associazione regionale produttori latte del piemonte, assopiemonte

COMMISSIONE III
SETTORE COMMISSIONI LEGISLATIVE
U.O. SETTORE ECONOMICO PRIMARIO E TERZIARIO
DISEGNO DI LEGGE N. 376
Presentato dalla Giunta Regionale in data 10 gennaio 2002,
ed assegnato per l’esame in sede referente alla III COMMISIONE
in data 16 gennaio 2002.
ISTITUTO PER IL MARKETING DEI PRODOTTI
AGROALIMENTARI DEL PIEMONTE
SINTESI DELLE OSSERVAZIONI
DEI SOGGETTI CONSULTATI
Torino, luglio 2002
SB/GB/CB
Settore Commissioni legislative – Unità organizzativa Settore economico primario e terziario
OSSERVAZIONI GENERALI
UNIONCAMERE PIEMONTE
Il DDL n. 376 è un iniziativa di sicura utilità alla quale le Camere di commercio del Piemonte non possono che essere interessate ed a cui intendono partecipare attivamente.
L’articolato della legge è al momento molto scarno e quindi dovrà essere arricchito nel corso dell’iter.
Occorre inoltre verificare come il costituendo Istituto si articolerà sul territorio in modo tale che l’attività che esso andrà a svolgere sia sinergica a quanto già le Camere di
commercio realizzano in tale campo con ottimi risultati.
COLDIRETTI
E’ certamente auspicabile un’azione di marketing e promozione concreta, forte, costante operata su molteplici aspetti e su molteplici canali, nel rispetto di quanto prodotto
sino ad ora dalle diverse entità territoriali e dalle singole case produttrici famose nel mondo e che nel mondo portano anche il nome Piemonte.
Per il raggiungimento di questo obiettivo, si reputa importante il coordinamento delle iniziative operate sul territorio da parte di un unico organismo regionale, che in
collaborazione con altri enti ed associazioni svolga un’azione di valorizzazione di tutto il prodotto Piemonte.
Si condividono pertanto le finalità contenute nel DDL n. 376.
Allo scopo di rafforzare il legame prodotto-territorio, si ritiene che la promozione di alcuni prodotti, anche non agricoli, possa servire come traino per altri prodotti meno
conosciuti ma altrettanto rappresentativi della realtà regionale.
Sarebbe inoltre opportuno incentivare progetti di incoming per quanto riguarda in particolare l’enoturismo, fenomeno in forte espansione soprattutto tra gli operatori stranieri,
per promuovere un prodotto a costi molto bassi, sia l’attivazione di sinergie tra settori differenti e, ancor di più, tra operatori analoghi.
CONFAGRICOLTURA
Si reputa nell’interesse di tutte le realtà operanti nel territorio dotare il Piemonte di uno strumento che, essendo dotato di specifiche funzioni in materia di marketing,
contribuisca a superare la frammentarietà delle varie iniziative che i diversi operatori mettono in atto.
CIA
Si auspica che il DDL n. 376 diventi a breve legge regionale: risulta infatti necessaria la creazione di un istituto che funga da coordinamento fra la Regione e gli operatori del
settore.
Tuttavia, se la Regione intende realizzare un istituto di coordinamento della promozione del prodotto piemontese, occorre verificarne il programma promozionale e le
modalità di coordinamento delle iniziative per la promozione del prodotto agricolo.
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OSSERVAZIONI GENERALI
ASSOCIAZIONE REGIONALE COOPERATIVE AGROALIMENTARI (ARCA LEGACOOP)
Si concorda con l’ipotesi di promuovere un’istituzione strumentale che abbia come scopo principale quello di “consolidare e aumentare le quote sui mercati maturi su cui si è
già presenti” e di “ricercare nuovi mercati presso i paesi di recente massiccia industrializzazione”, così come, a livello di principio, è da condividere l’idea di promuovere un’
istituzione di natura privatistica pubblico-privata.
AIAB PIMONTE, CNA ALIMENTARISTI, CONFESERCENTI TORINO, SLOW FOOD
Si condivide l’obiettivo insito nel DDL della valorizzazione e promozione delle produzioni agroalimentari tipiche e di qualità, anche in ragione della specifica vocazione del
territorio piemontese e della capacità professionale dei suoi operatori, che rappresentano un diffuso e consolidato tessuto di aziende indirizzate ad una produzione di qualità,
prevalentemente non ancora compresa nei riconoscimenti stabiliti dalla CE (DOP, IGP, DOC, VQPRD, ecc.).
Si conviene inoltre sulla necessità di operare per evitare l’omologazione delle produzioni, incentivando ulteriormente tutte le azioni che possono favorire l’affermazione di un
sistema agroalimentare piemontese, anche promuovendo lo sviluppo della collaborazione e delle sinergie tra enti e soggetti diversi operanti nel settore.
La valorizzazione delle produzioni regionali deve avvenire attraverso l’assunzione di un marcato orientamento al consumatore, che dovrà esprimersi con azioni di
informazione, educazione alimentare ed orientamento ai consumi.
Si ritiene inoltre che il legame delle produzioni con il territorio e la costruzione di processi di filiera siano requisiti indispensabili ed imprescindibili per la valorizzazione delle
produzioni; deve inoltre essere valorizzata la produzione di qualità oggi non compresa nelle denominazioni di origine e nei marchi collettivi e promossa la tecnica dell’agricoltura
biologica.
Si reputa infine che sia certamente necessario ed importante continuare ad operare per lo sviluppo ed il consolidamento delle vendite nei mercati esteri, ma è altresì
indispensabile operare per la costruzione e l’affermazione di distretti enogastronomici al cui interno si sviluppi un sistema coinvolgente tutte le fasi della filiera, fino ad interessare
anche il settore dell’ospitalità, della cultura e del tempo libero, in modo da sviluppare le potenzialità associate alla tipicità dei prodotti con un pacchetto integrato da servizi che si
possono costruire attorno, finalizzati allo sviluppo del turismo enogastronomico.
ARAP
Si ritiene la costituzione dell’Istituto per il marketing dei prodotti agroalimentari funzionale al consolidamento ed all’ulteriore affermazione sui mercati del settore primario e
agroalimentare della regione Piemonte.
Si sottolinea la necessità che l’Istituto per il marketing di cui alla DDL n. 376 costituisca un momento di raccordo e coordinamento, soprattutto per quel che riguarda le strategie di
comunicazione, con consorzi e enti analoghi che promuovono altre tipologie di prodotti agricoli (Consorzio ASSOPIEMONTE DOP e IGP, CO.AL.VI.).
Si rileva comunque la necessità che l’azione di marketing si raccordi ad una reale qualità delle produzioni agricole, in tal senso garantendo la qualità e l’origine dei prodotti
agricoli attraverso un dialogo diretto e continuativo tra chi produce, chi fa marketing, chi vende e chi distribuisce al dettaglio.
Si ritiene infine necessaria, come fattore di competitività per tutte le imprese della filiera agroalimentare piemontese, l’introduzione di disciplinari o regolamenti produttivi,
oggi obbligatori per le produzioni DOP, IGP e tradizionali, per tutte le tipologie di produzioni tipiche e locali piemontesi, sia di materia prima che dei trasformati.
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OSSERVAZIONI GENERALI
ASPROCARNE, AGRIPIEMONTE CARNI, CONSORZIO CARNI QUALITA’, A.P.S., ASPROAVIC
L’iniziativa intrapresa dalla Regione con il DDL n. 376 corrisponde alle esigenze dei produttori di carne: il costituendo Istituto per il marketing dei prodotti agroalimentari
può rappresentare il punto di riferimento delle diverse azioni che già si svolgono, mancando peraltro del coordinamento e delle risorse necessarie per essere incisive sui mercati,
specie all’estero, e per raggiungere con efficacia il consumatore.
ASSOCIAZIONE REGIONALE PRODUTTORI LATTE DEL PIEMONTE
Si condivide l’idea di creare un “Istituto per il marketing dei prodotti agroalimentari del Piemonte” vicino ai Consorzi ed ai produttori ed altresì la strategia di valorizzare la
qualità.
ASPROPAT
L’ASPROPAT, operando oramai da quasi un ventennio nel campo della produzione e commercializzazione degli ortaggi, ha riscontrato che il settore orticolo è considerato
collocarsi ad un livello semimarginale, in quanto la produzione frammentata non permette di ottimizzare l’offerta con quantitativi interessanti da avviare ai mercati esteri: tale è a
tutt’oggi la situazione, anche perché le realtà organizzate si cimentano da poco tempo nel difficile esercizio della commercializzazione diretta di questi articoli.
Quest’ultima, inoltre, richiede un continuo rinnovamento dei sistemi di confezionamento con investimenti di capitali esorbitanti che mortificano, molto spesso, le iniziative sul
nascere.
Si chiede pertanto di prestare la dovuta attenzione anche al settore orticolo che, al di là delle difficoltà evidenziate, potrebbe esprimere potenzialità in volumi ed iniziative di
notevole peso ed interesse nell’ambito del comparto agricolo.
CONFCOMMERCIO PIEMONTE
Preso atto delle motivazioni espresse nella relazione allegata al DDL n. 376, si esprime parere favorevole in merito al DDL in oggetto, anche in considerazione della necessità
di concorrere con gli strumenti normativi disponibili all’ottimizzazione delle risorse complessive del sistema turistico piemontese.
CONSORZIO TUTELA NEBBIOLI ALTO PIEMONTE
Si ritiene che nel DDL n. 376 siano stati individuati gli effettivi obbiettivi per poter promuovere i prodotti di qualità ed il territorio da cui provengono.
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OSSERVAZIONI GENERALI
Alcune perplessità derivano tuttavia da una situazione molto diversificata della tipologia dei prodotti e aziende interessate.
Un altra perplessità sorge con riguardo alle lentezze burocratiche per l’istituzione di nuovi organismi.
FEDERPIEMONTE
Si apprezza l’iniziativa legislativa regionale, in quanto nello specifico settore promozionale si sente l’esigenza di un ente che coordini e valorizzi le varie iniziative
promozionali che numerosi altri organismi avviano, ciascuno per proprio conto e con proprie risorse.
Tale compito di indirizzo e coordinamento potrà fare capo al costituendo Istituto regionale.
Su tali premesse si fornisce un giudizio sostanzialmente positivo circa la creazione dell’Istituto, anche se l’articolato ne delinea assai vagamente le strutture e gli organi,
limitandosi ad abbozzarli per poi demandarli allo statuto.
DIPARTIMENTO DI SCIENZE MERCEOLOGICHE - FACOLTÀ DI ECONOMIA.
Il Dipartimento, considerando oltremodo necessaria una politica volta al sostegno di prodotti agroalimentari tipici e tradizionali, plaude al disegno di legge volto a promuovere
la costituzione e l’avvio di un “Istituto per il Marketing dei prodotti agroalimentari piemontesi”, e si dichiara disponibile a mettere a disposizione conoscenze e professionalità,
acquisite negli anni, su tali tematiche ed a valutare future attività di collaborazione e di studio con il costituendo Istituto.
Il Dipartimento concorda inoltre con l’imprescindibile urgenza di coordinare le frammentate iniziative presenti sul territorio piemontese e sottolinea la necessità di adottare,
anche in un’azione di marketing, un linguaggio ed una terminologia in accordo con i dettami nazionali e comunitari, al fine di non ingenerare confusione nel consumatore, definendo
come tradizionali o tipici, prodotti che non vantano le caratteristiche normativamente previste.
CGIL PIEMONTE
Si esprime parere favorevole al DDL n. 376, considerando l’istituzione di un apposito organismo per la promozione dei prodotti agroalimentari una soluzione efficace per
incrementare l’incontro tra domanda e offerta di mercato di tali prodotti.
Si suggerisce, peraltro, di valutare l’opportunità di prevedere strumenti di verifica del funzionamento dell’Istituto, in particolar modo con riferimento all’incremento delle vendite,
all’andamento delle produzioni e ai riflessi sull’occupazione nei vari settori.
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Disegno di legge regionale n. 376
Osservazioni dei soggetti consultati
"Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari del Piemonte"
Art. 1. (Finalità)
1. La Regione Piemonte al fine di valorizzare i prodotti agro-alimentari piemontesi, ASPROCARNE, AGRIPIEMONTE CARNI, CONSORZIO CARNI
promuove la costituzione e l'avvio dell'Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari QUALITA’, A.P.S., ASPROAVIC
del Piemonte.
Il DDL privilegia le produzioni con riconoscimenti comunitari ai sensi dei
regolamenti CE n. 2081/92 e 2082/92.
Considerato che il settore carni, pur essendo ricco di prodotti tipici e di qualità, non
possiede alcun riconoscimento a livello di Unione Europea, è opportuno che fra le
sue finalità vi sia anche il supporto per ottenere i riconoscimenti DOP e IGP.
Infatti il settore delle carni (bovine, suine ed avicunicole) piemontesi non gode del
riconoscimento della UE (DOP o IGP) o di altri riconoscimenti.
Esistono tuttavia valide realtà locali di produzione di carne di qualità, che
andrebbero supportate al fine dell’ottenimento delle attestazioni comunitarie.
2. Scopo dell'Istituto è il marketing dei prodotti agro-alimentari piemontesi, attraverso la ARCA LEGACOOP
promozione in Italia ed all'estero, studi ed indagini sui mercati, nonché ogni altra iniziativa Si nutre qualche perplessità in merito alle competenze che la Giunta Regionale
finalizzata alla valorizzazione dei prodotti.
vorrebbe affidare all’istituendo Istituto, che verrebbe ad assorbire l’attività sinora
svolta dalla Regione con i propri uffici e dalle organizzazioni pubbliche e private che
si occupano di promozione delle produzioni agro-alimentari piemontesi, con il
rischio di sovrapposizioni di competenze.
ARAP
Si sottolinea il ruolo dell’Istituto in particolar modo per quanto riguarda:
 le ricerche di mercato rivolte ad un’indagine approfondita della domanda,
tenendo in considerazione le caratteristiche e le potenzialità del settore della
distribuzione al dettaglio;
 la definizione di strategie di promozione e vendita aziendali per le diverse
tipologie di imprese presenti sul mercato;
 la pianificazione di campagne pubblicitarie con ricerca mirata di
sponsorizzazioni che rafforzino il ruolo globale dell’agricoltura, non solo
come comparto produttivo, ma anche come settore fondamentale alla tutela
del territorio;
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Disegno di legge regionale n. 376
Osservazioni dei soggetti consultati
"Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari del Piemonte"

la valorizzazione dei controlli, anche pubblici (servizi veterinari), effettuati
sulle produzioni;
 l’applicazione di nuove tecnologie, specie in materia di raccolta,
elaborazione e gestione dei dati di mercato.
Si ritiene, inoltre, che sia necessario considerare la forte differenziazione delle filiere
agricole piemontesi come un punto di forza da sfruttare per soddisfare una domanda
sempre più evoluta di prodotti agricoli, che contempla anche risvolti culturali,
turistici e ambientali, alla quale l’allevatore singolo o la piccola impresa non sono in
grado di far fronte.
ASSOCIAZIONE REGIONALE PRODUTTORI LATTE DEL PIEMONTE
Riguardo all’operatività del costituendo Istituto, si ritiene indispensabile che esso
possa fornire servizi tangibili e concreti, quali quelli mirati alla verifica della
solvibilità dei clienti, all’assicurazione dei crediti, alla razionalizzazione della
logistica per le esportazioni.
Si consiglia inoltre di non trascurare l’obiettivo della promozione del territorio, non
solo in quanto specchio delle tradizioni e della cultura, ma altresì in virtù dello
strettissimo legame con i prodotti.
ASSOPIEMONTE DOC e IGP
Si ritiene che le finalità del DDL riflettano le esigenze espresse dalle realtà operanti
in Piemonte, purché l’Istituto offra servizi concreti e pratici alle aziende e ai
Consorzi che intendano agire sui mercati.
Sulla base del modello francese del “Sopexa”, è opportuno che l’istituendo Istituto
offra un’azione di reale supporto alle aziende che Commercialmente intendono
operare all’estero.
Altro compito dell’Istituto dovrebbe essere quello di fornire informazioni sui
principali operatori e commercianti stranieri del settore agroalimentare, al fine di
consentire alle aziende piemontesi di affacciarsi all’estero con maggiore tranquillità.
ASSOCIAZIONE VALORIZZAZIONE DELLA CASTAGNA
Tra i propri compiti, l’Istituto dovrà assicurare il coordinamento delle attività di
promozione dei prodotti sul mercato svolte dai diversi soggetti.
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Disegno di legge regionale n. 376
Osservazioni dei soggetti consultati
"Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari del Piemonte"
ASPROCARNE, AGRIPIEMONTE CARNI, CONSORZIO CARNI
QUALITA’, A.P.S., ASPROAVIC
Si suggerisce l’opportunità di inserire, dopo l’articolo 1, un articolo 1 bis nel quale
definire con chiarezza l’oggetto sociale, le funzioni e i compiti dell’Istituto.
Art. 2. (Costituzione dell'Istituto)
1. Si associano all'Istituto i Consorzi di tutela dei prodotti agro-alimentari piemontesi a UNIONCAMERE PIEMONTE
denominazione di origine protetta (DOP), a indicazione geografica protetta (IGP) e vini di Si richiede la partecipazione necessaria dei consorzi di tutela dei prodotti agricoli
qualità prodotti in regioni determinate (VQPRD).
mentre gli altri soggetti, quali gli Enti pubblici e le Associazioni di categoria,
“possono aderire”; occorre verificare attentamente per quali finalità é stata prevista
tale diversificazione nella partecipazione e quali conseguenze da essa potrebbero
derivare.
COLDIRETTI
Si reputa necessario che tra i soci costitutori del nuovo Istituto per il marketing, oltre
ai Consorzi di tutela, siano incluse le Organizzazioni professionali agricole, al fine di
ricomprendere in esso una giusta rappresentanza di tutti i soggetti interessati.
CONFAGRICOLTURA
Si rileva una discrepanza fra la relazione del DDL n. 376 e il testo dell’articolato:
infatti mentre nella relazione sono menzionate le associazioni professionali delle
categorie agricole, all’articolo 2 le medesime sono indicate solo come potenziali
aderenti all’Istituto anziché come soci dello stesso, ruolo attribuito unicamente ai
Consorzi di tutela dei prodotti agroalimentari.
Si richiede pertanto di riscrivere l’articolo 2, unificando il primo e il secondo comma
nel seguente modo: “1. Si associano all’Istituto i Consorzi di tutela……, nonché le
altre istituzioni pubbliche e private interessate al settore agroalimentare piemontese”.
CIA
Si sottolinea la ristrettezza dei soggetti che potenzialmente potrebbero partecipare
all’Istituto per il marketing, in quanto vengono indicati solamente i Consorzi di
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Disegno di legge regionale n. 376
Osservazioni dei soggetti consultati
"Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari del Piemonte"
tutela del vino, che per altro fanno riferimento all’Enoteca regionale. Per quanto
riguarda i Consorzi di tutela degli altri prodotti, operanti in Piemonte, alcuni sono di
medie dimensioni, come quelli dei formaggi - che sono una realtà importante,
sebbene taluni di essi abbiano una dimensione ancora piccola rispetto ai Consorzi
del Grana padano o del Gorgonzola - mentre gli altri non risultano attualmente di
grande rilevanza rispetto al prodotto da essi controllato.
Qualora si intenda istituire un Istituto per il marketing con il compito di indirizzare
e coordinare le realtà economiche più importanti a livello piemontese, come sarebbe
auspicabile, si richiede pertanto che tra i soci costituenti vengano individuate anche
le organizzazioni professionali agricole, che possiedono senza dubbio le
caratteristiche necessarie per rappresentare il settore primario piemontese.
CONFCOOPERATIVE
Si richiede, al fine di conseguire pienamente gli obiettivi prefissati, che la base
sociale dell’Istituto sia allargata a tutti i soggetti interessati.
ARCA LEGACOOP
Relativamente alla costituzione dell’Istituto da parte dei Consorzi di tutela, si fa
presente quanto segue.
In Piemonte operano n. 27 Consorzi di tutela, così suddivisi:
 n.18 nel vino;
 n. 7 nei formaggi;
 n. 1 nelle nocciole;
 n. 1 nel riso.
I Consorzi di tutela meglio organizzati sono quelli del vino: con tale situazione,
l’Istituto sarebbe “diretto” dai Consorzi del vino.
La perplessità che sorge deriva dal fatto che, per la promozione del vino (e di altri
prodotti agro-alimentari), è già stata costituita l’Enoteca del Piemonte che si sta
distinguendo per l’attività finora svolta.
AIAB
PIEMONTE,
CNA
ALIMENTARISTI,
SLOW
FOOD,
CONFESERCENTI TORINO
Si ritiene necessario il pieno coinvolgimento di tutti i soggetti interessati alla
realizzazione del ‘sistema Piemonte’ sin dalle prime fasi di costituzione dell’Istituto,
con l’obiettivo di utilizzare l’apporto di esperienze non comprese nei Consorzi di
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Disegno di legge regionale n. 376
Osservazioni dei soggetti consultati
"Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari del Piemonte"
tutela, in favore dei quali, peraltro, sono già disponibili strumenti di intervento e di
sostegno.
ASPROCARNE, AGRIPIEMONTE CARNI, CONSORZIO CARNI
QUALITA’, A.P.S., ASPROAVIC
Si ritiene necessario coinvolgere più attivamente le associazioni dei produttori,
comprese le aziende agroalimentari, in quanto un’azione di marketing efficace può
essere condotta solo con la partecipazione diretta delle aziende o delle
organizzazioni che le rappresentano direttamente: in caso contrario, si rischia di
istituire un organismo poco rispondente alle aspettative degli operatori del settore.
Si chiede pertanto che vengano inseriti tra i soci dell’Istituto anche le organizzazioni
o associazioni dei produttori riconosciute ai sensi della L.R. n. 27/80.
ASSOCIAZIONE REGIONALE PRODUTTORI LATTE DEL PIEMONTE,
ASSOPIEMONTE DOC E IGP
Si consiglia di estendere la possibilità di intervento a tutte le produzioni lattierocasearie di qualità che possano inequivocabilmente dimostrare l’impiego di latte
piemontese.
FEDERPIEMONTE
Si conviene sull’opportunità di utilizzare i prodotti DOP ed IGP quale immagine per
le attività promozionali, ma non si dovrà ricadere nel limite di promuovere
solamente prodotti di nicchia, i cui quantitativi spesso non sono neppure sufficienti a
sostenere la richiesta del mercato interno.
Si dovrà invece usare i prodotti di immagine quale volano per l’incremento delle
attività commerciali di tutti i prodotti piemontesi, anche di massa, certamente non
svincolati dai necessari requisiti di qualità, provenienti da tutte le componenti della
filiera, ovviamente e non per ultima anche dall’industria.
A tal proposito, la componente industriale delle filiere agroalimentari piemontesi
richiede di essere coinvolta nelle procedure di costituzione dell’Istituto.
2. Possono inoltre aderire all'Istituto istituzioni pubbliche e private, interessate al settore ARCA LEGACOOP
agro-alimentare piemontese.
Si ritiene preferibile che l’Istituto sia necessariamente costituito da tutti gli
organismi pubblici e privati -con particolare riferimento a quelli che detengono
veramente il prodotto e che, quindi, hanno un diretto contatto con il mercato del
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Disegno di legge regionale n. 376
Osservazioni dei soggetti consultati
"Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari del Piemonte"
consumo- i quali in tal modo possono avvalersi di un ente cui affidare tutte quelle
attività propedeutiche (studi e indagini di mercato in Italia e all’estero) alla
promozione dei prodotti piemontesi.
AGRIPIEMONTE MIELE
Si richiede di consentire l’adesione all’Istituto anche di tutti i soggetti interessati a
pieno titolo ai prodotti minori.
3. L'Istituto si costituisce ai sensi del codice civile sotto forma di consorzio o altra forma UNIONCAMERE PIEMONTE
societaria dotandosi di un apposito Statuto.
Si suggerisce di far riferimento a forme societarie o consortili che prevedano la
responsabilità limitata dei partecipanti; in caso contrario l’adesione delle Camere di
commercio del Piemonte potrebbe risultare difficoltosa (i revisori dei conti hanno
grosse remore ad esprimere il loro parere dove la partecipazione camerale si riferisca
a società a responsabilità illimitata).
FEDERPIEMONTE
L’Istituto di Marketing potrà, traendo spunto dalle esperienze di tutte le componenti
delle filiere, tra cui quella indistriale, individuare i mercati più sensibili, suggerendo
anche le azioni promozionali che gli altri enti (Camere di commercio, ICE, ecc.)
dovranno mettere in atto.
In tale prospettiva, l’Istituto dovrà avere una struttura particolarmente snella,
appoggiandosi di volta in volta a specifiche professionalità, per far fronte a
committenze di indagini di mercato provenienti principalmente dalla Regione, come
indicato dalla relazione dall’articolo 3, comma 2.
4. La Giunta regionale, entro 60 giorni dall'entrata in vigore della presente legge, nomina un
commissario con l'incarico di promuovere la costituzione dell'Istituto e di svolgere le
funzioni connesse fino all'insediamento degli organi.
5. Al commissario viene riconosciuto un emolumento, nonché le spese sostenute per la
costituzione, quali, tra l'altro, spese notarili, di consulenza e di segreteria.
Art. 3. (Finanziamenti)
1. La regione finanzia le spese di avviamento dell’Istituto nelle seguenti misure:
a) 100 per cento per il primo anno di attività;
b) 80 per cento per il secondo anno di attività;
FEDERPIEMONTE
Si individua l’articolo 3 come essenziale per l’avvio e la sopravvivenza dell’Istituto,
giacché la Regione dovrà si finanziare le spese di avviamento, ma anche tenerlo in
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Disegno di legge regionale n. 376
Osservazioni dei soggetti consultati
"Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari del Piemonte"
c) 60 per cento per il terzo anno di attività;
vita con periodiche e ben calibrate committenze.
d) 40 per cento per il quarto anno di attività;
e) 20 per cento per il quinto anno di attività.
2. La Regione, inoltre, può finanziare spese per studi, indagini di mercato, nonché per
iniziative promozionali nel rispetto degli orientamenti comunitari in materia.
3. La Giunta regionale stabilisce procedure, criteri e condizioni.
Art. 4. (Disposizioni finanziarie e finali)
1. Per l'attuazione della presente legge sono autorizzate a carico del bilancio regionale le
seguenti spese:
a) euro 100.000,00 per l'anno 2002;
b) euro 600.000,00 per l'anno 2003;
c) euro 600.000,00 per l'anno 2004.
2. Nello stato di previsione della spesa del bilancio per l'anno 2002 è istituito un capitolo di
spesa con la seguente denominazione "Oneri per la costituzione dell'Istituto per il marketing
dei prodotti agro-alimentari del Piemonte con la dotazione di euro 100.000,00.
3. Nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per l'anno 2003 sono istituiti
seguenti capitoli di spesa così denominati:
a) "Contributi per il funzionamento dell'Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari
del Piemonte", con la dotazione di euro 500.000,00;
b) "Spese per studi ed indagini di mercato ed iniziative promozionali, con la dotazione di
euro 100.000,00".
4. Nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale per l'anno 2004 sono istituiti
seguenti capitoli di spesa così denominati:
a) "Contributi per il funzionamento dell'Istituto per il marketing dei prodotti agro-alimentari
del Piemonte", con la dotazione di euro 400.000,00;
b) "Spese per studi ed indagini di mercato ed iniziative promozionali, con la dotazione di
euro 200.000,00".
5. Agli oneri relativi all'anno 2002 si provvede mediante la riduzione di pari importo dello
stato di previsione della spesa del capitolo 15910/2002.
6. Per l'autorizzazione di spesa riguardante gli anni successivi si provvede
con la legge di bilancio.
7. L'erogazione degli aiuti previsti dalla presente legge è condizionata al parere favorevole
da parte della Commissione europea.
CONSORZIO TUTELA NEBBIOLI
Si ritengono insufficienti le dotazioni finanziarie: si rende pertanto necessaria la
previsione della possibilità di usufruire di risorse già disponibili per le varie
promozioni dislocate nelle singole aree territoriali, o comunque la collaborazione
sinergica con altre istituzioni già operanti.
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