La caduta dei capelli....solo un problema estetico ?
Una folta capigliatura non é solo sinonimo di capelli sani; veicola la nostra immagine in un epoca dove il
successo, il potere di seduzione, l’autostima e il senso di benessere sono legati anche a fattori estetici.
È perciò comprensibile come la caduta dei capelli intacchi la considerazione che abbiamo di noi stessi.
Ogni capello si forma alla radice di un follicolo pilifero con annessa una ghiandola sebacea; il bulbo produce
una struttura cheratinizzata protetta esternamente dal sebo..
Struttura del capello
Midollo
Corteccia
Cuticola
Ghiandola
sebacea
fase anagena/fase catagena /fase telogena/ fase di
di crescita di transizione
di riposo ricambio
Bulbo
Vasi sanguigni
La crescita del capello passa per tre fasi distinte;
una fase di crescita detta anagena, variante dai due ai sei anni, che concerne circa 80-85 % della nostra
capigliatura, durante la quale il capello cresce alla velocità di un centimetro al mese
una breve fase successiva di transizione detta catagena di circa due settimane, durante la quale il capello non
cresce più, mentre il il bulbo risale verso la superficie cutanea; questa fase concerne circa 1 % della nostra
chioma.
infine una fase terminale di riposo detta telogena che dura da due a quattro mesi, durante la quale il capello
viene sostituito da uno nuovo e quindi cade; questo rinnovamento interessa il restante 15-20 % della
capigliatura e comporta la perdita fisiologica di circa 50-100 capelli al giorno.
Bisogna distinguere l’effluvio, inteso come caduta diffusa in tutta la capigliatura, dall’alopecia che é uno stadio
ulteriore, sinonimo di diradamento e calvizia.
L’effluvio, che può arrivare ad un’alopecia diffusa, concerne in
maggioranza le donne, perché legato a fenomeni di carenza dovuti alle
mestruazioni, a diete squilibrate, a scompensi ormonali legati alla
menopausa, al parto e all’allattamento, all’uso di contraccettivi o allo
stress provocato dall’uso eccessivo della spazzola, da acconciature o
tinture agressive.
Problematiche comuni ai due sessi sono invece stress psichico, malattie
infettive febbrili ( influenza), malattie endocrine(diabete, tiroide),
metaboliche( epatite), tumorali, carenze nutrizionali legate a diete,
malassorbimento,oppure farmaci tossici quali i retinoidi, gli antimalarici, gli anticoagulanti, gli
ipocolesterolemizzanti, gli antitumorali, alcuni betabloccanti e antibiotici.
L’alopecia androgenetica interessa soprattutto gli uomini, poiché dopo la pubertà il fattore ereditario si
somma all’effetto deleterio degli androgeni; nella donna bisogna attendere la menopausa per osservare lo stesso
fenomeno, legato al calo degli ormoni femminili e all’aumento dell’influenza androgenica.
Nei soggetti predisposti geneticamente un enzima presente nel bulbo capillare, la 5 alfa-reduttasi, attiva il
testosterone in diidrotestosterone; questa molecola riduce con l’andar del tempo la fase di crescita anagenica e
amplifica quella telogenica; oltre ad una caduta progressiva e ad un diradamento, i capelli restanti prendono
l’aspetto di un piccolo pelo lanuginoso.
Nell’uomo il diradamento e la calvizia inizia dalle tempie e confluisce progressivamente con la chierica
(i 4 stadi di Hamilton); nella donna interessa più che altro la zona verticale.
Stadio 1
Stadio 2
Stadio 3
Stadio 4
Stadio 5
L’alopecia areata é una malattia autoimmunitaria, su base probabilmente ereditaria, che interessa nella stessa
misura i due sessi e compare soprattutto in età giovanile; si accompagna spesso ad altre malattie autoimmuni e i
può estendersi ad altre zone pelose del corpo.
Alopecia androgenica
Alopecia areata
Il nutrimento dei capelli si compone di
aminoacidi solforati( cistina) e acidi grassi polinsaturi(acido linoleico e gamma-linolenico) per la formazione
della cheratina, vitamina E per proteggere il capello dall’azione nociva dei radicali liberi, alcune vitamine del
gruppo B(riboflavina, acido pantotenico e biotina) per stimolare la crescita del capello ed infine alcuni
oligoelementi(zolfo, silicio, zinco, ferro, rame e selenio) per sostenere l’attività enzimatica del bulbo.
In commercio vi sono diversi preparati, tra cui spicca PRIORIN N, che coprono alla perfezione le esigenze
nutrizionali del capello.
In effetti le capsule di PRIORIN N contengono estratto di miglio dorato, olio di germi di grano, pantotenato di
calcio e cistina e vanno prese da due a tre volte al giorno; l’effetto sulla caduta si osserva già dopo qualche
settimana, mentre una ricrescita duratura richiede almeno 2-3 mesi.
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