LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2015 Homoeopathicum A cura de Prof. Ivo Bianchi LE ERICACEAE PRIMA PARTE e specie appartenenti alla Famiglia Ericaceae hanno l’aspetto di piccoli alberi o arbusti sempreverdi, a portamento eretto. Raramente sono erbe. I fiori sono riuniti in racemi provvisti di brattee; in molte specie i petali sono parzialmente fusi a formare una corolla urceolata. Il frutto, se secco, è una capsula setticida o loculicida o una noce; se carnoso, una bacca o una drupa. L – Le Ericaceae sono diffuse in entrambi gli emisferi, dalle regioni temperate-fredde a quelle subtropicali, ma popolano anche i rilievi montani dei tropici. Brugo, Corbezzolo, Mirtillo e Uva ursina fanno parte della Famiglia delle Ericaceae, di cui condividono i principi attivi e le proprietà terapeutiche. Ericaceae importanti in Medicina Naturale: – Fitoterapia 앫 앫 앫 앫 앫 앫 Arbutus unedo Calluna vulgaris Vaccinium macrocarpon Vaccinium myrtillus Vaccinium vitis idaea Arctostaphylos uva-ursi – Omeopatia 앫 앫 앫 앫 Arbutus andrachne Chimaphila maculata Chimaphila umbellata Epigaea repens 앫 앫 앫 앫 앫 Gaultheria procumbens Kalmia latifolia Ledum palustre Oxydendron arboretum Rhododendron crysanthum FITOTERAPIA Tutte le Ericaceae utilizzate in Fitoterapia hanno caratteristiche comuni. Si tratta spesso di arbusti od alberelli di cui si utilizzano fiori, foglie e frutti con diverse indicazioni. Tutti questi fitoterapici hanno effetti antiossidanti; la loro caratteristica principale – tuttavia – è quella antibatterica e – conseguentemente – anti-infiammatoria. – Le droghe derivate da queste piante hanno un effetto acidificante a livello delle mucose il che, unito alla capacità di interferire sulla adesività batterica agli epiteli viscerali, rende le droghe stesse estremamente utili per contrastare problematiche infettive, soprattutto a livello gastroenterico ed urinario. Il ricco contenuto in vitamina C e tannini, in particolare, rende molte delle Ericaceae interessanti nel trattamento di varie patologie vascolari. – È interessante notare anche come questa Famiglia botanica fornisca rimedi utili non solo in Fitoterapia, ma anche in Floriterapia e in Gemmoterapia. 45 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2015 ARBUTUS UNEDO (corbezzolo) CALLUNA VULGARIS (erica – brugo – heather ) Regno: Vegetale Regno: Vegetale Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ericales Famiglia: Ericaceae Genere: Arbutus Specie: Arbustus unedo L., 1753 Il Corbezzolo è una pianta sempreverde che può presentarsi come un piccolo arbusto o come un albero di circa 10 metri, tipica della macchia costiera mediterranea. Ha una caratteristica corteccia rossastra che si sfalda in sottili placche allungate; è essenza molto decorativa, nota soprattutto per i frutti rossi che maturano all’inizio inverno e sono commestibili, ma da ingerire con estrema cautela poiché possono ingenerare problemi a livello intestinale. – La droga si ricava dalle foglie che si raccolgono in estate, staccandole singolarmente assieme al picciolo. – Arbutus unedo sintetizza polifenoli (arbutoside), tannini e resine. Come fitoterapico ha proprietà diuretiche e leggermente disinfettanti degli organi degli Apparati urogenitale e gastroenterico. È quindi utile in tisane od estratti come diuretico e come anti-infiammatorio urinario e gastroenterico. – Interessante e diversa è l’applicazione del Corbezzolo come gemmoterapico. Con questa preparazione esso agisce favorevolmente sul microcircolo, in modo simile al Ginkgo biloba. Come gemmoterapico è un riequilibrante delle attività cerebrali compromesse da alterata funzionalità emodinamica ed un regolatore pressorio a livello dei piccoli vasi. È efficace nelle difficoltà di concentrazione e di elaborazione del pensiero, per disturbi cerebrali senili, per stati confusionali da iperattività o in fase convalescenziale. 46 Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ericales Famiglia: Ericaceae Genere: Calluna Specie:Calluna vulgaris (L.) HULL,1808 L’Erica è un piccolo arbusto sempreverde, perenne con rami ascendenti e contorti che fiorisce abbondantemente nelle brughiere in estate-autunno; indica la fine della foresta ed il cambiamento della composizione del terreno acido e con maggior componenti di Silicio, meno ricco di humus. – La droga si ricava dalle foglie e dai fiori e contiene: arbutina, tannini, flavonoidi (iperoside, quercetina) ed inulina. Il Brugo è un ottimo rimedio per la cura di cistiti, uretriti e cistopieliti. Questa essenza, con proprietà antisettiche e diuretiche, è utile anche nella calcolosi urinaria, nella gotta e nelle forme algiche artroreumatiche. – È uno dei più interessanti rimedi floriterapici del Dottor Bach. L’essenza floreale Heather è indicata nei soggetti che soffrono di solitudine, sempre alla ricerca di qualcuno cui raccontare i propri problemi. Queste persone, tendenti al sovrappeso, sono logorroiche e frettolose nel parlare, somatizzano a livello addominale con gonfiori e a livello cefalico con forti emicranie. LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2015 VACCINIUM MACROCARPON (mirtillo rosso americano – cranberry ) VACCINIUM MYRTILLUS (mirtillo nero) Regno: Vegetale Regno: Vegetale Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ericales Famiglia: Ericaceae Genere: Vaccinium Specie: Vaccinium macrocarpon AIOTON, 1789 Vaccinium macrocarpon è un arbusto sempreverde nordamericano la cui droga viene estratta dalle foglie e dalle bacche raccolte in estate. I costituenti attivi che ne giustificano l’uso sono i flavonoidi (quercetina e suoi glucosidi), i tannini catechinici idrolizzabili e non idrolizzabili, l’arbutina, alcuni acidi fenolici, gli iridoidi, oltre a tracce di minerali e vitamine. In particolare le bacche sono ricche in antocianine e proantocianidine, le molecole responsabili dell’utilità terapeutica dell’estratto in caso di infezioni dell’Apparato genito-urinario. I frutti del mirtillo americano esplicano un’attività ben documentata in queste infezioni; l’azione è attribuibile alle proantocianidine che inibiscono l’aderenza batterica alle superfici mucose urogenitali e gastroenteriche. Studi sperimentali hanno evidenziato che il succo di Vaccinium macrocarpon, ricco in proantocianidine, addizionato a vitamina C, può ridurre l’aderenza dei batteri del 75%. – Le proantocianidine alla concentrazione di 10/50 μg/ml sembrano inibire la capacità di Escherichia coli fimbriato di aderire all’endotelio urinario e di quella di Helicobacter pylori di aderire alla mucosa gastrica. Poiché l’estratto dei frutti di mirtillo americano può favorire la formazione di calcoli renali (ossalati e fosfati di Calcio), esso va utilizzato con cautela in pazienti con storia anamnestica di nefrolitiasi. Di questo fitoterapico si utilizzano usualmente gli estratti secchi o i succhi acquosi a maggiore o minore concentrazione. Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ericales Famiglia: Ericaceae Genere: Vaccinium Specie: Vaccinium myrtillus L., 1789 Vaccinium myrtillus è un piccolo arbusto di altezza variabile, da pochi cm a 50 cm; cresce nelle zone submontane e montane ed è frequente nei boschi e nelle brughiere. Le bacche del mirtillo nero contengono molti acidi organici (malico, citrico, etc.), zuccheri, tannini, pectina, vitamine A, B1, B2, C e glucosidi antocianici (mirtillina) i quali, oltre a dare al frutto il caratteristico colore, riducono la permeabilità dei capillari e rafforzano la struttura del Tessuto connettivo, migliorando elasticità e tono vasale. Il mirtillo nero è – quindi – un capillaro-protettore, particolarmente adatto al trattamento dei disturbi circolatori, soprattutto venosi. Questo piccolo frutto è anche indicato in tutti i casi di fragilità capillare, soprattutto a livello retinico. Le antocianine del mirtillo hanno anche un interessante effetto antisettico, utile nel trattamento delle disfunzioni gastroenteriche ed urinarie. Le foglie del mirtillo contengono anche glucochina, sostanza ad effetto ipoglicemizzante. 47 LA MEDICINA BIOLOGICA APRILE - GIUGNO 2015 VACCINIUM VITIS-IDAEA (mirtillo rosso) Homoeopathicum - Le Ericaceae - Seconda Parte sarà pubblicato in La Medicina Biologica, 2015/3. BIBLIOGRAFIA – – – – – – Regno: Vegetale Phylum: Magnoliophyta Classe: Magnoliopsida Ordine: Ericales Famiglia: Ericaceae Genere: Vaccinium Specie: Vaccinium vitis-idaea L., 1753 – – – – – – – – – – – – – – – – – Vaccinium vitis-idaea è un piccolo arbusto sempreverde delle regioni temperate e fredde dell’emisfero boreale. Si presenta solitamente in cespugli che possono arrivare a circa 2 metri di altezza. I frutti rossi sono molto apprezzati per preparati alimentari. L’industria farmaceutica ne sfrutta le proprietà antiossidanti, diuretiche ed antibatteriche. I componenti principali delle foglie di questa pianta sono: bioflavonoidi, arbutina, Ferro e Manganese. Il gemmoderivato ricavato dai suoi getti giovani è l’anti-infiammatorio per eccellenza dell’intestino. La sua azione regolatrice corregge gli squilibri della mobilità intestinale giovando in caso di stipsi e diarrea. Ripristina – inoltre – l’attività enzimatica enterica. Per questa ragione si utilizza nel trattamento del colon irritabile ed in caso di meteorismo. Anche il mirtillo rosso è efficace nella prevenzione e cura di cistiti ed uretriti; è inoltre provato il suo effetto anti-infiammatorio a livello del colon. Esercita un’azione favorevole anche a livello della microcircolazione ed è – quindi – utile nell’invecchiamento tissutale. Il Mirtillo rosso promuove spiccata azione di stimolo estrogenico ed è molto indicato per il trattamento naturale dei sintomi meno쏔 pausali. 48 – – – – – – AA.VV. – Catalogue Handbook of Fine Chemicals. Ed. Aldrich; 1990-1991. Beyerl P. – The Master Book of Herbalism. Phoenix Publ., Washington; 1984. Bianchi I. – Argomenti di Omotossicologia. vol. II, Guna Ed., Milano; 1990. Bianchi I. – Repertorio Omeopatico Omotossicologico e Materia Medica. Guna Ed., Milano; 1993. Bruneton J. – Pharmacognosie Phitochimie Plantes Medicinales. Ed. Lavoisier, Paris; 1993. Campanili E. – Dizionario di fitoterapia e piante medicinali. Ed. Tecniche Nuove, Milano; 2004. Cattabiani A. – Florario. Ed. Mondatori, Milano; 1996. Clarke J.H. – Dizionario di farmacologia omeopatica clinica. Ed. IPSA, Palermo; 1998. Columella L. Junius Moderatus – De re rustica. Zusammenstellung verschiedener antiker Publizisten; 1533. Compendium de Phytotherapie – Ed. APB, Bruxelles; 1985. Demarque D., Jouanny J., Poitevin B. – Farmacologia e Materia Medica Omeopatica. Ed.Tecniche Nuove, Milano; 1999. Biagi G.L., Speroni E. – Farmacognosia. Ed. Patron, Bologna; 1988. Guermonprez M. – Matière Médicale Homeopathique. Ed. Doin, Paris; 1985. Henry P. – Gemmoterapia. Ricchiuto Editore; 1989. Jayasuriya A. – Clinical Homeopathy. Jain Publ., New Delhi; 1988. Lehninger A.L. – Principi di Biochimica. Ed. Zanichelli; 1989. Madaus G. – Lehrbuch der biologischen Heilmittel. Verl., Heidelberg; 1979. Maugini E. – Manuale di botanica farmaceutica. Ed. Piccin, Padova; 1983. Mearelli F., Sgrignani M. – Terapia moderna con Tinture Madri, Gemmoderivati e Oligoelementi. Edizioni Planta medica, Pistrino di Citerna (PG); 1992. Nash E. – Leaders in Homeopathic Therapeutics. Jain Publ., New Delhi; 1987. Pelikan W. – L’Homme et les Plantes Médicinales. 3 vol., Ed. Van Hellemont J., Paris; 1982. Piterà F. – Compendio di Gemmoterapia Clinica (Meristemoterapia). De Ferrari Editore, Genova; 1994. Plinius G. Secundus – Die Naturgeschichte. 37 Bücher. Übersetzung von G.C. Wittstein 1881. Reckeweg H.H. – Materia Medica: Homeopathia antihomotoxica. A selective pharmacology. Aurelia Verl., Baden Baden; 1991. Regnat H. – Sukkulentenbilder aus dem Codex Vindobonensis. In Kakt. u. and. Sukkul. 50(5); 1999. Stauffer K. – Klinische Homopathische Arzneimittellehere, Sonntag Verl., Regensburg, 1978. Vigneau C. – Plantes mèdicinales. Ed. Masson, Lyon; 1985. Voegeli A. – Leit und wahlanzeigende Symptome der Hoopathie. Haug Verl., Heidelberg; 1984. Wilkins M. – I segreti delle Piante. Ed. De Agostini, Novara; 1988. – Per consultazione: www.medibio.it → La Medicina Biologica, dal 2003/2. Homoeopathicum