INFORMAZIONI GENERALI
terminologia relativa alle elettrovalvole
Clip di mantenimento
Nucelo fisso
Bobina
Custodia
Membrana
Cannotto
Nucleo mobile
Molla del nucleo mobile
Bilanciere
Corpo
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Volume morto
Coperchio
Fori
Molla del comando manuale
Comando manuale
Esempio: Elettrovalvola con meccanismo a bilanciere
Un’elettrovalvola è composta da due parti
principali:
1. Una testa elettromagnetica (solenoide) e il suo nucleo mobile
(pistoncino).
2. Una valvola contenente un foro in cui
è posizionato un disco o un otturatore
per arrestare o consentire il passaggio
del fluido.
L’apertura e la chiusura della valvola
avvengono a seconda della posizione
del nucleo mobile, che si sposta per effetto
del campo magnetico generato dalla
bobina sotto tensione.
Bobina
Parte elettrica dell’elettrovalvola che crea,
quando alimentata, un campo magnetico
e costituita da un avvolgimento ottenuto
con un filo di rame isolato.
Custodia
Rivestimento metallico che garantisce la
protezione elettrica e meccanica della
bobina e che fornisce nel contempo anche
una protezione contro l’acqua e la
polvere.
Cannotto
Elemento tubolare in ottone o acciaio
inossidabile. Serve come guida al nucleo
mobile che viene azionato dalla forza
magnetica generata dalla bobina.
Nucleo fisso
Elemento situato all'estremità del
cannotto per migliorare il campo
magnetico quando la bobina è sotto
tensione.
Nucleo mobile
Cilindro in acciaio inox, con debole
magnetismo residuo, che viene azionato
dalla forza elettromagnetica creata dalla
bobina.
Membrana
Diaframma a tenuta stagna che isola il
fluido dal sistema di comando.
Molla del nucleo
Molla che mantiene il nucleo in una
posizione prestabilita quando la bobina
non è sotto tensione.
Bilanciere
Parte mobile che provvede ad aprire o
chiudere i fori di passaggio del fluido.
Corpo valvola
Parte principale comprendente gli
attacchi e le sedi principali.
Clip di mantenimento
Clip che fissa la bobina alla custodia.
Volume morto
Volume di fluido nelle zone non
operative dell’elettrovalvola.
Coperchio
Coperchio montato sul corpo valvola e
incorporante una serie di fori.
Fori
Fori di passaggio del fluido.
Comando manuale
Azionamento manuale della leva di
apertura o chiusura dei fori.
Molla di comando manuale
Molla di richiamo che riporta in
posizione iniziale il dispositivo di
comando a impulsi.
Consultare la nostra documentazione su: www.ascojoucomatic.it
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INFORMAZIONI GENERALI
Definizioni
ELETTROVALVOLA CON
SEPARAZIONE DEL FLUIDO
• Membrana
Le elettrovalvole di
tipo a membrana
sono compatte,
con una lunghissima durata di esercizio e un ridottissimo volume
morto. Sono ideali
per le applicazioni
con fluidi aggressivi. Il corpo valvola è in acciaio inox
Fig. 1 o plastica (PVDF/
PP), con membrana in VMQ (silicone), FPM o PTFE. Bobina a basso consumo. Raccordi filettati. Serie 282
• Bilanciere
Le elettrovalvole di
tipo a bilanciere
sono compatte e
concepite per incorporare una separazione a tenuta
ermetica tra il fluido ed il sistema di
comando. Queste
valvole sono ideali
per applicazioni
con fluidi aggresFig. 2 sivi o in cui è richiesto il massimo grado di purezza del fluido. Bobina a basso
consumo e brevi tempi di risposta. Raccordi
filettati o a calzamento. Serie 110/360
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• Leva
Le elettrovalvole
con meccanismo di comando a leva sono
concepite per
applicazioni con
portate e pressioni differenziali
elevate. La dissipazione termica con la parte di
Fig. 3 comando elettromagnetico è
ottimizzata separando il sistema di comando dal corpo
valvola. Queste elettrovalvole sono ideali per
applicazioni con elevate temperature ambiente. Raccordi filettati o per tubo liscio. Serie
283/383
• Soffietto
Le
elettrovalvole
a soffietto presentano un’eccezionale
affidabilità di funzionamento a condizioni
gravose di esercizio e
durata prolungata.
Il corpo in PEEK o acciaio inox, i soffietti in
PTFE e le guarnizioni
di tenuta in Kalrez
(FFPM) rendono queFig. 4 ste valvole ideali per le
applicazioni con fluidi altamente corrosivi a portate elevate. Raccordi filettati. Serie 296/396
• Meccanismo a pinza per tubi flessibili
Elettrovalvole
con meccanismo
a pinza per tubi
consentono la piena
portata di passaggio
del fluido (senza
volumi morti) e
presentano una
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lunga durata di
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esercizio. Queste
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prestazioni sono
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consentite
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Fig. 5 meccanismo a
pinza, appositamente
studiato per fornire un funzionamento regolare
con carichi bilanciati. Non sono possibili
contaminazioni ed il funzionamento
dell’elettrovalvola è particolarmente silenzioso.
Senso bidirezionale di circolazione del fluido.
Serie 284/384
• Elettrovalvola a comando diretto
In una elettrovalvola a comando
diretto, il nucleo
mobile è collegato
meccanicamente
all’otturatore, che
apre o chiude il foro
in funzione della
condizione di eccitazione o meno
della bobina. Il funzionamento è indiFig. 6 pendente dai parametri di portata e
pressione, che possono andare da zero al
valore massimo ammissibile.
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TIPI DI ELETTROVALVOLE/ VALVOLE
2/2: 2 vie / 2 posizioni (Fig. 1, da 3 a 5)
Le valvole a due vie sono dotate di due
connessioni raccordabili (arrivo e utilizzo).
Costruzioni proposte:
Normalmente chiusa
Chiusa in mancanza di tensione, aperta sotto
tensione.
Normalmente aperta
Aperta in mancanza di tensione, chiusa sotto
tensione.
3/2: 3 vie / 2 posizioni (Fig. 2)
Sono dotate di tre connessioni raccordabili
(arrivo, utilizzo e scarico) e due posizioni di
funzionamento. Quando uno dei fori è aperto,
l’altro è chiuso.
Tre varianti proposte:
Esecuzione normalmente chiusa
Chiusa in mancanza di tensione: arrivo di
pressione chiuso, utilizzo collegato allo scarico. Aperta sotto tensione: arrivo di pressione collegato all’utilizzo, scarico chiuso.
Esecuzione normalmente aperta
Aperta in mancanza di tensione: arrivo di
pressione collegato all’utilizzo, scarico chiuso. Chiusa sotto tensione: arrivo della pressione chiuso, utilizzo collegato allo scarico.
Esecuzione universale
Funzionamento “normalmente chiuso” o “normalmente aperto”. La valvola può essere
inoltre collegata in modo da selezionare uno
o due utilizzi (miscelazione) o per deviare il
flusso da un utilizzo all’altro (distribuzione).
Consultare la nostra documentazione su: www.ascojoucomatic.it
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Temperatura ambiente minima
Viene consigliato un limite nominale di 0°C per
tutti i casi dove è prevista la presenza di
umidità (vapore d’acqua).
Nelle applicazioni non soggette a fenomeni
gelidi, la temperatura ambiente minima può
raggiungere i -20°C. Sono inoltre disponibili
esecuzioni speciali per temperature ambiente sino a -40°C.
Temperatura ambiente massima (TS)
Le temperature ambiente massime indicate si
basano essenzialmente su risultati sperimentali. Corrispondono alle condizioni di prova,
impiegate per verificare i limiti di funzionamento dell’isolamento delle bobine, in cui la bobina
è in tensione e il fluido nella valvola ha raggiunto la sua temperatura massima.
Tempo di risposta
Il tempo di risposta è il periodo trascorso tra
l’eccitazione (o la diseccitazione) di una
elettrovalvola e l’istante in cui la pressione in
uscita raggiunge una percentuale data del
suo massimo a regime costante; l’uscita è
infatti collegata ad un circuito con parametri
specifici.
Il tempo di risposta viene determinato da
cinque fattori:
1.
2.
3.
4.
Tipo di corrente: CA o CC
Fluido controllato: viscosità e pressione
Tipo di comando: diretto o assistito
Dimensioni delle parti mobili del meccanismo valvola
5. Circuito di misura del tempo di risposta.
Pressione massima ammissibile
La pressione massima a monte o pressione
di funzionamento del circuito che
l’elettrovalvola o la valvola può sopportare
senza rischi di deterioramento e a determinate temperature (secondo EN 764).
Pressione differenziale massima ammissibile (PS)
Pressione differenziale massima ammissibile
(in bar), tra l’ingresso e l’uscita di
un’elettrovalvola, alla quale una bobina può
funzionare in completa sicurezza.
Pressione differenziale minima ammissibile
Pressione differenziale minima ammissibile
richiesta per aprire e mantenere aperta
l’elettrovalvola. L’elettrovalvola inizia a chiudersi quando la pressione scende al disotto
del valore differenziale minimo.