scarica le slide di Michela Capra dell`incontro del 2

Flussi migratori globali e verso l’Europa CIRMiB – Centro di Iniziative e
Ricerche sulle Migrazioni Brescia
Dott.ssa Michela Capra
1
Il boom della mobilità internazionale •  I migran) internazionali sono in aumento (dai 175 Mln del 2000 a 244 Mln di cui 65 Mln i richieden? asilo) del 2015 e cos)tuiscono il 3% della popolazione mondiale (UNHCR 2016) •  Secondo l’ONU (2016) tra il 2000-­‐2015 i migran) a livello planetario sono cresciu? del 41% •  Su tuGo il globo sono in aumento le migrazioni forzate rispeGo a quelle dovute unicamente a mo)vi economici 2
Flussi migratori internazionali FaFori di spinta: i trend demografici (Fonte Business Insider) “Tra oggi e il 2036 la popolazione dei Paesi
dell’Africa Sub-sahariana aumenterà di 400 mln (+166
mln giovani adulti 20-44enni)” (Blangiardo 2016)
FaFori di spinta: i confliL (Fonte Limes) FaFori di spinta: la disuguaglianza economica (Fonte UN) FaFori di spinta: la deser?ficazione (Fonte UN) FaFori di aFrazione I paesi occidentali esercitano una forte aGrazione in termini di: •  offerta di lavoro, richiesta di manodopera •  consumi, s)li di vita, possibilità •  Modelli culturali, tutela dei diriP umani, sistemi poli)ci tolleran) 8
Alcuni da? sull’immigrazione in UE •  33,8 Mln gli stranieri presen? in UE-­‐28, il 6,7% della pop. europea (Eurostat, 2016) •  Negli ul)mi anni: •  sono diminui) i permessi di soggiorno rilascia) per mo?vi di lavoro (23% al 2015); •  sono rimas) stabili i permessi per mo?vi familiari e di studio (28%; 20%); •  sono aumenta) i permessi per asilo e mo?vi umanitari (29%) [In Italia <10%] •  Nel 2014 circa 600 mila domande di Asilo in UE, accolte meno di 200 mila 9
Il “disaccordo” Europeo in materia di immigrazione •  L’Unione europea non ha ancora una strategia comune di ges?one dell’immigrazione •  Le sfide odierne sono quelle della ges?one dei migran? economici e dell’accoglienza dei migran? forza? •  Sui migran? forza? vige un accordo che prevede riconoscimento del diriGo di asilo e protezione internazionale (Accordo di Dublino) •  Le prassi dei Paesi europei con)nuano a rimanere molto diverse perché persistono radica? modelli tra loro diversi 10
Il “disaccordo” Europeo in materia di immigrazione •  La messa in discussione di Schengen •  Reintroduzione dei controlli alle “fron)ere” interne (sta) “con)nentali” vs. sta) di “fron)era”) •  Incapacità di ges)re l’aumento dei flussi con risposte coordinate e condivise •  Stop all’accoglienza (Ungheria, Brexit…) Modello d’immigrazione Mediterraneo Portogallo, Italia, Grecia e Spagna • Transizione recente da zone di emigr. a zone d immigrazione • Facilità d’ingresso nel paese ed elevato tasso d’irregolarità • Alto tasso disoccupazione • Welfare carente • Inserimento in circui) di economia informale o dequalificata • Logica delle sanatorie (n. 6 dalla legge Martelli 1989/90)12 Modelli d’immigrazione del centro-nord
Europa
• Germania (esclusivismo) • Francia (assimilazionismo) • Gran Bretagna; Svezia (differenzialismo) • Immigrazione regolamentata • Forte selezione in ingresso • Alto tasso di occupazione • Elevata protezione sociale • Inserimento nell’economia ufficiale 13
Alcune riflessioni •  Aumenta la fragilità e si aggrava lo stato bisogno dei migran) che arrivano in Europa (cfr. Vite di scarto di Z. Bauman) •  Rischio che il «refugee gap» aumen) e con esso la disuguaglianza •  La migrazione non può solo essere traGata come una ques)one di polizia e di ordine pubblico •  Necessità di una Strategia d’azione per l’accoglienza ma anche per uno sviluppo sostenibile dei territori d’origine dei migran) •  Esigenza di risposte globali e collePve e non di risposte locali o semplicis)che (Ungheria «modello Orban») 14
La roFa balcanica e la ques?one terrorismo La Bosnia tra mi? e realtà CIRMiB – Centro di Iniziative e
Ricerche sulle Migrazioni Brescia
Dott.ssa Michela Capra
15
Origine e caraFere dell’Islam in Bosnia •  La linea storica dell’Islam in Bosnia risale al XV secolo all’incontro dei bosniaci con l’impero militare oGomano •  Una presenza islamica, violentemente interroGa, esisteva già in precedenza in alcuni territori del regno ungarico a Srijem (Bosnia nord-­‐orientale e Serbia nord-­‐
occidentale) dall’inizio dell’VIII sec. alla fine del XIII sec. •  Per più di mezzo secolo l’an)ca popolazione propriamente bosniaca vive nell’Islam secondo la linea rela)vamente liberale della scuola giuridica hanafita •  L’Islam bosniaco aveva all’inizio tendenze mis)che e presentava non pochi traP gnos)ci 16
Origine e caraFere dell’Islam in Bosnia •  I maestri dell’Islam bosniaco erano mis)ci e antesignani ed immeGevano nella loro conoscenza del mondo mol) elemen) sincre)s)ci •  Una esclusiva religiosa, di regola, era loro estranea •  Erano ricercatori della verità divina (salikun fi sabillilah) •  MaomeGo venne acceGato dai bosniaci solo come un santo nella già lunga catena esistente •  Non diversamente dai mis)ci bektasci (ordine derviscio turco) i musulmani bosniaci sono più lassis) che rigorosi nella pra)ca religiosa, come aGestato nella loro poesia popolare 17
Origine e caraFere dell’Islam in Bosnia •  Prima del passaggio all’Islam i bosniaci erano seguaci di una seGa cris)ana con caraGere protestante nota con il nome di patarìa •  L’immagine di Cristo che avevano si poteva dire ariana: Cristo era inteso come la più eccelsa creatura di Dio, prevalentemente come spirito (ruh) •  Il patarinismo, duramente perseguitato da entrambe le grandi chiese, vide nell’avanzata oGomana un’opportunità per salvare parte della propria natura •  Fino ad allora il patarinismo si era anche legato all’indipendenza poli)ca e culturale della Bosnia 18
Origine e caraFere dell’Islam in Bosnia •  La comunità di interessi delle due tendenze (religiosa e poli)ca) portò ad una fusione: i seguaci della “chiesa bosniaca” ed altri bosniaci aderirono nel XV e XVI secolo, più o meno in massa, all’Islam •  I bosniaci ebbero un ruolo preminente nell’impero oGomano come poli)ci, militari e religiosi •  La Bosnia godeGe di un’ampia autonomia fino al 1831 quando l’Eyalet bosniaco fu abbaGuto dalle truppe del sultano •  Con l’occupazione austro-­‐ungarica del paese nel 1878 i bosniaci musulmani assorbono la cultura europea 19
Origine e caraFere dell’Islam in Bosnia •  Dal 1878 comincia un imponente processo di europeizzazione che si rifleGe anche sull’Islam bosniaco •  Tra i maggiori riformatori ricordiamo: Muhamed Nasih Pajić (morto nel 1918), Mehmet Džemaludin Čaušević (morto nel 1938) e Osman Nuri Hadžić (morto nel 1939) •  Nell’Islam bosniaco è fortemente sen)ta l’esigenza di riflessione cri)ca •  All’espressione che tuGo esiste nel Quran anche la medicina Zijad Ljevaković risponde: “Affermare che nel Quran c’è già ciò che in Europa fu scoperto con lavoro e fa)ca è ingiusto e denota un accecamento!” 20
Il ruolo dell’Islam nel confliFo serbo-­‐
bosniaco •  L’Islam bosniaco nel confliGo non ha un ruolo •  I musulmani bosniaci vengono accusa) di essere complici dell’impero oGomano e colpevoli verso gli altri popoli slavi •  La “memoria storica” viene manipolata e fomentata per diffondere il risen)mento e l’islamofobia •  I propagandis) diffondono il mito della “trasversale verde” che parte dalla Bosnia e passando per Novi Pazar ed il Kosovo si collega ad Adrianopoli ed Istanbul 21
Il ruolo dell’Islam nel confliFo serbo-­‐
bosniaco •  Nella propaganda si afferma che i bosniaci “traditori” intendono fondare una nuova repubblica Islamica •  I bosniaci hanno tradito il loro essere “slavi” convertendosi all’Islam •  Ben presto la propaganda si trasforma nell’opera di fana)ci quali Miroslav Jev)ć e Vojslav Šešelj che diffondono un’idea anacronis)ca della Bosnia e del suo legame con gli oGomani 22
Il ruolo dell’Islam nel confliFo serbo-­‐
bosniaco •  “In quanto i rinnega) conservano la coscienza del legame storico e riconfermano per sé la decisione presa nel passato e, in quanto richiamano la viGoria dei turchi sul Kosovo per dedurre da quella i loro diriP di predominio, sono partecipi del peccato nazionale originario e rinnovano in ogni generazione l’an)co tradimento contro l’eredità degli antena). I montenegrini cris)ani, al contrario, rinnovano la decisione nel senso di Obilić: mantengono fedeltà all’eredità e la sentono come dovere (…)” scrive Jev)ć 23
L’islamofobia nella guerra dei balcani •  Fomentare l’islamofobia non era difficile: 500 anni di impero oGomano nei balcani hanno portato ad aspeP posi)vi (sviluppo culturale, agrario, ecc.) ma non sono scevri di elemen) di confliGualità •  I popoli slavi vivono l’impero oGomano come una “caPvità” 24
L’islamofobia nella guerra dei balcani •  Nelle lingue slave sono molte le espressioni, ancora aGuali, che soGolineano la confliGualità del rapporto con i turchi, ad esempio: “tursko zlato” (come il nostro oro del Giappone cioè una fregatura); “on je prošao pored mene kao pored turskog groblja” (è passato vicino a me come vicino ad una tomba turca cioè: “mi ha ignorato sistema)camente) •  Si ricorda anche Ćele Kula 25
Ćele Kula (la Torre dei Teschi) •  La Torre dei teschi (Ћеле Кула -­‐ Ćele kula) è una torre che incorpora teschi umani nella costruzione. EreGa dai turchi oGomani presso Niš durante la prima rivolta Serba, la torre voleva essere un monito volto a dissuadere le rivolte contro l’impero Il mito con?nua … •  A causa dell’islamofobia e di un’ideologia folle sono sta) massacra) migliaia di civili innocen) •  Anche dopo la guerra la Nato prosegue con operazioni militari an)terrorismo in Bosnia perpetrando l’immaginario dell’Islam deviante diffuso nelle guerre balcaniche •  Nonostante si sia faGa luce sull’astoricità e la follia di alcuni mi) diffusi sull’Islam della Bosnia e sui “traditori” bosniaci, la Bosnia viene chiamata di nuovo in causa nel binomio “terrorismo-­‐roGa balcanica” 27
Il mito con?nua … •  “E da qui partono per combaGere, in nome del Corano, verso la Siria”, l’ar)colo apparso su Repubblica il 15 Gennaio 2016 descrive un Islam wahabita in Bosnia con una rete aPva e pronta a colpire l’Europa e di un governo “complice” •  Anche nel Corriere della Sera appare l’espressione “dorsale verde” nel periodo ormai successivo alle guerre nei balcani, quando ormai tale mito dovrebbe essere già “smi)zzato” 28
Alcune riflessioni conclusive •  La Bosnia con)nua (come altri sta) balcanici) a “pagare” il faGo di essere uno stato balcanico a maggioranza musulmana: dalle guerre balcaniche ad oggi i bosniaci sono sempre “complici” di un Islam che prima tradisce gli slavi e poi gli Europei •  Si dispone di un numero troppo esiguo di correGe informazioni sull’Islam bosniaco e balcanico, sulla sua natura, storia, ecc. e tuGavia conoscerlo potrebbe aiutare a capire e “ridimensionare” mol) stereo)pi 29
Alcune riflessioni conclusive •  L’analisi delle biografie degli aGentatori hanno dimostrato che non esiste un iden)kit plausibile delle persone a rischio di radicalizzazione che possa fare leva sulle condizioni economiche, sulle origini, ecc. •  Parlare di piaghe religiose bosniache “irrisolte” anche dopo la guerra e che trovano risposta nel terrorismo appare una forzatura •  Presentare l’Islam balcanico come un presunto focolaio fondamentalista non giova a comprendere i mo)vi che spingono soggeP (non solo provenien) dai balcani) alla radicalizzazione 30