Idee in movimento Quale futuro per i processi di finissaggio bio-fisici Relatore: Ing. Olinto Rossato Busto Arsizio, lì 9-11-2002 Parlare di enzimi nei processi di finissaggio può sembrare azzardato ma, poiché la nobilitazione tessile è un’arte innovativa di trasformazione l’enzima trova la sua giusta applicazione nella progettazione e realizzazione di nuovi articoli. I trattamenti enzimatici sono sempre più una lavorazione integrante dei processi di finissaggio innovativi L’arte del finissaggio dei manufatti tessili, consiste nello sviluppare e proporre al mercato originali ed innovativi effetti di mano capaci di mantenere alto l’interesse dell’utilizzatore finale stimolando così una costante domanda all’acquisto. L’enzima quindi trova la sua concreta applicazione nella realizzazione di effetti di mano piacevoli ottenuti spesso partendo da articoli tradizionali. C he cosa sono gliEN ZIM I? G li EN ZIM I,in generale,sono delle proteine con attività catalitica,capaci diintervenire in una reazione chim ica. Il risultato applicativo però è sem pre dato dalla com binazione di più elem entiche, interagendo tra loro, generano un processo definibile com e bio-chim ico-m eccanico. Bio perché l’enzima è un composto biologico Chimico perché implica l’instaurarsi di una reazione chimica e quindi di un equilibrio relativo dipendente in modo stretto da fattori che ne influenzano la velocità. I più importanti tra questi risultano essere: la concentrazione, la temperatura ed il pH. Meccanico perché il trattamento dev’essere sviluppato, con opportuni accorgimenti (es.: impiego di pietra pomice) e ultimato in macchine di Tipo AIRO – Turnbang o similari –oppure in tumbler, ecc. al fine di rendere evidenti le trasformazioni attuate sulla fibra I fattoripiù im portantiche intervengono neltrattam ento enzim atico sono: il pH l’acqua la tem peratura l’azione m eccanica Il pH influenza la dissociazione dei costituenti l’enzima e del suo substrato (tessuto da trattare) e quindi deve risultare il miglior compromesso fra il valore ottimale dell’enzima e quello di idrolisi del substrato. Un valore di pH fortemente al di fuori del limite ottimale dell’enzima, può portare ad una drastica riduzione dell’attività enzimatica sino alla completa inattivazione della proteina. E’evidente la necessità di verificare sempre l’apporto della variazione del pH del materiale da trattare per scongiurare indesiderate interferenze dovute a rilasci di sostanze residue da lavorazioni precedenti. Nearstone PL 81 L’acqua è l’elemento solvente del sistema ed è di fondamentale importanza la concentrazione salina che essa può portare così come è altrettanto fondamentale l’assenza di cloro o agenti denaturanti in genere. Nearchel N50 – 1% Nearchel N50 – 2% PRIMA DELL’ENZIMA INSIEME ALL’ENZIMA (2% spm) (2% spm) Solo enzima 2% La temperatura è un altro fattore fisico che influenza l’attività enzimatica; il suo valore ottimale è quello per cui si ha la massima velocità di reazione e la minima inattivazione dell’enzima. Temperature relativamente troppo alte possono denaturare la proteina senza che questa abbia avuto modo di lavorare. Nearstone PL 81 AZIONE MECCANICA l’ENZIMA aumenta la sua attività con un’adeguata azione meccanica. Il risultato ottenibile è direttamente proporzionale alla durata del trattamento. Aumentando i dosaggi oltre le concentrazioni consigliate non sono ipotizzabili proporzionali risparmi di tempo. Solo una corretta progettazione del manufatto, sia in fase di tessitura, sia in fase di tintura, tramite un’accurata scelta delle terne di coloranti e dei fissatori, può agevolare i successivi trattamenti enzimatici. La scelta dell’enzima dipende dal substrato, dalla combinazione con altre fibre e quindi dalle temperature di processo applicabili e dai risultati che si vogliono ottenere in funzione dell’articolo. La tabella di seguito riportata può aiutare nella scelta dell’enzima più appropriato in termini di temperatura e di pH. O R IG IN E C A M PO D I A TTIV ITA ’ TEM PER A TU R A PH / O TTIM A LE A LFA M ILA SE da 30 a 75°C 6-9 6,5-7,5 A LFA M ILA SE H T da 95 a 105°C 5-9 5,5-7 C ELLU LA SI N EU TR E da 50 a 60°C 6,5-7,5 C ELLU LA SI A C ID E da 50 a 60°C 4,5-5,5 C ELLU LA SI A C ID E M O D IFIC A TE da 38 a 45°C 5-7 A LFA C ELLU LA SI ß-G LU C O N A SI N EU TR E da 45 a 55°C 6,5-7,5 LA C C A SI /PER O SSID A SI da 70 a 75°C 4-6 C A TA LA SI (killer acqua ossigenata) da 60 a 75°C 5,5-10 PR O TEA SI A C ID E PER SETA E LA N A da 50 a 60°C 4-5,5 PR O TEA SI A LC A LIN E da 50 a 55°C 7-10 PEC TIN A SI da 60 a 65°C 8-10 LIPA SI da 40 a 48°C 6-9 6-8 8,5 I substrati sui quali l’attività enzimatica dà i risultati più evidenti e riproducibili sono: cotone viscosa viscosa/cupro Tencel Lyocel lino e loro miste con fibre sintetiche. Per ragioni di tempo, tratteremo limitatamente alle fibre cellulosiche, solo la famiglia delle cellulasi e loro derivati che, all’interno delle lavorazioni finalizzate al finissaggio, offrono la più ampia possibilità di applicazione. CELLULASI CELLULASI TESSUTI A MAGLIA TESSUTI CAPI A NAVETTA CONFEZIONATI TESSUTI A MAGLIA L’enzima può essere applicato sia durante la fase di preparazione sia dopo il processo di tintura. In questo ultimo caso si dovrà tener conto in fase di campionatura della variazione di tono dovuta alla modifica superficiale della fibra. Gli effetti che si possono ottenere sono: Mano gonfia, liscia, confortevole al tatto ed esente da pilling TESSUTI A NAVETTA Come nel caso della maglia, le cellulasi possono essere applicate sia prima sia dopo tintura a seconda che si voglia prediligere la semplicità del processo o la rimozione più accentuata del pilling accettando per contro maggiore difficoltà nella riproducibilità del tono colore. Se si opta per quest’ultima soluzione, si dovrà aver cura di selezionare coloranti solidi al post-trattamento enzimatico. Selezionando opportunamente i ceppi enzimatici e i cicli di temperatura, nel caso di tessuti imbozzimati con amido, il trattamento enzimatico può essere abbinato al processo di sbozzimatura con notevoli risparmi di acqua energia e tempo. CAPI CONFEZIONATI In questo settore vengono utilizzati più trattamenti quali: 1 - BIOPOLISH Trattamento enzimatico di cellulasi acide su materiale destinato alla tintura che conferisce un aspetto di mano morbida e setosa, tipo “ smerigliato”. 2 - STONE WASH Trattamento di Stone-wash per capi Denim, realizzato con cellulasi neutre opportunamente additivate per evitare il back- staining su trama e tasche. E’ possibile realizzare il trattamento anche in unione a modeste quantità di pietra pomice . Sbozzimatura Acqua R.B. 1:15 NEARZIM 610 NEARPON BK-TS 1 gr/l 0,5 gr/l 15’ a 65°C - lavaggio Stone-wash Acqua R.B. 1:5 Pietra pomice 300 gr/l NEARSTONE NT200 NEARPON BK-TS Tempo 50’ circa 50/52°C – lavaggio 1% 0,5% Finissaggio NEARSOPHT BC/9 2% a 40°C per 15’ 3 - BLEACHING ECOLOGICO Il Bleaching ecologico di capi Denim può essere realizzato, a patto di accettare un livello di decolorazione inferiore al classico bleaching con ipoclorito, ed una nuance poco più grigia, utilizzando un derivato da laccasi modificata tipo ad es. il nostro SUPERLAITE FCX. In questo caso, anche il consumo di acqua, di energia e il costo di depurazione possono risultare convenienti rispetto a decolorazioni ottenute con riducenti ecologici e soda caustica. Il bleaching enzimatico Il bleaching con riducente ecologico Acqua R.B. 1:10 Acqua R.B. 1:10 + pH 4,5 (CH3COOH) NaOH 36 Bé 90cc/l SUPERLAITE FCX 2% - 10’ a 70-75°C PRODOTTO 206 30gr/l 2% - 15’ a 70-75°C NEARCHEL TMC 1gr/l 20’ a 75°C lavaggio Lavaggio e neutralizzazione Ossidazione: Ossidazione: Acqua R.B. 1:6 Acqua R.B. 1:8 + NEARCAND OP/180 1 gr/l NEARCAND OP/180 2 gr/l H2O2 130 Vol. 2 gr/l H2O2 130 Vol. 2 gr/l 15’ a 65°C - lavare 15’ a 75°C - lavare Finissaggio Acqua R.B. 1:6 NEARSOPHT BC/9 1% NEARFINISH MWS 1% a 40°C per 15’ L’ENZIMA come base di finissaggio Terminato il trattamento enzimatico, che conferisce ai tessuti o ai capi confezionati un aspetto liscio gonfio e setoso, si procede alla fase finale di finissaggio. Nel campo dell’intimo o “under wear” per esempio, è significativo l’impiego delle microemulsioni idrofile, da sole o in aggiunta a specifici ammorbidenti idrofili. Questo tipo di trattamento combinato, consente di conferire al manufatto finale un regolare assorbimento di umidità relativa in unione ad una mano gradevole ed una notevole sensazione di comfort. Su articoli di cotone per abbigliamento, invece, si possono ottenere interessanti effetti di mano caratterizzati da un tocco morbido e scattante grazie all’utilizzo combinato di poliuretani e micro emulsioni, applicati sia per impregnazione a foulard, sia per esaurimento. FINISSAGGIO CON POLIURETANO Nearfinish PU-NI 200 50 gr/l Nearfinish CF511 20 gr/l Nearpol PT 5 gr/l impregnazione a foulard - assorbimento 80% asciugamento 2’ a 155°C MANO SOFT Nearfinish MWS 25 gr/l Nearfinish MNL 10 gr/l impregnazione a foulard - assorbimento 80% asciugamento e polimerizzazione 2’ a 150°C EFFETTO COMFORT Nearfinish CF511 30 gr/l Nearsopht HP-WS 10 gr/l impregnazione a foulard - assorbimento 80% asciugamento 2’ a 150°C Un interessante utilizzo degli enzimi si ha in fase di preparazione dei finissaggi “no iron” in quanto permette di ottenere articoli che si distinguono dai tradizionali finissaggi anti-piega per la mano particolare e per il comfort che conferiscono. FINISSAGGIO “NO IRON” Ricetta A Nofelding LF 70 gr/l Nearpol PT 10 gr/l Nearfinish MWS 15 gr/l Katalin M/Conc 10 gr/l impregnazione a foulard - assorbimento 70% asciugamento e polimerizzazione 3’ a 160°C FINISSAGGIO “NO IRON” Ricetta B Nofelding LF 40 gr/l Nearfinish CF511 25 gr/l Nearpol PT 5 gr/l Katalin M/Conc 6 gr/l impregnazione a foulard - assorbimento 70% asciugamento e polimerizzazione 3’ a 155-160°C L’ENZIMA E L’IMPATTO AMBIENTALE La diminuzione della quantità di pietra pomice utilizzata per Kg. di tessuto Denim, unita al fatto di poter applicare l’enzima in concomitanza ad altre fasi di lavorazione (specie in preparazione) consente di migliorare l’ambiente di lavoro e semplificare le operazioni su capo e su tessuto, diminuendo o contenendo allo stesso tempo i consumi di acqua, energia e l’usura del macchinario. Nel caso del bleaching ecologico inoltre, si riduce nettamente il carico di inquinante all’impianto di depurazione, così come nel caso delle pectinasi nella preparazione per tintura. Per ulteriori e più approfondite informazioni non esitate a contattare il nostro Servizio Clienti allo 0331-576777 Fax 0331-576750 e-mail: [email protected]