Puglia: al via la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2015

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Puglia: al via la campagna di
vaccinazione antinfluenzale
2015
Un Invito alla Lettura da:
Al via anche nella
Regione
Puglia
alla campagna di
vaccinazione
antinfluenzale, l’unico mezzo efficace e
sicuro per prevenire l’influenza e le sue
complicanze. Su tutto il territorio
regionale, attraverso i medici di
medicina generale, i pediatri di libera
scelta e i servizi di Igiene e Sanità
Pubblica delle Aziende sanitarie locali,
il vaccino antinfluenzale sarà offerto
gratuitamente e attivamente a tutti i
soggetti indicati dal Ministero della
Salute mentre per tutti gli altri il
vaccino è disponibile in farmacia.
A breve
lotti di
rischio
famiglia
sarà completata la consegna dei
vaccino previsti e i cittadini a
potranno recarsi dai medici di
per la vaccinazione.
I soggetti ai quali il vaccino viene
offerto attivamente e gratuitamente sono:
• Soggetti di età pari o superiore a 65
anni di età;
• Bambini e adulti affetti da patologie
che aumentano il rischio di complicanze
da
influenza
(malattie
croniche
dell’apparato respiratorio, malattie
dell’apparato
cardio-circolatorio,
diabete e malattie metaboliche, tumori,
malattie
infiammatorie
croniche,
epatopatie croniche);
• Donne che all’inizio della stagione
epidemica si trovino al secondo o al
terzo mese di gravidanza;
•
Medici
e
assistenza;
personale
medico
di
• Familiari e persone che sono a contatto
con soggetti a rischio;
• Soggetti addetti a servizi pubblici di
primario interesse collettivo (forze di
polizia, vigili del fuoco)
• Personale che, per motivi di lavoro, è
a contatto con animali che potrebbero
costituire fonte di infezione.
Nel
corso
della
scorsa
stagione
influenzale 2014-2015
in Puglia, come nella
maggior parte delle
regione italiane, si è registrata una
scarsa e preoccupante adesione alla
campagna
antinfluenzale
con
serie
conseguenze in termini di diffusione del
virus e rischio mortalità per soggetti
con patologie pregresse: sono stati
registrati infatti 22 decessi e 62 casi
di influenza grave mentre la copertura
vaccinale negli ultra sessantacinquenni è
stata del 49,8 per cento, valore questo
ben lontano dal 75 per cento raccomandato
dal Ministero della Salute.
Le epidemie influenzali sono associate a
elevata mortalità e morbosità: il Centro
Europeo per il controllo delle Malattie
stima che in media in Europa circa 40mila
persone muoiono prematuramente ogni anno
a causa dell’influenza e il 90 per cento
dei decessi si verifica in soggetti di
età superiore ai 65 anni con patologie
croniche. In Italia l’anno scorso sono
stati segnalati 485 casi gravi e 160
decessi da influenza: l’85 per centro dei
casi gravi è stato segnalato da 7 regioni
tra cui la Puglia. Dopo la stagione
pandemica 2009-2010 (592 casi gravi e 204
decessi) la scorsa stagione è stata
quella che ha registrato i dati più
preoccupanti. Il 78 per centro dei casi
gravi e il 91 per cento dei decessi
segnalati dal sistema presentava almeno
una patologia cronica preesistente per la
quale la vaccinazione era raccomandata ma
solo il 7,6 per centro dei casi gravi
segnalati era vaccinato. Undici donne
erano in gravidanza al momento della
segnalazione, una di queste è deceduta e
nessuna si era vaccinata.
La vaccinazione
resta
dunque
l’unico mezzo
efficace
e
sicuro
per
combattere
l’influenza e
le sue complicanze: la sicurezza del
vaccino è certificata.La protezione
indotta
dal
vaccino
comincia
due
settimane dopo l’inoculazione e perdura
per un periodo di sei-otto mesi. La
trasmissione del virus dell’influenza si
può avere o per via aerea, attraverso le
gocce di saliva di chi tossisce o
starnutisce, o anche attraverso il
contatto con mani contaminate dalle
secrezioni respiratorie.
Per questo ci sono alcuni semplici gesti
fortemente raccomandati per limitare la
trasmissione del virus:
• Lavaggio delle mani anche con gel
alcolici in assenza di acqua;
• Buona igiene respiratoria (coprire
bocca e naso quando si starnutisce o
tossisce, trattare i fazzoletti e lavarsi
le mani);
• Restare a casa ed evitare il contatto
con altri soggetti in caso di malattie
respiratorie febbrili, specie in fase
inziale;
• Uso di mascherine da parte delle
persone con sintomatologia influenzale
quando si trovano in ambienti sanitari.
“L’influenza
rappresenta un
serio problema
di
sanità
pubblica
–
afferma
Giovanni
Gorgoni, Direttore del Dipartimento
Salute – e il vaccino è l’unico mezzo che
abbiamo per limitare le conseguenze di
una malattia che ogni anno colpisce tra
il 4 e il 10 per cento della popolazione.
In Puglia lo scorso anno la scarsa
adesione alla campagna vaccinale ha
determinato seri problemi di gestione dei
ricoveri in tutti gli ospedali del
territorio con un numero di decessi
elevato che con ogni probabilità poteva
essere evitato, o quantomeno limitato,
con
un
gesto
semplice
come
la
vaccinazione.
A noi spetta il compito di mantenere alta
l’attenzione su un tema così rilevante di
sanità pubblica mentre ai medici che sono
a diretto contatto con i propri pazienti
chiediamo di sostenere la campagna di
vaccinazione
in
maniera
attiva
e
attenta”. In conclusione, Gorgoni ha
ricordato che “non si muore di vaccino”,
ma di “cattiva informazione su presunte
conseguenze provenienti da fonti di
dubbia autorevolezza medico-scientifica.
L’invito è a non informarsi dal “dottor
Facebook”, ma di consultare il proprio
medico curante per ogni dubbio. A volte
inoltre è stato delinquenziale mettere in
giro voci sulla pericolosità dei vaccini.
Eventi avversi sono a volte possibili, ma
equivalgono per quantità e effetti, agli
eventi avversi dovuti all’assunzione di
farmaci
banali
contro
i
sintomi
influenzali, come ad esempio il semplice
paracetamolo. In più, sollecito la
vaccinazione del personale sanitario sia
per dare il buon esempio, sia per non
diventare veicoli di infezione”.
“I soggetti di età superiore ai 65 anni
sono ad alto rischio – ha ricordato a sua
volta la prof.ssa Germinario dell’OER –
ma si devono vaccinare anche i soggetti
di età inferiore ma con patologie: ad
esempio diabetici, nefropatici, ipertesi,
cardiopatici”. Germinario ha sottolineato
che “non esistono vaccini pericolosi,
anzi, quanto più alta è la copertura
minore è la possibilità del virus di
circolare”.
E chi tra i medici di base sconsiglierà
di vaccinarsi, per Germinarlo “dovrà
essere segnalato perchè la mission del
sistema sanitario nazionale, in questo
momento, è prevenire tutti i casi di
influenza”.
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