Il dito a scatto Il dito a scatto, definito anche tenosinovite stenosante dei flessori delle dita al palmo, è causato da un ispessimento del tunnel fibroso (puleggia A1) nel quale scorrono i tendini flessori delle dita; può comparire in associazione ad una sindrome del tunnel carpale, si osserva in tutte le età e può interessare anche più dita, contemporaneamente o in tempi successivi. È legata ad un blocco di un tendine flessore al livello della prima puleggia di riflessione metarcarpale. Quando si piegano le dita i tendini flessori sono tenuti vicino alle falangi “dalle pulegge di riflessione” cioè piccoli tunnel, simili al cavo di un freno di una bicicletta o un semplice cavo elettrico tenuto vicino al muro dalle fascette. . È ciò che si produce in occasione del dito a scatto: la puleggia si ispessisce localmente ed il tendine strozzato da quest’ultima si rigonfia formando un nodulo che ha difficoltà a passare sotto la puleggia. Inizia con un dolore al livello del palmo della mano in occasione di movimenti di flessione e d'estensione di un dito, di norma la mattina al risveglio. Successivamente si presenta lo scatto del dito alla flesso estensione dovuto al passaggio del rigonfiamento tendineo nella puleggia. Se viene trascurato si può arrivare al dito rigido per il blocco totale del tendine nella puleggia. Le cause sono le stesse del tunnel carpale e del De Quervain con cui spesso è associato Il dito a scatto può colpire anche i bambini alla nascita. In questo caso l’ intervento va fatto precocemente poiché l’ atteggiamento in flessione del dito può portare a deformità ossee . Terapia Il riposo: per i casi benigni e quando ciò è possibile, la messa a riposo del dito può bastare a fare scomparire i sintomi. Il riposo consiste nel evitare i lavori manuali e ripetitivi. L'infiltrazione: consiste nel iniettare localmente un prodotto cortisonico. Si tratta di una medicina antiinfiammatoria il cui effetto è di attenuare l'infiammazione locale, e dunque fare sgonfiare l'addensamento tendineo. L'infiltrazione è fastidiosa e l'effetto compare solo dopo alcuni giorni, due infiltrazioni a quindici giorni d'intervallo sono spesso necessarie e a volte non sufficienti. La chirurgia: si ricorre alla chirurgia se gli altri due trattamenti sono stati inefficaci. L'intervento è realizzato sotto anestesia loco regionale senza ricovero. L'intervento consiste nel liberare il tendine: tenolisi. © Polispecialistica Roma Quattro – Tutti i diritti riservati La tenolisi è realizzata con una piccola incisione di 1 cm e aprendo longitudinalmente la puleggia al livello del palmo in modo da liberare il tendine così da permetterne il suo completo scorrimento. L’intervento viene solitamente eseguito in anestesia locale e porta alla scomparsa dello scatto e nel giro di qualche giorno alla riduzione e scomparsa del dolore ; dura circa 15 minuti e si svolge in regime ambulatoriale. Sia l’intervento che il post-operatorio non sono dolorosi. Raramente il paziente ricorre all’uso di antidolorifici. © Polispecialistica Roma Quattro – Tutti i diritti riservati