La lettura magistrale di Bertolucci

COMUNICATO STAMPA SIT DEL 26 NOVEMBRE 2011
Lettura magistrale del direttore del CERN di Ginevra Sergio Bertolucci al 2° congresso
nazionale della Sit: il contributo del CERN alla medicina tramite la ricerca e l'innovazione.
Il professor Sergio Bertolucci, direttore della ricerca e della computazione scientifica al CERN di
Ginevra, è intervenuto oggi al 2° congresso nazionale della Sit Società italiana di telemedicina
e sanità elettronica con una lettura magistrale dal titolo: “Ricerca fondamentale ed
innovazione: il CERN ed il suo contributo alla medicina”, alla quale è seguita la cerimonia di
conferimento della nomina a Socio onorario della Sit “per meriti scientifici nel campo della
ricerca fondamentale e dell'innovazione tecnologica in favore delle scienze mediche”.
Il CERN il cui focus di ricerca è sulle proprietà fondamentali della materia, può ascrivere le sue
attività a tre branche principali: avanzamento scientifico, avanzamento tecnologico e
formazione. In ragione della sua natura ecumenica (più di cento nazioni rappresentate,
inclinazione al rilascio open source delle risorse sviluppate etc.) all’interno del CERN è sempre
attiva la riflessione su come massimizzare la fruizione del know-how e dell’expertise che il suo
personale di ricerca produce. Mappando le conoscenze e le capacità disponibili all’interno della
struttura con le attività di ricerca e di servizio d’interesse pubblico, una delle più forti affinità
identificabili è forse, in modo non troppo sorprendente, proprio con la medicina. Nell’ultima
decade infatti il CERN ha contribuito ad alcuni progetti di grande rilievo: hadron therapy per la
cura dei tumori solidi in regioni anatomiche difficilmente accessibili o in pazienti altrimenti
inoperabili, evoluzione di soluzioni di blended imaging (associazione di ecografia e PET, TAC e
RMN etc.) per i quali l’istituto sviluppa sensori altamente specializzati, applicazioni del GRID a
studi di genomica e molto altro ancora.
Il CERN di Ginevra, che tra l'altro ha dato vita ad internet così come la conosciamo oggi ha, per
elezione, grandi affinità con l’e-health. Infatti uno dei progetti d’avanguardia del programma
quadro, Health e-Child, ha visto l’istituzione di ricerca ginevrina impegnata con centri clinici
d’eccellenza nella cura del paziente pediatrico, per la realizzazione del progetto di condivisione
d’informazione e trasferimento di conoscenze che sfruttava il GRID, oltre a tecnologie di
gestione del dato, sviluppate dal CERN per le altre attività svolte nel suo core di attività in
fisica sperimentale e ricerca pura.
Il professor Bertolucci ha espresso la sua fiducia riguardo alle potenzialità di sviluppo dell’ehealth, spingendosi ad affermare che a sua opinione la maggior parte degli strumenti essenziali
sono ad oggi già disponibili, ma sulla base dell’esperienza del CERN, ha voluto condividere, con
i partecipanti al 2° ongresso della Sit, che le sfide per la realizzazione dell’e-health non sono
affatto risolte e che sarà possibile affrontarle solo costituendo squadre multidisciplinari di
giovani professionisti che s’impegnino a costruire linguaggi aperti e condivisi che sappiano
mettere al centro il paziente; in quest'ottica, ha concluso il direttore del CERN, la Società
italiana di telemedicina potrebbe svolgere un'azione strategica fondamentale: se vuoi andare
veloce vai da solo, se vuoi andare lontano vai insieme agli altri, la chiosa della sua relazione.
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