Misure preventive nei confronti della trasmissione del virus

Misure preventive nei confronti della trasmissione del virus chikungunya e
azioni messe in atto nel territorio della Ausl di Cesena
Cosa dice la letteratura scientifica
Il virus chikungunya si trasmette attraverso un vettore , la zanzara tigre (Aedes albopictus), non si
trasmette attraverso l’aria o il contattato tra persona o persona. Può trasmettersi attraverso la
trasfusione di sangue infetto. La trasmissione materno infantile è altamente probabile in base alle
osservazioni condotte nel corso della epidemia sviluppatesi nel 2005-06, nella isola Reunion.
La malattia, caratterizzata da febbre alta con esordio brusco, dolori articolari intensi e astenia
marcata, ha un periodo di incubazione di circa 4 giorni (range da 1 a 12). Il decorso clinico è
solitamente benigno e si risolve in genere in una settimana. In alcuni casi, può lasciare astenia e
dolori articolari per alcune settimane e, in persone anziane, in neonati e in malati con gravi
patologie debilitanti, la malattia può essere più manifestarsi in forma più grave.
Non essendo attualmente disponibile un vaccino sicuro ed efficace, la protezione individuale contro
le punture di zanzara e la lotta contro lo sviluppo di questo vettore, sono le strategie più importanti
da attuare per contrastare lo sviluppo di una epidemia da virus chikungunya.
Per quanto riguarda la protezione individuale la letteratura scientifica suggerisce l’utilizzazione di
mezzi meccanici quali zanzariere applicate alle finestre e al letto, tali protezioni sono importanti in
particolare per le persone malate in fase acuta che, se punte da zanzare Aedes albopictus,
potrebbero favorire l’estensione del contagio. Altri sistemi per la difesa individuale possono
prevedere l’utilizzo di sostanze repellenti da applicare sulla cute o da vaporizzare negli ambienti, in
questo caso vanno considerate le possibili controindicazioni (ad esempio neonati o bambini con
meno di tre mesi di età), le precauzioni per l’uso del prodotto (esempio l’areazione dei locali prima
di soggiornarvi..) e i possibili effetti collaterali ( ad es. irritazione cutaneo-mucosa..).
La protezione individuale è particolarmente raccomandata a persone anziane, con gravi malattie
debilitanti, neonati e donne in stato avanzato di gravidanza.
La scelta di un trattamento che massimizzi i benefici e minimizzi i rischi per la salute delle persone
è ancora più evidente nelle modalità di intervento che si possono attuare a livello comunitario. A
questo proposito G. Pialoux e Altri (1) affermano che nella lotta alla zanzara tigre, l’azione più
importante e più difficile da realizzare è la riduzione del numero delle larve attraverso la
soppressione di tutti i contenitori potenziali di acqua stagnante posti in prossimità delle case.
Quando questa soppressione non è possibile si deve ricorrere alla applicazione di larvicidi chimici
(organoifosorici , piretroidi ) o di tipo biologico (Bacillus thuringiensis israelensis). Tuttavia questa
lotta antilarvale è inefficace senza una informazione solida e una reale partecipazione della
comunità.
La lotta adulticida, che utilizza sostanze chimiche che possono avere un impatto negativo sulla
salute e sull’ambiente, è indicata per il trattamento delle aree circostanti alle abitazioni delle
persone malate e va fatto adottando misure di protezione adeguate per minimizzare i rischi a fronte
dei benefici attesi.
Rif. Bibliografici
1- Pialoux e Altri “Chikungunya virus infection: rewiev through an epidemic” Pubblicato su
Mèdicine et Malatie Infectieauses Maggio 2006
2- Pialoux e altri “Chikungunya, an epidemic Arboviruosis” pubblicato su Lanccet Infecttion
Disease 7/2007
Lotta contro la zanzara tigre nel Cesenate
La Regione Emilia Romagna da anni è impegnata nella lotta contro la zanzara tigre.
Nel 2005 è stato costituito un gruppo di lavoro multiprofessionale che ha sviluppato una serie di
azioni rivolte a attività di ricerca e intervento. La ricerca, condotta in collaborazione con il Centro
Agricoltura e Ambiente di Crevalcore, è finalizzata alla sperimentazione della lotta biologica
attraverso l’utilizzo di maschi di zanzara sterili, è stato inoltre poste in atto, in tutto il territorio
regionale, un sistema di monitoraggio della distribuzione e concentrazione della zanzara per mezzo
di ovitrappole.
Sono state realizzate campagne informative rivolte alla popolazione che hanno previsto oltre alla
produzione e diffusione di materiale informativo ( opuscoli, manifesti) anche la produzione di un
video e di un sito web (www.zanzaratigreonline.it) oltre a pillole radio scaricabili. Sono stati
sperimentati anche interventi di educazione e prevenzione, realizzati attraverso la formazione di
cittadini volontari che hanno poi trasmesso le informazioni ai loro vicini seguendo il metodo della
peer educartion (educazione tra pari).
Per la lotta contro lo sviluppo delle larve sono stati privilegiati interventi che prevedevano un ruolo
attivo del cittadino nella individuazione e rimozioni di possibili fonti di ristagno di acqua e del
trattamento periodico, con larvicidi biologici, di pozzetti e altri punti a rischio presenti nelle aree
private. Sono stati attuati anche trattamenti adulticidi, limitati a particolari condizioni critiche ed
eseguiti con le precauzioni e le modalità volte a evitare danni a ambiente e persone. Va ricordato
che gli esperti raccomandano di limitare l’utilizzo di questi trattamenti indirizzati nei punti a
maggior rischio, per contrastare situazioni critiche di infestazione, ma non risolutivi data l’enorme
quantità di uova che le zanzare diffondono nell’ambiente.
In seguito allo sviluppo dei recenti casi di malattia da Chikungunya, identificati attraverso il sistema
di sorveglianza e ricerca attiva dei casi attuato dal servizio sanitario regionale, sono stati potenziati i
suddetti interventi con il trattamento adulticida eseguito nelle aree circostanti alle abitazioni delle
persone che avevano una sintomatologia anche solo sospetta di Chikungunya. Inoltre sono state
preventivamente trattate anche aree pubbliche,frequentata da cittadini quali parchi pubblici, scuole,
cimiteri dove potevano svilupparsi focolai di zanzare.
Sarà estesa in tutti i comuni della Regione l’ordinanza, già adottata da diversi Comuni, che riguarda
il controllo nelle case private e sanzioni più severe per alcune attività produttive a rischio (vivai,
rottamai, gommisti, depositi di materiale e cantieri edili).
Il Sistema di sorveglianza e ricerca attiva dei casi
Il 29 Agosto 2007, avuta notizia che nelle zone di Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna
era stato evidenziato un sospetto focolaio epidemico, è stato attivato, dal Dipartimento di Sanità
Pubblica della Ausl di Cesena, come indicato dalla Regione Emilia Romagna, un sistema di
sorveglianza e ricerca attiva dei casi di sospetta malattia da virus Chicungunya.
Tale sistema di sorveglianza, tuttora attivo, ha previsto l’allertamento di tutti i Medici e Pediatri di
famiglia, i Medici degli Ospedali Pubblici e Privati tramite una lettera e un contatto telefonico.
Nella nota informativa inviata, oltre a ricordare la sintomatologia da considerare come sospetta da
virus Chikungunia (febbre superiore ai 38,5°C, intensi dolori articolari, astenia, cefalea e in alcuni
casi rush cutaneo) sono contenute le istruzioni operative per la gestione e la pronta segnalazione di
casi sospetti.
A tal proposito sono stati messi a disposizione i seguenti numeri telefonici per la segnalazione o la
richiesta di informazioni:
0547 352090- 547 352069-0547 352072 (dalle 8 alle 14 tutti i giorni feriali).
In orario pomeridiano-notturno o festivo è possibile contattare il medico reperibile telefonando al n.
0547 352111
I casi segnalati dai medici, sono valutati dagli operatori del dipartimento di sanità pubblica e, se
considerati sospetti in base ai criteri stabiliti dal sistema di sorveglianza, sono sottoposti a esami di
laboratorio per la ricerca di anticorpi specifici o tracce della particella virale. La positività al test di
laboratorio è la condizione essenziale per confermare il caso sospetto e dichiararlo come accertato.
I casi sospetti sono immediatamente segnalati alle Amministrazioni Comunali di residenza per
l’adozione di interventi di bonifica e disinfestazione volte a eliminare le zanzare, vettori della
infezione.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito:
www.zanzaratigreonline.it
I cittadini possono rivolgersi al n. verde regionale
800 033 033
o ai seguenti n. tel. del Dipartimento di sanità pubblica della Ausl di Cesena :
0547 352090- 547 352069-0547 352072