Nitrati: la fonte di azoto più efficiente per le colture Nitrato d’ammonio in fertirrigazione L’Azoto nei fertilizzanti minerali si presenta sotto tre principali forme: urea, ammonio e nitrato. Le piante sono in grado di assorbire maggiormente Azoto in forma di nitrato. Amnitra™ è il prodotto Yara ad alto titolo di Azoto particolarmente studiato per l’uso in fertirrigazione. Le altre forme richiedono trasformazioni nel terreno operate dai microrganismi, la cui attività dipende dalle condizioni climatiche e pedologiche. In particolare per l’urea, in determinate situazioni climatiche (freddo, eccessi idrici, siccità) la trasformazione in nitrato è rallentata o inibita, oppure il processo si arresta perché l’Azoto ammoniacale viene immobilizzato dai batteri o fissato sulle argille o ancora perduto per volatilizzazione nell’atmosfera sotto forma di ammoniaca. Per questo motivo, la concimazione con i nitrati è sicuramente la scelta più efficace per le colture a rapido sviluppo come le orticole o per quelle in cui l’assorbimento dell’azoto è concentrato in fasi cruciali per la resa e la qualità, come nel caso del frumento. La concimazione con i nitrati è inoltre più efficiente se viene effettuata frazionando la dose complessiva di fertilizzante in più interventi mirati ai momenti di maggior fabbisogno della coltura. E’ caratterizzato, infatti, da un alto grado di solubilità e da un’assoluta purezza. Può essere pertanto impiegato in qualsiasi tipo d’impianto di fertirrigazione e su tutte le colture che necessitano di elevati apporti azotati. Solo i prodotti idrosolubili Yara hanno la goccia sul sacco, simbolo che distingue i prodotti consigliati perché puri e completamente sicuri. Perdite di NH3 (% di N totale applicato) Concimare Coi Nitrati 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Nitato di calcio CAN 26 UREA Tipologia di fertilizzante azotato La goccia, infatti,indica il massimo della sicurezza per qualsiasi impianto di fertirrigazione. La concimazione frazionata: La tecnica più efficiente per la nutrizione delle colture Il frazionamento dell’Azoto L’Azoto nitrico, a differenza di altri nutrienti, è immediatamente disponibile per le colture. Non viene immobilizzato a lungo dai complessi di scambio cationici dei colloidi, né forma composti solidi in-solubili, come nel caso del Fosforo. Per soddisfare le esigenze della coltura l’Azoto dovrà essere fornito in più dosi mirate e distribuite durante le diverse fasi fenologiche, sia per prevenire il manifestarsi di sintomi di carenza soprattutto in determinati stadi di sviluppo della pianta, sia per evitare che un’unica massiccia applicazione comporti inutili sprechi di unità nutritive. La concimazione frazionata consiste nel distribuire la dose ottimale di Azoto in più interventi. Questi, effettuati nei momenti di maggiore necessità della coltura, mantengono la pianta nelle condizioni ideali per svolgere al meglio le funzioni vitali legate alla resa ed alla qualità: fotosintesi, accumulo di riserve, etc. Il frazionamento dell’Azoto offre quindi la possibilità di: Frazionamento dell’Azoto su frumento Fase di pieno accestimento - inizio levata In questa fase la pianta riprende a vegetare dopo la sosta invernale. L’Azoto nitrico comporta una rapida espansione ed approfondimento dell’apparato radicale nonché un maggior accestimento, fondamentale in caso di seminativo non omogeneo. Fase di levata (1°-2° nodo) L’apporto di Azoto in questa fase consente di sostenere in maniera completa le necessità molto elevate della pianta che è in pieno sviluppo. Fase di foglia a bandiera In questa fase la concimazione azotata serve soprattutto per supportare la maturazione della granella con conseguente incremento del tenore proteico. Numerose sperimentazioni hanno dimostrato che il frazionamento dell’Azoto su frumento in più fasi esercita un’influenza diretta sulle proteine solubili e sulle gliadine contenute nelle cariossidi, migliorando il profilo proteico delle farine (fonte: Perspectives Agricoles 266/2001). • Calibrare opportunamente la dose di Azoto in funzione dello stato nutrizionale e dell’andamento climatico-pluviometrico; • Assecondare lo sviluppo della coltura ottimizzando le rese; • Migliorare la qualità delle produzioni. Le informazioni contenute in questo documento sono fornite in buona fede da Yara Italia SpA, corrispondono alle sue attuali conoscenze e non pretendono di essere esaustive. Yara Italia SpA non risponderà di alcun danno derivante da eventuali inesattezze od omissioni in tali informazioni, o dal loro uso in qualsiasi circostanza specifica. Le raccomandazioni riportate devono necessa-riamente essere adattate con riferimento alle specifiche condizioni di utilizzo, quali le caratteristiche del terreno, le condizioni climatiche, le varietà e altri fattori rilevanti. Yara non assume alcuna responsabilità riguardo l’adeguatezza delle raccomandazioni qui riportate, né presta alcuna garanzia in merito all’efficacia del prodotto o alla sua idoneità per fini particolari. Le immagini riprodotte sono meramente dimostrative e non necessariamente le confezioni poste in commercio presentano le stesse caratteristiche. Yara Italia SpA Via Benigno Crespi, 57 20159 Milano [email protected] www.yara.it N-Tester: la tecnologia Yara Negli ultimi 20 anni i ricercatori Yara si sono concentrati insieme agli agricoltori sulla possibilità di frazionare l’Azoto in più applicazioni grazie anche a metodi basati sulla diretta analisi fogliare in campo, per poter determinare la dose di Azoto da distribuire in ogni specifica fase di sviluppo della coltura. A tal fine Yara ha sviluppato lo strumento N-Tester, un mezzo portatile e pratico che consente di effettuare la lettura ottica dello stato azotato della coltura trami-te la misurazione diretta e non distruttiva del contenuto in clorofilla. Dato che il contenuto in clorofilla è direttamente correlato alla concentrazione di Azoto, le letture risultanti offrono un metodo pratico e snello per ottenere informazioni sullo stato di nutrizione azotata, sulla cui base può essere stimata la quantità di Azoto richiesta. Tali misurazioni assumono rilevanza scientifica solo se calibrate per ogni coltura e per ogni stadio vegetativo, il che implica numerose e ripetute prove di campo che i ricercatori Yara hanno effet-tuato nel corso degli anni.