La geometria tra realtà, pieghe ed astrazione L'intervento presenta una serie di laboratori origami avviata da qualche anno in una scuola primaria da due docenti universitarie di matematica come supporto alla didattica, in particolar modo all'insegnamento della geometria. I laboratori hanno lo scopo di coinvolgere attivamente i bambini nell'apprendimento, portandoli alla scoperta di nuovi argomenti o rafforzando le conoscenze precedentemente apprese attraverso l'attività del piegare la carta. Gli obiettivi didattici che questo lavoro mira a supportare sono molteplici: il riconoscimento e la denominazione delle figure geometriche; la descrizione di figure geometriche; la classificazione di figure in base a una o più proprietà; il perfezionamento della manualità fine. Gli argomenti affrontati durante le ore sono concordati con l’insegnante e quindi affiancano il programma annuale svolto in classe: il riconoscimento delle principali figure piane, come il quadrato, il rettangolo e il triangolo e la loro descrizione con l’individuazione di lati, vertici e angoli; le simmetrie nelle figure (avviando anche l’analisi delle caratteristiche del rombo e dell’esagono); il concetto di diagonale e di mediana; il confronto di figure e la loro classificazione in base a determinate caratteristiche; l’introduzione alle figure solide, il riconoscimento di rette e angoli e così via. Il tutto ha inizio partendo dal bagaglio culturale di ogni alunno, da quello che sa già, portandolo all'osservazione attenta della realtà che lo circonda. Si sollecitano le capacità di riflessione, di analisi, di fare delle ipotesi e di verificarle. Il laboratorio si svolge grazie a una partecipazione attiva dei componenti della classe. Ogni intervento viene valorizzato, diventa spunto di ragionamento. Anche le risposte non corrette sono occasione per riflettere in maniera più approfondita sull'argomento che si sta affrontando. Questo favorisce il coinvolgimento di tutti, garantendo una lezione dinamica e vivace. Dopo una prima parte di lezione solitamente basata sulla scoperta della geometria nella realtà, si passa “all'apprendere facendo.” La realizzazione di semplici modelli origami è infatti intervallata dall'analisi di ciò che compare sulla carta durante lo svolgimento delle pieghe: simmetrie, linee, angoli, figure…, andando anche a riprendere concetti acquisiti in precedenza come, ad esempio, mediane e diagonali. Le osservazioni effettuate durante l’inizio della lezione ora vengono ritrovate in modo concreto sul foglio. La lezione spesso si svolge attraverso attività di gruppo, durante le quali i bambini si confrontano e si aiutano l’un l’altro. Ciò comporta un apprendimento cooperativo fondato sull’interazione reciproca dove tutti possono essere risorsa per il gruppo classe. Spesso infatti emergono e si fortificano varie abilità: la creatività, le capacità logiche, intuitive e deduttive, la manualità fine, le capacità di lavorare in gruppo. In questo modo si favorisce l’attuazione di una didattica inclusiva, basata sulla collaborazione. Man mano che si snoda l’attività, si lavora su più livelli, raggiungendo anche quello dell’astrazione: il foglio di carta, si amplia, diventa il piano, lo spazio illimitato sul quale scorgere figure, linee o angoli che si formano anche oltre il campo visivo. La lezione si conclude con la realizzazione da parte di ciascun bambino di un semplice modello origami, spesso da poter personalizzare a piacimento. In seguito, in classe, l’insegnante riprende i contenuti e concetti didattici emersi durante il laboratorio e riflette con i bambini sull’andamento e sull’utilità di quanto svolto. Biografia Silvia Crosta, nata il 18/05/81 a Busto Arsizio. Laurea triennale in Lettere presso l’Università Statale di Milano Laurea Magistrale in Lettere Moderne (letteratura, linguistica e filologia italiana e romanza) presso l’Università Statale di Milano. Master di I livello in Didattica e Psicopedagogia dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento. presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Insegnante in una scuola primaria.