2°O: Mancini, Mareeandee, Bessi, Aprile -Maggio 2016 I.T.P: Cortellini PROTEZIONE DEI METALLI DALLA CORROSIONE Scopo: proteggere dalla corrosione un chiodo immerso nell’acqua di rubinetto. Cenni teorici: Il termine corrosione (dal latino com- particella indicante insistenza e rodere, per "consumare" ) indica un processo naturale ed irreversibile di consumazione lenta e continua di un materiale, che ha come conseguenze il peggioramento delle caratteristiche o proprietà fisiche del materiale inizialmente coinvolto. La corrosione è un fenomeno di natura elettrochimica che determina una interazione chimico-fisica del materiale metallico con l'ambiente che lo circonda. Possono essere coinvolti da tale fenomeno molte tipologie di materiali, sebbene il termine "corrosione" venga comunemente associato ai materiali metallici (cioè i metalli e le loro leghe). La corrosione dei metalli può essere definita come un processo di degradazione e ricomposizione con altri elementi presenti nell'ambiente: metalli e leghe si trovano ad un livello energetico maggiore di quello a cui stanno i corrispondenti minerali, per cui sotto determinate condizioni ambientali tendono a riprendere lo stato più stabile presente in natura, usualmente quello di ossido, di idrato o di sale. La corrosione dei materiali metallici può essere classificata a seconda dell'ambiente in cui ha luogo la corrosione: corrosione a umido: se avviene in presenza di acqua o di altro elettrolita, corrosione a secco: negli altri casi (ad esempio nell'ossidazione a caldo dei metalli o nell'ossidazione in atmosfera secca). Potenziale standard di ossidazione dei metalli presi in considerazione (tendenza di una specie ad ossidarsi): Metallo E° (V) Ferro (Fe → Fe2+ + 2e) 0.44 Magnesio (Mg → Mg2+ + 2e) 2.37 Zinco (Zn → Zn2+ + 2e) 0.76 Rame (Cu → Cu+ + e) -0.52 Potenziale standard di ossidazione dei metalli presi in considerazione (tendenza di una specie ad ossidarsi): Metallo E° (V) Ferro (Fe → Fe2+ + 2e) 0.44 Magnesio (Mg → Mg2+ + 2e) 2.37 Zinco (Zn → Zn2+ + 2e) 0.76 Rame (Cu → Cu+ + e) -0.52 Materiale utilizzato: 4 becher da 100mL Ferro (chiodi) Indicatore (blu Timolo) un nastro di magnesio, di zinco e rame Procedimento operativo: Inserire nei 4 becher 40 mL di H2O nel becher A inserire il chiodo nel becher B inserire il chiodo avvolto con il nastro di magnesio nel becher C inserire il chiodo avvolto con il nastro di zinco nel becher D inserire il chiodo avvolto con il nastro di rame In tutti i becher si aggiunge l’indicatore (blu Timolo). Si attende qualche giorno e si fanno le osservazioni. Il risultato ottenuto è il seguente: becher A (acqua, chiodo): il chiodo di ferro si sarà corroso e si avrà un deposito marrone di ruggine becher B (acqua,chiodo ricoperto di filo di magnesio): la soluzione sarà colorata ad indicare l’ambiente basico causato dal nastro di magnesio corroso, mentre il chiodo risulterà intatto. ● ● becher C (acqua,chiodo ricoperto di filo di zinco) avremo la corrosione del filo di zinco che ricopre il chiodo, causata dal suo potenziale di ossidazione maggiore becher D (acqua, chiodo ricoperto di rame) avremo la corrosione del chiodo di ferro formando ruggine. Conclusioni: Con questa esperienza siamo riusciti a dimostrare che alcuni metalli possono proteggere il ferro dalla corrosione. Reazioni di formazione della ruggine