ISTITUTO COMPRENSIVO DI CAPANNOLI Scuola Primaria di Terricciola Classe IV^ Docenti: Casati Vera (italiano, arte e immagine), Vignali Claudia (matematica e scienze), Menciassi Rossana (sostegno) “MELE …..E DINTORNI” Laboratori interdisciplinari scienze, matematica, italiano, arte e immagine OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Scienze Osservare gli organismi viventi e metterli in relazione all’ambiente di appartenenza Osservare, descrivere e riconoscere le strutture e le funzioni di organismi vegetali Osservare e descrivere usando disegni schemi, tabelle, grafici e mappe. Effettuare confronti qualitativi e quantitativi Accedere alla classificazione come strumento interpretativo stativo e dinamico delle somiglianze e delle diversità A partire dalla propria esperienza porsi domande ed individuare problemi significativi da indagare Formulare ipotesi e previsioni e prospettare interpretazioni dei fenomeni osservati Discutere su fatti, fenomeni, dati, risultati di un’esperienza e sulla interpretazione dei vari aspetti coinvolti Comprendere ed utilizzare un linguaggio scientifico adeguato al contesto Matematica Classificare oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune , a seconda dei contesti e dei fini Argomentare su criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati Rappresentare i dati in tabelle mediante rappresentazioni grafiche adeguate Individuare la moda, la mediana e la media in una serie di dati rappresentati in tabella o grafico Riconoscere ed eseguire simmetrie, traslazioni e rotazioni Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, capacità, peso per effettuare semplici misure e stime Individuare situazioni problematiche in diversi contesti, formulare e giustificare ipotesi di soluzione Italiano Partecipare alle conversazioni in modo pertinente e rispettando i turni Partecipare alle diverse-situazioni comunicative, interagendo con i compagni e/o altri interlocutori Partecipare a discussioni individuando il problema affrontato Chiedere spiegazioni quando si rende conto di non aver capito Esprimersi in modo più chiaro e corretto utilizzando un lessico via via più ricco e specifico, avvalendosi dell’apporto delle varie discipline Organizzare le esposizioni secondo schemi opportuni Ricercare le informazioni generali in funzione di una sintesi Consultare, estrapolare dati e parti specifiche da testi legati a temi di interesse scolastico e/o a progetti di studio e di ricerca Sintetizzare testi mediante strategie diverse: sottolineature, cancellature, schemi,domande guida.. Rilevare le informazioni principali e secondarie (esplicite e implicite) in testi di diversa tipologia Produrre testi di tipo espositivo sulla base di tecniche di facilitazione (tabelle con dati, scalette) Tradurre testi in grafici, tabelle, schemi e viceversa. Arte e immagine Esplorare immagini, forme, oggetti presenti nell’ambiente utilizzando le capacità visive, uditive, gestuali, tattili e cinestetiche Riconoscere attraverso un approccio operativo le forme, colori, le linee, presenti nell’ambiente, nelle immagini e anche nelle opere d’arte Metodologia: approccio pluridisciplinare e apprendimento cooperativo Tempi: da gennaio ad aprile Un ramo in classe La caduta di un ramo di pino nel cortile della scuola offre l’occasione per il lavoro di osservazione/esplorazione attraverso i sensi che ci siamo proposte. Il ramo che abbiamo raccolto nel cortile della scuola appartiene ad un pino ed è stato troncato dal forte vento che è soffiato verso la metà di dicembre. Il tronco è più grosso alla base diventa sempre più piccolo man mano che si guarda verso la cima. È “ruspiglioso” e in cima si vedono le foglie attaccate nei punti rilevati. In ogni “squama” è inserito un piccolo contenitore marrone che racchiude due foglie aghiformi. Quindi le foglie sul ramo sono distribuite due alla volta in coppia cioè con intervalli regolari e quando cadono lasciano sul ramo una squametta. Le foglie sono dette aghiformi perché assomigliano alla forma dell’ago: sono sottili, allungate, appuntite, dure e color verde scuro; sono sempre in coppia. Le foglie del pino sono sempreverdi cioè cadono poche alla volta ed il pino non è mai scheletrito. I rami più piccoli che portano da quello più grande sono rivolti verso l’ alto e sono pieni di foglie. In cima ci sono, appena ingenerati nuovi rami e nuove pigne. I frutti sono attaccati ai rami per mezzo di un picciolo corto, ma robusto. Le pigne hanno una forma allungata e assomigliano a dei coni ; sono duri, color marrone più o meno sfumato e la superficie è ricoperta di squamette che hanno al centro un piccolo occhio. Le squame sono molto, molto unite quando la pigna è acerba ; si allentano o addirittura si aprono quando la pigna è matura. Da una ferita del ramo esce un liquido appiccicoso giallastro che può essere utilizzato negli innesti delle piante. Se spezziamo una foglia in due parti possiamo odorare un buon profumo di resina. Non solo pigne……classifichiamo in base al modo di riprodursi Una mela per merenda…. Gli alunni sono stati invitati a portare una mela a scuola. Iniziamo l’attività con un disegno dal vero. La mela che ho disegnato…. La mela che ho disegnato è una golden, è di color giallo limone. Ci sono dei puntini scuri. La forma è tondeggiante. Con le mani sento che è dura e abbastanza liscia. Il picciolo è corto e sottile e di colore marroncino. E’ profumata. Il colore della mia mela è giallo sfumato. Ci sono dei puntini marroni. La buccia è abbastanza lucida. La forma è tondeggiante. Il piccolo si trova al centro della parte più larga, è corto, sottile, marroncino e legnoso. Dalla parte opposta del picciolo c’è un bottoncino ruvido, un po’ peloso. La maggior parte della superficie è dura, ma è più morbida nelle parti che sono stati battute. È liscia con delle piccole protuberanze. La mia mela profuma. Il colore della mela è rosso Ci sono dei puntini marroni. La buccia è abbastanza lucida. La forma è tondeggiante. La mela è liscia e profuma. Giallo, rosso, marrone….. Abbiamo scoperto che esistono vari tipi di colore giallo. di rosso e di marrone La mela della maestra ha un tra rosso inglese e rosso carminio, quella di Alessio invece è rosso carminio. Ci sono altri rossi. Ci sono tanti tipi di giallo: chiaro, scuro, limone, ocra… La mia mela è giallo vrdastro I marroni sono: chiaro, scuro, terra di Siena….. Misuriamo Le mele che i bambini hanno portato in classe si differenziano oltre che per il colore per le dimensioni. Il disegno dal vero ha portato i bambini riflettere che per disegnare la mela occorrevano alcune misure… L’altezza e la larghezza La mia mela è alta 8,5 cm. La mela più piccola è 5cm e la più alta9,5 cm Registriamo i dati li rappresentiamo : il grafico delle altezze Da 5 a 5,9 Da 6 a 6,9 Da 7 a7,9 Da8 a8,9 Da 9 a9,9 Il grafico delle larghezze Le larghezze variano da 7cm a 9,8cm La circonferenza Utilizzando il metro misuriamo il punto più largo della nostra mela, girando il metro tutto intorno. La circonferenza della mia mela è di 24 cm. Abbiamo arrotondato per difetto. La circonferenza va da un minimo di 20 cm ad un massimo di 25 cm. Registriamo la frequenza delle diverse misure della circonferenza. Il dato più frequente è 26, 26 è la moda. Il peso Chiediamo agli alunni di ipotizzare il peso di una mela. “Secondo te, quanto può pesare la tua mela?” Più di un kg Più di un hg Più di un dag Siamo tutti d’accordo che la pesa meno di un kg. Siamo d’ accordo anche sul fatto che pesi più di un dag. ”La tua mela pesa più o meno di un ettogrammo?” Di più Di meno Verifichiamo con la bilancia La mia mela pesa………Tutte le mele pesano più di un ettogrammo Abbiamo ordinato in ordine crescente il peso delle nostre mele, mettendoci in riga , da141g a 205g. Poi abbiamo trovatola metà della riga: il valore che sta nel mezzo è la mediana. La mela ….dopo sette giorni Le mele che abbiamo lasciato a scuola sono raggrinzite. Tocchiamo la buccia e sentiamo che è diventata rugosa. Molte mele hanno delle macchie scure, come dei lividi Olimpia ha detto che sono disidratate. Olimpia dice che è tanti giorni che è staccata dalla pianta e non si nutre . La mela non è un qualcosa di isolato ma è una parte della pianta, di un essere vivente. La pianta si nutre Come tutti gli esseri viventi la pianta deve nutrirsi e riesce a farlo grazie alla fotosintesi clorofilliana,che consente alla pianta di fabbricarsi da sola il proprio nutrimento : la pianta è autotrofa. LA FOTOSINTESI CLOROFILLIANA La respirazione Osserviamo la mela tagliata a metà Si vedono i semi nel torsolo. Proviamo a scoprire quanti semi ci sono Numero massimo di semi 10 Numero minore di semi 1 I semi erano nel torsolo che scientificamente si chiama PERICARPO. Olimpia ha osservato che nel pericarpo ci sono delle cullette dove stanno racchiusi i semi. Noi della mela mangiamo la polpa. Assaggiamo : è dolce, è succosa, farinosa, morbida, delicata e buona! La ragazza mela La mela “fabulosa” Questa storia è una fiaba che racconta l’ incantesimo di una ragazza destinata a vivere in una mela fino a 18 anni per colpa del desiderio della sua mamma di avere una figlia come il melo fa le mele. Cosi quando la regina diventò madre le nacque una figlia mela era bellissima bianca e rossa e per 18 anni si lavava e si pettinava solamente. Un re se innamorò , la tenne nella sua camera ma quando partì per la guerra la matrigna la pugnalò. Il servitore del re la curò e come per incanto , la mela si spaccò e apparve una bellissima ragazza che disse a il re che se la voleva in sposa lei sarebbe stata felice . Il re rispose “Perbacco se ti voglio “!! La mela “scientifica” La mela è il frutto (falso frutto) del melo (famiglia delle Rosaceae), ed è originaria dell'Asia centrale. Ne esistono più di 2000 varietà. Cresce quasi a ogni latitudine, è facile da conservare, costa poco ed è disponibile tutto l'anno. Ottima per la salute, la mela rappresenta il primo alimento adatto all'alimentazione del neonato dopo il latte materno. l frutto del melo è un "pomo", cioè un… falso frutto, infatti è dal ricettacolo che ha origine la polpa e non dall'ovario del fiore. Il vero frutto è il torsolo che contiene i semi. E' generalmente tondo, ed il suo colore varia a seconda delle varietà, dal verde, al giallo o rosso con macchie e striature. La buccia è solitamente fine, liscia e resistente. Il picciolo, molto robusto, è fissato al frutto in una specie di incavo chiamato, cavità peduncolare. All’altra estremità del frutto vi è un’altra cavità chiamata calicina. Quello che chiamiamo torsolo è in realtà il vero frutto: pericarpo (formato da cinque camerette o logge). La polpa è bianca o giallognola, soda e succosa, di sapore dolce o acidulo, a volte farinosa. IL FIORE La corolla è formata da cinque petali che possono arrivare ad una larghezza di circa quattro centimetri, l’ovario è situato sotto gli altri verticilli sopra il ricettacolo. I fiori del melo presentano stami e pistilli. In genere si presentano di colore bianco nella parte interna e rosa pallido in quella interna, sbocciano nella stagione primaverile regalando uno spettacolo meraviglioso. L’impollinazione avviene tramite gli insetti che, durante il periodo di fioritura, raccolgono la maggior quantità di polline permettendo così la fecondazione. “COME IL MELO FA LE MELE….. “ Il melo appartiene alla grande famiglia delle Rosaceae. Il melo è una pianta di dimensioni medio-elevate che può raggiungere un'altezza anche di 8-10 metri. Il melo presenta gemme a legno e miste portate da diversi rami fruttiferi. Il frutto è un pomo o melonide (falso frutto); la corteccia è tipicamente liscia rispetto altre specie e la foglia è di color verde scuro di forma ovale con il margine seghettato. I fiori sono composti da cinque petali di color bianco rosato e sbocciano tra marzo e aprile.Originario di una zona sud caucasica, il melo è oggi coltivato intensivamente in Cina, Stati Uniti, Russia, Europa (soprattutto in Italia e Francia). In Italia la produzione è concentrata nel settentrione: Trentino-Alto Adige (46%), EmiliaRomagna (17%) e Veneto (14%). Altre aree di una certa importanza sono Piemonte, Lombardia e Campania. La produzione delle mele in Italia La mela che ho disegnato e una Golden,questa mela viene prodotto nella Val di Non che si trova nel nord-est dell’ Italia nella provincia di Trento Il grafico della produzione di mele in Italia. Trentino alto Adige 46% 46/100 Emilia ROMAGNA 17% Veneto 14% Altre regioni 23 % 17 /100 14 /100 23/100 Abbiamo i dati in percentuali : trasformiamo le percentuali in frazioni con denominatore 100. Narciso e narcisi Gli alunni avevano il compito di portare dei fiori. Quasi tutti hanno portato a scuola dei narcisi. Iniziamo l’attività con un disegno dal vero. Il fiore che abbiamo disegnato è un narciso. Questo fiore nasce da un bulbo. Il bulbo contiene un veleno, che se ingerito può essere molto pericoloso. Il suo nome deriva dal greco NARKAO, che vuol dire “stordisco”, con riferimento all’odore penetrante dei fiori. Lo stelo è lungo, rigido, cubiforme, spesso di colore verde……. Forniamo ai bambini, suddivisi in gruppi, una scheda di osservazione delle varie parti che compongono il fiore. SCHEDA DI OSSERVAZIONE Osservare dall’esterno all’interno I sepali Di che colore sono? Quanti sono? Che forma hanno? Sono uniti fra loro oppure sono separati? Qual è, secondo te, la loro funzione? I petali Di che colore sono? Quanti sono? Che forma hanno? Sono uniti fra loro oppure sono separati? Noti qualche differenza tra ilpunto in cui il petalo si inserisce sul ricettacolo (unghia) e la parte espansa (lamina)? Ci sono delle nervature? A cosa servono, secondo te? gli stami Di che colore sono? Quanti sono? Che forma hanno? Cosa succedi se scuoti uno stame? Osserva con la lente di ingrandimento la polverina e fai le tue osservazioni A cosa serve il polline? Il linguaggio dei fiori I fiori hanno un significato che è stato loro attribuito dagli uomini . Il narciso significa vanità, sei curiosa di sapere perché? Narcisista = vanitoso. Contrario = umile – dimesso. Narciso non è solo un fiore…. IL MITO DI NARCISO Narciso - narra Ovidio nelle Metamorfosi - nasce da Liriope, la ninfa di fonte che, per la sua bellezza, fu rapita dal dio fluviale Cefiso, che l’avviluppò nelle sue tortuose correnti. Figlio delle acque, egli è un giovane di straordinaria . Un giorno, mentre è a caccia di cervi in una foresta, domanda a gran voce se ci sia qualcuno lì. La ninfa Eco, che si è innamorata di lui e lo segue di nascosto, ripetendo le sue ultime parole gli risponde e tenta il desiderato abbraccio, ma egli la respinge prontamente. Interviene la dea Nemesi a far sì che anche Narciso sia privato dell’abbraccio di colui che ama. Accade infatti che, assetato, Narciso si affacci ad una sorgente: lì scorge la propria immagine e se ne innamora irrimediabilmente. Sulle prime non riconosce se stesso, poi giunge la verità: "Io sono te". Struggendosi d’amore per quello che oramai sa essere se stesso, Narciso si lascia morire. Quando cercano di dargli degna sepoltura coloro che lo amano scoprono, nel punto in cui il giovane è scomparso, un bellissimo fiore dai petali bianchi orlati di color zafferano. Le simmetrie Parliamo di fiori….. • • • • • • • • Come si chiama l’insieme dei petali di un fiore? Qual è la parte femminile del fiore? Quali sono gli organi maschili del fiore? Come si sviluppa un seme all’interno di un fiore? L’insieme dei petali di un fiore si chiama corolla. La parte femminile del fiore è il pistillo,alla base c’è l’ovario ,che contiene le cellule riproduttive femminili,gli ovuli. Gli organi maschili del fiore sono gli stami e dalle antere che contengono il polline,una polverina con le cellule riproduttive maschili Il fiore produce una sostanza dolce, il nettare. Attirati dal colore e dal profumo dei petali,gli insetti posano sui fiori per succhiare il nettare e il loro corpo si cospargere di polline, che poi trasportano involontariamente su altri fiori dello stesso tipo di pianta. Sennò c’è il trasporto del vento che involontariamente trasporta su altri fiori, fecondandoli. Raccogli un fiore, disegnalo e descrivilo Il mio fiore è un fiore di un albero del mio giardinoe si chiama pesco selvatico. I sepali del mio fiore sono di colore verde, con una sfumatura verde all’inizio. In tutto sono 5. I sepali sono separati. I petali sono 5 e sono fuxia. Nella parte finale il petalo è più chiaro, quasi bianco. Gli stami sono tantissimi, di forma allungata e con l’antera in cima. Se scuoto il fiore cade una polverina gialla, il polline, che serve per l’impollinazione, cioè la fecondazione dell’ovulo. IL MIO FIORE I sepali I sepali sono di colore verde ,sono 4 e fra loro sono separati, hanno la funzione di proteggere la corolla. I petali I petali sono di colore violetto e sono separati Gli stami Gli stami sono 8,sono lunghi e sottili quando scuoto l’antera esce una polverina gialla che si chiama polline. Il polline serve a fare l’ impollinazione, cioè la fecondazione dell’ovulo Il pistillo Guardando il pistillo si possono vedere queste parti:lo stigma, lo stilo e l’ovario. In basso c’è un rigonfiamento e si chiama ovario e dentro ci sono gli ovuli che sono bianchi. Il fiore che ho raccolto Il fiore che ho raccolto è un fiore di mandorlo. Questo fiore nasce da un albero. Lo stelo è lungo, ruvido e robusto. I sepali sono di colore rosastro con un po’ di verde. I petali sono bianchi, gli stami sono allungati con l’antera in cima Il mio fiore I suoi sepali sono color fuxia spento con sfumatura viola chiaro alla base. In tutto sono sette. I suoi petali sono fuxia intenso. In tutto i petali sono 25 e sono tutti uniti fra loro. Nella parte finale dei petali del mio fiore il colore è più “sfumato” e più scuro. Gli stami sono moltissimi con l’antera in cima che contiene un po’ di polline . Il polline serve per l’impollinazione, cioè la fecondazione dell’ovulo in seme. Le parti del fiore che posso distinguere sono gli stami dal pistillo. Infine se tocco la parte superiore del pistillo dovrei sentire una sostanza vischiosa. Ho trovato questo fiore nei margini della strada ed è un anemone. Il fiore: il narciso I sepali sono staccati di colore giallo chiaro. I petali sono 6 gialli scuri e sono uniti. Il pistillo è allungato e serve per far entrare il polline nell’ ovario. Gli stami sono simili a un filamento e in cima hanno un bottoncino chiamato antera. L’ ovario è quel rigonfiamento che ogni fiore ha. Gli ovuli sono una parte femminile del fiore che stanno dentro all’ ovario , sono piccolissimi: uno solo si può vedere solo con la lente di ingrandimento. Il fiore l’ ho trovato in giardino. …….e di semi Dal frutto al seme Quando il seme trova il terreno adatto, inizia a germogliare. La trasformazione dal seme in pianta si chiama germinazione. La germinazione avviene quando il seme trova il terreno adatto e germoglia. Osserviamo il seme del fagiolo per scoprire le sue parti. Osservo Il tegumento è quella parte che noi si chiama “buccia”. È di colore marroncino chiaro e serve per proteggere le parti che ci sono dentro. L’embrione è quella parte dentro al fagiolo ,è una piantina verde da cui ci nascerà un fagiolo. Il cotiledone è una parte è una parte che sta dentro al fagiolo ed ha l’ embrione Osservo il tegumento (la buccia), è di color giallo chiaro, i due cotiledoni, cioè la riserva per il nutrimento dell’embrione, hanno lo stesso colore del tegumento, cioè la parte da cui si svilupperanno le radici, fusto e foglie La semina dei fagioli Il 12 marzo abbiamo seminato i fagioli nel cotone idrofilo. Abbiamo utilizzato 2 vasetti,in uno non abbiamo bagnato il cotone e nell’altro si. 16703/2012 Cos’è accaduto? Vasetto non bagnato: non è successo niente Vasetto bagnato: il 16 marzo i fagioli hanno iniziato a germogliare,adesso possiamo vedere 5 piantine che sono cresciute moltissimo. Prendiamo il nostro fagiolo e lo mettiamo al buio. Cosa succederà? Secondo me diventerà più chiara e si abbasserà. Controlliamo dopo una settimana La pianta ha perso colore,si è afflosciata e si è allungata per cercare il sole. La semina in terra ABBIAMO seminato in una vaschetta piena di terra e terriccio ABBIAMO seminato in una vaschetta piena di terra e terriccio. Le nostre osservazioni NOI abbiamo seminato i fagioli una settimana fa . TUTTI i giorni abbiamo dato acqua . OGNUNO di noi hanno seminato 2 semi (2x21= 42) per adesso sono nate 8 piante e 3 stanno germogliando. 30/03/2012 Le piantine non hanno raggiunto tutte lo stesso stadio di sviluppo. Le piantine per alto arrivano a 25 cm, la più bassa arriva a 1,5 cm. MISURIAMO le altre piantine 21 cm, 20 cm, 14 cm,12 cm, 6 cm, 4cm. Osserviamo che le diversita’ non riguardano solo l’ altezza delle piante, ma anche altri aspetti. In alcune piantine le foglioline sono belle aperte e piu’ in alto dei cotiledoni. Nelle piantine piu’ basse i cotiled0ni sono vicini alle foglioline che non si sono ancora aperte. Nelle piantine a e c i cotiledoni sono ancora chiusi e la fogliolina si intravede (in quella a). E le piantine continuano a crescere……………………. I ragazzi documentano il percorso al computer La documentazione è stata realizzata con i bambini come momento conclusivo dell’attività e si è configurata come occasione per riflettere, attraverso i prodotti, sul processo che si è messo in atto per pervenire a tali risultati