Scheda Paese - Gabon 1 di 7 http://62.149.225.172/infoflash/scheda.ASP?st=314 Altre Schede Paese Cosimo Export Gabon Informazioni Generali Superficie: 267.667 kmq Capitale: Libreville (733.000 abitanti – stime 2009). Altre città principali Port-Gentil (138.000 ab.), Masuku Franceville (54.000 ab.), Lambaréné (23.816 ab.), Oyem (22.669 ab.), Tchibanga (21.012 ab.), Mouila (20.123 ab.). Popolazione: 1.450.000 abitanti (stime Fondo Monetario Internazionale 2008) Lingua: quella ufficiale è il Francese. Altre lingue sono il Fang, Myene e diversi dialetti Bantu. Moneta Il Paese è membro della Communaute Economique et Monetaire de l’Afrique Centrale (CEMAC), la quale ha adottato una moneta regionale: il Franco CFA (Cooperation Financiarie en Afrique centrale). Il valore del Franco CFA è stato legato prima al Franco francese e poi all’Euro attraverso un tasso di cambio fisso, pari attualmente a 655,957Fr.CFA:1€. Tasso di cambio medio 2009: 471,6054 Fr.CFA:1US$. Tasso di cambio a Settembre 2010: 502,2678 Fr.CFA:1US$. Principali indicatori economici 2008a PIL PIL nominale in (US$ bn) PIL nominale (Franchi CFA bn) Crescita reale del PIL (%) Spesa sul PIL (% reale) Consumi privati Consumi del Governo Investimenti lordi fissi Export di beni e servizi 2009b 2010c 2011c 14,535 10,727 11,59511,453 6.509 5.065 6.093 6.300 2,3 -1,1 4,8 3,6 2,6 0,2 6,2 0,3 -2,0 2,5 -1,0 -2,3 6,7 6,2 6,8 -0,1 4,2 3,2 5,8 1,8 22/11/2011 10.33 Scheda Paese - Gabon 2 di 7 Import di beni e servizi 3,1 Origine del PIL (% reale) Agricoltura -0,2 Industria 0,4 Servizi 4,2 Demografia e reddito Popolazione (m) 1,5 PIL pr-capite (US$ a PPA) 14.584 Tasso di disoccupazione (media %) Indicatori fiscali (% del PIL) Reddito del Governo centrale 31,9 Spesa del Governo centrale 22,8 Bilancio di Governo 9,1 Debito netto pubblico 20,8 Prezzi e indicatori finanziari Tasso di cambio Franco CFA -US$ (media) 447,81 Tasso di cambio Franco CFA -€ (annuale) 655,96 Prezzi al consumo (media; %) 5,3 Prezzi alla produzione (media; %) Tasso di interesse di prestito (media; %) 15,0 Conto corrente (US$ mln) Bilancia commerciale 7.009 Merci: export fob 9.678 Merci: import fob -2.669 Bilancia dei servizi -2.115 Bilancia dei redditi -2.206 Bilancia dei trasferimenti di conto -346 Bilancia in conto corrente 2.342 Riserve internazionali (US$ mld) Totale delle Riserve internazionali 1,925 a b c Attuale. Stime Economist Intelligence Unit. Previsioni Unit. Fonte: IMF, International Financial Statistics. http://62.149.225.172/infoflash/scheda.ASP?st=314 -2,0 5,5 4,8 -3,0 -2,0 0,2 5,1 3,9 4,8 3,6 4,2 3,8 1,5 1,5 1,5 14.299 14.92715.436 24,7 23,7 1,0 29,4 30,7 24,5 6,2 25,7 30,9 22,0 8,9 25,7 472,19 525,50550,07 655,96 655,96655,96 1,9 -1,3 3,2 15,0 15,0 15,0 3.150 5.458 -2.308 -1.614 -1.235 -250 52 5.007 4.792 7.338 7.328 -2.331 -2.536 -1.779 -1.654 -1.475 -1.436 -259 -345 1.494 1.356 1,993 2,602 2,703 Economist Intelligence Rischio paese La SACE colloca il Gabon nella categoria di rischio OCSE “5” (in una scala da 0 a 7, dove 0 rappresenta il rischio minimo e 7 quello massimo). Condizioni di assicurabilità: 1)Rischio privato: senza condizioni; 2)Rischio bancario: senza condizioni; 3)Rischio sovrano: con condizioni. Rischio Politico: Il Presidente Ali Bongo Ondimba, dopo le elezioni vittoriose e le contestazioni successive, dovrebbe continuare a perseguire una politica di stabilizzazione sociale ed economica, grazie ad un piano di riforme, nell’intento di sradicare le reti clientelari presenti in diverse istituzioni del Paese, ma soprattutto per evitare anche la ripresa di violente contestazioni o sommosse. A livello internazionale, la Francia resta il partner politico-militare privilegiato del Paese, che ne favorisce anche una certa stabilità, anche se di recente la Cina sta incrementando sempre più la sua importanza, soprattutto a livello economico. Le relazioni con gli USA restano ottime. A livello regionale, l’influenza del Gabon dovrebbe ridursi dopo la morte del vecchio Presidente Omar Bongo, visti i suoi stretti legami personali con altri capi di Stato. Persiste una certa tensione con la Guinea Equatoriale, a causa di una disputa su un’area marittima di confine, tuttavia è poco probabile un confronto militare. Rischio Economico: La recessione economica che ha colpito il Paese ha frenato ulteriormente il piano di diversificazione dell’economia, che ancora resta eccessivamente dipendente dal petrolio e dalla volatilità di prezzi e produzione, che resta inoltre in costante e graduale calo. Un ulteriore problema è il suo previsto esaurimento nell’arco di pochi anni. Gli altri settori non connessi al greggio, nonostante un buon andamento complessivo, incidono tuttavia ancora marginalmente sulla crescita economica. Rischio Finanziario: La BEAC, la Banca Centrale regionale, sta attraversando una fase delicata, a causa di alcuni casi eclatanti di corruzione, per cui la fiducia in questa istituzione resta bassa, con il Fondo Monetario Internazionale che inoltre ha sospeso le sovvenzioni. 22/11/2011 10.33 Scheda Paese - Gabon 3 di 7 http://62.149.225.172/infoflash/scheda.ASP?st=314 Comunque, la BEAC ha apportato modifiche al suo tasso di riferimento, il “taux des appels d’offres”, a Luglio 2010, determinando un taglio di 0,25 punti percentuali, portandolo al 4%. D’altronde, timori sulla sostenibilità fiscale e sulla stessa adesione all’area dell’Euro continueranno per tutto il 2010, a causa sia del considerevole indebolimento della moneta europea (e di riflesso del Franco CFA) che dei timori sulla situazione debitoria di alcuni Paesi della stessa zona Euro. Rischio Operativo: Il contesto del Gabon, nonostante le autorità intendano avviare delle riforme per attrarre maggiori Investimenti Diretti Esteri e rendere più favorevole il clima economico del Paese, resta incerto per gli operatori stranieri. Infatti, restano pochi i settori favorevoli ed ambiti da questi ultimi, in particolare quelli petrolifero e minerario e, in maniera nettamente minore, altri piccoli comparti. Tutto ciò a causa delle limitazioni infrastrutturali del Paese in diversi settori (soprattutto i trasporti) ed aree geografiche, dell’eccessiva burocrazia e delle fitte reti clientelari, che frenano appunto l’arrivo di investimenti ed operatori stranieri. Prospettive future Il PIL del 2009 ha registrato una contrazione dell’1,1%, in quanto la recessione internazionale ha colpito il Paese africano attraverso minori prezzi internazionali del petrolio, che hanno fatto diminuire le entrate fiscali e le spese governative, nonostante una certa ripresa poi durante l’anno degli stessi prezzi e un lieve incremento della produzione complessiva. Anche quella del manganese ha evidenziato difficoltà dovute alla minore domanda esterna. Per il 2010, le prospettive sono nettamente positive, con un PIL in crescita del 4,8%, mentre nel 2011 si registrerà un modesto rallentamento, con un incremento del PIL del 3,6%. Malgrado la produzione petrolifera si preveda ancora in diminuzione di oltre il 3% nel 2010, a 231.000 barili giornalieri, in quanto la produttività degli impianti più vecchi continua a ridursi e le agitazioni per il lavoro continuano, la crescita sarà sospinta dagli altri comparti, come quelli della silvicoltura e dell’estrazione del manganese, con attività in espansione. Il settore dei servizi registrerà una maggiore domanda, grazie all’incremento dei consumi privati. Inoltre, gli investimenti fissi evidenzieranno un andamento considerevole, sospinti dai grandi progetti di spesa delle autorità gabonesi. Comunque, nel 2011, la crescita sarà leggermente rallentata a causa dell’affievolimento degli stimoli economici. L’inflazione media è calata all’1,9% nel 2009, a causa della netta diminuzione dei prezzi alimentari e del greggio e della stessa domanda interna. Tuttavia, nonostante vi saranno nel 2010 pressioni al rialzo sui prezzi stessi dovute alle maggiori tariffe del petrolio, diversi fattori, tra cui una valuta sempre più indebolita, una domanda interna più consistente, i più alti salari, le maggiori spese da parte delle autorità e l’ingresso di un nuovo gruppo nel settore delle telecomunicazioni mobili, avranno notevoli conseguenze sui prezzi al consumo. Di conseguenza, si prevede che il tasso dei prezzi al consumo passi in deflazione nel 2010, con quelli medi in contrazione dell’1,3%, per poi riprendersi sia pur lievemente nel 2011, con un rialzo del 3,2%. Il Franco CFA rimane agganciato all’Euro al tasso fisso di CFA Fr. 655,96:€1 e fluttuerà nei confronti del Dollaro USA in linea con il tasso di cambio tra moneta europea e americana. Comunque, si prevede che la valuta statunitense continuerà a rafforzarsi nel periodo 2010-11 e, di conseguenza, un ulteriore deprezzamento colpirà la moneta gabonese, che si attesterà a Fr.CFA 526:US$ 1 nel 2010 ed a Fr.CFA 550:US$ 1 nel 2011. Si prospetta d’altronde che il Ministero del Tesoro Francese continui a garantire l’agganciamento del Franco CFA all’Euro. Proprio questo sta allarmando alcuni settori del Paese, soprattutto nazionalisti ed esportatori dell’area del Franco. I primi affermano che tutto ciò mina la sovranità nazionale, i secondi che sopravvaluta la moneta, rendendoli non competitivi. Tuttavia, proprio la debolezza dell’Euro, e di riflesso del Franco CFA, sta favorendo maggiori esportazioni. L’attesa impennata dell’export ancora non si è materializzata a causa delle carenze infrastrutturali del Paese africano. Proprio le esportazioni si prevedono comunque in netta crescita, dai 5,5 22/11/2011 10.33 Scheda Paese - Gabon 4 di 7 http://62.149.225.172/infoflash/scheda.ASP?st=314 Mld $ nel 2009 ai 7,3 Mld $ del 2010, grazie ai maggiori prezzi del petrolio ed alla considerevole ripresa della produzione mineraria e della silvicoltura. Le minori tariffe del greggio, nel 2011, saranno invece compensate dalla crescita degli altri comparti, come quelli del legname e del manganese, facendo rimanere stabili le esportazioni. Considerando l’incremento degli investimenti capitali e la ripresa della domanda di consumi, le importazioni dovrebbero lievemente aumentare, dai circa 2,3 Mld $ del 2009 ai 2,4 Mld $ del periodo 2010-11, sebbene l’indebolimento del Franco CFA dovrebbe ridurre la domanda di importazioni di beni non capitali. La bilancia dei servizi, su cui incidono notevolmente i costi dei trasporti commerciali, resterà in deficit, sebbene essa sarà sospinta dalle vendite connesse al comparto petrolifero. Il deficit della bilancia dei redditi oscillerà in linea con i profitti derivanti dall’export, in quanto essa si basa soprattutto sul rimpatrio dei profitti delle società petrolifere e minerarie straniere. Di conseguenza, a causa sia dei maggiori prezzi internazionali del greggio che della debolezza dell’Euro in confronto ad un PIL nominale basato prevalentemente sul Dollaro USA, gli analisti internazionali hanno rivisto al rialzo le previsioni del surplus della bilancia in conto corrente, dal 10,5% del PIL al 12,9%. Nel 2011, invece, tale surplus si ridurrà lievemente, all’11,8% del PIL, dovuto ad un calo delle tariffe petrolifere e della produzione. Settori produttivi L’economia gabonese è dominata dal petrolio, la cui produzione è andata aumentando tra gli anni Ottanta e Novanta; elevando il Gabon a terzo paese produttore di petrolio nell`Africa sud-sahariana, dopo Nigeria e Angola. Le risorse petrolifere negli ultimi tempi cominciano tuttavia ad esaurirsi, e così altri settori dell`economia, quali, in particolare, il settore minerario e la silvicoltura, dovrebbero rivestire un ruolo maggiore. All`indomani del primo "boom" petrolifero del 1976, la produzione era così solida ed incoraggiante che il governo, grazie ai prestiti ottenuti, si lanciò in investimenti smisurati. La produzione del petrolio è invece marcatamente calata nel corso degli anni Ottanta, tanto da comportare per il Gabon la registrazione di un pesante debito estero. Ciò ha forzato l`introduzione, sotto la spinta dei finanziatori internazionali, di un programma di recupero economico, portato avanti dal governo gabonese con una certa riluttanza. Negli anni recenti, nonostante un contesto favorevole, il Gabon risulta avere il più basso tasso di sviluppo della media regionale (3,0% nel 2005). L’economia del Paese si presenta come una delle meno attive dell’Africa Sub-Sahariana. La notevole abbondanza di petrolio, se da un lato permette al paese di registrare uno dei più alti redditi pro-capite nel continente africano, in combinazione con una popolazione tra le meno numerose dell`Africa, da un altro lato costituisce proprio uno degli aspetti più pericolosi dell`economia gabonese che risulta essere strutturalmente dipendente dal petrolio. Le attività collegate al petrolio rappresentano il 48% del Pil, l’81% delle entrate dall’export ed il 56% di quelle fiscali. Le prestazioni economiche del paese sono, in sostanza, fortemente vulnerabili rispetto alle variazioni dei prezzi internazionali del petrolio. Gli altri settori, sono dominati dalla produzione di manganese e di legname, il manifatturiero è limitato a causa dell’alto costo della manodopera (per l’influenza che ha il settore petrolifero) e della scarsa tradizione imprenditoriale. Interscambio L’interscambio commerciale dell’Italia con il Gabon ha visto nell’ultimo anno un’inversione di tendenza, dopo diverse annate con saldi negativi per l’Italia. Nel triennio 2007-09 sia le esportazioni che le importazioni italiane hanno registrato un andamento altalenante, tuttavia queste ultime, tra il 2008 ed il 2009, hanno evidenziato un vero e proprio crollo, mentre le prime hanno visto soltanto un lieve decremento, portando di conseguenza ad un modesto ma importante saldo positivo per il nostro Paese. Nel 2009, in dettaglio, l’export italiano è diminuito a 50,36 Mln €, stessa tendenza per l’import, arrivato a 39,50 Mln €, con un saldo finale positivo di circa 10,77 Mln €. 22/11/2011 10.33 Scheda Paese - Gabon 5 di 7 http://62.149.225.172/infoflash/scheda.ASP?st=314 Tra i principali prodotti importati dall’Italia, nel 2009, in crescita risultano pitture, vernici e smalti (a 106.812 €); rifiuti solidi non pericolosi (a 106.559 €) e macchine e apparecchi di sollevazione e movimentazione (a 73.974 €). Un calo, invece, si è registrato per petrolio greggio; fogli da impiallacciatura e pannelli a base di legno (a 16,35 Mln € ); legno piallato e tagliato (a 10,89 Mln €) e legno grezzo (a 5,07 Mln €). Tra i principali prodotti esportati dall’Italia verso il Paese africano, risultano in crescita frutta e ortaggi lavorati e conservati (a circa 4,87 Mln €); prodotti chimici vari per uso industriale (a circa 4,51 Mln €) e tubi e condotti saldati e simili (a circa 3,47 Mln €). In diminuzione risultano, invece, altre macchine da miniera, cava e cantiere (a circa 2,76 Mln €); autoveicoli (a 1,29 Mln €) e carne di volatili e prodotti della loro macellazione (a 866.737 €). Interscambio commerciale Interscambio Italia - Gabon 2007 valore in € 43.177.715 70.709.104 -27.531.389 Trend 2007-2008-2009 Esportazioni Importazioni Saldo 2008 valore in € 53.692.350 229.461.040 -175.768.690 2009 valore in € 50.363.062 39.590.164 10.772.898 Fonte dati Istat Gen.-Dic. 2009 (agg. luglio 2010) Principali trattati Accordo relativo al finanziamento del debito E’ in vigore dal 23/07/79 e la sua durata è prevista fino al rimborso del credito Accordo in materia di cooperazione economica ed industriale Accordo di consolidamento Ratificato il 29/03/88, prevede la creazione di una commissione mista per le materie di riferimento Inserito nella G.U. del 15/04/90 è l`ultimo di una serie accordi di consolidamento stipulati tra Italia ed il Gabon Informazioni di viaggio Prefissi internazionali: 00 241, prefisso per il Paese Fuso orario 1 ora avanti rispetto all’orario del Meridiano di Greenwich; stesso orario del Meridiano rispetto all’Italia (1 ora in meno con l’ora legale) Passaporto e Visto Per l’ingresso nel Paese è richiesto il passaporto in corso di validità con visto di ingresso per tutti i visitatori. Il visto d’ingresso viene rilasciato dall’Ambasciata del Gabon a Roma, si ottiene in media in due settimane, presentando una foto tessera e compilando un formulario. Il costo, che varia secondo le oscillazioni monetarie, è di circa 25,82 Euro. Il passaporto è necessario con una validità residuale di 6 mesi. Il Gabon è ancora considerato uno dei Paesi più sicuri di tutta l'Africa; tuttavia la situazione del controllo del territorio va progressivamente degradandosi, modificando di conseguenza i comportamenti personali e le cautele da adottare, di volta in volta, per evitare di trovarsi coinvolti in situazioni a rischio. Si raccomanda, pertanto, di contattare prima del viaggio in Gabon ed immediatamente all'arrivo nel Paese l'Ambasciata d'Italia a Libreville comunicando il proprio recapito in loco e gli eventuali spostamenti nel Paese. Si consiglia altresì di attenersi ai suggerimenti forniti e di registrare i dati relativi al viaggio che si intende effettuare nel sito: www.dovesiamonelmondo.it. Zone a rischio: boscaglia e foresta equatoriale, da visitare solo accompagnati da persone di fiducia locali a causa della presenza diffusa di rettili e di elefanti e della facilità di perdere l'orientamento. Le zone isolate e i quartieri popolari a forte densità abitativa (mercati, bidonvilles, ecc) vanno sempre evitati, così come gli spostamenti in auto 22/11/2011 10.33 Scheda Paese - Gabon 6 di 7 http://62.149.225.172/infoflash/scheda.ASP?st=314 di notte fuori città senza essere accompagnati da persone di fiducia locali. Gli stranieri, in particolare, sono oggetto preferito di aggressioni, rapine ed estorsioni varie. Ove possibile occorre evitare le zone di confine con il Congo, nella provincia dell’Ogoué-Ivindo, dove una epidemia di “Ebola” (dicembre 2001 –maggio 2002) ha causato la morte di oltre cinquanta persone e la zona di confine con il Camerun per rischio di banditismo. Zone di cautela: vedi sopra. Zone sicure: il centro città è relativamente sicuro nelle ore diurne, ma richiede comunque che siano rispettate tutte le elementari regole di prudenza del caso. Si consiglia di: - evitare inutili comportamenti a rischio e discussioni, - evitare l’uso di taxi la sera tardi e di notte, soprattutto se da soli. Si è riscontrato ultimamente un forte aumento della criminalità comune. Avvertenze: si sconsiglia di fotografare luoghi pubblici e persone senza chiederne preventivamente l'autorizzazione. È inoltre severamente vietato fotografare aeroporti, porti, ponti, edifici pubblici, installazioni militari o di interesse strategico, vero o presunto. Settimana lavorativa BANCHE: lunedì – venerdì dalle 7.30 alle 11.30 e dalle 14.30 alle 16.30. UFFICI POSTALI: lunedì – venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 14.30 alle 18.00. UFFICI PUBBLICI: lunedì – venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 17.00. NEGOZI: lunedì – venerdì dalle 8.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Carte di credito Le carte di credito (Visa, American Express, Diners Club) sono accettate nei principali alberghi, ristoranti e negozi della capitale Libreville. I Traveller’s Chèque sono accettati dalle banche. Principali festività In Gabon si celebrano festività religiose sia islamiche che cristiane. Il calendario delle prime è regolato dal calendario musulmano (che ha inizio nel 622 d.C., anno dell’Egira), e viene suddiviso dalle fasi lunari, variando quindi di anno in anno. Durante il mese lunare del Ramadan che precede l’Eid al-Fitr molti ristoranti sono chiusi durante il giorno e possono esserci restrizioni alla vendita di alcolici e tabacchi. 1° gennaio: Capodanno; Eid al-Adha (Festa del Sacrificio); aprile: Lunedì dell’Angelo; 1° maggio: Festa del Lavoro; giugno: Pentecoste; giugno: Mouloud (Anniversario della nascita del Profeta); 15 agosto: Assunzione; agosto: Festa dell’Indipendenza; 1° novembre: Tutti i Santi; Eid al-Fitr (fine del Ramadan); 25 dicembre: Natale. Principali indirizzi utili Ambasciate e Consolati in Italia Ambasciata della Repubblica del Gabon S.E. NOEL BAIOT, Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario Via San Marino, 36-36/A - 00198 Roma Tel. 0685358970 - Fax 068417278 ambagabon@tiscalinet Ambasciate e Consolati all'estero Ambasciata d'Italia in Gabon - Incaricato d'Affari: DE BENEDICTIS RAFFAELE 22/11/2011 10.33 Scheda Paese - Gabon 7 di 7 http://62.149.225.172/infoflash/scheda.ASP?st=314 Cité de la Démocratie, Villa 35 - B.P. 2251 LIBREVILLE Tel. : 00241742892 - 00241742893; Fax: 00241748035 [email protected] www.amblibreville.esteri.it Rappresentanza Unione Europea Rappresentanza UE in Gabon Capo delegazione: KREBS Jochen Bas de Gué-Gué, LIBREVILLE B.P. 321, LIBREVILLE Tel.: (241) 73.22.50 - Fax: (241) 73.65.54 [email protected] www.delgab.ec.europa.eu disclaimer 22/11/2011 10.33