Gratuitamente avete ricevuto… gratuitamente date (Mt 10,8) Celebrazione per il MANDATO ECCLESIALE e MINISTERIALE ”ANIMATORI PASTORALI DI PROSSIMITÀ” Cattedrale di Vicenza 22 aprile 2005 Ore 20,30 PADRE NOSTRO (cantato) CONSEGNA DEL SEGNO (preceduto da una breve spiegazione) Distribuzione della cartolina della Campagna “I poveri non possono aspettare” BENEDIZIONE FINALE E CONGEDO Vescovo : Fratelli e sorelle, questo è il comandamento del Signore: che vi amiate gli uni gli altri come Lui ci ha amati. Non siete più servi ma vi ha chiamati amici perché vi ha fatto conoscere ciò che a sua volta aveva ricevuto dal Padre. Rimanete nell’amore di Dio, portate frutto e che il vostro frutto rimanga e vi benedica Dio onnipotente, Padre, Figlio e Spirito Santo. Tutti : Amen! Canto: SOLO ADESSO Solo adesso posso capire che mi sei sempre stato vicino Con tua misteriosa presenza, che chiedeva uno spazio d’amore. Rit. Tu lo sai ho sempre sperato che sarebbe venuto il momento di poter accettare il tuo dono; Tu lo sai ho sempre sperato di poter accettare il tuo dono; tu lo sai, ho sempre sperato. Solo adesso potrò diventare ciò che tu hai pensato di me Con il tuo generoso progetto che da sempre aspetta il mio sì. Rit. Solo adesso posso donare la speranza che hai posto in me, con la tua infinita bontà, che non può diventare illusione. Rit. 16 Canto di inizio: SPIRITO SANTO TU CHE SANTIFICHI Rit. Spirito Santo, tu che santifichi e liberi l’uomo, Dacci il coraggio di proclamare l’amore che salva. Tu sei come fuoco acceso per rischiarare e illuminare il mondo: tu sei la luce che ci rivela l’amore del Padre; tu ci apri gli occhi per riconoscere l’amore di Cristo. Rit. Libero sei come il vento, sei l’acqua viva che ci dà la vita, sei la presenza, il Dio che agisce che ama e che salva: tu sei la forza che ci rinnova e trasforma il mondo. Rit. Noi per te riceveremo la libertà che il Padre dà ai suoi figli: dalla paura, e dal peccato ci hai liberati; quella paura che ci divide e ci tiene schiavi Rit. Noi saremo testimoni di quella forza che ci tiene uniti: tu sei l’amore, che ci riunisce in un solo corpo, tu ci hai mandato per realizzarlo e per dirlo a tutti. Rit. 1 INTRODUZIONE E SALUTO Vescovo: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Tutti : Amen Vescovo: Il Signore Gesù ricco di misericordia, che accoglie ciascuno di noi e ci rende fratelli gli uni agli altri, sia con tutti voi. Tutti : E con il tuo spirito. Solista : Rendiamo grazie al Dio dell’universo che compie in ogni luogo cose grandi. Egli scruta l’abisso e il cuore e penetra tutti i loro segreti. Tutti : Della gloria del Signore è piena la terra! Solista :E’ Dio che ha esaltato i nostri giorni fin dalla nascita, ha posto il suo alito di vita in ogni essere vivente e ci ha immersi nel suo abbraccio di misericordia. Tutti : Egli è il solo che ci concede la gioia del cuore e da pace ai nostri giorni! Solista : Facciamo memoria di questo mistero di amore, fissiamolo nel cuore con gratitudine perché diventi la fonte dei nostri pensieri e dei nostri desideri di vita. Tutti : La luce del Signore è la nostra strada! Vescovo : Preghiamo Ti benediciamo o Padre, per l’avventura meravigliosa della tua tenerezza nella quale ci inviti ad essere uomini e donne discepoli del Tuo Figlio, dentro la storia dei nostri giorni, testimoni fragili di un amore che non ha confini né vincoli, se non la gratitudine verso di Te e la gratuità tra di noi. Tutti : A Colui che era, che è e che viene la nostra lode per i secoli eterni. Amen. 2 Vescovo : Fratelli e sorelle, oggi è la Chiesa di Dio che è in Vicenza che vi manda nel vostro servizio, è la Chiesa che riconosce il carisma che avete ricevuto dallo Spirito Santo. Fratelli e sorelle io vi mando come testimoni e servi di prossimità ai tanti fratelli, alle tante sorelle che si sentono ai margini, che faticano a benedire la vita quale dono, che sono provati e fiaccati. Fratelli e sorelle io vi mando come educatori di prossimità nelle nostre comunità parrocchiali. Il vostro ministero caritativo apra gli occhi delle nostre comunità cristiane perché vedano le necessità e le sofferenze dei fratelli; rifletta la luce della Parola di Dio perché le nostre parrocchie diventino sempre di più capaci di confortare gli affaticati e gli oppressi, impegnate lealmente al servizio dei poveri e dei sofferenti; sia lievito nella chiesa perché diventi testimonianza viva di verità e di libertà, di giustizia e di pace perché tutti gli uomini si aprano alla speranza di un mondo nuovo. Tutti: Signore, riconosciamo il dono dello Spirito e ci spenderemo più consapevoli del nostro ministero ecclesiale: educatori di prossimità nel tuo popolo che ha come fine il Tuo regno, come condizione la libertà e la dignità dei tuoi figli, come statuto il precetto dell’amore. Vescovo : Il Signore porti a compimento l’opera di bene che in voi ha iniziato. Tutti: Dio Padre, Figlio e Santo Spirito, tuo è il regno, tua è la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Amen 15 3° MOMENTO : “Va’ e anche tu fa lo stesso…” (Lc 10,37) Vescovo : Carissimi fratelli e sorelle, rinnoviamo la nostra fede in Dio che ci è Padre. Egli ci conosce nell’intimo, sul palmo della sua mano sta scritto il nostro nome. Ci ama di un amore forte, eterno, gratuito fin dall’inizio del mondo. Noi non siamo più girovaghi allo sbando, ma pellegrini amati, popolo in cammino, Chiesa che rende lode. Tutti : Rendiamo grazie al Signore nostro Dio perché eterno è il suo amore per noi! Vescovo : Carissimi fratelli e sorelle, Gesù , il Cristo, ci ha rivelato il volto del Padre: un volto di tenerezza, di misericordia, di attenzione e cura per ogni persona, di perdono. E’ Lui che è venuto non per essere servito ma per servire e ci invita a prendere su di noi le fatiche degli uomini e delle donne dei nostri giorni senza fuggire, senza voltare la faccia. Tutti : Signore Gesù sostieni il nostro desiderio di bene e accompagnaci nella volontà di compierlo! Vescovo: Carissimi fratelli e sorelle, lo Spirito Santo purifichi i nostri cuori affinché possiamo accogliere i volti, la storia, il pianto di tante persone che abitano le nostre strade, i nostri paesi. Ci aiuti a far si che le risposte a tanti bisogni primari di vita diventino “occasioni” per essere persone che si amano per nome, affabili vicini di casa, fratelli in dignità, infaticabili costruttori di giustizia. Tutti: Beati noi se vivremo con amore il vangelo della carità che ci è stato annunciato! 14 1° MOMENTO: “Ho avuto fame…” (Mt 25,35-36) Lettore: “Dalla comunione intra-ecclesiale, la carità si apre per sua natura al servizio universale, proiettandoci nell’impegno di un amore operoso e concreto verso ogni essere umano. E’ un ambito questo, che qualifica in modo ugualmente decisivo la vita cristiana, lo stile ecclesiale e la programmazione pastorale. Il secolo ed il millennio che si avviano dovranno ancora vedere, e anzi è auspicabile che lo vedano con forza maggiore, a quale grado di dedizione sappia arrivare la carità verso i più poveri. Se siamo partiti davvero dalla contemplazione di Cristo, dovremo saperlo scorgere soprattutto nel volto di coloro con i quali egli stesso ha voluto identificarsi…”(Novo millennio ineunte n. 49). Testimonianza : Caritas parrocchiale Silenzio Canto: DIO CI HA CHIAMATI Dio ci ha chiamati dalle tenebre alla luce Per formare un solo corpo, tempio dello spirito. Dio ci ha chiamati all’amore che perdona… Per formare un solo corpo, tempio dello spirito Dio ci ha chiamati a un identica speranza.. Per formare un solo corpo, tempio dello spirito Dio ci ha chiamati alla stessa santità.. Per formare un solo corpo, tempio dello spirito Dio ci ha chiamati a cantarlo in libertà…. Per formare un solo corpo, tempio dello spirito Dio ci ha chiamati all’unione con il Figlio… Per formare un solo corpo, tempio dello spirito Dio ci ha chiamati alla pace, che è suo dono… Per formare un solo corpo, tempio dello spirito Dio ci ha chiamati sotto l’albero di croce…. Per formare un solo corpo, tempio dello spirito 3 Lettore: “O Dio, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra. Chi è l’uomo perché te ne ricordi? E il figlio dell’uomo perché ti prenda cura di lui? Lo hai fatto poco meno degli angeli. Di gloria e di onore lo hai circondato. Tutto gli hai messo sotto i suoi piedi. (Salmo 8) “Tutte le violenze che vengono commesse nei confronti dei nostri fratelli, sono offese eucaristiche: perché i nostri fratelli non sono riconosciuti come persone uguali alle altre. (don Tonino Bello) Testimonianza: Persona detenuta Silenzio Canto: POPOLI TUTTI Popoli tutti, benedite il signore: cantatelo nei secoli. Giovani e vecchi, benedite il Signore: cantatelo nei secoli. Voi che credete, benedite il Signore: cantatelo nei secoli. Voi che ignorate, benedite il Signore: cantatelo nei secoli. Semi buoni, benedite il Signore. Strade dell’uomo, benedite il Signore. Luci ed ombre, benedite il Signore. L’intelligenza, benedica il Signore. Alleluia, Alleluia, Alleluia, Alleluia! 2° MOMENTO : “Il seminatore uscì a seminare” (Mt. 13,3) Canto: ALLELUIA Dal Vangelo secondo Matteo: Chiamati a sé i dodici apostoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità. I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello; Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello, Filippo e Bartolomeo, Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, che poi lo tradì. Questi dodici Gesù li inviò dopo averli così istruiti: “Non andate fra i pagani e non entrate nelle città dei Samaritani; rivolgetevi piuttosto alle pecore perdute della casa d’ Israele. E’ strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro, né argento, né moneta di rame nelle vostre cinture, né bisaccia da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché l’operaio ha diritto al suo nutrimento. Gesù uscì di casa e si sedette in riva al mare. Si cominciò a raccogliere attorno a lui tanta folla che dovette salire su una barca e là porsi a sedere, mentre tutta la folla rimaneva sulla spiaggia. Egli parlò loro di molte cose in parabole. E disse: “Ecco, il seminatore uscì a seminare. E mentre seminava una parte del seme cadde sulla strada e vennero gli uccelli e la divorarono. Un’altra parte cadde in luogo sassoso, dove non c’era molta terra; subito germogliò, perché il terreno non era profondo. Ma spuntato il sole, restò bruciata e non avendo radici si seccò. Un’altra parte cadde sulle spine e le spine crebbero e la soffocarono. Un’altra parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta. Chi ha orecchi, intenda”. (Mt. 10,1-10; 13,1-9) Parola del Signore. Omelia del Vescovo 4 13 Vescovo: Signore nostro Dio, tu vuoi condurci dal dubbio alla fede, dall'angoscia alla speranza, dall'indifferenza all'amore per te e per tutti gli uomini: accordaci il pentimento e la conversione del nostro cuore ostinato e ribelle. Apri i nostri occhi accecati e compi in noi la tua opera di redenzione fino a farci partecipare alla gioia del mistero pasquale celebrato ora sulla terra e nel tuo regno nei secoli dei secoli. Amen Lettore : “ Nel disegno di Dio Creatore e Redentore la famiglia scopre non solo la sua «identità», ciò che essa «è», ma anche la sua «missione», ciò che essa può e deve «fare». I compiti, che la famiglia è chiamata da Dio a svolgere nella storia, scaturiscono dal suo stesso essere e ne rappresentano lo sviluppo dinamico ed esistenziale. Ogni famiglia scopre e trova in se stessa l'appello insopprimibile, che definisce ad un tempo la sua dignità e la sua responsabilità: famiglia, «diventa» ciò che «sei»!…. Il contributo sociale della famiglia ha una sua originalità …. In particolare è da rilevare l'importanza sempre più grande che nella nostra società assume l'ospitalità, in tutte le sue forme, dall'aprire la porta della propria casa e ancor più del proprio cuore alle richieste dei fratelli, all'impegno concreto di assicurare ad ogni famiglia la sua casa, come ambiente naturale che la conserva e la fa crescere. Soprattutto la famiglia cristiana è chiamata ad ascoltare la raccomandazione dell'apostolo: «Siate... premurosi nell'ospitalità» (Rm 12,13). (Familiaris consortio n.17) Testimonianza: Famiglia e mamma accolta Silenzio 12 5 RICHIESTA COMUNITARIA DI PERDONO Tutti : PREGHIERA DELLA FAMIGLIA Signore che abiti e vivi con noi, Ti preghiamo per le nostre famiglie. Aiutaci a conoscerci meglio, a comprenderci di più: perché ciascuno si senta sicuro dell’affetto degli altri, perché a nessuno sfugga la stanchezza e la preoccupazione degli altri. Rendici capaci di tacere e di parlare al momento opportuno, con il tono giusto: perché le discussioni non ci dividano e il silenzio troppo lungo non ci renda estranei l’uno all’altro. Distruggi l’egoismo e la paura che ci chiudono: le nostre famiglie siano disponibili ai parenti, aperte agli amici, ospitali per tutti, sensibili al bisogno di giustizia e di pace. Signore, tienici uniti per sempre alla tua Chiesa in cammino: perché vediamo insieme il tuo volto e la tua gioia, nella famiglia vera, nella comunione. 6 rit.: Kyrie eleison Perdona, Signore, il nostro dare per scontato il dono della vita, della salute, del tempo, come fossero un nostro diritto e non un tuo dono…. rit.: Kyrie eleison Aiutaci, Signore, a prendere consapevolezza delle nostre chiusure alle relazioni personali, alla ricerca della giustizia e della carità come vie che portano alla pace per tutti….. rit.: Kyrie eleison Illumina, Signore, le paure che portiamo nel cuore e che ci rendono indifferenti di fronte agli uomini, alle donne, ai bambini che, oggi, accanto a noi, non hanno casa, cibo, vestiti… rit.: Kyrie eleison Perdona l’ipocrisia che maschera le nostre ricchezze, le sicurezze, le scelte politiche ed economiche e non permettere che ci serviamo di poche cose date ai poveri per tranquillizzare le nostre coscienze….. rit.: Kyrie eleison Riempi le tristezze e le solitudini dei nostri giorni, spesi nel cercare felicità che non durano, con la gioia che viene dall’amicizia con Te, dalla conoscenza reciproca, dalla vicinanza nel bisogno, dall’attenzione a chi fa più fatica a vivere….. rit.: Kyrie eleison 11 Canto : DONA DONA Se vuoi viver la pace se vuoi aver spazi di libertà cerca senza stancarti e vivi in giustizia e verità. Se vi amerete Dio rimane in voi ed il suo amore sarà perfetto in voi. Dona, dona, dona, dona, dona pace e libertà, dona, dona, dona, dona, e vivremo in unità. Se vuoi essere giusto se vuoi, annunciare la verità, guarda a Dio con fiducia e credi nell’amore che nasce in te. Se vi amerete, Dio rimane in voi, ed il suo amore sarà perfetto in voi. Dona, dona, dona, dona, dona pace e libertà, dona, dona, dona, dona, e vivremo in unità. 10 Lettore : Dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa al n. 66: “Tutto ciò che riguarda la comunità degli uomini – situazioni e problemi relativi alla giustizia, alla liberazione, allo sviluppo, alle relazioni tra i popoli, alla pace – non è estraneo all’evangelizzazione e questa non sarebbe completa se non tenesse conto del reciproco appello che si fanno continuamente il Vangelo e la vita concreta, personale e sociale dell’uomo. Tra evangelizzazione e promozione umana ci sono legami profondi: <<Legami di ordine antropologico, perché l’uomo da evangelizzare non è un essere astratto, ma è condizionato dalle questioni sociali ed economiche. Legami di ordine teologico, poiché non si può dissociare il piano della creazione da quello della Redenzione che arriva fino alle situazioni molto concrete dell’ingiustizia da combattere e della giustizia da restaurare. Legami dell’ordine eminentemente evangelico, quale è quello della carità: come infatti proclamare il comandamento nuovo senza promuovere nella giustizia e nella pace la vera, l’autentica crescita dell’uomo?>> (Paolo VI Evangelii Nuntiandi n. 31)” Testimonianza: Ospite del ricovero notturno Silenzio 7 Canto: E SONO SOLO UN UOMO Io lo so Signore che vengo da lontano Prima nel pensiero e poi nella tua mano. Io mi rendo conto che tu sei la mia vita e non mi sembra vero di pregarti così. Padre d’ogni uomo e non t’ho visto mai Spirito di vita e nacqui da una donna Figlio mio fratello e sono solo un uomo eppure io capisco che Tu sei Verità. E imparerò a guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di un bambino e insegnerò a chiamarti Padre nostro ad ogni figlio che diventa uomo. Io lo so Signore che Tu mi sei vicino Luce alla mia mente guida al mio cammino Mano che sorregge sguardo che perdona E non mi sembra vero che Tu esista così. Dove nasce amore Tu sei la sorgente. Dove c’è una croce Tu sei la speranza Dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna E so che posso sempre contare su di Te. E accoglierò la vita come un dono e avrò il coraggio di morire anch’io e incontro a te verrò con mio fratello che non si sente amato da nessuno (2 volte) 8 Lettore : “Vogliamo infine sottolineare come tutti i cristiani, in forza del battesimo che li unisce al Verbo diventato uomo per noi e per la nostra salvezza, siano chiamati a farsi prossimi agli uomini e alle donne che vivono situazioni di frontiera, i malati e i sofferenti, i poveri, gli immigrati, le tante persone che faticano a trovare ragioni per vivere e sono sull’orlo della disperazione, le famiglie in crisi e in difficoltà materiale e spirituale. Il cristiano, sull’esempio di Gesù, «buon samaritano», non si domanda chi è il suo prossimo, ma si fa egli stesso prossimo all’altro, entrando in un rapporto realmente fraterno con lui (cf. Lc 10,29-37), riconoscendo e amando in lui il volto di Cristo, che ha voluto identificarsi con i «fratelli più piccoli». Giovanni Paolo II ricorda che la pagina del giudizio in cui Cristo chiama «benedetti» quelli che si sono fatti prossimi a lui nei piccoli (cf. Mt 25,31-46) non riguarda solo l’etica, ma è innanzitutto «una pagina di cristologia che proietta un fascio di luce sul mistero di Cristo». (CEI, Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, n. 62) Testimonianza : Religiosa Silenzio 9 Santa Maria, tu che ti sei fatta grembo accogliente per Dio e per la sua Parola e poi ti sei cinta il grembiule per servire Elisabetta; donaci il tuo silenzio per custodire nel nostro cuore la sua Parola ed assaporarla in ogni attimo del nostro tempo; donaci la tua concretezza perché non ci basti dire ”Signore, Signore”, ma sappiamo soccorrere l’uomo nel suo bisogno; donaci la tua delicatezza, perché riusciamo ad intuire i bisogni dei nostri fratelli, prima che siano costretti a manifestarceli; donaci la tua gratuità, perché comprendiamo che non c’è gioia più grande del donare; e ritagliaci un pezzo del tuo grembiule, perché, come te e con te, non temiamo di sporcarci nel fango della storia, dietro il tuo e nostro Gesù. 17