La teoria dei vantaggi comparati
La teoria dei vantaggi comparati
La teoria dei vantaggi comparati
• La teoria dei vantaggi comparati fu elaborata dall’economista inglese
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David Ricardo (1772-1823) nella sua opera principale: On the
Principles of Political Economy and Taxation (1817)
Ricardo visse nel periodo delle guerre napoleoniche, che videro
l’Inghilterra opporsi alla Francia
La guerra terminò nel 1815 con la disfatta di Napoleone
Nello stesso anno vennero introdotte le Corn Laws, che imponevano
dazi dognali sull’importazione del grano mantenendo elevati i prezzi
del pane
Le Corn Laws erano sostenute dall’aristocrazia terriera, che all’epoca
dominava il Parlamento britannico, e osteggiate dalla borghesia
capitalista, classe sociale che cominciava ad emergere grazie alla
Rivoluzione Industriale
Ricardo – che aveva acquistato un appezzamento di terra per poter
sedere alla Camera dei Lords – era in forte disaccordo con le Cron
Laws, sosteneva la necessità del libero scambio delle materie prime
agricole, e difendeva gli interessi della borghesia capitalista contro
quelli dell’aristocrazia terriera, vedendo nell’esistenza della rendita
uno dei problemi principali del sistema economico
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On the Principles of Political Economy and Taxation
• Ricardo si occupa dell’effetto del commercio internazionale sul valore
delle merci scambiate nel Capitolo 7: On Foreign Trade
• In particolare, Ricardo giunge alla conclusione, e parte
dall’osservazione, che “[T]he quantity of wine which [Portugal] shall
give in exchange for the cloth of England, is not determined by the
respective quantities of labour devoted to the production of each, as
it would be, if both commodities were manufactured in England, or
both in Portugal”
• Tre furono le conclusioni principali che Ricardo trasse dalla sua
analisi del commercio internazionale:
1. Il commercio è in grado di aumentare il saggio di profitto in un Paese
solamente se i beni commerciati fanno parte del salario reale
2. La struttura del commercio è determinata unicamente dai metodi di
produzione disponibili nei vari paesi coinvolti
3. Il commercio è in grado di aumentare il consumo di tutte le merci, e
quindi “the sum of enjoyments”, in tutti i paesi coinvolti
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Ipotesi
• Nell’elaborare la sua teoria dei vantaggi comparati, Ricardo parte
dalla specificazione di alcune ipotesi semplificatrici:
1. Due paesi producono due merci per mezzo di solo lavoro
2. Per ogni paese ed ogni merce, la tecnica di produzione è data e i
rendimenti di scala costanti
3. Il salario reale, in un determinato paese e in un determinato periodo
di tempo, può considerarsi dato da un certo paniere fisico di beni
4. Il saggio di profitto è uniforme all’interno di ogni paese, ma può
variare da paese a paese
• Nell’esempio di Ricardo:
1. I due paesi sono Inghilterra (E ) e Portogallo (P)
2. I due beni prodotti sono vestiti (C ) e vino (W )
E
3. I salari reali sono dati da: wCE = 1/300 wW
= 1/400 wCP = 1/250
P
wW = 1/300
4. La tecnica è data da:
Inghilterra
Portogallo
Vestiti
100
90
Vino
120
80
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Vantaggi assoluti e comparati
• Un paese ha un vantaggio assoluto, rispetto ad un altro paese, nella
produzione di una merce quando la produzione della stessa richiede
un numero di ore inferiore
• Un vantaggio comparato nella produzione di una merce si realizza
quando il suo contenuto relativo di lavoro è inferiore rispetto a
quello prevalente nel secondo paese
Vestiti Vino
• In termini del nostro esempio:
Inghilterra
100
120
Portogallo
90
80
1. Il Portogallo gode di un vantaggio assoluto nella produzione di
entrambe le merci
2. Il contenuto di lavoro relativo delle due merci è dato da:
100
20
120
24
%EC =
=
,
%EW =
=
120
24
100
20
90
27
80
24
P
P
%C =
=
,
%W =
=
80
24
90
27
3. L’Inghilterra ha un vantaggio comparato nella produzione di vestiti:
20/24 < 27/24
4. Il Portogallo ha un vantaggio comparato nella produzione di vino:
24/27 < 24/20
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Prezzi relativi e saggio di profitto
• Il sistema dei prezzi di ogni paese è dato (nel nostro caso) da tre
equazioni:
1. Il prezzo dei vestiti è dato dal costo del lavoro impiegato nella
produzione più il profitto
2. Il prezzo del vino è dato dal costo del lavoro impiegato nella
produzione più il profitto
3. Il salario dei lavoratori è appena sufficiente ad acquistare le merci che
compongono il loro salario reale (dato)
• I due sistemi sono:

E
E
E


pC = wlC (1 + r )
E
E
pW = wlW (1 + r E )


w = p E w E + p E w E
C C
W W
• Nel nostro esempio
Inghilterra
Portogallo


E
E

pC = w 100(1 + r )
E = w 120(1 + r E )
pW


w = p E 1 + p E 1
C 300
W 400
,

P
P
P


pC = wlC (1 + r )
P
P
pW = wlW (1 + r P )


w = p P w P + p P w P
C C
W W
Vestiti
Vino
100
120
90
80


P
P

pC = w 90(1 + r )
P = w 80(1 + r P )
,
pW


w = p P 1 + p P 1
C 250
W 300
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Soluzioni
• Per risolvere il problema, fissiamo prima di tutto w = 1 (utilizziamo
i salari nominali come unità di misura):


P
P


pCE = 100(1 + r E )


pC = 90(1 + r )
E
E
P
,
pW = 120(1 + r )
pW = 80(1 + r P )




1 = 1 p E + 1 p E
1 = 1 p P + 1 p P
300 C
400 W
250 C
300 W
• Abbiamo due sistemi di equazioni, ognuno dei quali include tre
equazioni per tre incognite: il saggio di profitto e i prezzi delle merci
nei due paesi
• Possiamo quindi determinare, risolvendo i due sistemi, i prezzi
relativi dei due paesi in autarchia – no-trade prices – e i
corrisponenti saggi di profitto – no-trade profits:
E
• Per l’Inghilterra: pCE = 3000/19, pW
= 3600/19, r E = 11/19
P
• Per il Portogallo: pCP = 6750/47, pW
= 6008/47, r P = 281/470
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• Pur avendo il Portogallo un vantaggio assoluto nella produzione di
entrambe le merci, Ricardo dimostra che sotto opportune condizioni
aprire al commercio internazionale è vantaggioso non solo per
l’Inghilterra, ma anche per il Portogallo stesso
• In particolare, ciascuno dei due paesi si specializzerà nella produzione
del bene per cui gode di un vantaggio comparato, smettendo di
produrre l’altro
• La condizione necessaria e sufficiente perchè ciò sia vero è che le
ragioni di scambio internazionali dei beni commerciati siano
comprese tra quelle prevalenti nei due paesi in caso di autarchia:
• Nel nostro esempio, tali ragioni di scambio sono:
pCE
5
= ,
E
6
pW
pPE
9
=
8
pPE
• La condizione individuata da Ricardo si può quindi scrivere come:
pC∗
∗ ∈
pW
5 9
,
6 8
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• Immaginiamo che le ragioni di scambio internazionali siano tali per
∗
cui pC∗ /pW
=1
1. Se l’Inghilterra si specializza:
(
pC∗ = 100(1 + rE∗ )
∗ 1
1
pC∗ 300
+ pW
=1
400
2. Se il Portogallo si specializza:
(
∗
pW
= 80(1 + rP∗ )
∗ 1
∗ 1
pC 250 + pW
=1
300
,
,
rE∗ =
rP∗ =
5
11
>
7
19
31
281
>
44
470
Il saggio di profitto in entrambi i casi risulta maggiore in caso di
specializzazione, quindi entrambi i paesi trovano conveniente
commerciare. Si risparmieranno ore di lavoro
• Se la condizione non viene rispettata, commerciare converrà a uno
solo dei paesi, e quindi non ci sarà commercio