Pesce di acquacoltura Anguilla E' una specie molto comune nel Mediterraneo e nell'Atlantico Occidentale dove si riproduce (Mar dei Sargassi). Dopo la riproduzione, le larve (leptocefali) e poi i giovanili (cieche) ritornano nelle acque dolci europee. Trascorsi 8-15 anni, un orologio interno ordina alle anguille di tornare all'Oceano. Il loro dorso si fa più scuro, i fianchi e il ventre diventano bianco-argento. Prima di intraprendere questo viaggio, si alimentano fino a che loro corpo diventa composto per 1/3 di grasso. Poi smettono di nutrirsi, i loro occhi si ingrandiscono per poter sfruttare la luce della profondità marina e iniziano il loro percorso. L'istinto è talmente forte che se gli stagni in cui vivono rimangono privi di emissari si dirigono verso i fiumi strisciando attraverso prati e campi grazie all'orifizio delle branchie molto stretto che ne evita il disseccamento. Raggiunte le acque salate, le anguille si inabbissano e spariscono. Si ipotizza che ritornino verso il Mar dei Sargassi per accoppiarsi e poi morire, ma nessuno è ancora riuscito a provarlo. L'allevamento dell'anguilla ha radici antiche. I Greci le pescavano e poi le stabulavano con un costante ricambio d'acqua. In Oriente erano considerate degli animali sacri, in Boezia, invece le più grosse venivano sacrificate alle divinità. Anche i romani le allevavano tanto che Plinio notava come le anguille fossero l'unico pesce che, quando muore, non viene a galla. Oggi, l'allevamento dell'anguilla avviene prevalentemente in intensivo (vasche) in acque dolci.Si riproduce solo in maniera naturale in un periodo che è ancora sconosciuto. L'Italia è il primo produttore europeo di anguille e parte della produzione nazionale prende la strada dei mercati europei. Quando l'anguilla femmina raggiunge grandi dimensioni prende il nome di capitone. Orata Il suo nome deriva da una banda dorata molto evidente che collega anteriormente gli occhi. Decantata fin dai tempi dell'antica Grecia per la prelibatezza delle sue carni e per la maestosità dei suoi movimenti, fu consacrata a Venere dagli Ateniesi. E' un animale splendido, che vive lungo la fascia costiera, in prevalenza su fondali sabbiosi o a praterie di posidonie, a profondità che raggiungono i 150 metri. E' diffusa in tutto il bacino del Mediterraneo e nell'Adriatico orientale dalle Isole Britanniche alle Isole di Capo Verde. Vive isolata o in branchi non molto numerosi. L'orata è un pesce ermafrodita e in particolare sviluppa prima gli elementi maschili e successivamente quelli femminili. Questo fa sì che gli individui intorno ai 20-30 centimetri siano di regola maschi, mentre gli individui di taglia superiore sono femmine. Si nutre di molluschi e crostacei che riesce a triturare grazie ad una serie di denti molariformi tondeggianti e a superficie piatta. La sua dentatura è dunque un portento di efficienza e lo sanno bene i maricoltori che talvolta subiscono danni alla rete delle gabbie. Viene ampiamente allevata in tutta la nostra penisola nelle valli, in vasche ed in mare aperto. Si riproduce in condizioni controllate, in mare aperto, in autunno-inverno. Può superare i 5 Kg di peso. Spigola Appartiene alla famiglia dei serranidi. E' un pesce predatore e si nutre di pesci, crostacei e cefalopodi. Ha due spine dorsali distinte, di cui la prima è sostenuta da robusti raggi spiniformi. Negli individui adulti il colore di base è argenteo, negli individui giovani (avannotti) il dorso e i fianchi sono disseminati di punti neri (cromatofori). E' diffusa nell'Atlantico orientale e nel Mediterraneo.Vive nelle acque costiere e preferibilmente nelle acque salmastre delle lagune e delle foci dei fiumi. La riproduzione avviene nei mesi invernali: dalle uova, che sono in genere galleggianti, dopo due o tre giorni di incubazione si hanno delle piccole larve. La spigola viene pescata con tremagli, lenze e, raramente, con reti strascico. Questa specie è tra le più pregiate e oggetto di allevamento intensivo (vasche e gabbie) ed estensivo (lagune e valli) in acque marine e salmastre, anche a salinità molto bassa.Negli impianti di produzione, grazie all'impiego di mangimi e all'opportunità di allevare i pesci con regimi termici più elevati, è possibile ottenere spigole di taglia commerciale o da porzione intorno ai 350 grammi in 20-24 mesi, a partire dalla schiusa delle uova. I tempi necessari per giungere alla schiusa delle larve variano con il variare della temperatura dell'acqua: tra 13° e 20°C i tempi di incubazione richiedono da 70 a 45 ore di embriogenesi. Trota Pesce d'acqua dolce appartenente alla famiglia dei salmonidi, è diffusa in tutto l'emisfero settentrionale, dalle zone temperate a quelle più fredde. Esigente in fatto di ambiente, predilige acque fresche, pulite e ben ossigenate. Costituisce dunque un eccezionale indicatore biologico: si può essere certi, infatti che l'ambiente nel quale vive e si riproduce è puro ed esente da inquinamento e che le sue carni delicate la rendono non solo un piatto eccellente, ma anche un alimento perfettamente equilibrato dal punto di vista dietetico. La trota iridea viene largamente allevata in Italia in acque fredde, fortemente ossigenate e purissime. Grazie alle sue spiccate caratteristiche di adattabilità e di accrescimento viene utilizzata sia negli allevamenti, sia immersa nei corsi d'acqua a scopo di ripopolamento. La caratteristica di questa specie è la ricchezza di colori e di sfumature, che vanno dall'argento al verde-azzurro, passando per il nero, il viola e il rosso, per questo è detta trota arcobaleno. Viene allevata in vasche (impianti di tipo intensivo) e la riproduzione avviene da ottobre a marzo in condizioni controllate. Può raggiungere una taglia massima di 7 Kg ed è il più importante prodotto della piscicoltura italiana. Grazie al moltiplicarsi dei punti di vendita la trota è sempre reperibile fresca, già pulita, filettata e pronta da cuocere. Rispondendo alle esigenze di preparazioni rapide e facile i filetti freschi di trota trovano sempre maggiore gradimento nelle case italiane,in linea per altro con quanto avviene negli Stati Uniti e nei Paesi del Nord e Centro Europa. Sembrano aprirsi interessanti prospettive per il prodotto trasformato e per produzioni speciali quali filetto affumicato in baffa, preparazioni gastronomiche pronte al consumo, uova di trota e patè.