Che i peli possano essere prodotti anche dalle cellule della corteccia oltreché da quelle dell'epidermide è un fatto già noto. CAPPELLETTI (1935) riporta a questo proposito che : « Lo strato pilifero della radice può avere dunque una duplice derivazione : corticale 0 epidermica. È epidermica ili. tutte le Dicotiledoni (fatta eccezione delle Ninfeaceae, Cabombacee) e nelle Gimnosperme ; è corticale nelle Crittogame vascolari e nelle Monocotiledoni ». COLLA ( 1 9 3 6 ) illustrando un caso di germinazione endocarpica di una specie di C.yclanthera osserva come : « la radice infissa nei tessuti (del mesocarpo) reagisce a questi in modo molto vivace : si notano delaminazioni del tessuto epidermico che viene subito espulso, mentre le cellule sottostanti prendono la forma dei peli radicali ».. Il nostro caso non collima perfettamente con quello osservato da COLLA giacché in Ephedra la corteccia profonda si differenzia in tessuto pilifero prima di aver perso il contatto con quella superficiale, tanto che i peli Fig. 11. — Ephedra altissima. Pelo radicale (X ¡¿20). 1-1- 1 j- . radicali, come ho dimostrato, devono attraversare gli elementi del velo prima di uscire alla superficie e venire a contatto col terreno. Riporto qui gli schemi di CAPPELLETTI che illustrano chiaramente i due casi di derivazione dello strato pilifero rispettivamente dall'epidermide e dalla corteccia, ed aggiungo a questi due lo schema illustrante la derivazione dello strato pilifero in Ephedra (fig. 1 3 a, b, e) che, a mio parere, può interpretarsi come una modificazione dello stadio illustrato nel secondo schema di CAPPELLETTI. Anche nel mio caso infatti i peli hanno origine corticale ma anziché originarsi dalle cellule superficiali della corteccia si originano da uno strato profondo di essa. Inoltre i tessuti di origine corticale, che nella zona dell'apice radicale formano la cuffia, anziché limitarsi alla forma-