Appunti di anatomia del Pollo (Gallus gallus) Appunti dal Corso “Allevamento degli avicoli secondo la tradizione trentina” 2016 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura Appunti di anatomia del Pollo (Gallus gallus) Appunti dal Corso “Allevamento degli avicoli secondo la tradizione trentina” Maurizio Arduin Febbraio 2016 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Pubblicazione edita da Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura Via G.B. Conti n. 24 – Lendinara (Rovigo) Febbraio 2016 Autore Maurizio Arduin, Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura Informazioni [email protected] www.biozootec.it La bibliografia è disponibile presso l’Archivio Storico del Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di Pollicoltura: [email protected] Questa pubblicazione è stata compilata, dagli autori, con grande cura e al meglio delle proprie conoscenze. L’editore e gli autori non possono essere ritenuti responsabili di eventuali danni, di qualunque natura, derivanti da trattamenti e/o decisioni prese sulla base delle informazioni contenute in questa pubblicazione. L’editore ha cercato di rintracciare i proprietari del materiale fotografico. Qualora una fonte non fosse accreditata, i proprietari possono contattare l’editore. Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) INDICE Introduzione ............................................................................... Apparato scheletrico .................................................................... Tegumento e produzioni tegumentali Le penne 4 5 .............................................. 7 .................................................................................... 11 ..................................................................... 14 Apparato respiratorio e circolatorio ................................................. 15 Zoognostica del pollo e della gallina ................................................ 16 Apparato digerente Peso alla macellazione Da non dimenticare .................................................................. 21 ..................................................................... 22 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Introduzione Questi appunti non intendono trattare minuziosamente l’anatomia della specie pollo (Gallus gallus) ma si soffermano soltanto a considerare gli aspetti fondamentali per il Corso di Avicoltura”. I polli, come altri uccelli domestici (Gallinacei, Anseriformi e colombi) sono dei vertebrati con corpo rivestito di penne. Gli arti anteriori sono trasformati in arti adatti al volo. Le ossa mascellari e mandibolari sono rivestite da un astuccio corneo, detto ranfoteca, che insieme alla parte scheletrica costituisce ciò che comunemente chiamiamo becco. Scheletro della testa: 1, occipitale; 2, parietale; 3, frontale; 4, nasale; 5, incisivo; 6, lacrimale; 7, infraorbitale; 8, cavità timpanica; 9, quadrato; 10, pterigoideo; 11, quadrato jugale; 12, mascellare; 13, palatino; 14, articolare della mandibola; 15, mandibola; 4 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) Apparato scheletrico Lo scheletro del pollo è leggero perché formato da ossa piatte, spugnose e da ossa lunghe, collegate con l’apparato respiratorio mediante alcuni diverticoli, i sacchi aerei, che vi penetrano rendendole leggere. Per questo motivo queste ossa sono anche chiamate pneumatiche. Nelle galline le ossa lunghe sono percorse, internamente, da una cavità (cavità midollare) contenente il midollo osseo. Il midollo osseo è una riserva di minerali, in particolare di calcio, che viene utilizzato dalla gallina per la costruzione del guscio delle uova. Le ossa dello scheletro del pollo possono essere suddivise in ossa labili, che cedono il calcio, e ossa non labili. Sono ossa labili: la tibia, il femore, le ossa pubiche, l’ulna, la scapola, le coste, lo sterno, l’ileo, l’ischio. Sono ossa non labili il cranio, il metatarso e le zampe. In genere il piede dei polli presenta quattro dita: in alcune razze, come la Dorking, sono presenti cinque dita. Ossa dell’arto superiore: a sinistra omero; a destra radio, ulna e ossa della mano. sopra: ossa delle dita del piede. 1, superficie articolare prossimale del tarsometatarso; 2, 3, 4, troclee articolari per la prima falange del 2°, del 3° e del 4° dito; 5, metatarsale; 6, promo dito; 7, secondo dito; 8, terzo dito; 9, quarto dito; 10, falange ungueale. sotto: piede con quattro dita (sinistra) e con cinque dita (destra). 5 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Scheletro del pollo: 1, incisivo; 2, mandibola; 3, nasale; 4, frontale; 5, cavità orbitale; 6, occipitale; 7, quadrato; 8, atlante; 9, epistrofeo; 10, vertebre toraciche; 11, ileo; 12, ischio; 13, pube; 14, pigostilo; 15, scapola; 16, coracoide; 17, clavicola; 18, omero; 19, ulna; 20, radio; 21-22, carpo; 23, matacarpo; 24-25-26-27, falangi; 28, costa; 29, processo uncinato; 30, sterno; 31, legamento sterno-clavicolare; 32, femore; 33, rotula; 34, tibia; 35, fibula; 36, metatarso; 37, rilievo che porta lo sperone; 38, primo dito; 38, primo dito; 39-40-41 falangi. 6 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) Tegumento e produzioni tegumentali Il coro del pollo è rivestito, per la quasi totalità, da penne, salvo alcune parti che possono risultare completamente nude (il collo nei polli di razza Collo nudo). Altre parti del corpo sono caratterizzate da duplicature cutanee più o meno vistose come la cresta, i bargigli e gli orecchioni. Altre ancora sono coperte da scaglie come le zampe e le dita. La colorazione della pelle dei polli e delle galline in genere è gialla o bianca. Può assumere anche altre colorazioni come ad esempio il nero per i polli di razza Moroseta. La colorazione della pelle (fattore genetico) è una caratteriscica commerciale che può determinare l‘economia di un’attività. Attualmente le preferenze dei consumatori si dividono tra polli a pelle bianca e polli a pelle gialla. a destra pollo di razza Moroseta; sotto carcasse di pollo con pelle nera caratteristiche della razza Moraseta. 7 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Tipi di cresta in galli (tre file in alto) e galline (due file in basso) di diverse razze. 1, cresta semplice (Plymouth Roch); 2-3, cresta a pisello (Brahama); 4, cresta a rosa (Wyandotte); 5, cresta semplice (Italiana); 6, cresta semplice (Leghorn/livornese); 7, cresta a cornetti (Houdan); 8, cresta a rosa (Amburgo); 9, cresta a fragola (Malese). 8 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) La colorazione delle zampe dipende da fattori genetici: a sinistra colorazione ardesia tipiche della razza Polverara; sopre colorazione gialla tipica delle razze mediterranee. Distribuzione dei Pterilii. A.T. pterilio alare; A.S.T. pterilio spinale anteriore; Ca.T. pterilio caudale; Cr.S. apterio crurale; F.T. pterilio femorale; H.T. pterilio cefalico; Hu.T. pterilio omerale; I.S. apterio inferiore; L.N.S. apterio laterale del collo; L.T. pterilio laterale; L.T.S. apterio laterale del tronco; L.W.S. apterio alare inferiore; O.G. glandola dell’uropigio; P.S.T. pterilio spinale posteriore; U.W.S. apterio alare superiore; V.T. Pterilio ventrale. 9 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Polli di razza Collo nudo. In alto a sinistra pollo Collo nudo cravattato; in alto a destra pollo Collo nudo; in basso pulcino collo nudo. La peculiarità “Collo nudo” è una caratteristica genetica dominante. 10 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) Le penne Sono delle produzioni tegumentali cornee che si originano da una depressone cutanea (follicolo) alla cui base si forma il germe (rudimento della penna) che cresce dal basso verso l’alto. Le penne non si sviluppano indifferentemente su tutti il corpo dell’uccello, ma vi sono zone nelle quali si formano i follicoli, dette pterilii, ed altre invece totalmente nude: apterii. Lo strato corneo dell’epidermide (epitrichio) circonda come una guaina e incappuccia inizialmente la penna. Lo strato germinativo forma il cannuolo e successivamente la rachide, le barbe e le barbule. La penna inizialmente è racchiusa nell’epitrichio che finisce con lo sporgere all’esterno, costituendo ciò che comunemente viene detto lo “spuntone”. Quando la penna ha raggiunto un certo sviluppo l’epitrichio si rompe e la penna prosegue il suo accrescimento. Le penne si differenziano tra loro per struttura, forma e colore. Nelle penne propriamente dette, che rivestono esternamente il corpo dell’uccello, si distinguono due parti. Lo scapo ed il vessillo. Lo scapo costituisce la parte assiale della penna, si suddivide in una parte infissa nella pelle, il cannuolo o calamo, e in una parte esterna, la rachide. Il calamo ha forma cilindrica ed è vuoto. La rachide ha una sezione quadrangolare ed è piena. Ai lati della rachide si inseriscono perpendicolarmente le barbe o rami che portano, a loro volta, e con identica disposizione, le barbule o raggi. Ogni barbula possiede una serie di uncini che servono a ingranare tra loro le barbe, dando all’insieme notevole compattezza e consistenza. L’insieme delle barbe e delle barbule costituisce il vessillo. struttura di una penna di pollo Schema progressivo dello sviluppo della penna fino a 18 giorni. 0, follicolo; 6, penna racchiusa nella guaina a sei giorni; 12, la penna ancora racchiusa nella guaina sporge dal tegumento a 12 giorni; 18, la penna ha ormai rotto la guaina a 18 giorni inizia il suo sviluppo. 11 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura A sinistra pollo di razza Robusta Maculata che presenta un piumaggio normale con aspetto compatto; sotto pollo di razza Moroseta con piumaggio particolare (tipo peloso) causato da una malformazione delle penne che non presentano nel barbe ne barbule. 12 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) Apparato muscolare L’apparato muscolare è notoriamente sviluppato negli uccelli domestici, particolarmente in corrispondenza della regione pettorale dove si inseriscono le forti masse muscolari che azionano le ali. Altamente specializzata e sviluppata è infatti la muscolatura dell’arto anteriore, del cinto scapolare e della massa muscolare che collega l’ala con il tronco. Tra i muscoli pettorali meritano di essere ricordati, per il loro eccezionale sviluppo e per l’importante funzione che esplicano, il muscolo pettorale superiore, che aziona contraendosi, l’abbassamento dell’ala, ed il muscolo sopracoracoideo, che provoca la rotazione del coracoide e quindi l’alzamento dell’ala. I muscoli del braccio, il bicipite e il tricipite, sono eccezionalmente sviluppati. Notevolmente sviluppata è anche la muscolatura cutanea, che si trova distribuita nel derma e che provoca il sollevamento delle penne. La muscolatura del collo è largamente sviluppata e regola la mobilità del capo e del collo stesso. Ridottissima invece è la muscolatura propria alle restanti parti della colonna vertebrale. Il diaframma è rudimentale così che la cavità addominale comunica largamente con quella toracica. 13 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Apparato digerente L’apparato digerento può essere considerato come un lungo tubo che percorre il corpo del pollo caratterizzato da dilatazioni e restrizioni varie. Nel pollo è lungo circa 2,50 metri e si suddivide in cavità orale, esofago, stomaco ed intestino. La cavità orale è limitata anteriormente dal becco e termina posteriormente nel faringe: tratto comune alle vie respiratorie (esofago) e respiratorio (laringe). Dalla faringe si passa all’esofago: lungo tubo cilindrico che percorre in lunghezza il collo per penetrare nella cavità toracica. Nella parte terminale l’esofago forma un diverticolo (una tasca), il gozzo o ingluvie, che divide l’esofago in un tratto superiore e uno inferiore. Dal gozzo gli alimenti passano allo stomaco che risulta diviso in due parti: lo stomaco glandolare e quello muscolare. Allo stomaco muscolare segue l’intestino che comprende il tenue, il crasso, i ciechi e la cloaca. Stomaco ghiandolare e muscolare. 1, esofago; 2, stomaco ghiandolare; 3, stomaco muscolare e ventriglio; 4, duodeno; 5, apertura duodenale. Apparato digerente: 1, becco; 2, esofago; 3, gozzo; 4, stomaco gliandolare; 5, stomaco muscolare o ventriglio; 6, intestino. 14 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) Apparato respiratorio e circolatorio Comprende le cavità nasali, il faringe, la trachea, la siringe, i bronchi, i polmoni e i sacchi aerei. Le cavità nasali comunicano con l’esterno mediante due aperture nasali situate ai due lati della parte superiore del becco: le narici. Il faringe è molto corto e serve contemporaneamente alla respirazione e al passaggio degli alimenti nell’esofago. Caratteristica dell’apparato respiratorio sono i sacchi aerei che si originano dai tronchi principali e secondari dei bronchi, al di fuori dei polmoni. L’apparato circolatorio è costituito dal cuore e sistemi arterioso e venoso. Negli ultimi anni la selezione ha portato a modificare la struttura del pollo aumentandone il peso e lo sviluppo. A questi incrementi della massa non è seguito uno sviluppo dell’apparato circolatorio e in particolare del cuore con conseguenti sindromi cardio – polmonari e sindromi da cosiddetta “morte improvvisa”. Apparato respiratorio (sacchi aerei) in alto schema della suddivisione del bronco principale. 1, trachea; 2, bronco principale; 3, vestibolo; 4-5, sacchi aerei addominale e posttoracico; 6-7, bronco secondario dorsale e ventrale; 8, parabronchi a sinistra schema della distribuzione dorsale dei sacchi aerei. 1, polmoni; 2, trachea; 3, sacco clavicolare, 4, sacco cervicale; 5, omero; 6, sacco pretoracico; 7, sacco post toracico; 8, sacco addominale. 15 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Zoognostica del pollo e della gallina La zoognostica, o ezoognosia è la disciplina che si propone di valutare un animale di interesse zootecnico dal punto di vista morfologico e funzionale, al fine di determinare le funzioni economiche più idonee a cui possono essere adibiti. Una buona gallina presenta un corpo largo, ben equilibrato in larghezza e altezza. Lo scheletro deve presentarsi fine e la massa della carne è liscia. La proporzione dello scheletro in una gallina ovaiola deve mostrarsi fine e questo si nota dalla forma delle zampe che devono essere fini, ne molto lunghe ne corte. Una testa larga, becco regolare, asciutta di carne, indica ancora uno scheletro fine. Dalla conformazione del corpo degli animali è possibile valutare le caratteristiche produttive degli stessi come può essere valutato dalle immagini di seguito riportate. In base alla loro forma è infatti possibile individuare una gallina con buone caratteristiche ovaiole, una gallina a duplice attitudine (carne e uova) o una gallina da carne cioè che i pulcini che nascono hanno una buona attitudine alla produzione di carne. Sopra: a sinistra portamento stretto tipico di cattiva ovaiola; a destra portamento largo di ottima ovaiola Sotto: a sinistra linea dorsale corretta; a destra linea dorsale a capra: scorretta Sotto: morfologia esterna delle galline:a sinistra gallina da carne; al centro gallina da uova; a destra gallina a duplice attitudine. UOVA CARNE UOVA CARNE 16 UOVA CARNE Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) Silhouette della razza Italiana/Italiener (in alto) e della razza Leghorn/livornese (in basso) 17 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Nomenclatura parti esterne del pollo. 1, testa; 2, punta del becco; 3, base del becco; 4, cresta; 5, faccia; 6, occhio; 7, bargigli; 8, padiglioni dell’occhio; 9, orecchione; 10, collare; 11, piumaggio del collo; 12, gola; 13, petto; 14, cappa o mantello; 15, spalla; 16, arco dell’ala; 17, fronte dell’ala; 18, copritrici dell’ala - barre dell’ala; 19, secondarie dell’ala – triangolo dell’ala; 20, primarie – penne del volo; 21, copritrici delle primarie; 22, dorso; 18 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) 23, sella; 24, piume della sella; 25, piume del corpo; 26, peluria; 27, coscia; 28, tarso; 29, caudali; 30, piccole caudali; 31, copritrici dell’ala; 32, timoniere; 33, tibia; 34, sperone; 35, piede; 36, membrana interdigitale; 37, dita; 38, unghie. 19 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura Rappresentazione di due tipi di gallina mediterranea. Quella in alto mostra una forma armoniosa caratteristico di una buona ovaiola. Quella in basso mostra un corpo poco profondo che va restringendosi verso il posteriore e il petto è stretto: caratteristiche di una ovaiola scadente. 20 Appunti di anatomia del pollo (Gallus gallus) Peso alla macellazione L’allevamento co metodo biologico prevede, per il pollo, un’età minima di macellazione di 81 giorni. Il peso che i polli possono raggiungere a questa età dipende principalmente dal tipo genetico o dall’incrocio che si alleva. in mercato mette a disposizione degli allevatori numerosi ibrici che, all’età di 81 possono raggiungere pesi diversi: da un minimo di 1,8 - 2,00 kg fino a 4,00 - 5,00 kg. tra questi estremi esistono varità che, a parità di età, differenziano il loro peso di circa 50 - 100 grammi fornendo una vasta gamma di prodotti per le diverse categorie di prodotto. in genere le femmine raggiungono pesi leggermente inferiori. Il mercato offre pulcini sessati alla nascita che si differenziaono grazie alla diversa colorazione del piumino. Sopra: ibrido commerciale a piumaggio colorato all’età di 81 giorni Sopra: ibrido commerciale che all’età di 81 raggiunge il peso medio di 1,800 - 2,000 kg Sopra: pulcini autosessati di 2-3 giorni, i maschi presentano il dorso con luimino chiaro Sotto: ibrido commerciale che all’età di 81 supera il peso di 4,000 kg Sotto: polli autosessati all’età di 81 giorni, i maschi mostrano un piumaggio bianco macchinato 21 Centro Studi Règia Stazione Sperimentale di pollicoltura sopra: morfologia di gallina da uova sotto: morfologia di gallina da carne 22 Febbraio 2016 Appunti dal Corso “Allevamento degli avicoli secondo la tradizione trentina” - 02, 04 e 09 febbraio 2016 -