URTICACEAE
Divisione: Spermatophyta
Sottodivisione:Angiospermae
Classe: Dicotyledones
Famiglia: Urticaceae
Generi: Urtica (ortica), Parietaria
Le Urticacee sono una famiglia di piante dicotiledoni comprendente circa 500 specie
prevalentemente erbacee, diffuse in tutto il mondo, nelle regioni tropicali e, in misura
minore, in quelle temperate, a eccezione delle regioni a clima artico. Alcune specie di
Urticacee sono provviste di peli urticanti il cui contatto con la pelle può provocare
arrossamento e una forte irritazione.
In Italia sono presenti diverse specie di Urticacee, tra le quali le comuni ortiche, tutte
classificate nel genere Urtica, e due specie del genere Parietaria, chiamate volgarmente
erba vetriola, assai diffuse e responsabili di molte allergie stagionali.
Polline: Il polline dell’ORTICA è tri(tetra)zonoporato, isopolare, oblato-sferoidale, 1416µm di diametro. Esina scabrata leggermente ispessita attorno ai piccoli pori opercolati;
intina sottile e ispessita sotto i pori a formare onci convessi. Il polline della PARIETARIA
è tri(tetra)zonoporato, isopolare, oblato-sferoidale, 14-19µm di diametro. Esina
microverrucata leggermente ispessita attorno ai piccoli pori opercolati; intina sottile e
ispessita sotto i pori a formare onci convessi.
Polline di Urticaceae
Allergie da polline: L’ORTICA non è considerata un’erba allergenica e né tantomeno
cross-reagisce con la parietaria. La PARIETARIA è una delle maggiori piante allergiche
nell’area mediterranea e la più importante in alcune aree, come l’Italia meridionale. Per
crescere la Parietaria necessita di terreni ricchi di sali minerali: la si trova quindi in luoghi
incolti vicino a ruderi, tra le crepe dei vecchi muri e presso le abitazioni, più all'interno
delle aiuole che sotto i marciapiedi, più nei vecchi centri storici che tra il cemento delle
nuove aree urbane, difficilmente a contatto con asfalto e cemento. Si può incontrare sia
in pianura che in collina, ma non oltre i 900 metri. La pianta, alta 30-70 cm, è costituita
da piccoli fusti cilindrici giallo rossastri e da foglioline lanceolate provviste di peli urticanti.
In primavera, gli stami, ripiegati all'interno del fiore, si distendono a scatto e lanciano una
nuvoletta di polline. Oltre ad avere una grandissima diffusione, la Parietaria ha un lungo
periodo di pollinazione: ne ritroviamo il polline nell'aria quasi tutto l'anno, tranne che in
piena estate o in pieno inverno. Il picco massimo di pollinazione si raggiunge nel periodo
Febbraio-Aprile ed è molto variabile (300-1000 granuli per m3 d'aria nelle zone molto
ventose, 2000 e più nei centri storici delle città). II granulo pollinico, inoltre, riesce a
penetrare in profondità nelle vie aeree perche è molto piccolo (13-25 micron), risultando
così responsabile non solo di rinocongiuntiviti, ma pure di forme asmatiche gravi. Il ritmo
circadiano della pollinazione raggiunge il picco nelle ore più calde per diminuire nelle ore
notturne, ciò è responsabile di un parallelo comportamento dei sintomi durante le
giornate.
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
URTICA (ortica)
Il nome Urtica dioica è di origine latina (o
in italiano Ortica comune), deriva infatti
da urere cioè bruciare. Questa pianta è
famigerata per le irritazioni che provoca
anche attraverso un semplice contatto
con l'epidermide; tutta la pianta è infatti
ricoperta
di
peli
urticanti.
Si trova fra i ruderi, nei giardini
inselvatichiti e lungo i bordi delle strade.
Molto comune in terreni ricchi di nitrati.
Foglie:
semplici,
opposte,
stipolate,
lembo
(Foto da upload.wikimedia.org)
fogliare
ovale-oblungo con base a forma di cuore e apice ristretto
gradatamente in un dente acuto, margine inciso in grossi
denti spesso arcuati a falce. Sulla superficie e
specialmente lungo le nervature sono presenti i peli
urticanti.
Fiori: unisessuali su piante diverse, poco evidenti, di
colore verde, riuniti in lunghi racemi ascellari, i maschili
eretti, i femminili pendenti. Fioritura tra la primavera e
l’inizio dell’autunno con valori massimi in luglio e agosto.
Frutti: piccoli acheni racchiusi dal perianzio
Portamento:
erbaceo, eretto, non ramificato e
scanalato in alto, quadrangolare, alto fino a 150 cm, con
rizoma strisciante
Usi: È sicuramente una delle erbe selvatiche più note e
(Foto da http://it.wikipedia.org)
utilizzate in cucina e trova un impiego assai vasto grazie
)
alla bontà dei suoi giovani apici. L’ortica tanto è pungente nella raccolta, tanto è buona
mangiata. Si raccoglie tutta la piantina finché è giovane e succosa, appena il fusto
lignifica non è più usabile. Combinata con altre verdure forma gusti eccellenti: è ottima
con le tenere foglie di parietaria. Di sapore delicato, sovente superiore a quello di molte
verdure commercializzate, con questo pungente vegetale si possono preparare passati
rinfrescanti, minestre e perfino ripieni. Fra le proprietà farmaceutiche ha anche attività
diuretiche e antiinfiammatorie.
PARIETARIA
Originaria dell'Europa sud – orientale, il genere Parietaria
comprende specie erbacee annuali o poliennali originarie
delle regioni a clima temperato-caldo. Parietaria officinalis è
una specie ubiquitaria infestante presente soprattutto negli
ambienti asciutti, ombreggiati e calcarei. Si trova
solitamente su rocce, vecchi muri, nei boschi, negli incolti.
Foglie: semplici, alterne, intere, senza stipole, lunghe fino
a 8 cm, elittico-acuminate. La pagina superiore è liscia,
mentre quella inferiore è coperta da una sottile peluria.
Fiori: I fiori sono ermafroditi, piccoli verdi e riuniti in
racemi ascellari, uno o più per ciascuna ascella; sono sessili
con un fiore femminile centrale circondato dai fiori maschili
(fino a 5). Gli stami sono piegati verso l’interno e con il
disseccamento si distendono a scatto verso l’esterno
liberando il polline.
(Foto da www.bellquel.bo.cnr.it/scuole/serpieri/erbario)
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
Il periodo di fioritura è molto lungo: inizia in primavera e si protrae fino all’autunno, ma
in alcune regioni meridionali più calde fiorisce quasi tutto
l’anno.
Frutti: Il frutto è un achenio di piccole dimensioni, di
forma ellittica racchiuso dal perianzio e portante un solo
seme. I frutti sono degli acheni piccoli, e contengono un
solo seme. Tutta la pianta è ricoperta da peli fitti
abbastanza rigidi.
Portamento: erbaceo dall’assetto cespuglioso,
ramificato, alto fino a 60 cm.. Il fusto è eretto o prostrato,
cilindrico, pubescente, rossastro e carnoso.
Usi: viene usata per le sue proprietà farmaceutiche di
diuretico (anche associata ad altri farmaci cardiotonici)
per il nitrato di potassio che contiene. Entra anche nella
composizione di preparati depurativi associata ad altre
erbe per le proprietà antireumatiche, antiartritiche,
diuretiche, depurative, espettoranti, emollienti. Droga
usata: parte aerea della pianta.
In cucina, di quest'umile erba dal sapore amarognolo
viene utilizzata tutta la parte aerea, benché a scopo
alimentare interessino i giovani apici e le foglioline più
(Foto da http://it.wikipedia.org)
tenere. Prima della fioritura è possibile utilizzare la
piantina intera. Da non raccogliere sui muri
che fiancheggiano la strada, perché in quel
punto avrà certamente incorporato tutti i gas
di scarico delle auto di passaggio. La sua
ruvidezza impedisce di consumarla cruda;
essa va cotta quindi come l'ortica e gli
spinaci, ma ciò non ne diminuisce il sapore,
né l'apporto di elementi nutrienti. La sua
ricchezza di nitrato di potassio rende inoltre le
pietanze in cui compare diuretiche come un
piatto di asparagi. Viene usata per preparare
ottimi minestroni che colora di un verde intenso.
(Foto da http://lh3.ggpht.com)
Calendario pollinico delle Urticaceae: medie mensili biennio 2007-2008
STAZ. PORTICI
100,00
20,00
ott
nov
ott
nov
dic
set
set
20,00
ARPAC – Laboratorio Biomonitoraggio Aria – Dipartimento Provinciale di Napoli
dic
lug
giu
0,00
apr
dic
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giu
mag
apr
mar
feb
0,00
40,00
mag
20,00
60,00
mar
40,00
80,00
feb
60,00
100,00
gen
n° pollini/mc aria
80,00
gen
ago
STAZ. POLICASTRO
100,00
n°pollini/mc aria
lug
gen
STAZIONE CASTELVOLTURNO
ago
0,00
dic
nov
ott
set
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0,00
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80,00
mar
n° pollini/mc aria
100,00
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n° pollini/mc aria
STAZ. NAPOLI