Università di Padova – Laurea in Scienze Psicologiche della Personalità e delle Relazioni Interpersonali
Corso di Psicologia sociale – Prof. A. Zamperini. Cap.8 tratto da Zamperini e Testoni “Psicologia sociale”, Einaudi
Il termine «pregiudizio» viene
utilizzato per indicare un
atteggiamento negativo verso un
individuo, basato sulla sua
appartenenza a un gruppo sociale.
Il pregiudizio presenta:
a) un versante cognitivo;
b) un versante emotivo.
Il razzismo, l’omofobia, il sessismo
sono forme di pregiudizio.
Comportamento socialmente
ingiusto messo in atto contro
individui e gruppi.
Va distinto dal pregiudizio come
mero atteggiamento.
Se è intuitivo pensare che il
pregiudizio alimenti e si
accompagni alla discriminazione,
talvolta il primo può essere
presente senza che si manifesti la
seconda e viceversa.
Il «conflitto» generalmente indica
una contrapposizione, fisica o
simbolica, di una parte contro
un’altra.
Si parla anche di conflitto
d'interessi quando gli scopi di due
parti non possono essere raggiunti
simultaneamente.
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 La personalità autoritaria
Il pregiudizio come fenomeno  Frustrazione-aggressivitàdella psicologia individuale
capri espiatori
 Stereotipi
Il pregiudizio come esito di
relazioni intergruppi
 Teoria della deprivazione
relativa
 Teoria del conflitto
realistico
 Teoria dell'identità sociale
Il pregiudizio come fenomeno  Teoria della
dell'appartenenza di gruppo
categorizzazione di sé
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Adorno, Frenkel-Brunswik, Levinson, Sandford
 Radici teoriche
 Luogo della ricerca
 Metodologia
 Campione
 Risultati
 Marxismo & Psicoanalisi
 Stati Uniti
 Scale di atteggiamenti:
 Scala dell’antisemitismo (AS)
 Scala dell’etnocentrismo (E)
 Scala del conservatorismo
politico ed economico (CPE)
 Scala delle tendenze
antidemocratiche e del fascismo
potenziale (F)
 Colloqui clinici
 Prevalentemente soggetti
bianchi, nativi degli Stati Uniti,
appartenenti alla classe media
 Esiste una “sindrome”
antidemocratica e fascista;
i suoi “sintomi” sono:







Convenzionalismo
Sottomissione all’autorità
Aggressione autoritaria
Anti-introspezione
Superstizione e stereotipia
Potere e carattere
Tendenza alla distruzione e
cinismo
 Proiettività
 Sesso
 Critiche
 Distorsioni metodologiche
 Focus sulla personalità a
discapito della società
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Gli studi di Sherif sul
campo estivo: i soggetti
Prima fase: la formazione
del gruppo (il momento
dell’indipendenza)
Vengono creati 2 gruppi
omogenei di ragazzi
Seconda fase: il conflitto di
gruppo. Dall’indipendenza
si passa all’interdipendenza
negativa.
I 2 gruppi sono coinvolti in
competizioni sportive; chi
vince ottiene dei premi
mentre chi perde rimane a
mani vuote
Terza fase: la riduzione del
conflitto
L’introduzione di scopi
sovraordinati: scopi che
entrambi i 2 gruppi
desiderano ma che un
gruppo, da solo, non può
raggiungere
Ragazzi di 12 anni inviati
in un campo estivo
I membri dei 2 gruppi
vengono impegnati in una
serie di attività all’interno
del gruppo di
appartenenza, senza
contatti con l’altro gruppo.
I 2 gruppi convivono
pacificamente
I 2 gruppi si trasformano in
fazioni ostili (cambiamento
intergruppi). I 2 gruppi
diventano più coesi e ora
assume la leadership il
membro più aggressivo
(cambiamento interno al
gruppo)
Esempio: il camion che
trasporta i ragazzi si rompe
a qualche miglio di
distanza dal campo, verso
l’ora di pranzo!
 I risultati: i ragazzi
diventano meno aggressivi
e diminuisce il favoritismo
per il proprio gruppo
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La categorizzazione: uno
Dalla categorizzazione
strumento della percezione percettiva alla
categorizzazione sociale
Identità sociale e
Comportamento
relazioni intergruppi
interindividuale (identità
individuale)
Comportamento
intergruppi (identità
sociale)
Identità sociale
Funzione motivazionale
dei processi di giudizio e
dell’azione
Il confronto sociale
Nell’individuo agisce al di
là di situazioni in cui vi
siano effettivamente 2
gruppi in opposizione
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GLI SCOPI
SOVRAORDINATI
Scopi che richiedono
cooperazione (vedi Sherif)
L'IPOTESI DEL
CONTATTO
Gordon Allport: il contatto
facilita la tolleranza
Le classi puzzle: scopi
sovraordinati + contatto
Indurre le persone a
LA
RICATEGORIZZAZIONE ricategorizzare se stesse può
essere una strategia utile a
combattere il pregiudizio
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Corso di Psicologia sociale – Prof. A. Zamperini. Cap.8 tratto da Zamperini e Testoni “Psicologia sociale”, Einaudi

Jacob Moreno, “Principi di sociometria psicoterapia di gruppo e
sociodramma”, ETAS
 Wilfred R. Bion, “Esperienze nei gruppi”, Armando
 Giancarlo Trentini (a cura di), “Il cerchio magico”, Angeli
 Theodor Adorno e altri, “La personalità autoritaria”, Comunità
 Michele Roccato, “Le tendenze antidemocratiche. Psicologia sociale
dell’autoritarismo”, Einaudi
 Henri Tajfel, “Gruppi umani e categorie sociali”, Il Mulino
 John Turner, “Riscoprire il gruppo sociale”, Patron
 Gordon Allport, “La natura del pregiudizio”, La Nuova Italia
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