LA SECONDA GUERRA PUNICA (218 a.C. – 202 a.C.) 1 Dalla Spagna il cartaginese Annibale raggiunse l’Italia con il suo esercito e molti elefanti; 2 3 Annibale vinse i Romani in varie città; importante fu la battaglia di Canne, in Puglia; 4 I Romani, con a capo Cornelio Scipione ( l’Africano), si riorganizzarono e sbarcarono in Africa; 5 Annibale tornò per difendere la patria, ma a Zama fu sconfitto; Cartagine consegnò ai Romani molto denaro, la Spagna e tutti i territori fuori dell’Africa. 1 2 3 4 LA TERZA GUERRA PUNICA (149 a.C. – 146 a.C.) 1 I Cartaginesi dichiararono guerra alla Numidia, senza interpellare i Romani, contrariamente agli accordi di pace presi dopo la seconda guerra punica. 2 I Romani intervennero in aiuto di Massinissa, re della Numidia. Dopo 3 anni di guerra Cartagine venne occupata dai Romani e rasa al suolo (146 a.C.). 3 Roma con la scusa di difendere Marsiglia contro le tribù barbariche dell’interno, occuparono la Gallia Narbonese e la trasformarono in provincia romana. 5 6 7 UN MEDITERRANEO TUTTO ROMANO I Romani conquistarono GALLIA SIRIA MACEDONIA GRECIA GALLIA MERIDIONALE Tutte le terre che si affacciavano sul Mar Mediterraneo appartenevano a ROMA diventarono PROVINCE ROMANE Gli abitanti delle province romane dovevano dare a Roma parte delle loro ricchezze (raccolti dei campi, beni preziosi, ……) 8 Roma prima delle guerre puniche Le conquiste di Roma alla fine delle guerre puniche 9 L’espansione di Roma in Italia fino alla metà del III secolo a.C. L’espansione di Roma in Italia alla fine del periodo repubblicano, a metà del I secolo a.C. L’impero romano all’ inizio del II secolo d.C. 10 GIULIO CESARE Nel 59 a.C., Giulio Cesare, nobile romano, fu nominato console. In 8 anni Cesare conquistò la Gallia. Neanche una violenta ribellione dei Galli, guidati da Vercingetorige, riuscì a fermarlo. Il re della Gallia fu portato a Roma, trascinato in catene dietro il carro di Cesare, poi ucciso. 11 Cesare fu un grande comandante molto amato dai soldati e dal popolo per i suoi successi militari. Cesare si fece eleggere dal Senato console a vita; Cesare cercò di migliorare le condizioni della plebe (poveri): - diede lavoro ai plebei; - diminuì gli affitti; - diminuì il numero degli schiavi; - distribuì le terre ai contadini e ai soldati che avevano combattuto in Gallia; - tolse potere al Senato; Il popolo lo appoggiava e lo acclamava però a molti senatori non piaceva il suo modo di governare; inoltre, alcuni nobili avevano paura che potesse diventare re, così nel 44 a.C. Giulio Cesare fu ucciso da suo figlio adottivo, in Senato, vittima di un complotto. 12 OTTAVIANO AL POTERE Dopo la morte di Cesare, a Roma iniziò un periodo di lotte tra gli uomini più potenti di Roma per ottenere il potere. ANTONIO LEPIDO OTTAVIANO Ufficiale dell’esercito di Cesare. Generale Figlio adottivo di Cesare FINE DELLA REPUBBLICA ROMANA 13 LA CIVILTÁ ROMANA NELL’IMPERO II SECOLO d.C. Nel 27 a.C. Ottaviano iniziò a governare il grande impero romano. Venne nominato imperatore e il Senato gli riconobbe il titolo di Augusto, parola che indicava un rapporto privilegiato con gli dei. 14 LA POLITICA DI OTTAVIANO AUGUSTO Risolse i contrasti sociali: Agli aristocratici offrì lavori di responsabilità; Alla plebe distribuì gratuitamente grano e lavoro; Ai soldati diede terre e denaro; - migliorò i servizi pubblici; costruì ponti, strade, porti organizzò un corpo di polizia fondò un servizio postale costruì monumenti; per sviluppare il commercio; per proteggere l’imperatore e la città; per collegare Roma al resto del mondo; 15 I SUCCESSORI DI AUGUSTO Alla morte di Augusto diventò imperatore Tiberio. Il potere dell’imperatore si fece sempre più forte; si scontrarono l’imperatore prima dopo il Senato Caligola Claudio poi Nerone ( figlio adottivo di Claudio) impose un potere basato sul terrore; il Senato lo dichiarò nemico della patria; Nerone scappò e, poi, si fece uccidere da un suo schiavo. Vespasiano costruì il Colosseo portò l’ordine e la pace a Roma. 16 Traiano Conquistò la Dacia (Romania), parte dell’Arabia, l’Armenia, l’Assiria, la Mesopotamia. Massima espansione dell’Impero Romano 17 COME VIVEVANO LE CITTÁ Quasi tutta la popolazione viveva in piccoli villaggi o in piccole città. La città più grande capitale dell’Impero = ROMA Le città erano circondate da mura e a forma quadrata. Vi erano due vie: da nord a sud da est a ovest il cardo il decumano il palazzo del Senato All’incrocio delle due strade c’era la piazza del foro la chiesa le botteghe In città c’erano: - l’anfiteatro il circo il teatro le terme i templi L’acqua arrivava in città grazie agli acquedotti. 18 GLI EDIFICI PER GLI SPETTACOLI ANFITEATRO (Colosseo) Lotte tra gladiatori o Lotte tra gladiatori e animali arena (dove combattevano) gradinate (sedili per gli spettatori) nei sotterranei c’erano le gabbie per gli animali (leoni, tigri) 19 CIRCO (circo Massimo) Corse dei carri 20 IL TEATRO Teatro romano Veniva costruito all’interno della città Venivano scelti gli attori (solo maschi) Uno degli attori riassumeva la commedia. Gli attori indossavano sempre una maschera per meglio caratterizzare il proprio personaggio (giovane, vecchio, maschio, femmina, comico, tragico). Alla fine, uno degli attori chiedeva l’applauso ma spesso riceveva solo fischi e urla di disapprovazione. I posti migliori erano riservati ai senatori. Le commedie più conosciute sono di Plauto e Terenzio. 21 LE TERME O BAGNI PUBBLICI Luoghi dove si andava per rilassarsi, per chiacchierare con gli amici e per divertirsi. C’erano stanze con grandi vasche di acqua tiepida, vasche di acqua calda vasche di acqua fredda Sauna (sale per sudare) Palestre , biblioteche e giardini Famose sono le Terme di Caracalla. 22 GLI ACQUEDOTTI Tubature di terracotta che portavano l’acqua potabile dalle sorgenti alle città. Per superare i dislivelli i Romani costruirono ponti-acquedotti con anche due-tre livelli di arcate In città, l’acqua veniva raccolta in grandi cisterne poste sulle colline, dalle quali partivano tre tubazioni che portavano l’acqua alle fontane, alle terme, agli edifici pubblici e alle case dei ricchi. 23 24 LE CASE DEI RICCHI – (PATRIZI) DOMUS Grandi case a un solo piano, con cortile, colonne di marmo, giardino abbellito da fontane e sculture. All’interno c’erano molte stanze con pareti decorate, con mobili pregiati e tende lussuose. 25 1 2 3 4 15 5 6 14 7 13 1=scala d’accesso a una camera da letto 2=porta d’accesso a un’altra camera da letto 3=soggiorno 4=porta d’accesso a una terza camera da letto 5=passaggio coperto attorno al cortile 6=tempio piccolo degli dei della casa 7=cortile con aiuole 8=stanza da pranzo 9= cucina 10= studio 11-12=stanze da letto 13=bottega. Il padrone affittava alcune stanze 14=corridoio 15=stanza per vari usi 9 8 26 LE CASE DEI POVERI – (PLEBEI) INSULAE Grandi case popolari a più piani. Al piano terra c’erano le botteghe di artigiani e commercianti. Ai piani superiori, i poveri vivevano in piccole stanze senza acqua né corrente, né bagni. Per cucinare usavano i bracieri frequenti erano gli incendi 27 CIBI E BEVANDE Famiglie ricche mangiavano carne: pecora, maiale, pollo pesce formaggio legumi uova frutta dolci pane condivano i cibi con olio bevevano acqua latte vino I Romani mangiavano distesi su letti disposti intorno alla tavola. I banchetti presso i Romani sono lussuosi; gli ospiti si distendono su tre divani posti attorno alla tavola. I servi portavano su vassoi il cibo già tagliato. I Romani mangiavano con le mani. 28 Famiglie povere Polenta di farina di farro bollita nell’acqua. Purè di fave o zuppa di verdure Pane nero con olive CHE COSA SAPEVANO F ARE I Romani erano soprattutto contadini avevano imparato nuove tecniche agricole: seminavano i campi ad anni alterni dopo il raccolto lasciavano usavano riposare il terreno per 1 anno - l’aratro con una lama, per farlo ritornare fertile trainato da buoi; (rotazione biennale) - la mietitrice per tagliare i cereali; - i mulini per macinare 29 erano artigiani: - fabbri: lavoravano il ferro, il bronzo, l’ottone; - minatori: estraevano minerali - c’erano fabbriche di oggetti in ceramica: mattoni, vasi, lucerne - gli architetti facevano costruire edifici con il calcestruzzo I mercanti scambiavano tessuti, sale, legno, ceramiche e schiavi. Dalla Cina arrivavano seta e zenzero. Dall’India pepe, cannella e altre spezie usate per condire i cibi e fare medicinali. Pagavano usando le monete (il denario) 30 STRADE E PONTI ROMANI I Romani costruirono una vasta rete stradale per raggiungere tutti i territori conquistati. Ciò favorì lo sviluppo del commercio con tutte le città con l’Oriente e con l’Africa 31 COSTRUIRE UNA STRADA Si sceglieva il tracciato più breve e diretto per la nuova strada. La superficie della strada era arcuata in modo che l’acqua potesse scorrere senza formare pozzanghere Si scavava un fossato profondo circa 1m e lo si riempiva di pietre, sassi, calce, ghiaia. Sopra venivano messe pietre levigate. Ad ogni miglio mettevano una pietra miliare. 1 miglio= 1.000 passi =1.460 m Se incontravano un fiume, costruivano ponti ad arco. Se incontravano montagne, costruivano gallerie. 32 COME ERANO ORGANIZZATI capo dell’esercito faceva le leggi fissava le feste nominava i capi delle altre città faceva costruire le città con strade, terme, acquedotti, ecc.. IMPERATORE SENATORI CAVALIERI patrizi proprietari di terreni plebei ricchi da permettersi un cavallo da guerra POPOLO contadini schiavi persone libere SCHIAVI prigionieri di guerra venduti e comprati come merce; facevano i servizi più faticosi. 33 L’ESERCITO ROMANO Il più forte e il più grande dell’epoca Diviso il legioni (gruppi) Ogni legione = 5.000 soldati a piedi e a cavallo I soldati venivano chiamati legionari: - volontari (soldati per scelta) dovevano esserlo per 20 anni; erano pagati e ricevevano premi in caso di vittoria. - arruolati in caso di guerra dovevano combattere, marciare, ma anche costruire accampamenti, ponti, costruire o riparare strade, … 34 Per difendersi dagli attacchi nemici usavano una tecnica particolare: la testuggine I soldati avanzavano uno vicino all’altro, incastrando gli scudi gli uni negli altri. 35 36 Guarda come si vestiva un legionario 37 Quando i soldati dovevano fermarsi in un luogo, costruivano un accampamento 1 Era a forma di quadrato e aveva 4 ingressi; 2 C’erano 2 strade principali (da nord a sud – da est a ovest); 3 Era circondato da fossati; 4 Al centro c’era la tenda del comandante e 5 l’altare per i sacrifici; 38 LA DONNA E LA FAMIGLIA FAMIGLIA = padre madre figli schiavi non avevano un nome proprio, ma erano chiamate con il nome della sua famiglia. Esempio: famiglia Giulia famiglia Sabina famiglia Flavia le donne erano pari al marito e potevano anche separarsi dal marito. Non potevano partecipare alla vita politica CHE COSA SAPEVANO IL LATINO, LINGUA UFFICIALE DELL’IMPERO Bambini piccoli educati dai genitori Solo i figli dei ricchi andavano a scuola dai 6 ai 16 anni 39 maschi a 7 anni femmine scuola elementare imparavano a leggere, a scrivere e far i calcoli veniva insegnata la lingua latina (a tutti) e la lingua greca (solo i ricchi) a 12 anni scuola secondaria a casa veniva educata a diventare una brava casalinga imparavano: letteratura greco storia poesia per diventare avvocato o uomo politico scuola di retorica imparavano a parlare in pubblico la scuola i maestri piccola stanza o locale aperto sulla strada severi scrivevano: - su tavolette di legno ricoperte di cera su cui incidevano le lettere con uno stilo d’osso; 40 - fogli di papiro; non si potevano piegare - pergamena (pelle di pecora) su cui scrivevano con un bastoncino appuntito bagnato nell’inchiostro si poteva piegare Per contare usavano i sassi. 41 LA CIVILTÁ ROMANA DIVENTA CRISTIANA QUANDO? Nel I secolo d.C. l’Impero romano si estendeva nell’Europa settentrionale, centrale e in tutto il Mediterraneo. I popoli che facevano parte dell’Impero romano erano POLITEISTI. DOVE? In Palestina Nel 63 a.C. le legioni di Pompeo invasero la Palestina ed entrarono in Gerusalemme. In Palestina, durante l’impero di Augusto, nacque Gesù. 42 Quando diventò grande cominciò a predicare: l’amore verso il prossimo gli uomini sono tutti figli di Dio, quindi fratelli. rifiuto della violenza uguaglianza fra gli uomini non esiste differenza fra i ricchi e i poveri, schiavi e padroni. Dopo la morte i cattivi sarebbero stati puniti da Dio. La gente pensò che Gesù fosse il Salvatore che gli Ebrei aspettavano da tempo. 43 Ai Romani che abitavano in Palestina non piacque il diffondersi così veloce di questa nuova religione. Gesù venne arrestato accusato di incitare la popolazione contro l’imperatore romano poi, nel 33 d.C., crocifisso LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO Gesù convinse con le sue predicazioni alcuni Ebrei e 12 diventarono i suoi discepoli e Apostoli. Dopo la morte di Gesù, gli Apostoli (amici di Gesù) diffusero il CRISTIANESIMO in Asia in Grecia in tutto l’Impero Romano 44 COME VIVEVANO COMUNITÁ CITTADINE Alla fine del I secolo, i cristiani erano diventati tanti ed erano riuniti in piccole comunità, come grandi famiglie, dove tutti, patrizi e plebei o schiavi, erano considerati uguali perché tutti figli di Dio. Vivevano nelle grandi città dell’Impero. Il Cristianesimo era meno diffuso tra i contadini. Per pregare i cristiani si riunivano nelle case o nei luoghi aperti fuori la città. COME ERANO ORGANIZZATI Le comunità cristiane = parrocchie A capo di ogni parrocchia c’era il VESCOVO guidava la preghiera amministrava i beni aiutava i poveri e gli ammalati La comunità di Roma era la più importante. Il suo vescovo fu considerato il capo della Chiesa e chiamato Papa. 45 IN CHE COSA CREDEVANO LA RELIGIONE DELL’UGUAGLIANZA I Cristiani erano MONOTEISTI (credevano in un solo Dio e in Gesù, figlio di Dio venuto tra gli uomini per predicare la bontà, la fratellanza l’obbedienza ai comandamenti di Dio) I cristiani credevano che ci fosse un’altra vita dopo la morte, un regno di felicità, il regno di Dio, dove sarebbe andato solo chi nella vita si fosse comportato bene e avesse seguito gli insegnamenti di Dio. I Cristiani seppellivano i morti nelle catacombe Cimiteri sotterranei scavati nella roccia. Lungo i corridoi scavavano dei loculi, nei quali mettevano i morti. Ogni loculo veniva chiuso con una lastra di marmo sui quali veniva scritto il nome e la data della sua morte. 46 Il libro sacro dei cristiani la BIBBIA LE PERSECUZIONI Il governo di Roma ritenne il Cristianesimo contro i principi dello Stato romano. L’Impero obbligava i cittadini di adorare l’imperatore. I cristiani si rifiutarono di considerarlo come un Dio così i Cristiani furono considerati nemici di Roma e perseguitati. Una delle prime persecuzioni avvenne nel 64 a.C. ordinata da Nerone, che accusò i Cristiani di aver provocato l’incendio che distrusse Roma. 47 Arrestati in massa, essi furono gettati in pasto alle belve nei circhi… … o fatti sbranare dai cani. Altri, appesi a dei pali, fecero da torce umane per rischiarare una gara notturna di carri, alla quale partecipò l’imperatore in persona. 48 In un’altra persecuzione morirono Pietro e Paolo Essi diventarono martiri, cioè morirono pur di non rinunciare alla propria fede. I Cristiani, durante le persecuzioni, si riunivano di nascosto nelle catacombe, per pregare insieme. 49 COME ERANO ORGANIZZATI L’IMPERO E LA CHIESA Si costruirono basiliche (chiese) dove i cristiani si riunivano per pregare insieme e celebrare la Messa. I vescovi diventarono i capi religiosi e politici delle città. Non pagavano le tasse, distribuivano le ricchezze ai poveri e organizzavano scuole per i giovani. I FATTI SPIEGANO I CAMBIAMENTI I e II secolo d.C. I cristiani erano pochi accusati di creare disordine, subirono persecuzioni e vennero condannati a morte III secolo d.C. I cristiani erano tanti ed erano presenti nelle città e campagne il Cristianesimo diventò la religione di tante persone (7 milioni) 50 IV secolo d.C. L’Impero romano era diventato troppo grande ed era difficile proteggerlo dai barbari (popoli violenti). Nel 286 d.C. Diocleziano divise l’Impero romano in: Impero Romano d’Occidente Impero Romano d’Oriente A capo di ogni Impero c’era un imperatore Licinio Costantino I due imperatori, firmarono un editto che dava a tutti la libertà di praticare la religione scelta. 51 i cristiani non si nascosero più L’imperatore COSTANTINO si rese conto della forza del Cristianesimo emanò l’Editto di Milano libertà di professare ogni religione L’imperatore TEODOSIO emanò l’Editto di Tessalonica il Cristianesimo diventò unica religione ufficiale dell’Impero. 52 V secolo d.C. Nel 395 d.C. Teodosio divise l’Impero tra i suoi due figli: ad Onorio l’Impero Romano d’Occidente con capitale Milano (prima) Ravenna (dopo) durò pochi anni - a causa delle invasioni barbariche ad Arcadio l’Impero Romano d’Oriente con capitale Costantinopoli durò mille anni - avevano una buona organizzazione militare; - grande sviluppo dell’agricoltura e del commercio; 53 LE CAUSE DELLA CRISI Troppo potere all’esercito Barbari ai confini Crisi economica Nuovi valori spirituali Per difendere i grandi confini dell’Impero romano vennero arruolati molti soldati. I generali diventarono sempre più potenti. Molti si fecero eleggere anche imperatori e spesso lottarono tra di loro. I Germani, popolo di barbari, si scontrarono più volte con i Romani, ma poi vennero arruolati nell’esercito romano per fermare la penetrazione degli Unni. La popolazione diventò povera, mentre i prezzi continuarono ad aumentare. I cittadini furono costretti a pagare tasse sempre più alte. Gli schiavi erano pochi e i campi rimasero incolti. Questa carestia provocò epidemie e morte. Banditi e pirati erano sempre più numerosi. Diffusione del Cristianesimo e speranza di un mondo migliore. 54 LE INVASIONI BARBARICHE l’Impero Romano d’Occidente fu invaso dai barbari l’Impero Romano d’Oriente riuscì a fermare l’avanzata dei barbari I confini settentrionali dell’Impero Romano toccavano due grandi fiumi: il Reno e il Danubio. A nord dei due fiumi, vivevano alcune popolazioni: Germani. I Romani li chiamavano barbari, cioè stranieri, perché non parlavano la loro lingua ed erano estranei alla civiltà romana. 55 Dopo alcuni anni entrarono tanti barbari nei territori dell’Impero Romano d’Occidente. Roma saccheggiata dai Visigoti (guidati da Alarico) Pianura Padana saccheggiata dagli Unni (guidati da Attila) 56 Roma saccheggiata dai Vandali 57 LA FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE Nel 476 d.C. il giovane imperatore Romolo Augustolo (aveva 10 anni), fu cacciato da Odoacre, re degli Eruli. 58 LA CIVILTÁ DEI CINESI QUANDO? 3.500 a.C. 1500 a.C. i primi villaggi DOVE? primi grandi regni 221 a.C. impero cinese In Cina, lungo le rive del fiume Giallo La terra era molto fertile perchè dopo le inondazioni si depositava un fango ricco di sali minerali. molto sviluppato era (era il fango che rendeva il fiume di colore giallo) ALLEVAMENTO AGRICOLTURA cane maiale bue montone baco da seta riso frumento legumi orzo = birra alberi da frutto baco da seta cotone canapa orzo cotone 59 IMPERO CINESE dal 221 a.C. al 1912 d.C. territorio tra il fiume Giallo e il fiume Azzurro. il primo imperatore Qui (da cui deriva il nome CINA) nel suo impero volle: - nuove strade; - stessa moneta (rese più facile il commercio); - stessa scrittura; - per difendersi dagli attacchi dei popoli nomadi fece costruire la GRANDE MURAGLIA (lunga 3.000 chilometri); 60 Quando l’imperatore morì fu sepolto in una tomba enorme (grandissima). Egli fece costruire un corpo di guardia formato da 7.500 statue di guerrieri con 600 cavalli a grandezza naturale, in terracotta. 61 LA SOCIETÀ IMPERATORE erano molto ricchi NOBILI GUERRIERI ARTIGIANI lavoravano: metalli - pietre preziose ceramiche - seta - legno erano sottomessi MERCANTI CONTADINI 62 LA RELIGIONE - Adoravano come divinità la Terra, il Sole e la Luna, i venti, le acque e i corpi celesti; - Ogni famiglia aveva un dio protettore; - Tutte le divinità erano comandate da un dio supremo; CONFUCIO Insegnò ai cinesi la bontà onestà giustizia ubbidienza ai capi Le sue idee, dopo la sua morte, divennero una religione. 63 I cinesi erano: MEDICI . Cercarono di curare varie malattie attraverso l’agopuntura che consiste nell’inserire tanti aghi in vari punti del corpo. FABBRICANTI DI POLVERE DA SPARO La polvere da sparo fu usata per i fuochi d’artificio STAMPATORI Inventarono la carta che ricavavano dalla corteccia degli alberi. NAVIGATORI Costruirono la prima bussola che indicava sempre il Sud. 64 LA CIVILTÁ INDIANA QUANDO? 6000 a.C. 2500 a.C. prime comunità indiane DOVE? 1000 a.C. invasione degli Arii continente ASIA (Stato INDIA) lungo il fiume Indo ( nasce dal Tibet e sfocia nel mar Arabico) COME VIVEVANO 65 VILLAGGI, CITTÁ E MONASTERI Vivevano in villaggi con case di argilla ricoperte di terra erano Le città circondate da fortificazioni di mattoni oppure di legno. c’erano Vicino alle città Città più importanti i monasteri MOHEJO-DARO e HARAPPA - le case, le dighe, i canali erano costruiti con mattoni cotti (più resistenti); - le case avevano l’acqua e le fognature; - c’erano strade larghe; - c’erano edifici con bagni pubblici; - c’erano mulini, terme, fortezze; CHE COSA SAPEVANO F ARE 66 IN CAMPAGNA E IN CITTÁ Gli Indiani erano AGRICOLTORI PASTORI colti vavano cereali: frumento, orzo, riso legumi allevavano pecore bisonti buoi cavalli maiali elefanti facevano i lavori più pesanti; li usavano in battaglia; ARTIGIANI costruivano mura città templi lavoravano ceramica avorio legno per costruire statue di dei oggetti per la casa ferro per costruire strumenti da lavoro monete lino cotone seta per fare stoffe 67 MERCANTI Vendevano profumi spezie: pepe, cannella tessuti COME ERANO ORGANIZZATI LA SOCIETÁ ERA DIVISA IN CASTE (o gruppi) Le regioni erano governate da re e imperatori. casta SACERDOTI casta GUERRIERI sacerdote indiano casta casta casta MERCANTI e ARTIGIANI CONTADINI e SERVI PARIA non potevano essere toccati da nessuno; facevano i lavori più umili (macellai, netturbini, crematori dei morti) CHE COSA SAPEVANO 68 MOLTE LINGUE Solo le caste più ricche sapevano scrivere. Parlavano una lingua antica: il sanscrito; Scrivevano anche in altre lingue: l’aramaico e il greco. IN CHE COSA CREDEVANO DIVERSI MODI DI CREDERE E VIVERE Erano politeisti. Gli Indiani credevano in dei, come: BRAHMA il creatore del mondo VISNU il conservatore del mondo SHIVA il distruttore del mondo SHIVA VISNÙ BRAHAMA Gli Indiani credevano anche nella reincarnazione: Ogni uomo ha un’anima immortale, che dopo la morte, torna a vivere in altri corpi. 69 BUDDISMO fondatore BUDDA (parola che vuol dire “ illuminato”) Questa religione predicava la fratellanza, la carità e il perdono. Vietava la violenza, l’uccisione di qualsiasi essere vivente e quindi anche l’uso di cibarsi di carne. Secondo Budda l’uomo doveva imparare a non desiderare più le cose; quando l’uomo non ha più desideri trova l’illuminazione e dopo la morte può riposare senza sofferenza. Per riuscire in ciò era necessaria la meditazione. Budda 70