anatomia di base dei pesci

ANATOMIA DI BASE DEI PESCI
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Sunday, 17 January 2010 17:37 - Last Updated Tuesday, 19 January 2010 09:14
Esiste una grande varietà di specie nel mondo,ogni razza si è adattata a vivere in un habitat
specifico.
Esaminando la forma del corpo , l'acquariofilo può imparare molto circa i luoghi di origine di una
specie.
LA FORMA DEL CORPO:
I pesci di superficie sono facilmente riconoscibili per la bocca rivolta verso l'alto, i pesci con
corpo piatto e compresso lateralmente provengono da biotopi con canneti, fitta vegetazione e
scarso movimento dell'acqua, ( es: Discus Scalare).
I pesci col corpo slanciato o siluriforme con bocca centrale sono abiatanti degli strati d'acqua
centrali.
I pesci di fondo hanno la bocca rivolta verso il basso e barbigli molto sviluppati, oppure hanno
bocca a ventosa quando amano nutrirsi di sostanze vegetali.
PINNE:
Le pinne sono utilizzate per il movimento, la stabilità, la costruzione del nido, e durante la
deposizione delle uova,inoltre sono formidabili organi tattili.
Molte speci di allevamento hanno pinne molto sviluppate, queste speci sono il frutto di una
selezione dell'uomo, raramente possiamo trovare pinne così sviluppate negli esemplari
selvatici.
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La pinna caudale o coda viene utilizzata per la propulsione;pesci che hanno grosse pinne
caudali sono veloci nuotatori,mentre i pesci con pinna caudale arrotondata sono specializzati in
rapidi movimenti (tipici dei predatori).
L'unica pinna anale si trova sulla parte inferiore del corpo, poco prima della pinna caudale. La
pinna anale serve a stabilizzare il pesce durante il nuoto. Lunghe pinne anali fatte
ondeggiare coadiuvano la propulsione.
Le pinne ventrali o pelviche sono situati davanti alla pinna anale. Le pinne ventrali sono
utilizzati per fornire ulteriore stabilità nel nuoto. A volte queste pinne sono molto lunghe e
filiformi, in questo caso sono utlizzate come organo tattile. Inoltre le pinne ventrali sono
utilizzate dal pesce Corydoras per conservare le uova durante la deposizione.
Le pinne pettorali sono appaiate e si trovano in vicinanza della branchie e permettono al pesce
di effettuare manovre durante il nuoto. Queste pinne si sono adattate nel corso del tempo ed
hanno subito modificazioni, al punto che, qualche pesce vivente nel fondo, ha potuto adattarsi
a vivere negli strati superiori o addirittura fuori dall'acqua.. A volte le pinne pettorali sono dotate
di spine per la difesa.
La pinna dorsale è unica, situata sul retro del pesce serve ad migliorare l'equilibrio del pesce
durante il nuoto. I raggi di questa pinna sono spesso taglienti, e una colonna vertebrale è
spesso presente.
La pinna adiposa è una piccola pinna che si trova tra le pinne dorsali e caudali su alcuni pesci.
COSA RICOPRE IL CORPO:
La maggior parte dei pesci sono ricoperti da squame, che proteggono il corpo. Alcuni pesci
come il pesce gatto hanno placche ossee che servono allo stesso scopo. Altre specie hanno
scaglie molto piccole o addirittura non ne hanno proprio.
IL COLORE DEL CORPO:
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Anche se l'allevamento selettivo ha prodotto un numero di forme e di colori innaturali, i pesci
selvatici sono anch' essi colorati. Il colore ha un ruolo importante per i pesci. Alcune
specie hanno il corpo a strisce di colore marrone per camuffarsi e sfuggire all'attenzione dei
predatori. Altre specie usano il colore , per attrarre i compagni, altri utilizzano una specie
di piccoli occhi per trarre in inganno i predatori. I Ciclidi Mouth africani usano spesso queste
"false uova per l'accopiamento e la fecondazione.
Il colore è determinato dal pigmento del pesce e della riflessione della luce. Pesci che popolano
ambienti bui , di solito, hanno una colorazione scura della pelle, mentre le specie con
iridescenze d'argento sfruttano al riflessione della luce. Alcune specie sono in grado di alterare
la loro colorazione, mentre alcuni pesci assumono colorazioni diverse di notte.
Un pesce sano è quasi sempre più colorato di uno malato. Per mantenere vivi i colori dei pesci,
è indispensabili ottenere condizioni favorevoli dell'acqua, alimentare con una buona varietà di
cibi, ed allevarli con una popolazione di specie compatibili. Il colore gioca un ruolo di primo
piano durante l'accopiamento, e la lotta per il territorio.
BRANCHIE:
Le branchie sono l'organo attraverso il quale i gas vengono scambiati tra i pesci e l'acqua
circostante. Attraverso le branchie, i pesci sono in grado di assorbire l'ossigeno e carbonio
emettono anidride carbonica. Come i polmoni, le branchie hanno bisogno di una grande
superficie per lo scambio di gas.
Alcune specie hanno modificato le branchie e altri organi in modo da riuscire ad estrarre
l'ossigeno dall'aria atmosferica (labirintidi).
Perché i pesci d'acqua dolce possano vivere in un determinato ambiente , l'acqua deve
costantemente passare per il loro corpo grazie all' osmosi. L'osmosi è il movimento di acqua da
una superficie con meno sali disciolti per una superficie con più sali disciolti. Questa è la
ragione per la quale l'acqua passa nel corpo del pesce. L'acqua cerca di diluire l'alta
concentrazione di sali nel corpo del pesce. Pertanto, pesci d'acqua dolce sono costantemente
costretti ad espellere acqua attraverso le branchie, e assumere pochi liquidi per tenere il
corpo con forti concentrazioni di sali minerali.
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Linea laterale:
La linea laterale è una serie di condotti fluido-riempiti che si trova appena sotto le scaglie. Il
sistema della linea laterale è sensisbile alle vibrazioni in acqua. Così i pesci sono in grado di
rilevare i predatori, trovare cibo, e di muoversi in modo più efficiente. Molte specie di pesci
possono navigare senza visione al buio o in condizioni di acqua torbida. Il pesce cieco
delle caverne si basa interamente sul suo sistema di linea laterale.
Vescica natatoria:
La vescica natatoria è una sacca piena d'aria utilizzata per mantenere i pesci in uno stato di
assetto neutro in cui essi non affondare né galleggiano. Così i pesci sono in grado di stazionare
negli strati mediani dell'acqua. Numerose specie hanno modificato la vescica natatoria per
adattarla alle proprie abitudini di vita. Alcune specie possono inghiottire aria, passarla alla
vescica natatoria, e successivamente ricavarne ossigeno per la respirazione. Questo
adattamento è particolarmente conveniente incondizioni di scarso ossigeno nelle acque.
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