulia Fruscalzo, Dottorando di ricerca Erika Leuzinger, Dottorando di ricerca Dipartimento di Scienze Ambientali Campo Celestia 2737b 30122 Venezia Tel.: 041 2347711 La vegetazione è costituita dall’insieme delle comunità vegetali che popolano un determinato territorio Presso il Dipartimento di Scienze Ambientali lo studio della vegetazione viene effettuato secondo i principi della Fitosociologia che è la scienza ufficialmente accettata dalla Comunità Europea per l’applicazione della Direttiva 92/43, relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali LINEE DI RICERCA Ricerca di base • individuazione delle differenti tipologie vegetazionali presenti sul territorio (principalmente Veneto e Italia nord-orientale ma anche su ambiti più ampi, p.e. Alpi nel loro complesso, Pianura padana, ecc.) e definizione delle loro caratteristiche corologiche ed ecologiche • cartografia della vegetazione reale • definizione delle serie di vegetazione e cartografia del paesaggio vegetale potenziale Ricerca applicata • cartografia derivata della qualità ambientale della vegetazione • cartografia derivata degli habitat (Dir. 92/43 CEE) • contribuire alla definizione dei piani di gestione del territorio Riconoscimento delle differenti tipologie vegetazionali Le tipologie vegetazionali vengono inserite in schemi analoghi a quelli della normale tassonomia Arthrocnemetea fruticosi Arthrocnemetalia fruticosi Arthrocnemion fruticosi Puccinellio festuciformis-Arthrocnemetum fruticosi Puccinellio festuciformis-Arthrocnemetum perennis Puccinellio festuciformis-Halimionetum portulacoidis Arthrocnemion glauci Puccinellio convolutae-Arthrocnemetum glauci Le carte della vegetazione sono la rappresentazione cartografica delle superfici occupate dalle diverse comunità vegetali di un determinato territorio (carte della vegetazione reale) Le carte della vegetazione sono uno strumento fondamentale per la definizione dei confini di ambiti soggetti a gestioni differenziate, sono uno mezzo per la valutazione della diversità fitocenotica del territorio, permettono la sua suddivisione secondo tipologie ottenibili da quella vegetazionale, ecc.. Dalle carte della vegetazione reale si possono quindi ricavare altri tipi di documenti (carte derivate) quali: le carte della qualità ambientale, le carte degli habitat secondo la Dir. 92/43 CEE, le carte della vegetazione potenziale, ecc.. Carte della vegetazione reale Lido: San Nicolò Lido: Alberoni Carte della qualità ambientale su base vegetazionale Lido: Alberoni Lido: San Nicolò Alcuni tra i parametri considerati • • • • Rarità Importanza fitogeografica Presenza di specie notevoli Inquinamento floristico…… Dinamica delle comunità vegetali La successione è un processo attraverso il quale al passare del tempo differenti comunità vegetali si sostituiscono l’una all’altra in uno stesso luogo Il processo prosegue fino all'instaurarsi della comunità finale (matura, stabile) che rappresenta il tipo di vegetazione potenziale Unità ambientale Porzione di territorio, più o meno vasta, ecologicamente omogenea e quindi presentante un unico tipo di vegetazione potenziale. Ciò significa che, nell'attuale paesaggio antropizzato, la vegetazione presente in una Unità ambientale è concretamente costituita da un mosaico, più o meno completo, delle comunità di sostituzione del tipo di vegetazione potenziale. Serie di vegetazione Unità fondamentale della fitosociologia dinamica. È definita da tutte le comunità vegetali legate da rapporti dinamici che si rinvengono all'interno di una stessa Unità ambientale L’informazione vegetazionale per la redazione dei piani di gestione: il S.I.C. “Palù del Quartier del Piave” Carta degli Habitat (Dir. 92/43 CEE) Per ogni superficie occupata da una data comunità, vengono calcolati diversi indici quali ad es.: • • • • Vulnerabilità Pressione antropica Pregio ecologico-naturalistico ecc. Gli indici scelti: • • forniscono le informazioni per l’individuazione all’interno dei siti di aree a diversa strategia gestionale derivano da approcci diversi, tra i quali quello floristico vegetazionale Esempio di indice: Pregio ecologico-naturalistico insieme di caratteristiche che determinano la priorità di conservazione Tra i vari indicatori di Pregio Ecologico, alcuni provengono direttamente dall’analisi della vegetazione: Grado di naturalità Stato di conservazione Valore fitogeografico Rappresentatività ecc. Indicatore: grado di naturalità La naturalità è intesa come vicinanza delle comunità alla tappa matura; l’indicatore è articolato nel modo seguente: • habitat la cui biomassa è totalmente o quasi costituita da specie spontanee coerenti con l’ambiente • termine maturo di una serie con struttura naturale (es. boschi naturali, pascoli alpini, ecc.) termine maturo di una serie con alterazioni strutturali (es. boschi cedui) termine non maturo di una serie con struttura naturale (es. arbusteti, mantelli, praterie umide ad alte erbe, canneti) termine non maturo di una serie con alterazioni strutturali (es. praterie seminaturali, siepi, rimboschimenti) comunità sinantropico-ruderali (es. comunità dei luoghi calpestati, bordi di strade) habitat la cui biomassa è prevalentemente costituita da specie alloctone o non coerenti con l’ambiente comunità artificiali (es. monocolture erbacee o arboree, rimboschimenti) comunità sinantropico-ruderali a dominanza di esotiche Dalla carta degli habitat alla carta degli ambiti di gestione Carta degli habitat Disponibilità per tesi di laurea • nelle tematiche sopra descritte; è consigliata la frequenza dei corsi di Geobotanica e di Ecologia vegetale applicata Disponibilità per tirocini • principalmente per la sistemazione e informatizzazione di dati relativi all’ Herbarium del Dipartimento di Scienze Ambientali (codice internazionale Index Herbariorum: UVV, sito internet: http://sciweb.nybg.org/science2/IndexHerbariorum.asp Tesi di Dottorato “Gestione del territorio in un ambiente alpino: la Val di Gares (Belluno)”; Dottore di Ricerca: Daniele Mion; titolo conseguito nell’ A.A. 2004-2005 “Studio ecologico-vegetazionale delle torbiere di Marcesina (Enego – Vicenza)”; Dottorando: Erika Leuzinger; titolo da conseguire nell’ A.A. 2005-2006 “Individuazione e analisi fitoecologica delle unità ambientali del territorio del pSIC “Palù del Quartiere del Piave”; Dottorando: Giulia Fruscalzo; titolo da conseguire nell’ A.A. 2006-2007