Infezioni delle basse vie aeree -Bronchite acuta, influenza Infezioni delle basse vie aree LRTI: Low Respiratory Tract Infections -Riacutizzazione di BPCO -Polmonite -Processi suppurativi polmonari Infezioni delle basse vie aeree Tracheo-bronchiti Polmoniti Infezioni delle basse vie aeree ¾COMPLICANZE POLMONARI DELL’INFLUENZA - Rhinovirus 25% Coronavirus 10% • Raffreddore comune • DD rinite allergica, vasomotoria - Adenovirus tipi 3-21* • Adulti • forme sporadiche - POLMONITE INFLUENZALE - Virus parainfluenzali 1-3 10% • Bambini: LRTI • Adulti: raffreddore comune • Comunità: case di riposo - INFEZIONI MISTE - Virus respiratorio sinciziale* • Infanzia: patologie, talora, gravi, bronchioliti • Età geriatrica • Immunocompromessi • Talora alto tasso mortalità: gruppo A, ceppi H3N2 (1) Bronchioliti - Chlamydia 30%, Mycoplasma 5%, Streptococchi Gr. A 5% - Virus influenzale - SOVRA-INFEZIONI BATTERICHE: espettorato muco-purulento - COMPROMISSIONI DELLA FUNZIONALITA’ POLMONARE in assenza di segni radiografici • iper-reattività bronchiale • alterata diffusione alveolo-capillare - ASMA: episodico; talora persistente (1)Gross P.A. Ann Intern Med 1996; 124:682. * Sono i meno comuni insieme agli enterovirus, ai reovirus, ai picornavirus; questi ultimi di ancora minore impatto epidemiologico. Infezioni delle basse vie aeree ¾COMPLICANZE POLMONARI DELL’INFLUENZA - Polmonite influenzale primaria • Rara: pandemie: Asiatica 1957-58; Fattori di rischio: - malattie cardio-vascolari - gravidanza • Aspetti clinico-radiografici: - febbre non frequente. - dispnea, tosse secca - infiltrati bilaterali interstiziali - leucocitosi - emoftoe da bronchiolectasie • Alta mortalità • Aspetti anatomo-patologici: - tracheite, bronchite - polmonite emorragica (poche cellule infiammatorie) scaricato da www.sunhope.it Infezioni delle basse vie aeree ¾COMPLICANZE POLMONARI DELL’INFLUENZA -Sovra-infezioni batteriche Batteri più frequenti Caratteristiche • Streptococcus pneumoniae (comune) • Staphylococcus aureus (shock tossico, spesso letale) • Haemophylus influenzae • Neisseria meningitidis • Streptococcus pyogenes (β emolitico gruppo A; shock tossico) • Frequenti: banali gravi • Fattori di rischio: - Età > 65 aa - Patologie polm. croniche • Aspetti clinici: - influenza miglioramento 7°-10° gg. ripresa febbrile, tosse con espettorato mucopurulento • Aspetti radiografici: - infiltrato monolaterale alveol. - polmonite mono/bilaterale Infezioni delle basse vie aeree Infezioni delle basse vie aeree ¾ Riacutizzazione di BPCO. Acute Exacerbations Chronic Bronchitis (A.E.C.B.) -Bronchite acuta, influenza -Riacutizzazione di BPCO “Persistente peggioramento delle condizioni cliniche di un paziente affetto da B.P.C.O., rispetto ad una condizione di precedente stabilità e comunque oltre le normali variazioni quotidiane, che comporti la necessità di cambiare la terapia abituale” - Episodio caratterizzato dall’aumento della dispnea e/o dell’espettorazione (e/o da purulenza dello stessa) e/o della tosse - Frequente ricorrenza nella storia naturale della BPCO (da 1-4 fino a 6 episodi /anno) - Espressività clinica e gravità variabili dalla gestione ambulatoriale al ricovero in UTI -Polmonite Infezioni delle basse vie aeree Infezioni delle basse vie aeree ¾Riacutizzazione : Agenti infettivi responsabili - Maggiore frequenza: • H. influenzae 20-30% • S. pneumoniae 11-28% • M. catarrhalis 10-20% -Bronchite acuta, influenza (resistenza alla penicillina non protetta 70-80%) - Minore frequenza • Altri Gram• • • 4-8%: Gruppo KES (Klebsiella, Enterobacter, Serratia); P. aeruginosa, H. parainfluenzae (20-30%) S. aureus M. pneumoniae (2-3%), C. pneumoniae (5-4%), Virus respiratori -Riacutizzazione di BPCO -Polmonite scaricato da www.sunhope.it Polmoniti Polmoniti ¾ Definizione ¾ Classificazione ¾ CAP (Community-acquired Pneumonia) ¾ HAP (Hospital-acquired Pneumonia) ¾Definizione - Processo infiammatorio acuto del tratto terminale delle vie aeree, degli spazi alveolari e dell’interstizio, con evidenza di particolari immagini radiologiche, non riscontrate in precedenza e/o di rilievi obiettivi ascoltatori. Polmoniti Polmoniti ¾ Criteri di classificazione ¾ Definizione ¾ Classificazione ¾ CAP ¾ HAP - Etiologico - Istopatologico - Epidemiologico - Clinico Polmoniti ¾ Classificazione epidemiologica Polmoniti - CAP: • • • • in comunità in casa di riposo / NHAP (nursing home-acquired pneumonia) in immunodepresso da aspirazione • • • • ad esordio precoce (4 – 5 giorni) ad esordio tardivo (> 5 giorni) associata al ventilatore / VAP HCAP: Healthcare–Associated Pneumonia - HAP: ¾ Definizione ¾ Classificazione ¾ CAP ¾ HAP - Polmonite nel paziente immunocompromesso: • contratta in ambiente extraospedaliero • contratta in ambiente ospedaliero scaricato da www.sunhope.it Polmoniti ¾ CAP Polmoniti: CAP ¾Epidemiologia - Epidemiologia - Impatto socio-economico - Fattori di rischio - Eziologia - Clinica - Diagnosi - Valutazioni epidemiologiche particolarmente difficili nonostante l’importanza clinica delle polmoniti - Italia: • come negli altri Paesi occidentali, non obbligo di denuncia. • 2009: polmoniti ospedalizzate circa 130.000; numero di giornate di degenza pari a 1.416.000. • degenza media 11 giorni, calo significativo rispetto agli anni precedenti. • 90% polmoniti ospedalizzate comunitarie, 10% nosocomiali. - Terapia Polmoniti: CAP ¾Incidenza Polmoniti ¾ CAP - USA: incidenza per anno ~ 10-12 casi ogni 1000 abitanti. - Italia: incidenza per anno ~ 3 casi ogni 1000 abitanti. - La situazione italiana è migliore rispetto a quella di altri paesi europei: 5% in Francia; 3,5% in Germania; 9% in UK ¾Mortalità - USA: 6° causa di morte ed al 1° posto come causa di morte per malattie infettive; tasso di mortalità < 1-5%; 12% tra quelli che richiedono ospedalizzazione (*) (*) Guidelines for the Management of Adults with Community-acquired Pnumonia Am J Resp Crit Care Med 163:7, 2001, 1730-54 (ATS 2001) - Epidemiologia - Impatto socio-economico - Fattori di rischio - Eziologia - Clinica - Diagnosi - Terapia Polmoniti Polmoniti: CAP ¾ Impatto socio-economico ¾ CAP - Perdita di giornate lavorative - Epidemiologia - Perdita di giornate di scuola - Impatto socio-economico - Ridotta produttività - Fattori di rischio - Disagi familiari - Aumento spesa sanitaria - Eziologia - Clinica - Diagnosi - Terapia scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: CAP Polmoniti ¾ Fattori di rischio - ¾ CAP Malnutrizione Fumo Alcolismo Droghe Immunodepressione Diabete mellito BPCO Tracheostomia Malattie sistemiche Patologie neurologiche Procedure endoscopiche ed odontoiatriche - Epidemiologia - Impatto socio-economico - Fattori di rischio - Eziologia - Clinica - Diagnosi - Terapia Polmoniti: CAP Polmoniti: CAP ¾ Eziologia POLMONITE COMUNITARIA: MICROBIOLOGIA USA (%) Agente microbico - British Thoracic Metanalisi Society (%) (%) B a tt e r i - S tre p to co c cu s p n eu m o n ia e - H a e m o p h il u s in fl u e n z a e - S ta p h y l o c o c c u s a u r e u s - B a c i lli G r a m - n e g a t i v i - M i s c e l la n e a 2 0 -6 0 3 -1 0 3 -5 3 -1 0 3 -5 6 0 -7 5 4 -5 1 -5 rara (n o n c o m p res i) 65 12 2 1 3 A g e n t i a t i p ic i - L e g i o n e l la s p p . - M y c o p l a s m a p n e u m o n ia e - C h l a m y d i a p n e u m o n ia e 1 0 -2 0 2 -8 1 -6 4 -6 2 -5 5 -1 8 (n o n c o m p res a ) 12 4 7 1 V iru s 2 -1 5 8 -1 6 3 P o lm o n i t e d a a s p i r a z i o n e 6 -1 0 (n o n c o m p res a ) - N e ss u n a d ia g n o si 3 0 -6 0 - - ¾ Eziologia Eziologia della polmonite acquisita in comunità e trattata al domicilio del paziente Patogeno % di pazienti affetti S. Pneumoniae H. Influenzae M. Pneumoniae C. Pneumoniae Sconosciuto 4-14 1-5 11-38 5-10 39-56 20-30% non aveva fornito campione di espettorato 20-30% aveva ricevuto un precedente trattamento antibiotico alcuni patogeni richiedono tecniche particolari di coltivazione le tecniche microbiologiche non sono sempre standardizzate J.G. Bartlett (1998) Polmoniti ¾ CAP - Epidemiologia - Impatto socio-economico - Fattori di rischio - Eziologia - Clinica - Diagnosi Polmoniti: CAP ¾ Clinica CAP una diagnosi clinica non facile: - Variabilità nell’interpretazione dei segni fisici - I segni fisici possono essere variabili e transitori - I segni clinici di focolaio, quando presenti, sono poco sensibili - I rantoli sono i segni più sensibili di CAP - Lo sviluppo di algoritmi clinici ha dato finora risultati insoddisfacenti - Terapia scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: CAP Polmoniti: CAP ¾ Clinica ¾ Clinica Aspetti suggestivi di polmonite atipica (prevalentemente ad impegno interstiziale) Aspetti suggestivi di polmonite tipica (prevalentemente ad impegno alveolare) - Esordio acuto Febbre e brividi Dolore toracico Tosse produttiva con espettorato purulento Dispnea Concordanza tra quadro obiettivo toracico significativo e quadro radiologico - Herpes labialis - Leucocitosi ( > 15.000 +/- neutrofilia ) - Esordio subdolo Mucosite delle prime vie aeree Febbre continuo-remittente Mialgie, cefalea, cofusione mentale, astenia Tosse non produttiva Dissociazione tra quadro obiettivo toracico modesto e quadro radiologico evidente - Assenza di leucocitosi - Interessamento multiorgano ¾ASPETTI CLINICO-RADIOGRAFICI DELLE POLMONITI Forma Polmoniti batteriche (Batteri Gram+ e Gram-) -dispnea: -esordio -febbre - tosse -espettorato -dolore pleurico Polmoniti interstiziali (Virus,Mycoplasma,Legionelle, Chlamydie,Rickettsie, Miceti) lieve marcata improvviso graduale elevata spesso non elevata produttiva secca purulento, talora rugginoso scarso, mucoso presente assente Segni clinici: -herpes labiale -addensamento polmonare -rantoli crepitanti -sfregamenti pleurici Presente Presente Presenti Presenti Segni radiografici: -addensamento polmonare segmentario, lobare, intero viscere -incremento trama assente interstiziale Indici ematochimici: leucocitosi neutrofila > 15.000 mm3 Assente Assente Assenti Assenti Assente/Presente Presente Nelle forme da legionella e da virus influenzale Polmonite da streptococcus pneumoniae Polmonite da Haemophilus influenzae Polmonite da Staphilococcus aureus con livello idroereo Polmonite da Haemophilus influenzae miglioramento dopo terapia antibiotica mirata scaricato da www.sunhope.it Polmonite da Mycoplasma pneumoniae Tc torace piano assiale finestra parenchimale Polmonite da Legionella pneumophyla siero-gruppo 1 Risoluzione dopo terapia mirata Polmoniti Aspetto a vetro smerigliato e micronodulia insorto in fase di remissione di influenza ¾ CAP - Epidemiologia - Impatto socio-economico - Fattori di rischio - Eziologia Risoluzione dopo terapia corticosteroidea - Clinica - Diagnosi - Terapia Polmoniti: CAP ¾ Diagnosi CAP una diagnosi etiologica non facile: - Nel 95 % dei casi ambulatoriali e nel 50 % dei casi ospedalizzati l’agente etiologico non è identificato - L’agente isolato non necessariamente è responsabile dell’infezione - Una terapia antibiotica precedente può fuorviare l’esito dell’esame batteriologico - Spesso la diagnosi etiologica è retrospettiva sul siero Polmoniti: CAP ¾ Diagnosi Valutazione del paziente affetto da polmonite comunitaria (CAP) CAP Paziente ambulatoriale Nessuna comorbilità e < 60 anni Comorbilità e/o > 60 anni Ricoverato Corsia UTI scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: CAP ¾STEP DIAGNOSTICI PER C.A.P. E STRATEGIA ASSISTENZIALE STRATEGIA ASSISTENZIALE: ACCERTAMENTI DI ROUTINE • Sospetto clinico • Sintomi e segni clinici febbre, espettorato, etc. ± versamento pleurico • Xgrafia torace in P.A. Infiltrati attivi • Xgrafia torace in L.L. • Entità quadro clinico radiografico • Andamento epidemiologico locale • Esame batterioscopico secrezioni bronchiali Trattamento ambulatoriale Candidati al ricovero Ospedalizzati Tipologia accertamento - Esame microbiologico dell’ espettorato Esame microbiologico del broncoaspirato Emocoltura Indagini immunologiche Indagini su urina Biopsia polmonare Candidati al ricovero Ospedalizzati + + + + + + + + + + + + Xgrafia torace (P.A. + L.L.) Es. batterioscopico secrezioni bronchiali • Gram • Ziehl-Neelsen + colt. per BK • colturale per aerobi • colturale per anaerobi Emocoltura SaO2 e/o EGA Chimica-clinica base Emocromo, funz. epato-renale, LDH, Na, K, proteine Sierologia HIV (15-54 a.) Tests per Legionella, Chlamydia, Mycoplasma (IgM) Polmoniti: CAP ¾ Diagnosi etiologica Pazienti ambulatoriali + + + + + Polmoniti: CAP ¾ Diagnosi Indicazioni per l’uso di metodiche invasive - Polmoniti gravi in cui la scelta dell’antibiotico - può essere critica - Polmoniti che non migliorano dopo un primo approccio terapeutico - Polmonite nell’ospite immunocompromesso - Polmoniti nosocomiali - Diagnosi differenziale degli infiltrati polmonari Polmoniti: CAP ¾ Criteri di ospedalizzazione - Frequenza respiratoria > 30 atti/minuto PA diastolica < 60 o PA sistolica < 90 mmHg Coesistenza di malattie croniche debilitanti Disturbi del sensorio Interessamento radiologico multilobare Sospetta patogenesi aspirativa Evidenza di sedi extrapolmonari di infezione Leucociti < 3.000 o > 20.000 /mmc Contrazione della diuresi Considerazioni sociali Polmoniti ¾ CAP - Epidemiologia - Impatto socio-economico - Fattori di rischio - Eziologia - Clinica - Diagnosi - Terapia scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: CAP Polmoniti: CAP ¾ Terapia: gestione domiciliare Classificazione secondo ATS 2001: stratificazione dei pazienti - Valutare il quadro clinico - Riconoscere i fattori prognostici negativi Gruppo 4 Max. - Orientarsi sul presunto patogeno Gruppo 3 Gravità - Instaurare una terapia in tempi rapidi - Stabilire l’eventuale ospedalizzazione Gruppo 2 Gruppo 1 Min. Polmoniti: CAP PAZIENTI RICOVERATI IN U T I PAZIENTI OSPEDALIZZATI ( NON IN UTI) PAZIENTI NON OSPEDALIZZATI CON MALATTIA CARDIOPOLMONARE O FATTORI DI RISCHIO PAZIENTI NON OSPEDALIZZATI SENZA MALATTIA CARDIOPOLMONARE O FATTORI DI RISCHIO Polmoniti: CAP ¾ Terapia ¾ Terapia Gruppo I: pazienti ambulatoriali, non affetti da patologie cardiopolmonari e senza fattori di rischio per S. pneumoniae antibiotico resistente e Enterobacteriaceae, Gram-neg.(esclusi pazienti HIV positivi) Gruppo II: pazienti ambulatoriali, affetti da patologie cardio-polmonari e con fattori di rischio per S. pneumoniae antibiotico resistente e Enterobacteriaceae, Gram-neg (esclusi pazienti HIV positivi) β -lattamina* Terapia + Macrolide* Macrolide oppure *azitromicina, claritromicina Fluorochinolone antipneumococcico (agente unico) oppure Doxiciclina *cefpodoxime orale, cefuroxime, amoxicillina alte dosi, amoxicillina/clavulanato; oppure ceftriaxone parenterale seguito da cefpodoxime orale ATS 2001 Polmoniti: CAP ATS 2001 Polmoniti: CAP ¾ Terapia ¾ Terapia Gruppo IIIA: pazienti ospedalizzati (non in UTI) con patologie cardiopolmonari e/o fattori di rischio per S. pneumoniae antibiotico resistente e Enterobacteriaceae, Gram-neg.(esclusi pazienti HIV positivi) (compresa la residenza in Nursing Home) Gruppo IIIB: pazienti ospedalizzati (non in UTI) senza patologie cardiopolmonari e fattori di rischio per S. pneumoniae antibiotico resistente e Enterobacteriaceae, Gram-neg. (esclusi pazienti HIV positivi) β -lattamina e.v.*§ Macrolide e.v. + oppure Macrolide os o e.v. Doxiciclina + β-lattamina oppure (nelle intolleranze-allergie ai macrolidi) Fluorochinolone antipneumococcico e.v. (agente unico) * cefotaxime, ceftriaxone, ampicillina /sulbactam, ampicillina ad alte dosi Gli agenti antipseudomonas come il cefepime, la piperacillina/tazobactam, l’imipenem e il meropenem sono generalmente attivi contro DRSP, ma non sono raccomandati per un uso routinario in questa popolazione non a rischio di infezioni da P. aeruginosa. oppure § ATS 2001 Fluorochinolone antipneumococcico (agente unico) ATS 2001 scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: CAP Polmoniti: CAP ¾ Terapia ¾ Terapia Gruppo IVA: pazienti ospedalizzati in UTI non a rischio per Pseudomonas aeruginosa (esclusi pazienti HIV positivi) Gruppo IVB: pazienti ospedalizzati in UTI a rischio per Pseudomonas aeruginosa (esclusi pazienti HIV positivi) β-lattamina antipseudomonas e.v.* + β -lattamina e.v.*§ + oppure Fluorochinoloni antipseudomonas e.v. -ciprofloxacina- Fluorochinolone e.v. oppure β-lattamina antipseudomonas e.v.* + Amino-glicoside e.v. + Fluorochinolone e.v. Macrolide e.v. oppure * cefotaxime, ceftriaxone § Gli agenti antipseudomonas come il cefepime, la piperacillina/tazobactam, l’imipenem e il meropenem sono generalmente attivi contro DRSP e altri patogeni simili in questa popolazione, ma non sono raccomandati per un uso routinario anche se il paziente presenta fattori di rischio per P. aeruginosa. Macrolide e.v. ATS 2001 *Cefepime, imipenem, meropenem, piperacillina/tazobactam §In caso di allergia ai β-lattamici, sostituirli con aztreonam e associare un aminiglicoside e un fluorochinolone antipneumococcico Polmoniti: CAP Polmoniti: CAP ¾ Terapia ¾ Terapia - La terapia è essenzialmente empirica - Il trattamento empirico deve tenere in considerazione gli “atipici” ed i ceppi multiresistenti a garanzia di una riduzione della mortalità della malattia - La terapia empirica si basa su: • considerazioni cliniche: condizioni generali del paziente, severità della malattia, età, fattori di rischio etc. • parametri farmacocinetici e farmacodinamici dei farmaci a disposizione • presunta eziologia Polmoniti: CAP ¾Fattori che aumentano il rischio di infezione da pneumococco antibiotico-resistente - ATS 2001 Età > 65 anni Terapia con β-lattamici nei 3 mesi precedenti Alcolismo Immunosoppressione Comorbidità Polmoniti: CAP ¾Fattori che aumentano il rischio di infezione da Enterobatteriacee - Residenza in strutture comunitarie Patologie cardio-polmonari Recenti terapie antibiotiche Comorbidità scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: CAP Polmoniti: CAP ¾ Terapia Antibatterico ideale per il trattamento delle polmoniti comunitarie ¾Fattori che aumentano il rischio di infezione da Pseudomonas aeruginosa - Malattie strutturali del polmone (bronchiectasie; mucoviscidosi, etc.) - Terapia cortisonica sistemica - Precedenti terapie antibiotiche - Malnutrizione - Attività sui microrganismi più spesso responsabili dell’infezione - H. influenzae, M. catarrhalis, S. pneumoniae, microrganismi atipici - Resistenza all’inattivazione da parte delle ß-lattamasi - Elevata diffusibilità nell’apparato respiratorio - Elevato rapporto tra concentrazioni nell’espettorato e MIC dei patogeni isolati - Posologia adeguata - Favorevole rapporto costo/efficacia Polmoniti: CAP Polmoniti: CAP ¾ Durata della terapia - Considerare: • la presenza di una coesistente malattia e/o batteriemia • la gravità della malattia all’inizio dell’antibioticoterapia • il susseguente decorso ospedaliero - Polmonite da S. pneumoniae ed altre infezioni batteriche 7-10 gg; in pazienti batteriemici, non vi sono dati dimostranti utilità terapia più lunga, ammesso che il paziente abbia presentato una buona risposta clinica. - Polmoniti da M. pneumoniae o C. pneumoniae possono necessitare di una terapia più lunga, oscillante tra 10 e 14 g. - Pazienti immunocompetenti con Legionellosi dovrebbero essere trattati per 10-14 g, mentre quelli in terapia cronica con corticosteroidi possono richiedere 14 o più giorni di terapia. ¾ Terapia Durata del trattamento... Breve Efficacia ridotta (*) Guidelines for the Management of Adults with Community-acquired Pnumonia Am J Resp Crit Care Med 163:7, 2001, 1730-54 (ATS 2001) Polmoniti: CAP ¾Terapia Scelta non corretta dell’antibiotico - I farmaci prima elencati non sono ottimali per S. aureus, e una ricerca aggressiva di tale batterio deve essere effettuata in caso di peggioramento con i regimi terapeutici già descritti. - Benché la terapia empirica per DRSP sia raccomandata solo per i pazienti con fattori di rischio, è possibile che un paziente senza fattori di rischio riconosciuti possa essere infettato da DRSP e non risponda alla terapia empirica con un trattamento antibatterico raccomandato. - Se il paziente ha fattori di rischio per P. aeruginosa, questo batterio può non rispondere ad un trattamento empirico raccomandato. - E’ anche possibile che il patogeno causale sia inizialmente sensibile agli antibiotici usati, ma diventi successivamente resistente. Per questo motivo, se possibile, la sensibilità del batterio deve essere testata inizialmente e su colture ripetute di espettorato. (*) Guidelines for the Management of Adults with Community-acquired Pnumonia Am J Resp Crit Care Med 163:7, 2001, 1730-54 (ATS 2001) …dove è il bilaciamento? Lungo Emergenza di resistenze Polmoniti: CAP ¾ Terapia: Risposta Attesa - Risposta clinica: 2 – 3 giorni Apiressia: 3 – 5 giorni Negatività emocoltura: 48 ore Guarigione radiologica: 3 – 12 settimane (*) Guidelines for the Management of Adults with Community-acquired Pnumonia Am J Resp Crit Care ATS, 2001 Med 163:7, 2001, 1730-54 (ATS 2001) scaricato da www.sunhope.it Polmoniti Polmoniti: CAP ¾ Insuccesso terapeutico - Patogeni inusuali , resistenti o non responsivi agli antibiotici - Complicanze d’organo - Complicanze a distanza ¾ Definizione ¾ Classificazione ¾ CAP ¾ HAP - Patologia non infettiva - Scarsa compliance Polmoniti Polmoniti ¾ Classificazione epidemiologica - CAP: • • • • in comunità in casa di riposo / NHAP in immunodepresso da aspirazione • • • • ad esordio precoce (4 – 5 giorni) ad esordio tardivo (> 5 giorni) associata al ventilatore / VAP HCAP: Healthcare – Associated Pneumonia - HAP: - Polmonite nel paziente immunocompromesso: • contratta in ambiente extraospedaliero • contratta in ambiente ospedaliero ¾ HAP - Definizione - Epidemiologia - Eziologia - Patogenesi - Clinica - Diagnosi - Terapia Polmoniti:HAP Polmoniti:HAP ¾ Definizione ¾ Criteri di classificazione della polmonite nosocomiale secondo gli standard CDC (1) - E’ un’infezione polmonare, acquisita in ambito ospedaliero, che si sviluppa almeno 48 ore dopo il ricovero oppure entro 48 ore dalla dimissione** Criteri maggiori - in pazienti “apparentemente sani”, • in degenza ordinaria • in UTI Esordio almeno dopo 72 ore dal ricovero - in pazienti “immunocompromessi” • rantoli (*) Guidelines for the Management of Adult with Hospital acquired, Ventilator associated, and Healthcare associated Pneumonia. Am J Respir Crir Care Med ATS 2005 (**) Modifica apportata Presenza di segni obiettivi: • opacità toracica Criteri minori Espettorato purulento Isolamento del microrganismo Elevato titolo anticorpale Reperto isto-patologico • ottusità alla percussione (1) Center of Disease Control. Am. Rev. Resp. Disease 1989; 139: 1058-59 scaricato da www.sunhope.it Polmoniti Polmoniti:HAP ¾ Epidemiologia ¾ HAP - Definizione USA1 1975 NNIS2 1984 MORO3 1993 JARVI4) 1997 PEDIATRIA (4)1997 - Epidemiologia Inf. urinarie 42 39 51 27 12 - Eziologia Inf. respiratorie 11 18 22 18 17 Inf. chirurgiche 24 17 10 18 18 Sepsi 5 8 16 25 Altre 18 18 21 28 - Patogenesi - Clinica - Diagnosi 17 (1) Haley R.W. et al. Am. J. Med. 1981; 70: 947-959 (2) Horan T.C. et al.. NNIS 1984. MMWR 1986; 35: 1755-2955. (3) Moro M.L. Infezioni Ospedaliere. Prevenzione e controllo. Centro Scientifico Editore. 1993 (4) Jarvis W.R. et al. Adv. Ped. Inf. Dis. 1997; 12: 243-295 - Terapia Polmoniti:HAP Polmoniti:HAP ¾ Epidemiologia ¾ Epidemiologia Morbidità Mortalità Pazienti altre 2 sepsi Adulto Bambino 4 polmoniti - Degenti in ospedale(1) (2) 0.5 – 1 % 8 – 20 % - Pz. U.O. di chirurgia e di T. intensiva* 15 – 20 % 20 – 40 % - Pz. Trattati con V.M.(1) (~ 20 %) 18 – 60 % 50 – 90 % 3 infezioni chirurgiche 1 Inf. urinarie % 0 10 20 30 40 50 Distribuzione delle infezioni nosocomiali per apparato in rapporto all’età Polmoniti:HAP ¾Morbidità in rapporto U.O. di ricovero - Ginecologia 2.3 / 100 pazienti - Ortopedia 2.8 - Pediatria 4.0 - Medicina 10.2 - Chirurgia 11 – 25 - Terapia Intensiva 12 – 24 - Rep. Ustionati 38 Craven D.E. et al.. Am. J. Med. 1991; 91: 44 (1) Craven D.E. et al.. Am. J. Med. 1991; 91: 44 (2) Craven D.E., Steger K.A. Infect control Hosp. Epidemiol. 1997; 18: 783 – 795 (3) A.T.S. Am. Rev. Resp. Crit. Care Med 1995; 153: 1711 * V.M. Ventilazione Meccanica Polmoniti:HAP ¾ Morbidità “I dati sulla frequenza delle polmoniti nosocomiali possono essere sovrastimati”. - Quadri tipici: tosse, febbre, escreato purulento, leucocitosi, nuovo/i addensamento/i polmonare/i (es. clinico, Xgrafia torace) • 40 % conferma microbiologica • 60 % negativi alla microbiologia; nei deceduti diagnosi autoptica di altra patologia (es. infarto polmonare)(1) (1) Fagon J.Y. et al. Am. Rev. Resp. Disease 1988; 138: 110 scaricato da www.sunhope.it Polmoniti:HAP Polmoniti:HAP ¾ Fattori predittivi di mortalità ¾ Tassi di mortalità in relazione alla etiologia batterica - Microrganismi difficili Ventilazione meccanica Età estreme Infiltrati polmonari bilaterali Severità della patologia concomitante: immunodepressione, riduzione sensorio, malattia cardio-polmonare, chirurgia toraco-addominale - Shock settico → ARDS - Coma - Precedente o inappropriata terapia antibiotica American Thoracic Society. Am. J. Respir. Crit. Care Med. 1995; 153: 1711-1725 Rello J. et al. Am. J. Resp. Crit. Care Med. 1996; 154: 111-5 - Ps. aeruginosa Enterobacter spp. Klebsiella pn. Serratia marc. Esch. Coli Altri Gram neg. Staph. aureus MS Staph. aureus MR 72 43 38 35 31 20 20 65 % % % % % % % % Pennigton J.E. 1996 Polmoniti:HAP Polmoniti ¾ Epidemiologia ¾ HAP - Definizione - ALTA MORBOSITA’ - Epidemiologia - ALTA MORTALITA’ - Eziologia - ALTI COSTI - DIFFICILE “DIAGNOSI DI CERTEZZA” - Patogenesi - Clinica - Diagnosi - Terapia Polmoniti:HAP Polmoniti:HAP ¾Agenti etiologici(1) (2) (3) ¾ Etiologia Acinetobacter spp Pseudomonas a. Miceti Virus respiratori Altri Polimicrobiche Adulto Klebsiella spp. Bambino Enterobacter spp. Escherichia coli Enterococchi BATTERI Bacilli Gram negativi Pseudomonas aeruginosa* Enterobacteriacee* (K.E.S.) Staphylococcus aureus* Batteri anaerobi Hemophilus influenzae Streptococcus pneumoniae Legionella* Staphyloc.aureus S.coag.neg 0 5 10 15 20 25 15-30% 10-30% 10-20% 10-20% 4% 10-20% VIRUS Citomegalovirus** Influenza* Virus respiratorio sinciziale* FUNGHI Aspergillus* (**) 80-90% 50-70% * Possono provocare epidemie nosocomiali **Per lo più in ospiti immunocompromessi < 1% (1) Craven D.E. et al. Am J Med 1991; 91: 44 (2) Rouby J.J. et al. Am Rev Resp Dis 1992; 146:1059 (3) A.T.S. Am Rev Resp Crit Care Med 1995; 153: 1711 scaricato da www.sunhope.it Polmoniti Polmoniti: HAP ¾ Patogenesi ¾ HAP - Definizione Fattori condizionanti la gravità - Epidemiologia Durata del ricovero prima dello sviluppo dell’infezione. - Eziologia Presenza di specifici fattori di rischio: endogeni(1), esogeni. CARATTERISTICHE AGENTE EZIOLOGICO - Patogenesi - Clinica Severità della polmonite - Diagnosi - Terapia (1) Alterazioni dei meccanismi di difesa dell’ospite. Polmoniti: HAP Polmoniti: HAP ¾Patogenesi: presenza specifici fattori esogeni di rischio Apparecchiature Ambiente •Tubi endotracheali •Cateteri endonasali •Broncoscopi •Ventilatori meccanici •Sondini naso-gastrici •Aria: Aspergillus e virus resp. •Acqua: Legionella •Cibo: Bacilli Gram – •Superfici contaminate: S. aureus, RSV Personale sanitario Altri pazienti Virus influenzali Haemophilus influenzae Staphylococcus aureus Pseudomonas aeruginosa Specie multiresistenti Staphylococcus aureus M.R. - Intubazione endo-tracheale Ventilazione meccanica; areosol Chirurgia toraco-addominale Alimentazione enterale Attrezzature contaminate Farmaci: antiacidi, ipnotici, oppiacei Decubito supino Craven D.E., Steger K.A. Infect. Control. Hosp. Epidemiol. 1997; 18: 783-795 Polmoniti: HAP ¾ Patogenesi Fattori di rischio endogeni correlati al paziente - ¾ Patogenesi Fattori di rischio correlati alle metodiche assistenziali Età Malnutrizione Stato di coscienza alterato BPCO Diabete mellito Patologia cardio-vascolare Immunosoppressione Politraumatizzati Ustionati Polmoniti: HAP ¾ Patogenesi: colonizzazioni Portatori asintomatici di bacilli Gram – (ricerche su tamponi faringei in pazienti non in terapia antibiotica). Popolazione Tasso di colonizzazione - Individui sani; pazienti psichiatrici; medici; studenti di medicina 2–3% - Pz. affetti da patologie non gravi 30 – 40 % - Pz. Ricoverati in U.O. di Terapia intensiva 60 – 70 % Johanson W.G. et al. N.Engl. J. Med. 1969; 281: 1137 scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: HAP ¾Patogenesi: Polmoniti: HAP condizioni associate alla colonizzazione orofaringea da parte di bacilli Gram - Malattie pericolose per la vita Ricovero prolungato Infezioni virali delle vie aeree superiori Alcoolismo Trattamento antibiotico Diabete Età avanzata Coma Vasculopatie cerebrali Malattia polmonare Grave debilitazione Iperazotemia Intubazione Interventi chirurgici importanti Neutropenia Insufficienza multiorganica ¾Patogenesi: colonizzazione gastrica - Riduzione o abolizione della peristalsi - Sondino naso-gastrico - Uso di antiacidi, anti H2, inibitore pompa protonica - Malnutrizione - Alimentazione enterale - Somministrazione di antibiotici Johanson W.G. et al. N.Engl. J. Med. 1969; 281: 1137 Le Frock J.L. et al. Am. J. Med. Sci. 1979; 227: 275 Polmoniti: HAP Polmoniti: HAP ¾Patogenesi: conclusioni Fattori inerenti l’ospite Fattori ambientali occasionali • Alcoolismo • Tabagismo • Patologie associate (alterazione sensorio) Compromissione dei fattori di difesa polmonare ¾ Patogenesi Fattori inerenti il patogeno • Intubazione • Farmaci • Dispositivi chirurgici • Tossine pirogene • Tossine citopatiche • Distruzione ciliare •↑adesione alle mucose Colonizzazione batterica Aspirazione di (orofaringea, gastrica, secrezioni polmonare) respiratorie Fattori condizionanti la gravità - Entità della carica batterica - Virulenza del ceppo batterico - Alterazioni meccanismi di difesa ospite Polmonite nosocomiale Polmoniti Polmoniti: HAP ¾ Patogenesi: alterazioni meccanismi di difesa ospite • • • • • • • • Compromissione fattori di difesa polmonari Colonizzazioni batteriche Microaspirazione di secrezioni oro-faringee Aspirazione di secreti esofago-gastrici Inalazione di aerosol contaminati Inoculazione diretta Diffusione ematogena Traslocazione ¾ HAP - Definizione - Epidemilogia - Eziologia - Patogenesi - Clinica - Diagnosi - Terapia scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: HAP Polmoniti: HAP ¾Anamnesi: specifici fattori di rischio -Fattori endogeni ¾Anamnesi: Presenza specifici fattori di rischio -Fattori esogeni • Età > 60 anni • Traumi • Alterazioni meccanismi di difesa dell’ospite: debilitazione fisica; malnutrizione; ipoalbuminemia;immunosoppressione; • Patologie neurologiche: alterato stato di coscienza • Riduzione dello stato di coscienza • Alcolismo • BPCO •Tracheostomia • Patologie sistemiche: cardio-vascolari, epatiche, diabete, etc. • Fumo, droghe • Interventi chirurgici -chirurgia toraco-addominale • Terapie farmacologiche -antibiotici -antiacidi -cortisonici • Dispositivi chirurgici -tubi endotracheali -sondini nasogastrici -nebulizzatori • Circuiti di ventilazione • Polveri ambientali • Politraumatismi • Ustioni • Attrezzature contaminate • Decubito supino Polmoniti: HAP Terapia con β-lattamici nei 3 mesi precedenti Età > 65 anni Alcolismo Immunocompr. Comorbilità Isolamento dall’espettorato di Streptococcus pneumoniae Polmoniti: HAP ¾Anamnesi: Presenza fattori di rischio per infezione da Enterobatteriacee - Residenti in comunità, in strutture protette, frequenti ospedalizzazioni - Patologie cardio-polmonari - Recenti terapie antibiotiche - Comorbidità: O.S.A.S., I.R., etc. - Sesso maschile - Pre-esistenti patologie polmonari - Malattie sistemiche multiorgano • Fattori di rischio modificabili - Intubazione (orotracheale e orogastrica da preferire alla nasale) - Ventilazione meccanica - Posizione del corpo (30°- 45°) - Alimentazione enterale (da preferire a quella parenterale) -Trasmissione patogeni per contatto (*) Guidelines for the Management of Adult with Hospital acquired, Ventilator associated, and Healthcare associated Pneumonia. Am J Respir Crir Care Med ATS 2005 Polmoniti: HAP ¾Anamnesi: presenza fattori di rischio per infezione da pneumococco antibiotico resistente - • Fattori di rischio non modificabili DRSP ¾Anamnesi: Presenza specifici fattori di rischio per infezione da Staphyloccocus aureus M.R. MRSA - Diabete Mellito - Trauma cranico - Ospedalizzati UTI Isolamento dall’espettorato di Staphyloccocua aureus meticillino-resistente (MRSA) Polmoniti: HAP ¾Anamnesi: Presenza fattori di rischio per infezione da Enterobatteriacee Isolamento dall’espettorato di Enterobacter cloacae Isolamento di Klebsiella pneumoniae Isolamento di Klebsiella pneumoniae scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: HAP Polmoniti: HAP ¾Anamnesi: Presenza fattori di rischio per infezione da Pseudomonas aeruginosa - Malattie strutturali del polmone (bronchiectasie, mucoviscidosi, BPCO severa, etc.) - Terapia cortisonica sistemica - Precedente terapia antibiotica - Malnutrizione ¾Anamnesi: Valutazione fattori di rischio NO Elevata probabilità di forme LIEVI / MODERATE Patogeni frequenti: Elevata probabilità di forme MODERATE / GRAVI Patogeni frequenti: Proteus spp. Enterobacter spp. Haemophilus influenzae Streptococcus pneumoniae Legionella pneumophila Anaerobi Pseudomonas aeruginos Acinetobacter spp. Staphylococcus aureus MR Escherichia coli Enterobacter spp. Polmoniti: HAP ESORDIO PRECOCE: 4 – 5 gg Forme Lievi/Moderate ESORDIO TARDIVO: > 5 gg Forme Moderate/Gravi • Esordio dei sintomi dopo almeno 48 h dal ricovero o entro 48 h dalla dimissione (1) • Elementi anamnestici: specifici fattori di rischio (es. recente intervento chirurgico) • Sintomi e segni: quadri tipici – 40 % conferma microbiologica 9 Tosse 9 Escreato purulento – 60 % negativi alla microbiologia; 9 Febbre nei deceduti diagnosi autoptica di 9 Improvviso aggravamento delle altra patologia (es. infarto condizioni generali con comparsa di polmonare)(2) sintomi e segni respiratori 9 Nuovo\i addensamento\i polmonare\i (clinica, Rx) 9 Leucocitosi (> 12.000 G.B.) (1) Guidelines for the Management of Adult with Hospital acquired, Ventilator associated, and Healthcare associated Pneumonia. Am J Respir Crir Care Med ATS 2005 Polmoniti ¾ HAP - Definizione - Epidemiologia - Eziologia - Patogenesi - Clinica - Diagnosi - Terapia SI Esordio precoce Esordio tardivo Esordio precoce Esordio tardivo 4-5 giorni > 5 giorni Polmoniti: HAP ¾Quadri clinici FATTORI DI RISCHIO (2) Fagon J.Y. et al. Am. Rev. Resp. Disease 1988; 138: 110 ATS/IDSA* 2005 ¾Quadri clinici • Nuovo o progressivo infiltrato dimostrabile alla radiografia standard del torace più 2 dei seguenti 3 aspetti clinici: - Febbre > 38°C - Leucocitosi/Leucopenia - Secrezioni bronchiali purulente • CPIS: Clinical pulmonary infection score: - Dati clinici - Dati radiografici - Dati fisiopatologici (PaO2/FiO2) - Dati microbiologici Guidelines for the Management of Adult with Hospital acquired, Ventilator associated, and Healthcare associated Pneumonia. Am J Respir Crir Care Med ATS 2005. Pugin J et al: Diagnosis of ventilator-associated pneumonia by bacteriologic analysis of bronchoscopic and nonbronchoscopic “blind” bronchoalveolar lavage fluid. Am Rev Respir Dis. 1991,; 143: 1121:9. Fàbregas N et al: Clinical diagnosis of ventilator- associated pneumopnia revisited:comparative validation using immediate post-mortem lung biopsies. Thorax 1999; 54: 867-873 * Infection Diseases Society of America Polmoniti: HAP ¾DIAGNOSI - Elementi di sospetto clinico - Radiografia del torace ÆTC torace - Emocultura, almeno 2 (positiva 10 – 20%) - Espettorato: Gram; esami colturali - Aspirato tracheale Diagnosi di presunzione •quantitativa •semiquantitativa •crescita -massima -minima -moderata - BFS?: esami colturali con valutazione quantitativa: •BAL •Prelievi mirati e/o protetti - Sierologia: Cytomegalovirus, Virus Respiratorio Sinciziale, Legionella, etc. - Urine:antigene urinario legionella pneumophyla sierogruppo 1 (70% casi) - Agoaspirato trans-toracico -Toracentesi con: esame chimico-fisico ed esame microbiologico sul versamento pleurico - Biopsia: VATS, toracotomia minima Diagnosi di certezza scaricato da www.sunhope.it Polmonite da Legionella pneumophyla, siero-gruppo 1, contratta in ambiente ospedaliero con isolamento del germe dall’impianto idrico 25/12/04 AECB K polm. Legionella p. 04/01/05 Risoluzione dopo 30 giorni di terapia antibiotica; persiste risalita emidiaframma destro 27/01/05 11/01/05 Polmoniti: HAP Polmoniti: HAP ¾Diagnosi clinica non facile - Variabilità nell’interpretazione dei segni fisici - I segni fisici possono essere variabili e transitori - I segni clinici di focolaio, quando presenti, sono poco sensibili - I rantoli sono i segni più sensibili di HAP - Lo sviluppo di algoritmi clinici ha dato finora risultati insoddisfacenti Polmoniti: HAP ¾D.D. con altre cause di “infiltrati” polmonari - Scompenso cardiaco congestizio - Atelettasia - Embolia polmonare - Emorragia polmonare - Contusione polmonare - Neoplasie polmonari primitive o metastatiche - Polmonite chimica: gas tossici, fumi, vapori, polveri - ARDS - Reazione da farmaci - Polmonite eosinofila acuta o cronica - Pneumopatie ed interstiziopatie diffuse - Polmoniti da radiazioni Polmoniti: HAP ¾Valutazione fattori di rischio di prognosi sfavorevole - Necessità di compenso respiratorio - Immunocompromissione (HIV +, neutropenia) - Rapida progressione radiologica - Comorbilità (diabete, traumi cranici, etc.) - Sepsi severa - Compromissione multiorgano - Necessità di compenso pressorio (> 4 ore) - Clearance renale < 20 mL/h scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: HAP Polmoniti ¾Definizione di polmonite nosocomiale grave Trasferimento del paziente in un’unità di terapia intensiva -Insufficienza respiratoria •Necessità di ventilazione meccanica e/o di supporto di O2 con FiO2>35% per mantenere la Sa O2>90% -Rapida progressione del quadro radiografico toracico, con coinvolgimento multilobare e/o comparsa di escavazione/i -Evidenza di sepsi grave con ipotensione o disfunzione d’organo: •Ipotensione (pressione sistolica < 90 mmHg o diastolica < 60mmHg) •Necessità di somministrare vasopressori per più di 4 ore •Oliguria, con diuresi < 20 ml/ora oppure < 80 ml in 4 ore •Insufficienza renale acuta che necessita di dialisi Modificato da: American Thoracic Society. Hospital-acquired pneumonia in adults: diagnosis, easement of severity; initial antimicrobial therapy and preventive strategies. A consensus statement. Am Rev Respir Crit Care Med 1995; 153: 1711 ¾ HAP - Definizione - Epidemiologia - Eziologia - Patogenesi - Clinica - Diagnosi - Terapia Polmoniti: HAP Polmoniti: HAP ¾Terapia - Presenza di specifici fattori di rischio ¾Terapia mirata - Severità della polmonite - Isolamento patogeno/i responsabile/i da colture - Durata del ricovero prima dello sviluppo di fluidi non contaminati - Isolamenti di potenziali patogeni da secrezioni dell’infezione - Terapia chemio-antibiotica praticata respiratorie (es. espettorato) A.T.S. Am. Rev. Resp. Crit. Care Med. 1995; 153: 1711-1725 Polmoniti: HAP ¾Terapia Polmoniti: HAP Paziente con Polmonite nosocomiale ¾Terapia empirica ragionata Forme lievi o moderate, ad esordio precoce (entro 5 gg dal ricovero), basso rischio - Cefalosporine: cefuroxime, cefotaxime, ceftriaxone Valutare gravità - β-lattamine con inbitore β-lattamasi - Fluorchinolone o clindamicina + eritromicina (allergici alla penicillina) Lieve/Moderata Grave A.T.S. Hospital-acquired pneumonia in adults: diagnosis, assessment of severity, initial antimicrobial therapy and preventive strategies. A consensus statement. Am Rev Respir Crit Care Med 1995; 153: 1711 – modificata da BARTLETT J.G. in Managment of Respiratory Tract Infection. Williams e Wilkins. Baltimore Maryland USA 1999*. scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: HAP ¾Terapia empirica ragionata Forme gravi: tardive (dopo 5 gg dal ricovero), oppure ad alto rischio • Aminoglicoside (gentamicina, tobramicina, amikacina) oppure • Ciprofloxacina associate a : 9 betalattamina ad azione anti-pseudomonas (ceftazidime, cefoperazone, cefepime*; piperacillina, ticarcillina, mezlocillina) Polmoniti: HAP ¾TERAPIA: Polmonite Lieve/Moderata Sono presenti Neutropenia HIV Incoscienza Diabete mellito Leucemie/linfomi Immunosoppressori NO 9 oppure Imipenem o Meropenem* MONOTERAPIA * Cefotaxime * Ceftriaxone * Ceftazidime con o senza Vancomicina o Teicoplanina o Linezolid Polmoniti: HAP ¾TERAPIA: Polmonite Grave TERAPIA COMBINATA NO 9 oppure betalattamina associata ad inibitore β-lattamasi: ticarcillina-ac. Clavulanico; piperacillina-tazobactam 9 oppure Aztreonam SI RISPOSTA SI Continuare per almeno 14 giorni Polmoniti: HAP ¾Terapia • Insorgenza precoce (4 – 5 gg) o tardiva (> 5 gg) Terapia combinata • Rischio MDR (MultiDrug Resistant): - Terapia antibiotica nei precedenti 90 gg - Ospedalizzazione di 5 o più giorni SI Continuare per 14-21 giorni RISPOSTA NO Sospettare micosi, TBC, citomegalovirus Aggiungere (secondo sospetto): Antimicotici Antivirali Antitubercolari - Alta frequenza di resistenze ad antibiotici in comunità o in specifiche unità operative ospedaliere - Presenza di fattori di rischio per HCAP: Health Care Associated Pneumonia Ospedalizzazione prolungata Ricovero in case di cura Terapia infusionale domiciliare (inclusi antibiotici) Dialisi nell’ambito di 30 giorni Home Care Familiare con patogeni MDR -Malattie e/o terapie immunosopressive (*) Guidelines for the Management of Adult with Hospital acquired, Ventilator associated, and Healthcare associated Pneumonia. Am J Respir Crir Care Med ATS 2005 Polmoniti Polmoniti: HAP ¾Terapia: farmacoeconomia ¾ Classificazione epidemiologica - CAP: Terapia Antibiotica ottimale EFFICACE TOLLERATA FACILITA’ D’USO GRADITA AI PAZIENTI MINORE INDUZIONE DI RESISTENZE RAPIDITA’ DI RISULTATO AMPIO VENTAGLIO DI FORMULAZIONI POCO INQUINANTE COSTO CONTENUTO • • • • in comunità in casa di riposo / NHAP in immunodepresso da aspirazione • • • • ad esordio precoce (4 – 5 giorni) ad esordio tardivo (> 5 giorni) associata al ventilatore / VAP HCAP: Healthcare – Associated Pneumonia - HAP: - Polmonite nel paziente immunocompromesso: • contratta in ambiente extraospedaliero • contratta in ambiente ospedaliero scaricato da www.sunhope.it Polmoniti: VAP Polmoniti: VAP HCAP: Healthcare-Associated Pneumonia. È un’importante causa di morbilità (15 – 20% ricoverati in terapia intensiva) e di mortalità che pone particolari problemi di terapia. ¾VAP: Ventilator Associated Pneumonia - Polmonite che insorge dopo 48 – 72 ore dall’intubazione endotracheale - La più frequente infezione in ICU 10 – 60% ¾Fattori di rischio specifici per VAP - Intubazione endotracheale - Durata della Ventilazione Meccanica - Reintubazione - Non frequente sostituzione dei circuiti del ventilatore - Incidenza 9 – 27% dei pazienti intubati (*) - Mortalità 15 – 70% - Etiologia polimicrobica nel 40% (Staphylococcus aureus, Pseudomonas aeruginosa, Haemophilus influenzae, Acinetobacter, Streptococcus pneumoniae, anaerobi, etc.) (*) Guidelines for the Management of Adult with Hospital acquired, Ventilator associated, and Healthcare associated Pneumonia. Am J Respir Crir Care Med ATS 2005 - Mancata aspirazione delle secrezioni sottoglottidee - Formazione di condensa nel circuito del ventilatore Rello J et al. Rur. Resp. Mon. 1997, 3, 82-100 Polmoniti Polmoniti: VAP ¾ Classificazione epidemiologica - CAP: ¾CONCLUSIONI • Aspirato tracheale con colorazione Gram è un buon indice per iniziare terapia antimicrobica e può aumentare il valore diagnostico della CPIS • Aspirato tracheale negativo (assenza di batteri o cellule infiammatorie) in un pz senza un recente (nell’ambito delle 72 ore) cambiamento nella terapia antibiotica ha valore predittivo negativo per VAP; induce a ricercare una causa alternativa della febbre • La presenza di nuovo o progressivo infiltrato più due dei tre segni clinici (febbre, leucocitosi o leucopenia e secrezioni purulente) rappresentano il criterio clinico più accurato per iniziare la terapia antibiotica empirica • Una rivalutazione nell’uso di antibiotico basato sui risultati semiquantitativi di colture delle basse vie respiratorie può risultare utile. • Una modificazione di CPIS di sei o meno per tre giorni, è utile nel selezionare pazienti a basso rischio per sospendere la terapia empirica di HAP, ma resta ancora da valutare in pazienti con forme molte severe di VAP (*) Guidelines for the Management of Adult with Hospital acquired, Ventilator associated, and Healthcare associated Pneumonia. Am J Respir Crir Care Med ATS 2005 • • • • in comunità in casa di riposo / NHAP in immunodepresso da aspirazione • • • • ad esordio precoce (4 – 5 giorni) ad esordio tardivo (> 5 giorni) associata al ventilatore / VAP HCAP: Healthcare – Associated Pneumonia - HAP: - Polmonite nel paziente immunocompromesso: • contratta in ambiente extraospedaliero • contratta in ambiente ospedaliero Polmonite nel paziente immunocompromesso ¾DEFINIZIONE Si definisce immunocompromesso un soggetto che presenti un deficit congenito o acquisito della immunità cellulo-mediata. HRCT ground glass patchy in polmonite da Ctitomegallovirus scaricato da www.sunhope.it Tc torace piano assiale finestra parenchimale RB-ILD in remissione con terapia corticosteroidea; isolamento dall’espettorato di Morganella morganii e di Haemophylus influenzae Polmonite nel paziente immunocompromesso Opacità nodulari multiple escavate con limitata espressione di ground glass da Pneumocistys carinii Polmonite nel paziente immunocompromesso ¾CLINICA ANAMNESI E DATI DI LABORATORIO: Presenza di specifici fattori di rischio paziente immunocompromesso Diabete Etilismo Denutrizione Neoplasie - solide - ematologiche Trapianti - organo - midollo AIDS Diminuzione di • Neutrofili (< 500/mm3) • linfociti T (CD4+) • linfociti B • macrofagi alveolari • fagociti • piastrine Donna di anni 26 con generica compromissione dei meccanismi di difesa; febbricola e tosse secca; isolamento da broncoaspirato in BFS di micobacterium tubercolosis (PCR e colturale). Tc torace, piano assiale, finestra parenchimale: aspegilloma Tc torace, piano assiale, finestra mediastinica: aspegilloma Segno della semiluna aerea in aspergillosi scaricato da www.sunhope.it Tc torace (stesso caso precedente) evidenza di diffusione in ambedue i polmoni delle lesioni descritte Noduli e consolidazioni a chiazze disomogenee, bilaterali, con evidenza di escavazioni in trapiantato renale con isolamento al FNAC di Nocardia asteroides Polmonite nel paziente immunocompromesso: AIDS Pneumocisti carinii+criptococcus (1,5%) Citomegalovirus(3%) Candida (1,5%) ¾EZIOLOGIA ¾EZIOLOGIA Sarcoma di Kaposi (1,5%) Enterococchi (10%) Pneumocisti carinii+TBC (4,6%) Aspecifiche interstiziali (6,1%) TBC (12,3%) Polmonite nel paziente immunocompromesso: AIDS Streptococcus pneumoniae (30%) Pseudomonas aeruginosa (15%) Pneumocisti carinii (44,5%) Staphylococcus aureus (15%) Batteri (25%) Altri (15%) Haemophilus influenzae (15%) Polmonite nel paziente immunocompromesso: AIDS ¾FATTORI di RISCHIO Fattori di rischio RR Neutrofili < 500 mm3 CD4+ < 200 μL Aspergillus spp. Eziologia polimicrobica Ventilazione assistita Infiltrati bilaterali >10 >10 1-5 1-5 5-10 5-10 Fattori di rischio di mortalità nel paziente con AIDS : la gravità è espressa come aumento del rischio relativo (RR) scaricato da www.sunhope.it Infezioni delle basse vie aeree Processi suppurativi del polmone -Bronchite acuta, influenza -Ascesso polmonare -Riacutizzazione di BPCO -Bronchiectasie -Polmonite -Processi suppurativi polmonari Ascesso polmonare Ascesso del lobo superiore destro con livello idro-aereo ¾ Definizione - Infezione circoscritta associata a necrosi parenchimale. Nelle fasi iniziali non ha alcuna caratteristica che possa differenziarlo da un’opacità broncopneumonica acuta (grossolanamente rotondeggiante a margini molto sfumati, poco omogenea); man mano che aumenta di volume e progredisce la trasformazione purulenta, il nucleo centrale diviene più denso e la forma più massiva; può evolvere in escavazione. HRTC piano assiale Ascesso polmonare ¾ Etiologia Ascesso polmonare ¾ Definizione - Vomica: emissione in grande quantità di materiale di provenienza bronchiale, che riempie improvvisamente la bocca come vomito; segnala l’apertura dell’addensamento purulento nel sistema bronchiale - Gangrena: complicazione dell’apertura della flogosi polmonare (da gram negativi, da Stafilococco, da Streptococco, da altri aerobi) nel bronco con sovrapposizione di infezione da saprofiti anaerobi; la comunicazione con la via aerea bronchiale determina cavitazione e densità gassosa nella lesione con livello idro-aereo •Ascesso -Streptococco pneumoniae -Stafilococco aureus -Klebsiella pneumonia -Infezioni fungine (aspergillosi invasiva) -Aspirazione (batteri gram-; anaerobi) -Altri: nocardia, pneumocisti, actinomiceti •Ascesso da processi flogistici adiacenti -Mediastiniti -Ascessi epatici -etc. •Emboli settici •Cavità post-infartuale % scaricato da www.sunhope.it Ascesso polmonare ¾ Diagnosi differenziale masse polmonari associate ad escavazioni •Neoplasie Carcinoma bronchiale Metastasi (ORL) M. Hodgkin Sarcoma di Kaposi •Granulomi M. di Wegener Noduli reumatoidi Fibrosi massiva progressiva(silicosi) Sarcoidosi Istiocitosi X •Trauma Contusioni o ematomi (secondariamente infetti) Pneumatocele post-traumatico Processi suppurativi del polmone Belbs (vescichette): spazio contenente aria subito sotto la pleura viscerale, sono raramente di diametro superiore ad 1 cm; si formano all’interno della pleura per la rottura di un alveolo nel tessuto interstiziale fino allo strato fibroso della pleura; più frequentemente hanno sede nelle regioni apicali; sono spesso responsabili di pneumotorace spontaneo Processi suppurativi del polmone Cavità: spazio contenente aria nel contesto del polmone di grandezza variabile, delimitato da una parete di oltre 1 mm di spessore con o senza livello idro-aereo. Essa consegue ad una necrosi della parete centrale della preesistente formazione con espulsione più o meno completa di materiale necrotico attraverso i bronchi e formazione, quindi, di uno spazio contenete aria Emboli settici: alterazioni parenchimali in genere diffuse bilaterali, caratterizzate da noduli ben delimitati, inizialmente omogenei, che con facilità cavitano, soprattutto nel contesto di abuso di droghe o di altre sorgenti conosciute di sepsi. Essi derivano dall’occlusione settica di piccole diramazioni arteriose, il che ne spiega la localizzazione periferica e sul decorso dei vasi Bolla: area di iperdiafania, priva di trama polmonare, nel contesto del viscere di 1 o più cm di diametro (2-8 cm), delimitata da una parete liscia di 1 mm o meno di spessore in genere sub-pleurica, ai lobi superiori, che per lo più insorge nel contesto di un enfisema o di una infezione Processi suppurativi del polmone Pneumatocele: raccolta aerea focale solitaria o multipla, con parete sottile e regolare, più comunemente a sede subpleurica. Generalmente è dovuto ad un evento traumatico, ad un’infezione da Staphylococcus aureus nei neonati e nei bambini, ad un’infezione da Pneumocystis carinii nei pazienti affetti da infezione da HIV . Pseudocavitazioni o trasparenze bollose: aree rotondeggianti od ovalari di trasparenza, di diametro uguale o minore a 5 mm, evidenziabili nel contesto di noduli polmonari alla HRTC nel 60% dei BAC, nel 30% degli adenocarcinomi acinosi e più raramente negli altri tumori polmonari maligni, raramente 9% nei tumori benigni. In genere, sono dovute, a bronchi pervi dilatati e ripieni d’aria, a piccoli spazi cistici a contenuto aereo, associati a crescita tumorale papillare. Pneumatocele del lobo superiore destro esito di polmonite da Staphilococcus aureus Cisti: costituita/e da uno spazio contenente aria, nel contesto del polmone con parete spessa, superiore a 1 mm, delimitata/e da una parete ben definita con rivestimento epiteliale, unico o comunque di numero di strati limitato, non correlato all’enfisema Processi suppurativi del polmone Bronchiectasie ¾ Definizione -Ascesso polmonare -Bronchiectasie - Dilatazioni permanenti delle vie aeree, che si possono realizzare ad ogni livello dell’albero tracheobronchiale, generalmente in seguito ad una condizione di flogosi persistente della parete bronchiale, che conduce irrimediabilmente a un danno irreversibile delle strutture che la compongono. scaricato da www.sunhope.it Bronchiectasie ¾ Classificazione • Bronchiectasie su base congenita - Bronchiectasie da difetto dello sviluppo dell’albero bronchiale (difetti di sviluppo anatomico di III e IV grado secondo la classificazione di Monaldi) - Bronchiectasie associate a sindromi malformative complesse - Discinesie ciliari e sindrome di Kartagener - Fibrosi cistica - Immunodeficienze umorali • Bronchiectasie acquisite - Cause infettive ad eziologia batterica, virale (morbillo, influenza, virus respiratorio sinciziale), fungina (aspergillosi), tubercolare, da ascessi p. - Cause meccaniche da inalazione di corpi estranei, tumori polmonari, sindrome del lobo medio - Artrite reumatoide ed altre connettivopatie - Da causa sconosciuta Bronchiectasie ¾ Morfologia Forme cilindriche: costituite da bronchi a pareti ispessite, che si estendono in periferia e non si riducono di calibro; assumono un assetto a binario se colti dalla scansione lungo il loro maggior asse. Forme varicose: pareti irregolari, a collana di perle o a corona di rosario; spesso da trazione (da fibrosi), spesso segmentarie o subsegmentarie; se intralobulari assumono il nome di bronchiolectasie. Forme cistiche: costituite da un gruppo di cisti aeree o piene di secrezione fluida, eventualmente livellata, o a grappolo; spesso a chiazze (diagnosi differenziale con la linfangioleiomiomatosi); i livelli idro-aerei orientano per la diagnosi di bronchiectasie. Bronchiectasie ¾ Patogenesi: meccanismi di formazione • Alterazioni della parete bronchiale: congenite, infiammatorie, etc. • Trazione da fibrosi • Pulsione: tosse, intrappolamento d’aria, etc. TC torace, piano assiale, finestra parenchimale: bronchiectasie Bronchiectasie ¾Clinica • Sintomi e segni da sovrapposizioni infettive ricorrenti -> processi suppurativi • Emoftoe lievi -> gravi • Fibrosi sostitutiva; forme estese e diffuse (bilaterali) -> insufficienza respiratoria TC torace, piano assiale, finestra parenchimale: bronchiectasie scaricato da www.sunhope.it