LEZIONE 10
LE ECONOMIE APERTE (1)
La bilancia dei pagamenti, il saldo della
bilancia dei pagamenti e
il mercato dei cambi
Argomenti trattati
La bilancia dei pagamenti
Le determinanti del saldo del conto corrente
Le determinanti del saldo dei movimenti dei capitali
La relazione tra l’equilibrio della bilancia dei
pagamenti e l’equilibrio del mercato dei cambi
Il mercato dei cambi
Il regime del tasso di cambio flessibile
Il regime del tasso di cambio fisso
Lezione 10. Le economie aperte (1)
Visaggio,
MACROECONOMIA
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La bilancia dei pagamenti
– definizione –
Definizione. La bilancia dei pagamenti è un documento
contabile in cui si registrano le transazioni economiche
effettuate in valuta estera durante un determinato intervallo
temporale tra i residenti dell’economia nazionale e il settore
estero (Resto del Mondo).
Nella bilancia dei pagamenti viene registrato il controvalore
in denaro delle transazioni
In entrata (segno +) se la transazione comporta un afflusso di
valuta estera nel paese (e.g. esportazione di un bene)
In uscita (segno -) se la transazione comporta un deflusso di
valuta estera dal paese (e.g. importazione di un bene)
N.B. La valuta è la moneta estera con cui si effettuano gli
scambi internazionali di beni
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La bilancia dei pagamenti
– definizione –
Il saldo economico (globale) della bilancia dei pagamenti,
può essere suddiviso in due componenti:
Il saldo del conto corrente, Bc
Merci:
Bp ,
In attivo vengono registrate le esportazioni in passivo le importazioni
Il saldo relativo alla compravendita di beni viene definito “saldo della
bilancia commerciale”
Servizi: e.g., noli, assicurazioni, viaggi all’estero
Redditi: e.g., redditi da lavoro e da capitale
Trasferimenti unilaterali: transazioni che comportano o un afflusso di
denaro o merci a cui non corrisponde una contropartita economica
Il saldo movimenti in conto capitale, Bk
Investimenti diretti: beni capitali come fabbricati, imprese, impianti
macchinari
Investimenti di portafoglio: compravendita di attività finanziarie
Bp = Bc + Bk
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La bilancia dei pagamenti
– definizione –
Al saldo della bilancia dei pagamenti, Bp , corrisponde la
variazione delle riserve ufficiali della BC (espresse in
valuta nazionale, dove E è il tasso di cambio nominale).
Bp > 0 ⇒ E ⋅ ∆RU > 0
Bp = E ⋅ ∆RU
Bp < 0 ⇒ E ⋅ ∆RU < 0
La somma del saldo economico della BP e della variazione
delle riserve di valuta fornisce il saldo contabile della BP
che è pari a zero (nei modelli usiamo il saldo economico)
Bp COT = Bp + E ⋅ ∆RU = 0
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Le determinanti del saldo del conto corrente
In un’economia aperta le famiglie devono prendere due
tipi di decisioni:
Prima decisione: ripartizione del reddito tra risparmio e
consumo
Seconda decisione: ripartizione del consumo totale,
consumo di beni esteri (importazioni),
nazionali
PE
P
C , tra
Z , consumo di beni
C - EZ
La seconda decisione dipende dal prezzo relativo del
bene estero in confronto del bene nazionale
Prezzo beni esteri
espresso in valuta
Prezzo beni nazionali
espresso in moneta
nazionale
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PE
P
Visaggio,
Prezzo relativo
beni esteri in
termini di beni
nazionali
MACROECONOMIA
Il confronto non si
può effettuare fino a
quando non si
conosce il rapporto
con cui si scambiano
le due valute
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Tasso di cambio
– nominale e reale –
Definizione. Il tasso di cambio nominale, E , (valuta
nazionale/valuta estera) è la quantità di moneta
nazionale per una unità di valuta (o moneta estera)
Dunque, E , è il prezzo di una unità di valuta estera in
termini di moneta nazionale.
Deprezzamento nominale: Un aumento di E viene definito
deprezzamento nominale della moneta nazionale.
Occorre una quantità maggiore di moneta nazionale per
acquistare una unità di valuta estera
Apprezzamento nominale: Una riduzione di E viene definita
apprezzamento nominale della moneta nazionale.
Occorre una quantità inferiore di moneta nazionale per
acquistare una unità di valuta estera
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Tasso di cambio
– nominale e reale –
Definizione. Il tasso di cambio reale, V , (valuta
nazionale valuta estera) è il numero di unità di bene
nazionale (composito) per una unità di bene estero.
Il tasso di cambio reale è pari al rapporto tra il prezzo
del bene estero, PE , (misurato in moneta nazionale) e il
prezzo del bene nazionale (i.e., prezzo relativo tra beni
esteri e beni nazionali):
V=
E ⋅ PE
P
Deprezzamento reale: Un aumento di V viene definito
deprezzamento reale della moneta nazionale.
Occorre una quantità maggiore di beni nazionali per
acquistare una unità di bene estero
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Tasso di cambio
– nominale e reale –
Apprezzamento reale: Una riduzione di V viene definita
apprezzamento reale della moneta nazionale.
Occorre una quantità minore di beni nazionali per
acquistare una unità di bene estero
Il tasso di cambio reale è un indicatore di competitività
V↑
se
(deprezzamento)
se
V↓
(apprezzamento)
Merci estere diventano
relativamente più care
e, di riflesso, le merci
nazionali costano
relativamente di meno
Merci estere diventano
relativamente meno
care e, di riflesso, le
merci nazionali costano
relativamente di più
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Aumenta la
competitività del
sistema paese
Diminuisce la
competitività del
sistema paese
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La funzione del saldo del conto corrente
Il saldo del conto corrente, Bc , è dato dalla differenza
tra le esportazioni di beni nazionali, Q , e le
importazioni di beni esteri (espresse in moneta
nazionale), EZ :
Bc = Q − E ⋅ Z
Le esportazioni dipendono positivamente dal reddito del
Resto del mondo (domanda mondiale), XRM , (che è
assunto dato) e positivamente dal tasso di cambio reale
V (un aumento di V rende più conveniente l’acquisto di
beni nazionali rispetto all’acquisto di beni esteri)
Q = Q (V ; X RM ) = Q(V )
+
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+
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10
La funzione del saldo del conto corrente
Le importazioni dipendono positivamente dal reddito, X ,
e negativamente dal tasso di cambio reale V (un
aumento di V rende più conveniente l’acquisto di beni
nazionali rispetto all’acquisto di beni esteri)
Z = Z (V ; X )
−
+
La funzione del saldo conto corrente è
Bc = Q(V ) − E ⋅ Z ( X ,V )
Assumendo che prezzi esteri e prezzi nazionali siano fissi e
per semplicità uguali a 1 ne segue che tasso di cambio
nominale e reale vengono a coincidere e, di conseguenza,
Bc = Q( E ) − E ⋅ Z ( X , E )
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Le condizioni di Marshall-Lerner
Proposizione 1. Un deprezzamento del tasso di cambio E
produce un miglioramento del saldo del conto corrente
qualora la somma delle elasticità delle esportazioni, ηQ/E ,
e delle importazioni, ηX/E , siano maggiori dell’unità:
ηQ / E + η X / E > 1
Un deprezzamento produce tre effetti:
Un effetto quantità sulle esportazioni: aumento di E aumento delle quantità di beni esportati miglioramento del
saldo corrente
Un effetto quantità sulle importazioni: aumento di E riduzione delle quantità di beni esportati miglioramento del
saldo corrente
Un effetto prezzo: aumento di E aumento del valore delle
importazioni peggioramento del saldo corrente
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Le condizioni di Marshall-Lerner
L’effetto complessivo del deprezzamento su Bc è incerto a
priori. Esso dipende dalla forza relativa degli effetti quantità
(che producono un miglioramento) e dell’effetto prezzo (che
produce un peggioramento).
Le condizioni di Marshall-Lerner assicurano che gli effetti
quantità prevalgano sull’effetto prezzo e quindi che il
deprezzamento produca un miglioramento del saldo corrente
Dimostrazione
Ipotesi
Il livello del reddito nazionale è costante
Il saldo corrente è inizialmente nullo: Q=EZ
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Le condizioni di Marshall-Lerner
Il saldo del conto corrente è
Bc = Q ( E ) − E ⋅ Z ( X , E )
Derivando rispetto a
E
NB: Per ipotesi
il reddito è una
costante
dBc dQ 
dZ 
=
−Z + E

dE
dE 
dE 
Isolando gli effetti quantità dagli effetti prezzi
dBc  dQ
dZ 
=
−E
−Z
dE  dE
dE 
dBc
dZ 1 
 dQ 1
= Z ⋅
⋅ −E
⋅ − 1
dE
dE Z 
 dE Z
Moltiplicando e dividendo il membro di destra per
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MACROECONOMIA
EQ
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Le condizioni di Marshall-Lerner
dBc
EQ  dQ 1 dZ E 
=Z⋅
⋅ −
⋅ − 1

dE
EQ  dE Z dE Z 
 dQ E
dBc
= Z ⋅ 
⋅ ⋅
dE
 dE Q
(
dBc
= Z ⋅ ηQ / E
dE
Q
EZ
−
dZ E
⋅
dE Z

− 1

NB: per ipotesi
pareggio
iniziale e quindi
il rapporto è
uguale ad 1
elasticità
)
+ ηZ / E −1
valore
negativo
quindi
dBc >
0
dE <
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a seconda che
Visaggio,
ηQ / E + η Z / E
>
1
<
MACROECONOMIA
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Le determinanti del saldo dei movimenti dei capitali
In un’economia aperta le famiglie una volta stabilita la
ripartizione del reddito tra consumo e risparmio devono
decidere la composizione del risparmio tra le diverse
attività finanziarie
In un’economia aperta le famiglie dispongono di
un’attività finanziaria aggiuntiva per trasferire risorse nei
periodi futuri: i titoli esteri.
Ipotesi
I titoli nazionali ed esteri sono perfetti sostituti
Essi pagano rispettivamente i e iE ma hanno stesse
caratteristiche rispetto al rischio e alla liquidità
Perfetta mobilità dei capitali
Assenza di costi di transazione e forme di controllo o restrizioni
sulle transazioni finanziarie
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MACROECONOMIA
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Le determinanti del saldo dei movimenti dei capitali
La scelta tra titoli nazionali e titoli esteri
Un individuo dispone di 1 euro e deve decidere se
acquistare un titolo nazionale o un titolo estero (entrambi
di durata annuale)
Guadagno dall’acquisto del titolo nazionale. Il titolo
nazionale paga un interesse pari a i : alla fine del
periodo l’individuo ricava
(1 + i )
Guadagno dall’acquisto di
titoli nazionali
Guadagno dall’acquisto del titolo estero. La
determinazione del guadagno derivante dall’acquisto del
titolo estero avviene in tre fasi
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Le determinanti del saldo dei movimenti dei capitali
Prima fase: trasformazione dell’ammontare di denaro
disponibile inizialmente (e.g., 1 euro) in valuta estera
1
E
Seconda fase: acquisto di titoli esteri con la somma di
valuta ottenuta dal cambio della somma di moneta
nazionale. Il guadagno dall’acquisto di titoli esteri è
1
⋅ (1 + i E )
E
Terza fase: il guadagno sui titoli esteri (espresso in
valuta) viene trasformato in moneta nazionale
Tale somma si ottiene dividendo il guadagno sui titoli esteri
per il tasso di cambio valuta estera/valuta nazionale atteso
alla fine del periodo, pari all’inverso del tasso di cambio
valuta nazionale/valuta estera i.e. EAE/=1/EA
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MACROECONOMIA
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Le determinanti del saldo dei movimenti dei capitali
Guadagno dall’acquisto di titoli esteri:
(1 + i E ) ⋅
E +A1
E
Guadagno dall’acquisto
di titoli esteri
La scelta: si mettono a confronto i due guadagni
(1 + i )
EA
>
(1 + i E ) ⋅ +1
<
E
(1 + i )
 EA −E 
>

(1 + i E ) ⋅ 1 + +1


<
E


(1 + i )
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Approssivativamente
uguale a zero
EA −E
EA −E
>
+ i E ⋅ +1
(1 + iE ) + +1
<
E
E
Visaggio,
MACROECONOMIA
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La condizione della parità dei tassi
d’interesse
Quindi:
(i − i E )
>
<
EA
−1
E
Proposizione. (La condizione della parità dei tassi d’interesse)
In presenza di perfetta sostituibilità dei titoli e perfetta
mobilità dei capitali il differenziale tra tasso d’interesse
nazionale e tasso d’interesse estero è pari al tasso di
deprezzamento atteso della moneta nazionale
(i − i E )
=
Differenziale tasso
d’interesse nazionale
ed estero
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Visaggio,
EA
−1
E
Tasso di deprezzamento
moneta nazionale
MACROECONOMIA
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Le determinanti del saldo dei movimenti dei capitali
Il saldo dei movimenti dei capitali dipende (dato per
ipotesi il tasso di cambio atteso)
positivamente dal differenziale tra il tasso d’interesse
nazionale ed estero
positivamente dal tasso di cambio
A
Bk = BK (i − i E ); E ; E 


i ↑
E↑
(i − iE ) > ( E A / E ) − 1
Aumento domanda
titoli nazionali:
miglioramento del saldo
dei movimenti
dei capitali
(i − iE ) > ( E A / E ) − 1
Aumento domanda
titoli nazionali:
miglioramento del saldo
dei movimenti
dei capitali
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Visaggio,
MACROECONOMIA
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La relazione tra l’equilibrio della bilancia dei
pagamenti e l’equilibrio del mercato dei cambi
Il mercato dei cambi è il luogo dove gli agenti economici
domandano ed offrono valuta estera
L’offerta di valuta proviene dai residenti che a seguito di
una transazione economica con il settore estero hanno
incassato valuta estera e desiderano tornare in possesso
di moneta nazionale. Due canali:
Canale esportazioni
VA1S = Q  E 
+
Canale vendita di titoli nazionali all’estero
naz  
VA2S = Best
E
+
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Visaggio,
MACROECONOMIA
Titoli nazionali
acquistati dal
settore estero
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La relazione tra l’equilibrio della bilancia dei
pagamenti e l’equilibrio del mercato dei cambi
La domanda di valuta proviene dai residenti che
necessitano di valuta estera per poter effettuare
l’acquisto di beni o titoli esteri. Due canali:
Canale importazioni
VA1D = Z  E 
−
Canale acquisto di titoli esteri da parte di residenti
est  
VA2D = Bnaz
E
−
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Visaggio,
Titoli esteri
acquistati da
residenti
MACROECONOMIA
23
La relazione tra l’equilibrio della bilancia dei
pagamenti e l’equilibrio del mercato dei cambi
L’eccesso di domanda di valuta è pari alla differenza tra
domanda ed offerta di valuta:
EDVA = VA D − VA S = (VA1D + VA2D ) − (VA1S + VA2S )
−
+
est
naz
EDVA = − [Q ( E ) − E ⋅ Z ( E )] − ( Bnaz
− Best
)
EDVA = − Bc − Bk = − BP
Proposizione. Data la condizione di Marshall-Lerner e la
condizione della parità dei tassi d’interesse un
apprezzamento (riduzione di E) del tasso di cambio
determina un peggioramento del saldo della bilancia dei
pagamenti e, quindi, una riduzione dell’eccesso di
domanda di valuta
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Visaggio,
MACROECONOMIA
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Il mercato dei cambi
E
VA D
Saldo bilancia dei
pagamenti positivo eccesso di domanda di
valuta negativo
VA S
E1
E*
Saldo bilancia dei
pagamenti negativo eccesso di domanda di
valuta positivo
A
E2
VA D = VA S
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Visaggio,
VA D , VA S
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L’equilibrio del mercato dei cambi
L’equilibrio del mercato dei cambi dipende dal
comportamento della BC. In particolare si distinguono
due interventi valutari della BC a cui corrispondono due
regimi del tasso di cambio
Regime di tasso di cambio flessibile
Regime di tasso di cambio fisso.
Regime di tasso di cambio flessibile. La BC decide di
operare sul mercato dei cambi senza seguire particolari
regole e lasciando che la variazione del tasso di cambio
garantisca l’equilibrio del mercato.
Il meccanismo di aggiustamento. La variazione del tasso di
cambio, date la condizione di Marshall-Lerner e la condizione
della parità dei tassi di interesse garantisce il
raggiungimento dell’equilibrio sul mercato dei cambi:
∆E = − BP
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MACROECONOMIA
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Il regime del tasso di cambio flessibile
E
VA D
BP > 0 ⇒ E ↓
VA S
E1
∆E = − BP
E*
BP < 0 ⇒ E ↑
A
E2
VA D = VA S
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Visaggio,
VA D , VA S
MACROECONOMIA
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Il regime del tasso di cambio fisso
Regime di tasso di cambio fisso. La BC persegue una
regola valutaria fissa che prevede la costanza del tasso di
cambio ad un livello fisso (accordi internazionali).
E=E
Il meccanismo di aggiustamento. L’equilibrio del mercato dei
cambi in presenza di cambi fissi può realizzarsi in tre modi
Rispetto del tasso di cambio fisso con assenza di sterilizzazione
La base monetaria e l’offerta di moneta variano in relazione allo
squilibrio della bilancia dei pagamenti:
∆BM = BP
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Visaggio,
∆M = m ⋅ ∆BM
MACROECONOMIA
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Il regime del tasso di cambio fisso
Rispetto del tasso di cambio fisso con sterilizzazione
La variazione della base monetaria attraverso il canale estero viene
esattamente controbilanciata da una variazione della base
monetaria degli altri due canali (Tesoro, Aziende di Credito) così da
lasciare invariata l’offerta di moneta:
∆BM EST = BP
∆BM TES = − ∆BM AC
M =M
Modifica degli accordi internazionali e modifica del tasso di
cambio fisso
Svalutazione: aumento del tasso di cambio fisso
Rivalutazione: riduzione del tasso di cambio fisso
Lezione 10. Le economie aperte (1)
Visaggio,
MACROECONOMIA
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Il regime del tasso di cambio flessibile fisso
∆M > 0
BP > 0
Assenza sterilizzazione
∆BM EST = −∆BM TES
E
Caso di sterilizzazione
E1
BP < 0
E*
A
∆M < 0
∆BM EST = −∆BM TES
E2
VA S
VA D
VA D = VA S
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Assenza
sterilizzazione
VA D , VA S
Visaggio,
MACROECONOMIA
Caso di
sterilizzazione
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Il regime del tasso di cambio fisso
– svalutazione / rivalutazione –
E
VA D
VA S
E1
E
rivalutazione
A
*
svalutazione
E2
VA D = VA S
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Visaggio,
VA D , VA S
MACROECONOMIA
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