Tesi di dogmatica per l`esame di Licenza in Teologia

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TESARIO PER L’ESAME COMPRENSIVO DI LICENZA IN TEOLOGIA DOGMATICA
1. L’integrazione di fede e ragione nei modelli teologico-fondamentali
Il tema dell'integrazione di fede e ragione è specifico oggetto di due documenti
del magistero ecclesiale: la costituzione del Concilio Vaticano I Dei Filius (1870) e
l'enciclica di Giovanni Paolo II Fides et ratio (1998). Quest'ultimo documento,
espressamente dedicato al rapporto tra fede e ragione, costituisce il riferimento
obbligato, e, nell'impianto illuminante della "circolarità" tra fede e ragione, offre pure
la griglia concettuale adeguata per un approccio ai molteplici modelli teologicofondamentali vigenti. Lo studente prenderà altresì visione dell'enciclica Lumen Fidei
di papa Francesco (2013).
Bibliografia: F. ARDUSSO, «Fede», in Dizionario interdisciplinare di Scienza e Fede, a cura di
G. TANZANELLA NITTI e A. STRUMIA, Città Nuova, Roma 2002, 607-622; A.
STAGLIANÒ, «Ragione», in ivi, 1167-1180; S. PIÉ-NINOT, La teologia fondamentale,
Queriniana, Brescia 2002 (originale spagnolo 2001); G. LORIZIO, Fede e ragione. Due ali
verso il vero, Paoline, Milano 2004; M. EPIS, Teologia fondamentale, Queriniana, Brescia
2009; V. DI PILATO, Fede, Cittadella, Assisi 2012.
2. Il rapporto tra Scrittura, tradizione, magistero e teologia alla luce della Dei
Verbum
Impiantata sul modello autocomunicativo e partecipativo della categoria di
rivelazione, di cui pure recupera l'essenziale storicità e concentrazione cristologica, la
costituzione conciliare Dei Verbum illustra efficacemente il giusto posizionamento tra
Scrittura e tradizione in relazione alla comunicazione del Vangelo nella storia degli
uomini e delle donne di ogni tempo e nello stesso tempo dispone le coordinate essenziali
per l'esercizio del magistero e della ricerca teologica nella vita della Chiesa.
Bibliografia: Y. CONGAR, La tradizione e le tradizioni. Saggio teologico, Paoline, Roma 1965
(originale francese 1963); PONTIFICIA COMMISSIONE BIBLICA, L’interpretazione della Bibbia
nella chiesa (1993); E. CATTANEO, Trasmettere la fede. Tradizione, Scrittura, Magistero nella
Chiesa, San Paolo, Cinisello B. 1999; COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE,
Theology Today: Perspectives, Principles and Criteria (2012); A. TONIOLO, Cristianesimo e verità.
Corso di teologia fondamentale, Messaggero, Padova 20132.
3. L’origine e la forma cristologico-trinitaria del mistero della Chiesa
Si commenti il significato del termine “mistero” con cui è descritta la natura
divino-umana della Chiesa in Lumen gentium, adoperando le varie immagini tratte dalla S.
Scrittura e dall Tradizione, in particolare “Popolo di Dio”, “Corpo di Cristo”, “Sposa di
Cristo”, “Tempio dello Spirito Santo”. Si metta in rilievo la sua forma come icona della
comunione trinitaria e la necessità di essa come sacramento universale di salvezza.
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Bibliografia: G. TANGORRA, Temi di ecclesiologia, Lateran University Press, Città del
Vaticano 2014; W. KASPER, Chiesa Cattolica. Essenza – Realtà – Missione, Queriniana,
Brescia 2012; E. CASTELLUCCI, La famiglia di Dio nel mondo, Cittadella, Assisi 2008; A.
DULLES, Models of the Church, Doubleday, New York 2002.
4. I primi quattro concili ecumenici: problemi e soluzioni
Presentare l’itinerario teologico percorso dai primi concili ecumenici, quale
risultato di un impegno nella ricerca della verità da parte della comunità ecclesiale, in
modo uscire da false interpretazioni del mistero trinitario e cristologico. Pensatori e
culture, infatti, quando non respinsero apertamente il messaggio cristiano, tentarono di
modellarlo e inglobarlo nel proprio patrimonio di verità, inducendo così la Chiesa ad
approfondire e conoscere meglio il mistero di Gesù Cristo, a costituire precisi punti di
riferimento e criteri di discernimento contro le ricorrenti tentazioni ariane, nestoriane o
monofisite, a difendere il mistero trinitario, centro della fede cristiana.
Bibliografia: A. AMATO, I quattro concili: le grandi controversie trinitarie e cristologiche, in E. DAL
COVOLO (ed.), Storia della Teologia. Vol. I: Dalle origini a Bernardo di Chiaravalle, RomaBologna 1995, 207-264.; J.N.D. KELLY, Early christian doctrines, London 1968 (it. Il
pensiero cristiano delle origini, Bologna 1984); A. GRILLMEIER, Gesù il Cristo nella fede della
Chiesa. v. 1/1-2: Dall’età apostolica al concilio di Calcedonia, Paideia, Brescia 1982.
5. La cristologia orientale ed occidentale tra medioevo ed epoca moderna. Dalla
divinizzazione alla redenzione.
Si prendano in esame gli autori orientali: Evagrio Pontico, Simeone il Nuovo
Teologo, Gregorio Palamas, Nicola Cabasilas; e gli autori occidentali: Anselmo di
Canterbury; Bonaventura da Bagnoregio; Tommaso d’Aquino; Nicolò Cusano, Martin
Lutero.
Bibliografia: J. MEYENDORF, La teologia bizantina. Sviluppi storici e temi dottrinali, Marietti,
Casale M. 1984 [orig. ingl. Byzantine Theology, Fordham University Press, New York
1974]; J.-P. TORRELL, Le Christ en ses mystères. La vie et l’oeuvre de Jésus selon saint Thomas
d’Aquin, 2 voll., Desclée, Paris 1999; M. LIENHARD, Au coeur de la foi de Luther: Jésus
Christ, Desclée, Paris 1991; M. GRONCHI, Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore,
Queriniana, Brescia 20122 [2008], pp. 571-689.
6. Unicità ed universalità della salvezza in Gesù Cristo, tra teologia e magistero.
Si prendano in esame le principali tesi teologiche sul pluralismo religioso
(ecclesiocentrismo esclusivista, cristocentrismo inclusivista, teocentrismo pluralista) e i
più significativi documenti magisteriali (dal Concilio Vaticano II alla Dominus Iesus).
Bibliografia: ASSOCIAZIONE TEOLOGICA ITALIANA, La salvezza degli altri. Soteriologia e
religioni, a cura di M. Gronchi, San Paolo, Cinisello B. (MI) 2004; G. CANOBBIO, Nessuna
salvezza fuori della Chiesa? Storia e senso di un controverso principio teologico, Queriniana, Brescia
2009; M. GRONCHI, Trattato su Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore, Queriniana, Brescia
20122 [2008], pp. 954-1002.
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7. Lo sviluppo storico-teologico della dottrina cristologico-trinitaria
A partire dall’opinione dei Padri della Chiesa, indicare le ‘tracce’ del mistero
trinitario nell’AT, la sintesi di ciò che di esso si ritiene rivelato nel NT e i chiarimenti
proposti e promulgati a Nicea (325) e Costantinopoli (381).
Bibliografia: A.COZZI, Manuale di dottrina trinitaria, Queriniana, Brescia 2009; R.
LAURENTIN, Trattato sulla Trinità principio, modello e termine di ogni amore. Testamento spirituale,
Edizioni ART, Roma 2009; P. CODA, Dalla Trinità l’avvento di Dio tra storia e profezia, Città
Nuova Editrice, Roma 2012; G.I. GARGANO, Lezioni di teologia trinitaria. Dalla lex orandi
alla lex credendi, vol 1, UUP, Roma 2014; ID., Lezioni di teologia trinitaria. Modi di contemplare
il mistero, vol 2. UUP, Roma 2015.
8. Il Cristo e l’uomo nella Costituzione conciliare Gaudium et spes
Commentare la nota espressione di GS 22: «In realtà solamente nel mistero del
Verbo incarnato trova vera luce il mistero dell'uomo. Adamo, infatti, il primo uomo, era
figura di quello futuro (Rm5,14) e cioè di Cristo Signore. Cristo, che è il nuovo Adamo,
proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore svela anche pienamente l'uomo a
se stesso e gli manifesta la sua altissima vocazione».
Bibliografia: G. ANCONA, Antropologia teologica. Temi fondamentali, Queriniana, Brescia 2014;
COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE, Theologia Christologia Anthropologia, in
Enchiridion Vaticanum 8, Dehoniane, Bologna 1984, 404-461; W. KASPER, Cristologia e
antropologia, in ID., Teologia e Chiesa, Queriniana, Brescia 1989, 202-225.
9. La ‘sintesi’ escatologica del Concilio Vaticano II (Lumen gentium, Gaudium
et spes)
Nella GS il tema escatologico è trattato in diversi punti, ma in modo essenziale e
significativo nei nn. 18 e 39. Nella LG, invece, si ritrova un intero capitolo (cap. VII).
Raccordare i temi nell’orizzonte della speranza cristiana del singolo individuo e della
comunità.
Bibliografia: G. ANCONA, Escatologia cristiana, Queriniana, Brescia 20133; G. COLZANI,
Escatologia e teologia della storia, in G. CANOBBIO-P. CODA (edd.), La Teologia del XX secolo,
un bilancio 2. Prospettive sistematiche, ATI-Città Nuova, Roma 2003, 485-506; O.F. PIAZZA,
Escatologia, in G. BARBAGLIO-G. BOF-S. DIANICH (edd.), Teologia, San Paolo, Cinisello B.
(MI) 2002, 536-576.
10. Dimensione teologica del tempo nella liturgia
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«La santa madre Chiesa considera suo dovere celebrare l’opera salvifica del suo sposo divino
mediante una commemorazione sacra, in giorni determinati nel corso dell’anno» (Sacrosanctum concilium
102). Questo numero della Costituzione liturgica ci suggerisce il profondo rapporto che
intercorre tra la liturgia e la dimensione del tempo. Delineare tale rapporto, considerando
la dimensione teologica del tempo partendo dalla sua concezione ebraico-cristiana.
Bibliografia: P.A. MURONI, Il Mistero di Cristo nel tempo e nello spazio. La celebrazione cristiana
(Manuali Teologia. Strumenti di studio e di ricerca 38), Urbaniana University Press, Città
del Vaticano 2014; O.M. SARR, In omni tempore (Ps 33,2). La Liturgie des Heures et le temps:
louange quotidienne et ouverture vers l’éternité (Studia Anselmiana 162), EOS Ver- lag, Roma
2014.
11. Cristo, è ‘Sacramento dei sacramenti’, ‘Simbolo reale’ dell’incontro di Dio con
l’Uomo.
Il Cristo, Verbo di Dio fatto uomo per opera dello Spirito, mediante Azioni e
Parole strettamente congiunte, ha operato e permesso all’uomo di accedere a Dio. I vari
sacramenti sono il vissuto del Cristo donato, -sempre per opera dello Spirito mediante la
Chiesa-, ad ogni uomo raggiunto nella sua situazione storica-concreta.
Bibliografia: G. PADOIN, “Molti altri segni fece Gesù” (Gv 20,30). Sintesi di teologia dei
sacramenti, EDB, Bologna 2006, 17-31; G. MAZZANTI, I sacramenti, simbolo e teologia, EDB
Bologna 2003, 99-151. [si possono utilizzare altri manuali].
12. L’Eucaristia ‘fonte e culmine’ di tutti i sacramenti-misteri cristiani (cfr.
Catechismus Catholicae Ecclesiae [1324])
Nell’evento dell’Ultima Cena, Cristo, nel dono totale di sé, ri-capitola l’intero suo
destino umano-divino e la sua missione storico-eterna, dalla fondazione del mondo
(protologia) fino al compimento finale della storia della Salvezza (escatologia). Cristo l’ha
affidato alla Chiesa, la quale può, grazie alla invocazione della Memoria dello Spirito
Santo (epiclesi), rendere sempre attuale e presente quell’Evento-Dono per ogni umana
persona.
Bibliografia: C. GIRAUDO, In unum corpus. Trattato mistagogico sull’eucaristia, San Paolo,
Cinisello Balsamo (MI) 2001, 155-196; 515-560; G. MAZZANTI, Eucaristia, Battesimo e
Confermazione, EDB Bologna 2005, 63-116. [si possono utilizzare altri manuali].
13. L’originalità e la specificità del sacerdozio di Cristo. Dall’ultima Cena alla
lettera agli Ebrei.
Pur radicato nella storia religiosa dell’umanità e del popolo di Israele, il sacerdozio
di Cristo si caratterizza come evento personale vissuto e realizzato una volta per sempre
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e per tutti con l’offerta di sé al Padre nella potenza dello Spirito a favore dell’umanità
intera di ogni razza e tempo.
Bibliografia: E. CASTELLUCCI, Il ministero ordinato, Queriniana Brescia 2002, 11-31; G.
MAZZANTI, Ordine, EDB Bologna 2010, 53-133. [si possono utilizzare altri manuali].
14. Il ruolo di Maria nella Chiesa: membro, tipo, modello e madre della Chiesa
Tenendo presente il capitolo VIII della Lumen gentium del Concilio Vaticano II,
esporre in sintesi la figura e la funzione della Beata Vergine Maria nel mistero di Cristo e
della Chiesa, con attenzione speciale ai misteri mariani.
Bibliografia: D. FARKASFALVY, The Marian Mystery. Outline of a Mariology, St Paul, New York 2014;
R. COGGI, Trattato di Mariologia. I misteri della fede in Maria, Edizioni Studio
Domenicano, Bologna 2011; S. DE FIORES, Maria sintesi di valori. Storia culturale della mariologia,
San Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 2005; L. GAMBERO, Maria nel pensiero di Padri della Chiesa, San
Paolo, Cinisello Balsamo (MI) 1991.
15. Chiesa una e plurale: le chiese cristiane oggi e la via ecumenica verso la piena
comunione
Visione d’insieme sul panorama delle Chiese cristiane nel mondo, alla luce del
cammino ecumenico avviato da più di un secolo, e che la Chiesa cattolica, con il Concilio
Vaticano II (Unitatis redintegratio, Orientalium ecclesiarum), si è impegnata a percorrere in
modo irreversibile.
Bibliografia: GIOVANNI PAOLO II, Ut unum sint, Lettera Enciclica sull'impegno ecumenico del
25 maggio 1995; G. CALABRESE-PH. GOYRET-O.F. PIAZZA (edd.) Dizionario di Ecclesiologia, Città
Nuova, Roma 2010; Dizionario del Movimento Ecumenico, Dehoniane, Bologna 1994; J. ERNESTI,
Le chiese cristiane. Identità ed evoluzione storica, Paoline, Milano 2012.