Meningite: facciamo il punto della situazione Negli ultimi mesi è cresciuta l’attenzione mediatica sulla meningite batterica ed in particolare sulla meningite meningococcica. Le notizie sui decessi di giovani adulti provocati dalla meningite o dalla sepsi da meningococco hanno contribuito a generare allarme e preoccupazione nella popolazione e difficoltà, da parte dei servizi vaccinali delle ATS (ex ASL), a soddisfare le numerose e crescenti richieste di vaccinazione. Cerchiamo di chiarire alcuni concetti per evitare inutili allarmismi e, contemporaneamente, dare indicazioni per una corretta protezione vaccinale della popolazione suscettibile o della popolazione a rischio. Che cosa è la meningite? È una infezione delle meningi, membrane che circondano il cervello e il midollo spinale, causata da vari microorganismi come virus, batteri, funghi. Come si manifesta? Si manifesta con febbre elevata, cefalea (mal di testa), episodi di vomito non preceduti da sensazione di nausea, fotofobia (fastidio agli occhi causato dalla luce), rigidità nucale. Con il progredire del quadro clinico si possono manifestare confusione mentale, sonnolenza, episodi convulsivi, perdita di coscienza. In alcuni casi l’andamento del quadro clinico può essere estremamente rapido ed acuto portando al decesso in poche ore. Quali sono le misure preventive? Tra le meningiti di origine batterica quella causata dal meningococco è contagiosa. Il pericolo di contagio dura per almeno 24 ore dopo l’inizio di una terapia adeguata; pertanto, i soggetti che sono venuti a stretto contatto (vedi box 1) con un malato di meningite meningococcica dovrebbero sottoporsi ad una profilassi antibiotica per prevenire l’infezione. Le altre meningiti non sono contagiose; le persone che siano rimaste a contatto con i soggetti affetti dalle altre forme di meningite non devono, quindi, essere sottoposti a profilassi farmacologica. Box 1 Contatto stretto Si definisce contatto stretto chi nei 7 giorni precedenti: abbia condiviso l'abitazione o un ambiente di studio (la stessa classe) o di lavoro (la stessa stanza) o lo stesso mezzo di trasporto per viaggi di alcune ore abbia dormito nella stessa casa o mangiato allo stesso tavolo del malato abbia avuto contatti con la sua saliva (attraverso baci, stoviglie, spazzolini da denti, giocattoli) o abbia avuto contatti ravvicinati (per esempio in condizioni di sovraffollamento o in discoteca) sia stato direttamente esposto alle secrezioni respiratorie del paziente (per esempio durante manovre di intubazione o respirazione bocca a bocca). Altro metodo di prevenzione è la vaccinazione; solo alcune forme di meningite possono essere prevenute mediante la vaccinazione: esistono vaccini diretti contro le forme di meningite da Neisseria meningitidis del gruppo A, B, C, W135 e Y (meningiti meningococciche), meningite da Streptococcus pneumoniae (meningite pneumococcica) e meningite da Haemophilus influenzae B Quando e chi deve vaccinarsi? L’incidenza della malattia invasiva meningococcica (meningite e sepsi, cioè infezione diffusa a tutto l’organismo attraverso il sangue) è relativamente bassa (vedi tab 1). Il numero complessivo di casi di malattia meningococcica segnalati in Italia nel 2016 sono stati 178 con una incidenza in riduzione rispetto al 2015. La malattia è più frequente nei bambini fino ai 4 anni di età ed in particolare nel primo anno di vita. In questa fascia di età prevale l’infezione da meningococco B. L’incidenza rimane elevata nei giovani fino ai 24 anni, la forma principale è quella da meningococco del gruppo C, e tende a diminuire successivamente. Per quanto riguarda le meningiti pneumococciche, nel 2015 sono stati segnalati 1256 casi di malattia invasiva da pneumococco, in lieve aumento rispetto al 2013 e 2014. I soggetti a maggior rischio sono risultati i bambini al di sotto del primo anno di vita ed i soggetti di età superiore ai 64 anni (tab 1). La meningite da Haemophilus influenzae è rara. L’incidenza di queste forme invasive è più elevata, anche in questo caso, nel primo anno di vita e negli anziani (tab 1). Tab 1: Incidenza (numero di casi ogni 100.000 abitanti) di malattie invasive (meningiti o sepsi) nel 2015 per classe di età (da: http://www.iss.it/binary/mabi/cont/Report_MBI_20161116_v11.pdf ) Malattia invasiva da: Neisseria meningitidis Streptococcus pneumoniae Haemophilus influenzae 0-1 anno 4,43 1-4 anni 0,83 5-9 anni 0,24 10-14 anni 0,38 15-24 anni 0,69 25-64 anni 0,21 >64 anni 0,21 Incidenza totale 0,32 5,24 1,72 0,70 0,42 0,35 1,26 5,46 2,07 2,42 0,32 0,07 0,07 0,02 0,14 0,47 0,22 Questi dati di diffusione della malattia per classi di età ci fanno comprendere come sia importante attenersi al calendario vaccinale proposto dal Sistema Sanitario Nazionale che prevede, per i bambini, la vaccinazione anti meningococcica (sia del gruppo B sia del gruppo C), la vaccinazione antipneumococcica e la vaccinazione contro l’Haemophilus influenzae B. Quando e perché vaccinare anche i giovani adulti e gli anziani? Esistono condizioni che favoriscono lo sviluppo di forme gravi ed invasive di malattia anche in soggetti adulti o anziani (vedi box 2); in queste situazioni è utile effettuare una vaccinazione o un richiamo vaccinale per ridurre il rischio di malattia. Box 2 Principali fattori di rischio per meningiti batteriche suscettibili di vaccinazione: l'età: queste patologie colpiscono prevalentemente i bambini e le persone anziane. Il meningococco colpisce anche i giovani adulti la stagione: le malattie batteriche invasive sono più frequenti tra l’inizio dell’inverno e la fine della primavera (stagione fredda) la vita in comunità: persone che vivono o lavorano in ambienti comuni, come gli studenti nei dormitori universitari o i militari in caserma, hanno un rischio più elevato di contrarre meningite da meningococco e da Haemophilus influenzae il fumo e l'esposizione al fumo passivo la presenza di patologie di base: Per la meningite meningococcica: talassemia e anemia falciforme, asplenia funzionale o anatomica, condizioni associate a immunodepressione (come trapianto d’organo o terapia antineoplastica, compresa la terapia sistemica corticosteroidea ad alte dosi), diabete mellito tipo 1, insufficienza renale con creatinina clearance <30 ml/min, infezione da HIV, immunodeficienze congenite, malattie epatiche croniche gravi, perdita di liquido cerebrospinale, difetti congeniti del complemento (C5-C9), difetti dei toll like receptors di tipo 4, difetti della properdina Per la meningite pneumococcica: cardiopatie croniche, malattie polmonari croniche, cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive, da alcoolismo, diabete mellito in particolare se in difficile compenso, fistole liquorali, anemia falciforme e talassemia, immunodeficienze congenite o acquisite, asplenia anatomica o funzionale, leucemie, linfomi, mieloma multiplo, neoplasie diffuse, trapianto d’organo o di midollo, immunosoppressione iatrogena clinicamente significativa, insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica, infezione da HIV, portatori di impianto cocleare. Per la meningite da Haemophilus influenzae: asplenia anatomica o funzionale, soggetti trapiantati di midollo, soggetti in attesa di trapianto di organo solido, immunodeficienze congenite o acquisite (es deficit di IgG2, deficit del complemento, immunosprressione da chemioterapie, infezione da HIV) NB: per i viaggiatori internazionali che si recano in Paesi dove sia elevato il rischio di acquisire una infezione da meningococco (Paesi della cosiddetta “meningitis belt” e pelllegrini che si recano alla Mecca I vaccini Esistono 3 tipi di vaccini contro il meningococco, 2 tipi di vaccino anti pneumococcico ed uno contro Haemophilus influenzae: il vaccino coniugato contro il meningococco di gruppo C il vaccino coniugato tetravalente antimeningococcico, che protegge dai gruppi A, C, Y e W135 il vaccino ricombinante contro il meningococco di tipo B un vaccino antipneumococcico contro 7 sierotipi di Streptococcus pneumoniae un vaccino antipneumococcico contro 23 sierotipi di Streptococcus pneumoniae un vaccino diretto contro Haemophilus influenzae di tipo B Cosa offre CDI e come effettuare le prenotazioni? Presso CDI è stato attivato un centralino per rispondere alle domande sulla c.d. “emergenza” relativa alla meningite meningococcica registrata in questi ultimi mesi anche se, di fatto, non si tratta di una vera emergenza in quanto, come riportato in questa scheda, il numero dei casi di malattia meningococcica in Italia è stabile. Dal 16 gennaio al 17 febbraio, uno specialista infettivologo del CDI offrirà il servizio di consulenza telefonica gratuita sulla meningite. Il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì, dalle ore 16.00 alle 18.00, e il giovedì dalle 14.00 alle 16.00, al numero 02 - 48317375. Presso il CDI è possibile effettuare le vaccinazioni a pagamento anti meningococcica ed anti pneumococcica su prenotazione chiamando il num. 0248317444.