LA SECONDA GUERRA PUNICA
(218 a.C. – 202 a.C.)
1 Dalla Spagna il cartaginese Annibale
raggiunse l’Italia con il suo
esercito e molti elefanti;
2 3 Annibale vinse i Romani in varie città;
importante fu la battaglia di Canne,
in Puglia;
4
I Romani, con a capo Cornelio Scipione ( l’Africano), si riorganizzarono
e sbarcarono in Africa;
5
Annibale tornò per difendere la patria, ma a Zama fu sconfitto;
Cartagine consegnò ai Romani molto denaro, la Spagna e tutti i territori fuori
dell’Africa.
1
2
3
4
LA TERZA GUERRA PUNICA
(149 a.C. – 146 a.C.)
1
I Cartaginesi dichiararono guerra alla Numidia, senza interpellare i
Romani, contrariamente agli accordi di pace presi dopo la seconda
guerra punica.
2
I Romani intervennero in aiuto di Massinissa, re della Numidia.
Dopo 3 anni di guerra Cartagine venne occupata dai Romani e
rasa al suolo (146 a.C.).
3
Roma con la scusa di difendere Marsiglia contro le tribù barbariche
dell’interno, occuparono la Gallia Narbonese e la trasformarono in
provincia romana.
5
6
7
UN MEDITERRANEO TUTTO ROMANO
I Romani
conquistarono
GALLIA
SIRIA
MACEDONIA
GRECIA
GALLIA
MERIDIONALE
Tutte le terre che si affacciavano sul Mar Mediterraneo appartenevano a
ROMA
diventarono
PROVINCE ROMANE
Gli abitanti delle province romane
dovevano dare a Roma parte delle loro ricchezze
(raccolti dei campi, beni preziosi, ……)
8
Roma prima delle guerre puniche
Le conquiste di Roma alla fine delle guerre puniche
9
L’espansione di Roma in Italia fino
alla metà del III secolo a.C.
L’espansione di Roma in Italia alla fine del periodo repubblicano,
a metà del I secolo a.C.
L’impero romano all’ inizio
del II secolo d.C.
10
GIULIO CESARE
Nel 59 a.C.,
Giulio Cesare, nobile romano,
fu nominato console.
In 8 anni Cesare conquistò la Gallia.
Neanche una violenta ribellione dei Galli,
guidati da Vercingetorige, riuscì a fermarlo.
Il re della Gallia fu portato a Roma,
trascinato in catene dietro il carro di Cesare, poi ucciso.
11
Cesare fu un grande comandante molto amato dai soldati e dal popolo per i
suoi successi militari.
Cesare si fece eleggere dal Senato
console a vita;
Cesare cercò di migliorare le condizioni della plebe (poveri):
- diede lavoro ai plebei;
- diminuì gli affitti;
- diminuì il numero degli schiavi;
- distribuì le terre ai contadini e ai soldati che avevano combattuto in
Gallia;
- tolse potere al Senato;
Il popolo lo appoggiava e lo acclamava
però
a molti senatori non piaceva il suo modo di governare;
inoltre, alcuni nobili avevano paura che potesse diventare re,
così
nel 44 a.C. Giulio Cesare fu ucciso da suo figlio adottivo, in Senato,
vittima di un complotto.
12
OTTAVIANO AL POTERE
Dopo la morte di Cesare, a Roma iniziò un periodo di lotte tra gli uomini più
potenti di Roma per ottenere il potere.
ANTONIO
LEPIDO
OTTAVIANO
Ufficiale dell’esercito di Cesare.
Generale
Figlio adottivo di Cesare
FINE DELLA REPUBBLICA ROMANA
13
LA CIVILTÁ ROMANA NELL’IMPERO
II SECOLO d.C.
Nel 27 a.C. Ottaviano iniziò a governare il grande impero romano.
Venne nominato imperatore e il Senato gli riconobbe il titolo di Augusto,
parola che indicava un rapporto privilegiato con gli dei.
14
LA POLITICA DI OTTAVIANO AUGUSTO
Risolse i contrasti sociali:
Agli aristocratici
offrì lavori di responsabilità;
Alla plebe
distribuì gratuitamente grano e lavoro;
Ai soldati
diede terre e denaro;
-
migliorò i servizi pubblici;
costruì ponti, strade, porti
organizzò un corpo di polizia
fondò un servizio postale
costruì monumenti;
per sviluppare il commercio;
per proteggere l’imperatore e la città;
per collegare Roma al resto del mondo;
15
I SUCCESSORI DI AUGUSTO
Alla morte di Augusto diventò imperatore Tiberio.
Il potere dell’imperatore si fece sempre più forte;
si scontrarono
l’imperatore
prima
dopo
il Senato
Caligola
Claudio
poi
Nerone ( figlio adottivo di Claudio)
impose un potere basato sul terrore;
il Senato lo dichiarò nemico della patria;
Nerone scappò e, poi, si fece uccidere da un suo schiavo.
Vespasiano
costruì il Colosseo
portò l’ordine e la pace a Roma.
16
Traiano
Conquistò la Dacia (Romania), parte dell’Arabia, l’Armenia, l’Assiria, la
Mesopotamia.
Massima espansione dell’Impero Romano
17
COME VIVEVANO
LE CITTÁ
Quasi tutta la popolazione viveva in piccoli villaggi o in piccole città.
La città più grande
capitale dell’Impero = ROMA
Le città erano circondate da mura e a forma quadrata.
Vi erano due vie: da nord a sud
da est a ovest
il cardo
il decumano
il palazzo del Senato
All’incrocio delle due strade c’era la piazza del foro
la chiesa
le botteghe
In città c’erano:
-
l’anfiteatro
il circo
il teatro
le terme
i templi
L’acqua arrivava in città grazie agli acquedotti.
18
GLI EDIFICI PER GLI SPETTACOLI
ANFITEATRO
(Colosseo)
Lotte tra gladiatori o
Lotte tra gladiatori e animali
arena (dove combattevano)
gradinate (sedili per gli spettatori)
nei sotterranei c’erano le gabbie per gli animali (leoni, tigri)
19
CIRCO
(circo Massimo)
Corse dei carri
20
IL TEATRO
Teatro romano
Veniva costruito all’interno della città
Venivano scelti gli attori
(solo maschi)
Uno degli attori riassumeva la
commedia.
Gli attori indossavano sempre
una maschera per meglio
caratterizzare il proprio
personaggio (giovane, vecchio,
maschio, femmina, comico,
tragico).
Alla fine, uno degli attori chiedeva
l’applauso ma spesso riceveva
solo fischi e urla di
disapprovazione.
I posti migliori erano riservati ai senatori.
Le commedie più conosciute
sono di Plauto e Terenzio.
21
LE TERME O BAGNI PUBBLICI
Luoghi dove si andava per rilassarsi,
per chiacchierare con gli amici e per divertirsi.
C’erano stanze con grandi vasche di acqua tiepida,
vasche di acqua calda
vasche di acqua fredda
Sauna (sale per sudare)
Palestre , biblioteche e giardini
Famose sono le Terme di Caracalla.
22
GLI ACQUEDOTTI
Tubature di terracotta che portavano l’acqua potabile
dalle sorgenti alle città.
Per superare i dislivelli i Romani costruirono
ponti-acquedotti con anche due-tre livelli di arcate
In città, l’acqua veniva raccolta in grandi cisterne poste sulle colline, dalle
quali partivano tre tubazioni che portavano l’acqua alle fontane, alle terme,
agli edifici pubblici e alle case dei ricchi.
23
24
LE CASE DEI RICCHI – (PATRIZI)
DOMUS
Grandi case a un solo piano, con cortile, colonne di marmo, giardino
abbellito da fontane e sculture.
All’interno c’erano molte stanze con pareti decorate, con mobili pregiati e
tende
lussuose.
25
1
2
3
4
15
5
6
14
7
13
1=scala d’accesso a una camera da letto
2=porta d’accesso a un’altra camera da letto
3=soggiorno
4=porta d’accesso a una terza camera da letto
5=passaggio coperto attorno al cortile
6=tempio piccolo degli dei della casa
7=cortile con aiuole
8=stanza da pranzo
9= cucina
10= studio
11-12=stanze da letto
13=bottega. Il padrone affittava alcune stanze
14=corridoio
15=stanza per vari usi
9
8
26
LE CASE DEI POVERI – (PLEBEI)
INSULAE
Grandi case popolari a più piani.
Al piano terra c’erano le botteghe di artigiani e commercianti.
Ai piani superiori, i poveri vivevano in piccole stanze senza acqua né
corrente, né bagni.
Per cucinare usavano i bracieri
frequenti erano gli incendi
27
CIBI E BEVANDE
Famiglie ricche
mangiavano
carne: pecora, maiale, pollo
pesce
formaggio
legumi
uova
frutta
dolci
pane
condivano i cibi con olio
bevevano
acqua
latte
vino
I Romani mangiavano distesi su letti disposti intorno alla tavola.
I banchetti presso i Romani
sono lussuosi; gli ospiti
si distendono su tre divani
posti attorno alla tavola.
I servi portavano su vassoi il cibo già tagliato.
I Romani mangiavano con le mani.
28
Famiglie povere
Polenta di farina di farro bollita nell’acqua.
Purè di fave o zuppa di verdure
Pane nero con olive
CHE COSA SAPEVANO F ARE
I Romani erano soprattutto contadini
avevano imparato
nuove tecniche agricole:
seminavano i campi
ad anni alterni
dopo il raccolto lasciavano
usavano
riposare il terreno per 1 anno - l’aratro con una lama,
per farlo ritornare fertile
trainato da buoi;
(rotazione biennale)
- la mietitrice per
tagliare i cereali;
- i mulini per macinare
29
erano artigiani:
- fabbri: lavoravano il ferro, il bronzo, l’ottone;
- minatori: estraevano minerali
- c’erano fabbriche di oggetti in ceramica: mattoni, vasi, lucerne
- gli architetti facevano costruire edifici con il calcestruzzo
I mercanti scambiavano tessuti, sale, legno, ceramiche e schiavi.
Dalla Cina arrivavano seta e zenzero.
Dall’India pepe, cannella e altre spezie usate per condire i cibi e
fare medicinali.
Pagavano usando le monete (il denario)
30
STRADE E PONTI ROMANI
I Romani costruirono una vasta rete stradale
per raggiungere tutti i territori conquistati.
Ciò favorì lo
sviluppo del commercio
con tutte le città
con l’Oriente e
con l’Africa
31
COSTRUIRE UNA STRADA
Si sceglieva il tracciato più breve
e diretto per la nuova strada.
La superficie della strada era arcuata
in modo che l’acqua potesse scorrere
senza formare pozzanghere
Si scavava un fossato profondo
circa 1m e lo si riempiva di pietre,
sassi, calce, ghiaia.
Sopra venivano messe pietre
levigate.
Ad ogni miglio mettevano una
pietra miliare.
1 miglio= 1.000 passi =1.460 m
Se incontravano un fiume, costruivano ponti ad arco.
Se incontravano montagne, costruivano gallerie.
32
COME ERANO ORGANIZZATI
capo dell’esercito
faceva le leggi
fissava le feste
nominava i capi delle
altre città
faceva costruire le città
con strade, terme,
acquedotti, ecc..
IMPERATORE
SENATORI
CAVALIERI
patrizi
proprietari di terreni
plebei ricchi da
permettersi un cavallo
da guerra
POPOLO
contadini
schiavi
persone libere
SCHIAVI
prigionieri di guerra
venduti e comprati come merce;
facevano i servizi più faticosi.
33
L’ESERCITO ROMANO
Il più forte e il più grande dell’epoca
Diviso il legioni (gruppi)
Ogni legione = 5.000 soldati a piedi e a cavallo
I soldati venivano chiamati legionari:
- volontari (soldati per scelta) dovevano esserlo per 20 anni;
erano pagati e ricevevano premi in caso di
vittoria.
- arruolati in caso di guerra
dovevano combattere, marciare, ma anche
costruire accampamenti, ponti, costruire o
riparare strade, …
34
Per difendersi dagli attacchi nemici
usavano una tecnica particolare:
la testuggine
I soldati avanzavano uno vicino all’altro,
incastrando gli scudi gli uni negli altri.
35
36
Guarda come si vestiva un legionario
37
Quando i soldati dovevano fermarsi in un luogo, costruivano
un accampamento
1 Era a forma di quadrato e aveva 4 ingressi;
2 C’erano 2 strade principali (da nord a sud – da est a ovest);
3 Era circondato da fossati;
4 Al centro c’era la tenda del comandante e 5 l’altare per i sacrifici;
38
LA DONNA E LA FAMIGLIA
FAMIGLIA = padre
madre
figli
schiavi
non avevano un nome proprio,
ma erano chiamate con il nome della
sua famiglia.
Esempio: famiglia Giulia
famiglia Sabina
famiglia Flavia
le donne
erano pari al marito e
potevano anche separarsi dal marito.
Non potevano partecipare alla vita politica
CHE COSA SAPEVANO
IL LATINO, LINGUA UFFICIALE DELL’IMPERO
Bambini piccoli
educati dai genitori
Solo i figli dei ricchi andavano a scuola dai 6 ai 16 anni
39
maschi
a 7 anni
femmine
scuola elementare
imparavano a leggere, a scrivere e
far i calcoli
veniva insegnata la lingua latina (a tutti)
e la lingua greca (solo i ricchi)
a 12 anni
scuola secondaria
a casa
veniva educata a diventare una brava
casalinga
imparavano:
letteratura
greco
storia
poesia
per diventare
avvocato
o uomo politico
scuola di retorica
imparavano a parlare in pubblico
la scuola
i maestri
piccola stanza
o locale aperto sulla strada
severi
scrivevano:
- su tavolette di legno ricoperte di cera
su cui incidevano le lettere con uno stilo d’osso;
40
- fogli di papiro;
non si potevano piegare
- pergamena (pelle di pecora)
su cui scrivevano con un bastoncino
appuntito bagnato nell’inchiostro
si poteva piegare
Per contare usavano i sassi.
41
LA CIVILTÁ ROMANA DIVENTA CRISTIANA
QUANDO?
Nel I secolo d.C. l’Impero romano si estendeva nell’Europa settentrionale,
centrale e in tutto il Mediterraneo.
I popoli che facevano parte dell’Impero romano erano POLITEISTI.
DOVE?
In Palestina
Nel 63 a.C. le legioni di Pompeo
invasero la Palestina ed
entrarono in Gerusalemme.
In Palestina, durante l’impero di Augusto, nacque Gesù.
42
Quando diventò grande cominciò a predicare:
l’amore verso il prossimo
gli uomini sono tutti figli
di Dio, quindi fratelli.
rifiuto della violenza
uguaglianza fra gli
uomini
non esiste differenza
fra i ricchi e i poveri,
schiavi e padroni.
Dopo la morte i cattivi
sarebbero stati puniti
da Dio.
La gente pensò che Gesù fosse il Salvatore che gli Ebrei aspettavano da
tempo.
43
Ai Romani che abitavano in Palestina non piacque il diffondersi così veloce di
questa nuova religione.
Gesù venne arrestato
accusato di incitare
la popolazione contro
l’imperatore romano
poi, nel 33 d.C., crocifisso
LA DIFFUSIONE DEL CRISTIANESIMO
Gesù convinse con le sue predicazioni alcuni Ebrei e 12
diventarono i suoi discepoli e Apostoli.
Dopo la morte di Gesù, gli Apostoli (amici di Gesù)
diffusero il CRISTIANESIMO
in Asia
in Grecia
in tutto l’Impero Romano
44
COME VIVEVANO
COMUNITÁ CITTADINE
Alla fine del I secolo, i cristiani erano diventati tanti ed erano riuniti in
piccole comunità, come grandi famiglie, dove tutti, patrizi e plebei o schiavi,
erano considerati uguali perché tutti figli di Dio.
Vivevano nelle grandi città dell’Impero.
Il Cristianesimo era meno diffuso tra i contadini.
Per pregare i cristiani si riunivano nelle case o nei luoghi aperti fuori la città.
COME ERANO ORGANIZZATI
Le comunità cristiane = parrocchie
A capo di ogni parrocchia c’era il VESCOVO
guidava la preghiera
amministrava i beni
aiutava i poveri e gli
ammalati
La comunità di Roma era la più importante.
Il suo vescovo fu considerato il capo della Chiesa e chiamato Papa.
45
IN CHE COSA CREDEVANO
LA RELIGIONE DELL’UGUAGLIANZA
I Cristiani erano MONOTEISTI
(credevano in un solo Dio e in Gesù, figlio di Dio venuto tra gli uomini per
predicare la bontà,
la fratellanza
l’obbedienza ai comandamenti di Dio)
I cristiani credevano che ci fosse un’altra vita dopo la morte, un regno di
felicità, il regno di Dio, dove sarebbe andato solo chi nella vita si fosse
comportato bene e avesse seguito gli insegnamenti di Dio.
I Cristiani seppellivano i morti nelle catacombe
Cimiteri sotterranei scavati nella roccia.
Lungo i corridoi scavavano dei loculi,
nei quali mettevano i morti.
Ogni loculo veniva chiuso con una lastra di
marmo sui quali veniva scritto il nome e
la data della sua morte.
46
Il libro sacro dei cristiani
la BIBBIA
LE PERSECUZIONI
Il governo di Roma ritenne il Cristianesimo contro i principi dello Stato
romano.
L’Impero obbligava i cittadini di adorare l’imperatore.
I cristiani si rifiutarono di considerarlo come un Dio
così
i Cristiani furono considerati nemici di Roma e
perseguitati.
Una delle prime persecuzioni avvenne nel 64 a.C. ordinata da Nerone, che
accusò i Cristiani di aver provocato l’incendio che distrusse Roma.
47
Arrestati in massa, essi furono gettati in pasto alle belve nei circhi…
… o fatti sbranare dai cani.
Altri, appesi a dei pali, fecero da
torce umane per rischiarare
una gara notturna di carri,
alla quale partecipò
l’imperatore in persona.
48
In un’altra persecuzione morirono Pietro e Paolo
Essi diventarono martiri,
cioè morirono pur di non
rinunciare alla propria fede.
I Cristiani, durante le persecuzioni, si riunivano di nascosto nelle catacombe,
per pregare insieme.
49
COME ERANO ORGANIZZATI
L’IMPERO E LA CHIESA
Si costruirono basiliche (chiese) dove i cristiani si riunivano per pregare
insieme e celebrare la Messa.
I vescovi diventarono i capi religiosi e politici delle città.
Non pagavano le tasse,
distribuivano le ricchezze ai poveri
e organizzavano scuole per i giovani.
I FATTI SPIEGANO I CAMBIAMENTI
I e II secolo d.C.
I cristiani
erano pochi
accusati di creare disordine,
subirono persecuzioni
e vennero condannati a morte
III secolo d.C.
I cristiani
erano tanti
ed erano presenti nelle
città e campagne
il Cristianesimo
diventò la religione
di tante persone
(7 milioni)
50
IV secolo d.C.
L’Impero romano era diventato troppo grande ed
era difficile proteggerlo dai barbari (popoli violenti).
Nel 286 d.C. Diocleziano
divise l’Impero romano in:
Impero Romano d’Occidente
Impero Romano d’Oriente
A capo di ogni Impero c’era un imperatore
Licinio
Costantino
I due imperatori, firmarono un editto che dava a tutti la
libertà di praticare la religione scelta.
51
i cristiani non si nascosero più
L’imperatore
COSTANTINO
si rese conto della forza
del Cristianesimo
emanò l’Editto di Milano
libertà di professare
ogni religione
L’imperatore TEODOSIO
emanò l’Editto di Tessalonica
il Cristianesimo diventò
unica religione ufficiale
dell’Impero.
52
V secolo d.C.
Nel 395 d.C. Teodosio
divise l’Impero tra i suoi due figli:
ad Onorio
l’Impero Romano d’Occidente
con capitale Milano (prima)
Ravenna (dopo)
durò pochi anni
- a causa delle invasioni barbariche
ad Arcadio
l’Impero Romano d’Oriente
con capitale Costantinopoli
durò mille anni
- avevano una buona organizzazione
militare;
- grande sviluppo dell’agricoltura e
del commercio;
53
LE CAUSE DELLA CRISI
Troppo potere all’esercito
Barbari ai confini
Crisi economica
Nuovi valori spirituali
Per difendere i grandi confini dell’Impero
romano vennero arruolati molti soldati.
I generali diventarono sempre più potenti.
Molti si fecero eleggere anche imperatori
e spesso lottarono tra di loro.
I Germani, popolo di barbari, si scontrarono più
volte con i Romani, ma poi vennero arruolati
nell’esercito romano per fermare la
penetrazione degli Unni.
La popolazione diventò povera, mentre
i prezzi continuarono ad aumentare.
I cittadini furono costretti a pagare tasse
sempre più alte.
Gli schiavi erano pochi e i campi rimasero
incolti. Questa carestia provocò epidemie e
morte.
Banditi e pirati erano sempre più numerosi.
Diffusione del Cristianesimo e
speranza di un mondo migliore.
54
LE INVASIONI BARBARICHE
l’Impero Romano d’Occidente
fu invaso dai barbari
l’Impero Romano d’Oriente
riuscì a fermare l’avanzata dei barbari
I confini settentrionali dell’Impero Romano toccavano due grandi fiumi: il
Reno e il Danubio.
A nord dei due fiumi, vivevano alcune popolazioni: Germani.
I Romani li chiamavano barbari,
cioè stranieri, perché non parlavano
la loro lingua ed erano estranei alla
civiltà romana.
55
Dopo alcuni anni entrarono tanti barbari nei territori dell’Impero Romano
d’Occidente.
Roma
saccheggiata dai Visigoti
(guidati da Alarico)
Pianura Padana
saccheggiata dagli Unni
(guidati da Attila)
56
Roma
saccheggiata dai Vandali
57
LA FINE DELL’IMPERO ROMANO D’OCCIDENTE
Nel 476 d.C. il giovane imperatore Romolo Augustolo
(aveva 10 anni), fu cacciato da Odoacre, re degli Eruli.
58
LA CIVILTÁ DEI CINESI
QUANDO?
3.500 a.C.
1500 a.C.
i primi villaggi
DOVE?
primi grandi
regni
221 a.C.
impero cinese
In Cina, lungo le rive del
fiume Giallo
La terra era molto fertile perchè
dopo le inondazioni si depositava
un fango ricco di sali minerali.
molto sviluppato era
(era il fango che rendeva il fiume di
colore giallo)
ALLEVAMENTO
AGRICOLTURA
cane
maiale
bue
montone
baco da seta
riso
frumento
legumi
orzo = birra
alberi da frutto
baco da seta
cotone
canapa
orzo
cotone
59
IMPERO CINESE
dal 221 a.C. al
1912 d.C.
territorio tra il fiume Giallo e il fiume Azzurro.
il primo imperatore Qui (da cui deriva il nome CINA)
nel suo impero volle:
- nuove strade;
- stessa moneta (rese più facile il commercio);
- stessa scrittura;
- per difendersi dagli attacchi dei popoli nomadi fece costruire
la GRANDE MURAGLIA (lunga 3.000 chilometri);
60
Quando l’imperatore morì fu sepolto in una tomba enorme (grandissima).
Egli fece costruire un corpo di guardia formato da 7.500 statue di guerrieri
con 600 cavalli a grandezza naturale, in terracotta.
61
LA SOCIETÀ
IMPERATORE
erano molto
ricchi
NOBILI GUERRIERI
ARTIGIANI
lavoravano:
metalli - pietre preziose
ceramiche - seta - legno
erano sottomessi
MERCANTI
CONTADINI
62
LA RELIGIONE
- Adoravano come divinità la Terra, il Sole e la Luna,
i venti, le acque e i corpi celesti;
- Ogni famiglia aveva un dio protettore;
- Tutte le divinità erano comandate da un dio supremo;
CONFUCIO
Insegnò ai cinesi la
bontà
onestà
giustizia
ubbidienza ai capi
Le sue idee, dopo la sua morte, divennero una religione.
63
I cinesi erano:
MEDICI
.
Cercarono di curare varie malattie
attraverso l’agopuntura che consiste
nell’inserire tanti aghi in vari punti
del corpo.
FABBRICANTI DI
POLVERE DA SPARO
La polvere da sparo fu usata
per i fuochi d’artificio
STAMPATORI
Inventarono la carta che
ricavavano dalla corteccia
degli alberi.
NAVIGATORI
Costruirono la prima bussola
che indicava sempre il Sud.
64
LA CIVILTÁ INDIANA
QUANDO?
6000 a.C.
2500 a.C.
prime comunità
indiane
DOVE?
1000 a.C.
invasione degli Arii
continente ASIA (Stato INDIA)
lungo il fiume Indo
( nasce dal Tibet e
sfocia nel mar Arabico)
COME VIVEVANO
65
VILLAGGI, CITTÁ E MONASTERI
Vivevano in villaggi
con case di argilla ricoperte di terra
erano
Le città
circondate da fortificazioni di mattoni oppure di legno.
c’erano
Vicino alle città
Città più importanti
i monasteri
MOHEJO-DARO
e
HARAPPA
- le case, le dighe, i canali
erano costruiti con mattoni cotti
(più resistenti);
- le case avevano l’acqua e le
fognature;
- c’erano strade larghe;
- c’erano edifici con bagni pubblici;
- c’erano mulini, terme, fortezze;
CHE COSA SAPEVANO F ARE
66
IN CAMPAGNA E IN CITTÁ
Gli Indiani erano
AGRICOLTORI
PASTORI
colti vavano
cereali: frumento, orzo, riso
legumi
allevavano
pecore
bisonti
buoi
cavalli
maiali
elefanti
facevano i lavori più
pesanti;
li usavano in battaglia;
ARTIGIANI
costruivano
mura
città
templi
lavoravano
ceramica
avorio
legno
per costruire
statue di dei
oggetti per la casa
ferro
per costruire
strumenti da lavoro
monete
lino
cotone
seta
per fare
stoffe
67
MERCANTI
Vendevano
profumi
spezie: pepe, cannella
tessuti
COME ERANO ORGANIZZATI
LA SOCIETÁ ERA DIVISA IN CASTE (o gruppi)
Le regioni erano governate da re e imperatori.
casta
SACERDOTI
casta
GUERRIERI
sacerdote indiano
casta
casta
casta
MERCANTI e ARTIGIANI
CONTADINI e SERVI
PARIA
non potevano essere toccati da nessuno;
facevano i lavori più umili (macellai, netturbini,
crematori dei morti)
CHE COSA SAPEVANO
68
MOLTE LINGUE
Solo le caste più ricche sapevano scrivere.
Parlavano una lingua antica: il sanscrito;
Scrivevano anche in altre lingue: l’aramaico e il greco.
IN CHE COSA CREDEVANO
DIVERSI MODI DI CREDERE E VIVERE
Erano politeisti.
Gli Indiani credevano in dei, come:
BRAHMA il creatore del mondo
VISNU il conservatore del mondo
SHIVA il distruttore del mondo
SHIVA
VISNÙ
BRAHAMA
Gli Indiani credevano anche nella reincarnazione:
Ogni uomo ha un’anima immortale, che dopo la morte, torna a vivere in altri
corpi.
69
BUDDISMO
fondatore BUDDA (parola che vuol dire “ illuminato”)
Questa religione predicava la fratellanza, la carità e il perdono.
Vietava la violenza, l’uccisione di qualsiasi essere vivente e quindi anche
l’uso di cibarsi di carne.
Secondo Budda l’uomo doveva imparare a non desiderare più le cose;
quando l’uomo non ha più desideri trova l’illuminazione e dopo la morte può
riposare senza sofferenza.
Per riuscire in ciò era necessaria la meditazione.
Budda
70