1 Corso di Sito WEB: http://www.dsa.unisa.it/Organigramma/ 3. Roma dal periodo arcaico al IV secolo a.C. Antichità Romane Docenti/La_Greca/fernando_la_greca.php A.a. 2009-2010 Dott. Fernando La Greca [email protected] 2 - Ribellione dei Latini (341338 a.C.) - Guerre sannitiche (343290 a.C.) 4 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. L’assedio di Veio dura 10 anni, come la mitica guerra di Troia, ed i Romani sono discendenti dei Troiani. Veio è una città di dimensioni enormi, degna rivale di Roma. In un episodio precedente, Veio sconfigge la famiglia dei Fabii: viene sconfitta la visione gentilizia, privata, della guerra. Il nuovo modello vincente è quello della città intera con i suoi cittadini in armi. - Guerra contro Taranto e Pirro (282-272 a.C.) 5 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Presso Veio è stato scoperto un santuario arcaico (Portonaccio), che ha restituito molti materiali e terrecotte, tra cui la celebre statua dell’Apollo di Veio. Ci sono evidenti collegamenti con l’arte greca ionica. Alla fine del VI sec. esisteva a Veio una grande officina artistica di coroplasti. 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. L’inizio dell’espansione: Veio e Camillo - Conquista di Veio (396 a.C.) - Invasione dei Galli e saccheggio di Roma (390 a.C.) Dipartimento di Scienze dell’Antichità Università degli Studi di Salerno 3 Momenti della conquista dell’Italia Appunti ad esclusivo uso didattico per gli studenti del corso (non sostituiscono i testi di studio) 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. L’inizio dell’espansione romana è legato alla conquista di Veio da parte di Furio Camillo nel 496 a.C. La conquista di Veio può essere presa come modello per le conquiste successive. Camillo è un personaggio mitico ma anche storico. 6 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Secondo la tradizione, un artista di Veio, di nome Vulca, avrebbe lavorato alla costruzione del tempio di Giove capitolino a Roma, attribuito ai Tarquinii. I ritrovamenti del santuario del Portonaccio confermano questa notizia, ritenuta in passato leggendaria. 7 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La conquista di Veio porta al raddoppiamento del territorio romano: - la città è distrutta - gli abitanti resi schiavi - il territorio incorporato Ciò permette di inviare un gran numero di coloni plebei (distribuzioni viritane) e di risolvere i contrasti sociali esistenti all’interno di Roma. Vengono create 4 nuove tribù portando il totale a 21. 8 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La partenza dei coloni ha anche un significato mitico: i Romani pensano, dopo l’incendio di Roma da parte dei Galli, di abbandonare la città per Veio, e sono dissuasi da Camillo. C’è il modello mitico della città incendiata, e della partenza dei coloni. Si risolvono i problemi interni e si creano avamposti militari ai confini. La nuova colonizzazione di Veio è una nuova colonizzazione dei Troiani: la partenza dei Romani per Veio è equiparata all’arrivo dei Troiani di Enea nel Lazio. 10 11 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La vicenda di Enea è quindi ben nota ai Romani del IV secolo: le testimonianze archeologiche confermano quelle letterarie (Livio) sull’antichità del mito. I Romani si identificavano con i Troiani, e i coloni di Veio rinnovano il mito antico. 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Camillo è dunque un eroe fondatore, il terzo fondatore di Roma dopo Enea e Romolo. Secondo il mito, Camillo libera la città dai Galli e recupera l’oro dato in riscatto. Dopo il sacco dei Galli, Camillo convince i Romani a restare nella città, che viene interamente ricostruita. 9 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. In questo contesto Camillo è equiparato ad Enea, quasi un nuovo fondatore di Roma. Tutto questo spiega la presenza nei santuari romani di Veio di statuette che rappresentano Enea con il padre Anchise ed il figlioletto Ascanio. Queste statuette si datano al’inizio del IV sec. e sono exvoto dei coloni romani che rappresentano se stessi con la figura di Enea. 12 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La tradizione attribuisce a Camillo l’introduzione della cerimonia del trionfo a Roma: il generale trionfatore, dipinto di rosso, su una quadriga di cavalli bianchi, con la corona di Giove, attraversa tutta la città per fermarsi davanti al tempio di Giove capitolino. La cerimonia era attribuita anche ai Tarquinii, ma poi viene abbandonata con l’inizio della repubblica, quando si celebra solo l’ovatio. 13 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. 14 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. 15 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Il trionfo di Camillo è il trionfo su Veio, con una processione dalla città distrutta a Roma. Il trionfo non è altro che l’equiparazione del vincitore a Giove, con la corona, il viso dipinto di rosso e la quadriga. Questa cerimonia si può inquadrare solo nel periodo regio, al tempo dei Tarquini, quando fu costruito il tempio di Giove capitolino. Cista Prenestina, IV sec. a.C., scena trionfale Camillo reintroduce il trionfo arcaico, quasi fosse un nuovo re. Tutte queste iniziative gli costano alla fine l’espulsione da Roma. 16 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Le conquiste di IV e III sec. Nel corso del IV sec. Roma consolida le sue conquiste nel Lazio. Nella seconda metà del IV sec. e agli inizi del III Roma combatte una serie di guerre contro i Sanniti, che si concluderanno solo con la sconfitta di Pirro e la presa di Taranto. La guerra coinvolge anche il fronte nord, contro Etruschi, Umbri e Galli. Le nostre fonti per il III sec. sono molto scarse. 17 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Arco di Costantino, pannello con scena trionfale 18 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Pompei Pompei è un esempio di conquista, assimilazione, e iniziale romanizzazione. Pompei esiste fin dal VI sec. a.C.; al momento della conquista romana nel 307 a.C. fa parte della lega sannitica Nocerina. 19 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. 20 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Diventa poi alleata di Roma, e soggetta all’invio di tributi, truppe, navi. Questa caratteristica di Pompei è confrontabile con quella di Paestum, colonia latina dal 273 a.C. Intorno al 300 a.C. la città viene ristrutturata secondo modelli romani, con un quartiere nuovo ad assi regolari ed isolati molto allungati. La ricostruzione di Pompei segue un modello romano: la romanizzazione inizia subito, immediatamente dopo la conquista. 21 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La battaglia di Sentino Nel 295 a.C. si combatte una grande battaglia a Sentino nelle attuali Marche: contro Roma ed i suoi alleati troviamo Sanniti, Etruschi, Umbri e Galli. Le cose si mettono al peggio per i Romani, ma il console Decio Mure ricorre a una cerimonia particolare, la devotio, in pratica una condanna alla distruzione, di se stesso e dei nemici, gettandosi da solo fra di loro. I Romani escono vincitori e l’Italia centrale cade definitivamente nelle loro mani. 22 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La nobilitas patrizio-plebea Durante il IV sec. a.C. i plebei ebbero accesso a tutte le cariche dello stato, anche a quelle sacerdotali. Nel 287 fu approvata la legge Ortensia, che rendeva validi per lo Stato i plebisciti approvati dall’assemblea della plebe. Si formò una nuova aristocrazia o nobilitas patrizio-plebea, formata sia da patrizi che da plebei ricchi che avevano ricoperto magistrature importanti. 23 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La Sabina All’inizio del terzo secolo (290 a.C.) viene annesso a Roma il territorio della Sabina. Allora per la prima volta, dicono le fonti, i Romani conobbero cos’è la ricchezza. 24 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Taranto e Pirro Con la guerra contro Taranto e Pirro Roma conquista tutta la Magna Grecia. Ormai tutta l’Italia peninsulare, da Rimini a Reggio, è nelle mani di Roma. Nel 264 inizierà una fase nuova, la “conquista del Mediterraneo”, con la prima guerra punica. 25 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Volsinii e Falerii Ci interessa soprattutto esaminare le strutture, i modelli della conquista romana. Importante è la vicenda di due città etrusche, Volsinii e Falerii, devote, ossia distrutte dai Romani, quando la guerra era finita e le città erano già saldamente nelle loro mani. 28 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Il caso di Volsinii si ripete con Falerii, l’attuale Civita Castellana. Nel 241 la città viene distrutta e poi rifondata più a valle, dopo una rivolta della plebe. Nel medioevo la nuova Falerii viene abbandonata, e si torna ad occupare il vecchio centro di Falerii, più funzionale alle esigenze della popolazione. 26 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. La Volsinii più antica non è Bolsena, che corrisponde a Volsinii novi, ma è Orvieto. La città sorgeva su una grande rupe ed era molto difficile da conquistare, ma alla fine del IV secolo era già entrata nella confederazione romana, con un patto di alleanza. Nel 264 c’è una rivolta popolare a Volsinii contro l’aristocrazia al potere. Roma interviene in aiuto degli aristocratici con una “operazione di polizia”, e la città viene distrutta e poi ricostruita più a valle, sul sito dell’attuale Bolsena. 29 1. Presentazione 27 4. Le conquiste del IV e del III sec. a.C. Cè quindi una operazione di de-strutturazione e ristrutturazione per un caso eccezionale che metteva in crisi l’ordinamento romano dei territori conquistati, fondato sull’alleanza con le classi aristocratiche dirigenti. Un caso eccezionale è anche la deportazione di intere popolazioni: così nel 264 parte dei Piceni sconfitti viene trasferita nella zona di Pontecagnano (agro Picentino). Nel corso della conquista Roma ricorre a varie soluzioni, alcune rinnovate, altre abbandonate.