Software KARTO® - lezione 1 Caricare, visualizzare e consultare dati vettoriali 1. Costruire una vista sui dati geografici Per utilizzare Karto® nelle funzioni CAD-GIS-Analisi, è opportuno che i dati grafici e alfanumerici siano organizzati in modo corretto. Tale organizzazione è necessaria per fare modo che le interazioni tra la componente CAD e la componente DataBase si realizzino sempre correttamente e con efficienza. L’utente può autonomamente generare un ambiente di lavoro (un set di cartelle e fonte dati ODBC) dove archiviare e organizzare i dati; al fine di semplificare questo tipo di gestione è stato predisposto il programma Gestione Lavori. Per “Lavoro” si intende un insieme omogeneo per qualità di dati grafici e alfanumerici che rappresentano un territorio. Il “Lavoro” è fisicamente costituito da una serie di cartelle dove i dati graficoalfanumerici vengono archiviati e tra loro interagiscono. Nella barra del Titolo della finestra, viene riportato, oltre a nome e versione del programma l’area di lavoro Karto® attiva. Nella barra di dialogo, in basso a destra nella finestra, viene mostrata la modalità di lavoro (locale o remota). Tutte le funzioni attivabili da questo pannello, sono dedicate alla gestione delle aree di lavoro Karto®, di seguito vengono riportate le spiegazioni di ogni singolo comando: 1. 2. 3. 4. 5. Nuovo: comando per la creazione di una nuova area di lavoro Seleziona: Apre un pannello per selezionare il lavoro desiderato Backup lavoro: esegue il salvataggio dell’area di lavoro generando un unico file Restore lavoro: permette il ripristino di un backup salvato in precedenza Eliminazione lavoro: permette la cancellazione completa o parziale dell’area di lavoro GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it 1 6. Rinomina/Copia lavoro: permette la rinomina o copia delle cartelle di lavoro 7. Configura lavoro attivo: permette di configurare i parametri generali per il lavoro attivo 8. Gestione tabelle sigle mappedb: verifica e segnala la congruenza tra il percorso-nome file memorizzato in DataBase per il collegamento tra le mappe e i dati alfanumerici 9. Amministra server remoto: permette di amministrare aree di lavoro su server remoti 10. Esci: Esce dall’applicazione Gestione Lavori 11. Guida in linea Creata l’Area di Lavoro è possibile, a questo punto, accedere a Karto® per creare o caricare nuove mappe o dati. Se i dati disponibili non hanno un sistema di riferimento definito, con il modulo GIS Translate è possibile assegnare a una o più mappe il corretto sistema di riferimento tra quelli presenti in archivio, oppure definirne liberamente di nuovi. Questo modulo permette, inoltre, di convertire una mappa dal suo sistema di riferimento a un altro impostato dall'utente (è possibile la conversione di più mappe contemporaneamente). GIS Translate provvede a scrivere il file con estensione .prj, il tipico file che fa parte del set di uno shapefile e che conserva l'informazione sul sistema di coordinate, espresso in Well-Known Text, con lo stesso nome della mappa. 2. Informazioni sui dati vettoriali Karto® utilizza un formato dati vettoriale proprietario, quindi qualsiasi dato GIS disponibile viene importato e convertito nei formati proprietari. Karto® può importare sia formati vettoriali tipicamente CAD (DWG, DXF, CXF) e gestirli nel proprio ambiente CAD creando il file con estensione .kc1 collegabile ad una tabella di database: 2 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it che formati vettoriali tipicamente GIS (Personal GeoDatabase di tipo ESRI, file GML di tipo ESRI profile, SHP) e quindi gestibili nel proprio ambiente GIS) creando delle Feature class con estensione .kf1: Le feature class sono un assieme di geometrie (feature) semplificate in oggetti Punto, Linea, Area, che rappresentano geograficamente degli attributi. Le feature class possono contenere tipi-geometrici semplici omogenei: point, line o polygon, in questo caso si parla di semplici features; ciascuna geometria avrà un corrispondente record di attributi alfanumerici, nella corrispondenza di uno a uno. Oppure tipi-geometrici multipli in questo caso si parla di feature class multi-part, ovvero multi-point, multi-line, multi-polygon; in questo caso ciascun assieme di geometrie avrà un unico record di attributi alfanumerici. Oppure tipi-geometrici collezione; in questo caso la feature class può essere vista come un’estensione del tipo precedente, con la differenza che le aggregazioni potranno essere di tipo-geometrico differente (ad esempio la feature class Edifici, rappresenta l’edificio con l’oggetto geometrico regione per l’immobile principale e come punti le pertinenze, l’assieme “edificio” avrà un unico record alfanumerico che lo descrive). L’uso delle feature class permette di definire e applicare la topologia, ovvero di stabilire vincoli e regole spaziali sia tra geometrie della stessa feature class che tra feature class differenti. Inoltre, alle feature class, potranno essere applicate delle operazioni di selezione tramite operatori spaziali (es. distante da..., intersecato da..., toccato da..., ecc...) sia per eseguire selezioni di elementi (geoquery) che generare nuovi strati informativi (geoprocessing). Bisogna ricordare che Karto® permette di “promuovere” a feature class file di disegno in formato CAD, purché abbiano almeno una tabella dati collegata. 3. Caricare dati vettoriali I dati vettoriali (shapefile) dell’Abruzzo possono essere importati in Karto® seguendo questo percorso, (scegliamo per esempio di importare lo SHP Comuni): avviare Karto e dal menu a tendina File scegliere File→Importa→Feature Class→Importa da Shape file (SHP) selezionare lo shape-file da importare una volta selezionato la procedura avvierà l’elaborazione; al termine della creazione della parte geometrica inizia il wizard di creazione della struttura alfanumerica essendo una prima importazione il pannello propone come default la creazione di una Tabella nuova avente nome uguale al nome dello shape-file importato; nel caso fosse presente già una tabella con tale nome, il pannello si predisporrà nella modalità Tabella esistente, in modo tale da poter accodare i dati (caso di shape-file separati ma che descrivono un’unica caratteristica) 3 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it Premendo Ok il pannello mostra la struttura della tabella che verrà generata. É possibile in questa fase, tramite i comandi presenti sul pannello togliere o aggiungere campi in importazione o rinominare campi (caso di nomi-campo riservati) o salvare la “struttura di importazione” per caricamenti dati successivi Al termine dell’elaborazione verrà mostrato il pannello che segnala il numero di record (318 in questo caso) caricati in tabella e richiede conferma per la generazione automatica della “maschera” sul record. La “maschera” è il form di interfaccia per le operazioni di input, edit e query tramite gli strumenti di Karto® Il programma mostra la struttura ad albero dell’applicazione Dbase esistente (nel caso in esempio un’applicazione vuota) e propone come gruppo di tabelle KARTO_SHP 4 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it Seguire il wizard e confermare i vari pannelli che la procedura propone fino alla conclusione dell’elaborazione, quindi verrà mostrata la nuova Feature Class: In fase di caricamento alla cartografia Karto® assegna una vestizione di default, comunque gli attributi grafici della feature class possono essere variati come vedremo in seguito. Seguiamo la stessa procedura per caricare gli altri shape presenti nella cartella “Dati per Esercitazioni”. Come già detto prima per ogni shape importato viene creato un file con estensione .kf1. Appena importati tutti gli shape è possibile, dagli ambienti CAD e FEATURE di Karto®, creare un nuovo file project, che ha estensione .fpr , utilizzando il comando File→Nuovo →Feature class project. Questo nuovo ambiente consente di gestire, tra le altre cose, lo strumento Legende che permette di realizzare delle carte tematiche basate sugli attributi di database delle Feature Class. Vedremo questa funzionalità al paragrafo 5. Digitato il comando ci troviamo nell'ambiente Feature class project e qui possiamo caricare tutti i layers vettoriali importati prima: 5 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it 4. Vestire dati Gli attributi grafici delle features possono essere modificati cliccando su Modifica→Attributi grafici feature class oppure premendo la combinazione dei tasti CTRL+Invio: La finestra Modifica attributi della feature class consente la modifica della vestizione grafica della feature class attiva: Colore, Stile regione, Scala, Angolo, Colore di riempimento, Trasparenza, Mostra contorni nel caso di modifica di feature poligoni. La finestra naturalmente avrà aspetto diverso in funzione delle diverse tipologie di geometrie da modificare, quindi nel caso di modifica di feature linea possiamo modificare Colore, Tipo di Linea, Spessore di linea, Scala tipo di linea; nel caso di modifica di feature punti possiamo modificare Colore, Nome Blocco, Scala X, Scala Y, Angolo. Tutte le modifiche di vestizione grafica potranno essere salvate e registrate nel file .kf1, per essere visualizzate alla successiva riapertura del file. Utilizzando il comando File→Gestione multifile feature oppure cliccando sull’icona è possibile visualizzare tutte le features sovrapposte (sempreché siano nello stesso sistema di riferimento) in un unico documento. A destra avremo un’anteprima degli ingombri delle mappe sovrapposte con il file attivo in correzione con il colore blu, gli altri in unione con il colore nero nelle loro rispettive posizioni. Invece nell’elenco a sinistra avremo la feature attiva che viene indicata dalla Matita. Possiamo rendere attiva qualsiasi feature facendo doppio click sulla feature desiderata. In questo caso possiamo modificare la vestizione grafica della feature class attiva e vedere i risultati in sovrapposizione. Nella finestra Gestione multifile feature dal menu a tendina Visualizza è possibile abilitare il comando Usa un colore per ogni file: se attivo, i file in elenco verranno mostrati con colori diversi. Viene richiesto se impostare il colore di partenza, al primo file in elenco verrà assegnato il colore selezionato, al secondo il colore seguente ecc... Questa opzione può risultare utile quando lavorando con mosaici di disegni si intenda mettere in evidenza i limiti dei diversi file. 6 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it 5. Gestire la legenda Come già detto le Legende possono essere gestite nell’ambiente Feature class project. Organizzare le legende in modo opportuno ci consente di realizzare delle carte tematiche basate sugli attributi di database delle Feature Class. Creiamo un nuovo file project utilizzando il comando File→Nuovo→Feature class project così ci troveremo nell'ambiente Feature class project. L'ambiente si compone di 3 elementi principali: 1. Disegno: è la sezione dedicata alla visualizzazione della carta tematica, dei file Cad caricati e dei raster. Mette a disposizione dell'utente i classici strumenti di visualizzazione (zoom, pan ecc.) e di stampa (Gestione stampe, anteprima ecc.) 2. Struttura del progetto: Quest'area permette all'utente di caricare i file nel progetto (file cad, raster o feature) e di creare o modificare le legende. 3. Categorie: In questa sezione vengono riassunte le diverse categorie create dallo strumento Legende. L'entità base di un feature class project è il Gruppo, cioè un insieme che può contenere file di tipo diverso. Ogni progetto può essere formato da più gruppi e ogni gruppo può contenere al suo interno tutti i file CAD, raster o feature class che vogliamo inserire. Selezioniamo il comando "Nuovo Gruppo" dalla tendina Edita oppure selezioniamo lo stesso comando dal menù che appare cliccando con il tasto destro del mouse sulla voce "Gruppi" della struttura del progetto. Utilizziamo il pannello che compare per dare un nome al nuovo Gruppo ed eventualmente inseriamo una breve descrizione: chiamiamo questo "Nuovo Gruppo" Abruzzo. 7 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it Una volta creato il gruppo nell’area Struttura del progetto compaiono tre icone che permettono nell’ordine, cliccando con il tasto destro del mouse su di esse, di caricare all’interno del gruppo: Layers Raster georeferenziati Layers CAD (.kc1) Layers feature (.kf1) Clicchiamo con il tasto destro del mouse sulla voce "Feature layers" della struttura del progetto e aggiungiamo le feature class precedentemente create della Regione Abruzzo (Comuni, strade, fiumi, etc). Utilizziamo il pannello che compare per selezionare il file desiderato ed eventualmente inseriamo una breve descrizione (se non inseriamo nessuna descrizione nella struttura del progetto comparirà la path della feature selezionata). Ogni layer feature caricato avrà una icona Legends con una legenda di Default già esistente che visualizzerà la feature class o con un colore di default assegnato dalla procedura, oppure se precedentemente abbiamo provveduto a modificare la vestizione grafica della feature, con i parametri che avevamo scelto. A questo punto possiamo intervenire sulle legende e personalizzarle. Clicchiamo con il tasto destro del mouse sulla voce "Legends" del Layers Comuni e creiamo una nuova Legenda. Comparirà un pannello Proprietà della Legenda dove sarà possibile impostare i parametri della nuova legenda Dati Generali è possibile inserire o modificare: - Nome della legenda - Descrizione - Note - Limiti entro cui la legenda sarà visibile Dati del File visualizza i dati sull'estensione del file e sul sistema di coordinate che utilizza Parametri generali impostare i parametri generali di visualizzazione: - Contorno delle regioni 8 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it - Elementi esclusi dall'analisi e la Simbologia così strutturata: Features: I tipi di legende di questo gruppo consentono di specificare lo stesso tipo di impostazioni per tutte le feature del file. Simbolo singolo: Permette di impostare caretteristiche di visualizzazione comuni per tutti gli elementi della feature class Categorie: I tipi di legende di questo gruppo consentono di dividere gli elementi della feature class a seconda del valore di uno o più attributi alfanumerici. Valori unici: Permette di dividere gli elementi della feature class in base al valore contenuto in un singolo campo del database e di impostare le caratteristiche di visualizzazione per ogni categoria creata Valori unici su più campi: Permette di dividere gli elementi della feature class in base al valore contenuto in uno o più campi del database e di impostare le caratteristiche di visualizzazione per ogni categoria creata Simboli: Permette di dividere gli elementi della feature class in base al valore contenuto in un campo del database e di impostare le caratteristiche di visualizzazione per ogni categoria creata Quantità: i tipi di legende di questo gruppo consentono di dividere gli elementi della feature class in un numero stabilito di classi a seconda del valore di un attributo numerico. Gradazioni di colore: Permette di creare un numero a piacere di classi di valore e rappresentarle utilizzando una gradazione di colore. Simboli graduali: Permette di creare un numero a piacere di classi di valore e rappresentarle utilizzando simboli di diversa grandezza e colore. Simboli proporzionali: Permette di creare una classificazione in cui la grandezza di ogni simbolo è proporzionale al valore dell'attributo che rappresenta. Query: consente di impostare delle query di selezione per filtrare i dati della feature class, limitando in questo modo la creazione della legenda ai soli dati a cui si è interessati 9 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it Etichette: consente di utilizzare uno o più campi del database della feature class per creare e inserire delle etichette nella visualizzazione finale della mappa tematica Relazioni: consente di mettere in relazione la tabella della feature class caricata con altre tabelle presenti nello stesso database; utilizzando questa funzionalità si ha la possibilità di ampliare notevolmente la quantità di dati su cui svolgere le operazioni di elaborazione e visualizzazione, ottenendo in questo modo risultati più precisi ed accurati. Adesso creiamo, per esempio, una legenda di tipo Valori unici per ottenere una carta tematica in cui tutti i comuni della stessa provincia siano colorati allo stesso modo. Innanzitutto scegliamo il campo che vogliamo usare come filtro dall'elenco, in questo caso NOME_PROV e scegliamo una scala di colore adatta allo scopo: Clicchiamo sul bottone Aggiungi tutti i valori; Il pannello della legenda mostrerà il nome delle province (in questo caso 4) e la quantità di record per ogni valore (in questo caso corrispondono al numero di comuni per provincia). Proviamo a creare nuove legende per ogni feature class caricata utilizzando le varie opzioni di Simbologia che il pannello Proprietà della Legenda ci propone (Simbolo singolo, Valori unici, Valori unici su più campi, Simboli, Gradazioni di colore, etc). 6. Organizzare la vista L’area Struttura del progetto visualizza i layers secondo l’ordine con il quale vengono caricati. Un layer può essere trascinato in una posizione diversa cliccando il nome del layer con il tasto sinistro del mouse mantenuto pressato. La visualizzazione di un layer può essere attivata o disattivata facendo doppio click sarà colorata in caso contrario risulterà grigia . sul nome del layer. Quando un layer è attivo l’icona Poiché un layer può avere più legende, una legenda può essere attivata o disattivata facendo doppio click sul nome della legenda, in questo caso l’icona della legenda attiva risulterà rossa disattivata sarà blu mentre quella . 10 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it Naturalmente la legenda attiva sarà visualizzata nell’area Categorie. Lo stesso discorso di Attivazione/Disattivazione vale sia per i layer tutti assieme (doppio click su Raster/Cad/Feature layers) che per i Gruppi (doppio click su Abruzzo), in tal caso le icone da colorate diventeranno grigie passando dallo stato Attivato a Disattivato. 7. Navigare sui dati I comandi di Zoom permettono di gestire l'ingrandimento degli oggetti visualizzati sullo finestra di lavoro o sulla zona visualizzata spesso anche chiamata Vista. E' possibile ingrandire e rimpicciolire la Vista attuale tramite i comandi di ZOOM: Zoom Finestra Zoom: Ingrandisci Zoom: Rimpicciolisci Zoom: Ottimizza misure Ingrandisci zona di lavoro Zoom precedente ma generalmente è più veloce usare le apposite funzioni del mouse: Shift + rotazione in alto della rotella del mouse: provoca l'ingrandimento della vista attuale, centrata sulla posizione del cursore del mouse Shift + rotazione in basso della rotella del mouse: provoca il rimpicciolimento della vista attuale, centrata sulla posizione del cursore del mouse 11 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it I comandi di Pan permettono di spostare la vista attuale sul disegno usando uno di questi metodi: • Cliccare una zona del disegno con la rotella del mouse e trascinarla. Sostando poi nei pressi della cornice della finestra di disegno, lo spostamento prosegue autonomamente. • Cliccare una zona VUOTA del disegno col tasto sinistro del mouse e trascinarla. Sostando poi nei pressi della cornice della finestra di disegno, lo spostamento prosegue autonomamente. • Ruotare la rotella del mouse per muoversi verticalmente • Ruotare la rotella del mouse col tasto Ctrl premuto per muoversi orizzontalmente • Usare le barre di spostamento come per le normali applicazioni Windows E' possibile memorizzare e richiamare le viste, o tornare alla vista precedente. Le Viste memorizzate vengono salvate all'interno del disegno corrente. Infine nel box Scala è possibile impostare una scala definita. Bisogna però ricordare che i dati che stiamo usando per le esercitazioni, cioè la Regione Abruzzo, anche se gli shape non hanno un .prj associato, sono nel Sistema di Riferimento WGS84 e quindi le coordinate visualizzate sono Latitudine e Longitudine e l’unità di misura è in gradi. Quindi I valori delle scale tradizionali sono in questo momento inutilizzabili, almeno fino a quando non avremo trasformato questi dati in Sistemi di Riferimento Italiani proiettati e quindi metrici, solo allora potremo utilizzare correttamente il box Scala. 8. Interrogare i dati E’ noto che ai dati vettoriali è sempre collegata una tabella di database e ad ogni entità grafica è associato un record strutturato in maniera tale da contenere un insieme di campi o elementi, ciascuno dei quali possiede nome e tipo propri. In Karto® è possibile interrogare i dati anche se il programma di gestione delle mappe non è aperto, attraverso il modulo GESTIONE DATI, oppure quando il programma di gestione delle mappe è aperto utilizzando le funzioni proprie presenti nei menù del programma, interrogando direttamente l’entità o le entità grafiche che compongono la mappa (comando Oggetto). Identifica Il modulo GESTIONE DATI, avviato dall'icona (Gestione Dati) nel gruppo Miduell Karto® 11, creato al momento dell’installazione del software, permette, appunto, la gestione dei dati: inserimento, correzione e consultazione dei dati sia nella modalità di funzionamento collegato a Karto®, (quando gli inserimenti o le correzioni avvengono dal programma di grafica tramite le funzioni del menu dbase di Karto®) sia nella modalità scollegato da Karto®. Il supporto di alcune funzioni dipende dall'implementazione del driver ODBC utilizzato e quindi può variare da un database ad un altro. Infatti il programma utilizza i driver ODBC che costituiscono un'interfaccia standard verso i più diffusi database. Tali driver sono normalmente già presenti nel sistema operativo, installabili da MS Office oppure possono essere scaricati dal sito Microsoft o dai siti dei produttori dei differenti DataBase. Attraverso l'interfaccia ODBC per la memorizzazione dei dati, il programma può creare database e tabelle compatibilmente con le possibilità previste dal driver utilizzato, ad esempio: -con il driver MS Access è possibile creare il database e le tabelle automaticamente dal programma e generare un file avente per nome il nome del lavoro attivo con estensione .mdb nella cartella \documenti\karto\nome_lavoro\dbrun; -con i driver Dbase, Foxpro, Paradox, Text files viene creata per ogni tabella un file con estensione .dbf o .txt nella cartella \documenti\karto\nome_lavoro\dbrun; 12 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it -con SqlServer, Oracle, ed altri DBMS il programma può creare solo le tabelle e memorizzare i dati nel database specificato nel datasource ODBC con nome uguale al nome del lavoro attivo; la creazione e profilazione utenti verrà delegata agli appositi programmi di amministrazione dei DataBase prescelti. Se nelle tabelle sono previsti campi di tipo immagine, il programma predispone una cartella nell'area dati \documenti\karto\dbrun\nome_lavoro che ha per nome il nome tabella ed estensione .img. Avviando il programma viene proposto il pannello visualizzato a destra. Nel pannello sono visualizzati, sotto forma di un grafico ad albero i componenti degli archivi relativi al lavoro attivo selezionato. Per poter inserire o modificare i dati in una tabella, è necessario prima selezionarla e successivamente premere il tasto Apri oppure fare doppio click sulla tabella selezionata. In questo caso vedremo tutti gli archivi creati al momento dell’importazione degli shape della Regione Abruzzo che stiamo utilizzando per le esercitazioni. Apriamo la tabella centri_abitati e visualizziamo la tabella contenente i dati memorizzati. Se la tabella è collegata alla grafica, come in questo caso, il programma visualizza anche i campi "mappa, nel, color, tiplin" che costituiscono le chiavi di legame del record all'oggetto grafico. I dati visualizzati non sono modificabili direttamente dalla griglia, ma solo agendo dal menu a tendina o a bottoni, in questo caso bisogna indicare al programma se si desidera effettuare un inserimento, una correzione, una ricerca o una cancellazione. Per eseguire tali operazioni attivare il menu a tendina "Modifica" e confermare il tipo di funzione da attivare, oppure lanciare l'esecuzione dalla barra dei pulsanti. E' anche possibile, nel caso di correzioni o 13 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it cancellazioni, attivare una scheda facendo doppio clic sulla riga contenente i dati da modificare/eliminare. Si aprirà la maschera relativa al record selezionato per le operazioni sia di consultazione, stampa o, se consentito dal profilo utente, edit dei dati alfanumerici: Il comando Identifica Oggetto attivabile cliccando sull’icona o dal menu a tendina Strumenti→Identifica Oggetto permette data una selezione multipla (per zone rettangolari o poligonali) o singola (click del mouse in grafica) di avere su apposito pannello le informazioni geometriche e alfanumeriche relative agli elementi selezionati. 14 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it Nel pannello attraverso la box “Cerca su:” è possibile scegliere su quale feature class attiva eseguire il comando oppure su tutte assieme. Cliccando sull’entità grafica che si vuole interrogare il pannello nella prima parte a destra mostra gli attributi della feature, nella seconda parte quelli geometrici; se senza chiudere il pannello si selezionano altri oggetti in grafica, il pannello, nella parte sinistra, aggiungerà le informazioni relative creando un elenco delle entità selezionate. Selezionando la riga corrispondente sull’elenco verranno mostrati nella griglia gli attributi relativi. Il pannello mette a disposizione una serie di comandi per l’evidenziazione degli elementi riportati nel pannello Informazioni. Nessuna: nel caso di selezione l’elemento non verrà mostrato Semplice: l’elemento selezionato verrà evidenziato Blink: l’elemento selezionato verrà fatto lampeggiare Zoom su elemento Pan su elemento: la finestra si sposterà sull’elemento senza cambiare lo zoom Maschera: apre la maschera relativa al record selezionato per le operazioni sia di consultazione, stampa o, se consentito dal profilo utente, edit dei dati alfanumerici Bibliografia: AA.VV. – Manuale di KARTO – Miduell Informatika Srl Webgrafia: http://www.miduell.it http://www.kartoportale.it Redatto da: Maurizio Foderà – [email protected] 15 GEOforUS – Geography & Technology Network – www.geoforus.it