15 - GONGILO SARDO
Famiglia: Scincidi
Genere: Chalcides
Specie: Chalcides ocellatus tiligugu, Gmelin 1789
Nome comune: Gongilo sardo
Gongilo sardo
IDENTIFICAZIONE
Sottospecie sarda, la forma del corpo
è simile a quella delle lucertole, ma
più robusta e a forma di siluro; le
zampe sono corte e vengono usate
più per scavare nel terreno e per
tenere l’equilibrio che per camminare,
visto che avanza con movimenti
serpentiformi. Per questo assieme
alla luscengola può essere
considerato uno degli anelli evolutivi
tra lucertole e serpenti. Il capo ha
forma molto affusolata e gli occhi
sono piccoli e provvisti di palpebre
trasparenti; queste caratteristiche gli
consentono di procedere
velocemente nei tunnel che scava
sottoterra. Può arrivare ad una
lunghezza totale di 30 cm, ma ha una
coda molto più corta rispetto alle
altre lucertole. Superiormente la
colorazione è bruno giallastra con
puntini circolari neri e bianchi; ha
strisce più scure lungo i fianchi. Il
maschio rispetto alla femmina è di
maggiori dimensioni, ha il capo più
grande, la coda più grossa e le strisce
laterali arrivano oltre la metà del
corpo. In cattività può raggiungere i
13 anni di età.
ALIMENTAZIONE
Si nutre di insetti e di ragni e delle
larve che trova scavando nel terreno
e tra le pietre. Può mangiare anche
piccoli della sua stessa specie.
SCINCIDI
COMPORTAMENTO
In primavera ha abitudini diurne,
mentre nei periodi più caldi è attivo la
notte e le ore più fresche della
giornata. Verso fine ottobre, scava
dei cunicoli nel terreno dove rimane
in latenza sino a marzo aprile, spesso
insieme ai suoi simili. Predilige
temperature intorno a 22 gradi. Non
è aggressivo e per difendersi scappa
e se preso stacca la coda
(autoamputazione come in altri
sauri).
RIPRODUZIONE
Gli accoppiamenti avvengono da
aprile a luglio; in questo periodo il
maschio è territoriale. Le femmine
non fanno le uova come la maggior
parte dei rettili, ma tra agosto e
settembre mettono alla luce 5-8
piccoli. Nel periodo riproduttivo
possono esserci anche due cicli di
riproduzione.
HABITAT
Predilige gli spazi aperti e aridi, con
terreno morbido e campi coltivati in
zone pianeggianti e di media e bassa
collina .
STATUS
Comune. Non è minacciato ma le
catture da parte dei collezionisti e la
restrizione degli habitat potrebbero
incidere sulla popolazione.
È predato da serpenti, da uccelli
rapaci notturni e diurni e mammiferi
carnivori.
AREALE DI DISTRIBUZIONE
La sottospecie è distribuita in tutta la
Sardegna, ad eccezione dei rilievi
montuosi più alti. La specie tipica è
presente anche in Sicilia, in alcune
aree dell’Italia meridionale e nei paesi
del bacino del Mediterraneo
meridionale.