LAVORO O DI DIPL LOMA DII ANGE ELO SON NVICO MA ASTER OF F ARTS IN N SECON NDARY EDUCATI E ION AN NNO ACC CADEMIC CO 2010/22011 LA A MIA CRICC C CA SU UONA IL I ROCK E TU UTTO IL RE ESTO ALL’OCCORRE ENZA R RELATOR RE MANUEL RIGA AMONTI 1 Angelo Sonvico Chi educa alla musica prepara un artista ad affrontare il pubblico; chi educa con la musica prepara un uomo ad affrontare la vita. Anonimo L'uomo che non ha musica dentro di sé, né è commosso dall'accordo di dolci suoni, è incline ai tradimenti, agli stratagemmi e ai profitti; i moti del suo spirito sono tristi come la notte, e i suoi effetti bui come l'Erebo: non fidatevi di un uomo simile. Ascoltate la Musica. W. Shakespeare Ogni uomo scambia i limiti della sua prospettiva con i limiti del mondo intero. A. Schopenhauer 2 INDICE 1. Musica buona, musica cattiva o musica neutrale? ........................................................................... 4 1.1 Introduzione ............................................................................................................................... 4 1.2 Come può una musica essere "buona” o” cattiva"? Il potere terapeutico della musica ............. 5 1.3 Una testimonianza interessante ................................................................................................. 5 1.5 Effetti sulla mente?..................................................................................................................... 7 1.6 Ambito e finalità della ricerca .................................................................................................... 9 2. Cos'è un messaggio subliminale?................................................................................................... 11 2.1 Lezioni a Gravesano: il cervello vede e sente più di occhi e orecchie. .................................... 11 2.2 Mostrare, non dimostrare ......................................................................................................... 13 2.3 Mirror reading ......................................................................................................................... 14 2.4 Casualità dei messaggi bifronti?............................................................................................... 15 2.5 Mistero - Italia1 ........................................................................................................................ 15 3. Gli effetti ottici e “prime visioni” .................................................................................................. 17 3.1 Gli effetti ottici ......................................................................................................................... 17 3.2 Prima visione choc ................................................................................................................... 17 3.3 Categorie dei messaggi............................................................................................................. 18 3.4 Messaggi analizzati con i ragazzi ............................................................................................. 18 3.5 Altri .......................................................................................................................................... 19 4. Il questionario ................................................................................................................................ 20 4.1 “Maestro, può dire alla maestra Pagani di parlarci dei messaggi subliminali?” ...................... 20 4.2 Questionario: la risposta delle mie classi ................................................................................. 20 4.3 Questionario: la risposta delle altre classi ................................................................................ 28 5. Conclusioni .................................................................................................................................... 37 BIBLIOGRAFIA essenziale .............................................................................................................. 40 Angelo Sonvico 1. Musica buona, musica cattiva o musica neutrale? 1.1 Introduzione La domanda di ricerca parte dal tema principale suggerito dal relatore: “Musica buona e musica cattiva”. Davvero può esistere una musica cattiva? Ed io, educatore, docente di educazione musicale, musicista e, non da ultimo, genitore devo insegnare ai miei allievi, ai miei figli, qualcosa di cattivo? Se davvero c’è una musica cattiva non posso mettere in guardia i miei ragazzi verso di essa? Ma poi cattiva, cosa significa? Interrogativo più che mai aperto, ma non certo attualissimo. Con il termine mousikè nella mitologia classica gli antichi Greci designavano non solo l’arte dei suoni ma, con un significato assai più ampio e complesso di quello comune, ciascuna delle nove sorelle che presiedevano alle arti e alle scienze. Elemento fondamentale nell’ambito delle attività che perseguivano la bellezza e la verità e che ad essa ineriva, alla musica veniva riconosciuto fin dai tempi più remoti un ruolo di primo piano nell’educazione della gioventù. Filosofi come Platone (secc. V-IV a.C.) e Aristotele (sec. IV a.C.) giunsero ad affermare che i diversi tipi di musica potessero modificare in senso positivo o negativo il carattere dei giovani. Ancora prima, la tradizione attribuisce a Pitagora (sec. VI a.C.) l’affermazione delle relazioni tra la musica e l’animo umano. Secondo la teoria pitagorica, l’anima è movimento e dal momento che anche il suono è movimento c’è una corrispondenza diretta e un’influenza reciproca tra musica e anima. Ogni tipo di musica imita un certo carattere in grado di mutare l’equilibrio dell’anima dando dunque origine a differenti caratteri e passioni: ascoltando una musica che “imiti” rabbia o ira, si finirà con l’essere coinvolti in passioni ignobili che plasmeranno negativamente il nostro carattere, mentre ascoltando musica che “imiti” gentilezza e coraggio, si tenderà a sviluppare una personalità corretta ed armoniosa. La distinzione tra musica “buona” e “cattiva” indicata da Platone risiede non in funzione del godimento che se ne trae ma piuttosto in base agli effetti morali che ne derivano. Dice infatti Platone: […] chi da bambino, fino all’età adulta della ragione, è vissuto coltivando una musa saggia e ordinata, ascoltando quella contraria la detesta e la definisce illiberale, mentre chi è stato allevato nella musa volgare e dolce, dice che quella opposta è fredda e sgradevole: sicché … relativamente al piacere e all’assenza di esso, nessuna delle due supera l’altra, se non che l’una rende ogni volta migliori, l’altra peggiori, coloro che in essa sono stati allevati (Platone, “Leggi”, VII, 802 d) Nell’ambito della sua concezione etico-aristocratica dello Stato, Platone aggiunge poi che le melodie ispirate a mollezza e indolenza, così come il mescolarsi incontrollato di ritmi e forme incongrue, devono assolutamente essere evitate nell’educazione di chi aspira a divenire capo di uno 4 Stato ideale: vanno invece privilegiate le “melodie doriche e frigie”, per la loro capacità di sviluppare le virtù del coraggio e della temperanza. 1.2 Come può una musica essere "buona” o” cattiva"? Il potere terapeutico della musica Vari studi medici e scientifici documentando gli effetti della musica sulla fisiologia e sull'anatomia umana hanno dimostrato che la mente umana può essere controllata ed alterata dalla musica. La musica può abbassare la pressione del sangue, curare malattie mentali, la depressione, i ritardi mentali, l'insonnia e molte altre cose. Il musicologo Julius Portnoy (Tame , 1984, p. 138) scoprì che la musica non solo "può cambiare il metabolismo, influire sull'energia muscolare, alzare od abbassare la pressione, e sulla digestione", ma "potrebbe essere in grado di fare tutte queste cose con maggiore successo di quegli stimolanti che producono quei cambiamenti nel nostro corpo”1. Ricercatori clinici alla U.C.L.A. School of Nursing di Los Angeles e al Georgia Baptist Medical Center di Atlanta scoprirono che i bambini prematuri possono acquisire maggior peso ed usare l'ossigeno in modo più efficiente quando ascoltano musica calmante. All'ospedale St. Agnes di Baltimora è stata usata la musica in unità di cura intensiva: "Mezz'ora di musica riuscì a produrre lo stesso effetto che dieci milligrammi di Valium" (Dr. Bahr - Primario dell’Unita coronaria dell’ospedale)2. Altri dati in letteratura (De Polo, Grollo & Favaretto, 2003) evidenziarono una correlazione tra stimolazione acustica ed effetti psicologici, che si traducevano in modificazioni comportamentali di tipo emotivo e cognitivo: ascoltando due brani genericamente definiti uno come brillante e l’altro distensivo, si notava che il primo determinava un aumento della frequenza del battito cardiaco, mentre l’altro esplicava un’azione sedativa sull’apparato cardiocircolatorio3. 1.3 Una testimonianza interessante 4 Un esperimento particolarmente significativo, compiuto sul regno vegetale fu condotto dai ricercatori della Botanical Society of America5 dimostrarono gli effetti della musica su una varietà 1 Tame, D. (1984). The Secret Power of Music: The Transformation of Self and Society Through Musical Energy. Paperback; s.l. I numeri di pagina si riferiscono alla numerazione dell’edizione originale in lingua inglese. 2 Disponibile in a http://www.alberosacro.org/filippomassara.htm [5 marzo 2010]. 3 Psicologia del suono ovvero induzione del rilassamento in odontostomatologia A cura dell’“U.S.S.L.” Unità Locale Socio-Sanitaria n° 13Regione Veneto, Presidio Ospedaliero Stabilimento di Montebelluna, Servizio Autonomo di Odontostomatologia. 4 Sito Internet citato e Tame, D. Op. cit., pp. 142 – 144. Angelo Sonvico di piante domestiche. Gli esperimenti furono soggetti a strette condizioni scientifiche, e le piante erano state contenute in grandi vetrine chiuse su ruote in cui la luce, la temperatura e l'aria erano regolati automaticamente. Tre ore al giorno di rock acido, suonato per mezzo di un altoparlante a lato della vetrina, si è rilevato come abbia arrestato la crescita, danneggiato e soffocato le piante, filodendri e cereali, in quattro settimane. La dottoressa Retallack (1973) aveva fatto suonare la musica di due differenti stazioni radio di Denver a due gruppi di petunie, la prima rock e la seconda classica. Il Denver Post aveva commentato: "Le petunie che ascoltavano la prima emittente si erano rifiutate di fiorire, quelle che ascoltavano la seconda avevano sviluppato sei bei boccioli”. Alla fine della seconda settimana le petunie che ascoltavano la musica rock si erano piegate cercando di volgersi lontano dalla radio e mostrando una crescita irregolare. I boccioli di petunia che ascoltavano musica classica si erano voltati verso l'emittente sonora. In circa un mese le piante esposte alla musica rock erano morte. In un altro esperimento, condotto per la durata di tre settimane, Retallack aveva fatto suonare la musica degli Led Zeppelin e dei Vanilla Fudge ad un gruppo di piante di fagioli, zucche e cereali; aveva pure suonato musica atonale d'avanguardia ad un secondo gruppo, e, come controllo, nulla ad un terzo gruppo. In dieci giorni, le piante esposte ai Led Zeppellin ed ai Vanilla Fudge si erano voltate via dall'altoparlante. Dopo tre settimane la loro crescita si era arrestata e stavano morendo. I fagioli esposti alla "nuova musica" si erano voltati di 15 gradi dall'amplificatore ed è stata riscontrata una crescita delle radici solo di metà di quello che avrebbe dovuto essere. Inoltre si scoprì che le piante alle quali era stata suonata musica dolce e religiosa non solo erano più alte di quelle lasciata in silenzio, ma si erano pure voltate verso l'altoparlante. Tutte le piante che erano state poste accanto alla musica rock si erano voltate dagli amplificatori cercando di sfuggire a questa musica. E per mostrare che non era tanto il rumore stesso a disturbarle, le piante esposte alla musica classica si erano voltate verso gli amplificatori, cercando così di stare più vicine ad essi. Alla fine, tutte le piante che avevano ascoltato la musica rock erano morte! 1.4 Giovani senza musica per un mese 6 Nell’ottobre del 2007 l’emittente musicale per antonomasia, MTV, sperimentò una ricerca consistente nel togliere ai giovani la musica. I risultati furono sconcertanti. Ottocento ragazzi tra i 14 e i 20 anni privati di musica per un intero mese manifestarono effetti collaterali quali crisi di 5 Hecht, A. - Washington State University (1974, December 20) Emotional Responses by Plants. Plant science bulletin, No.4, p. 46 e ss. 6 6 http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/societa/200710articoli/26664girata.asp [6 marzo 2010] panico, ingrassamento istantaneo, depressione, attacchi violenti, aggressività. Che la musica fosse importante per i giovani era cosa nota, ma lo stessa Fulvia Nicoli, responsabile strategy e marketing di Telecom Italia Media, che appunto realizzò lo studio, spiegò che "in un mese di privazione continua, i ragazzi hanno manifestato veri e propri malesseri da crisi di astinenza. Sono ingrassati perché hanno colmato il vuoto della musica mangiando senza soluzione di continuità. Hanno continuato a vivere, per carità, ma senza gioia". Le cavie volontarie della ricerca, in assenza di musica, comunicavano i loro stati d'animo via e-mail e attraverso segreteria telefonica: "Questo mese senza mi ha tolto i punti di riferimento. Improvvisamente non sapevo che cosa fare, come riempire i vuoti che aveva lasciato la musica. Non riuscivo a studiare perché perdevo di concentrazione. Non mi andava neppure di vedere gli amici. Un senso di abulia terribile". Insomma, i giovani senza musica sono deboli, labili, insicuri. Un test che dimostra non solo l'importanza della musica, ma anche quanto conti avere per i giovani dei punti di riferimento, delle guide da seguire. E' per questo che i giovani si affezionano alle emittenti come Sky e come Mtv, vissute come una sorta di sorelle maggiori in grado di informare su quello che fa tendenza e su quello che invece va evitato, tanto per essere più sicuri con gli amici e avere una vita sociale più soddisfacente. 1.5 Effetti sulla mente? Sorge spontanea una domanda: se dunque la musica rock, con i suoi ritmi ossessivi, suonata alle piante è in grado di ucciderle e determinati brani di musica classica possono far si che le piante crescano almeno due volte più velocemente, quale effetto può avere la musica sugli esseri umani, ed in particolare sulle loro menti? Paradossalmente come può sembrare, l'effetto della musica sul più primitivo regno vegetale è uno dei metodi più convincenti che la musica possa influire sulla vita, inclusa quella umana. Gli esperimenti condotti con esseri umano, e persino sugli animali, sono più sorprendenti ancora per la presenza del fattore mente. Questo significa che, sebbene possa essere dimostrato che esseri umani ed animali possano subire l'influenza dei toni, l'effetto potrebbe non essere stato diretto od oggettivo. Al contrario, l'effetto sul corpo può essere stato causato dalla reazione soggettiva della mente alla musica udita. Nel caso della ricerca sulle piante, però, i fattori psicologici non si può dire certo che siano stati presenti. Se è dimostrabile che la musica influisca sulle piante, allora tali effetti devono essere stati causati dall'influenza oggettiva dei toni direttamente sulle cellule e sui processi della forma di vita […] In conclusione possiamo affermare che per quanto riguardi il corpo fisico, il Angelo Sonvico concetto che la musica non influisca sull'uomo o che tutta la musica sia innocua, è assolutamente sbagliato (Tame)7. Una delle dimostrazioni più eclatanti del terribile potere della musica sul cervello umano avvenne nel caso, famoso negli Stati Uniti, della “conversione” di Patty Hearst, figlia del miliardario americano George Hearst. Nel febbraio del 1974 Patty Hearst fu rapita dalla Simbionese Liberation Army [SLA]. Poco dopo il rapimento, Patty aveva aiutato la SLA a compiere una rapina in una banca. Come l'avevano convertita? Il dott. Sargant (1976), il maggiore esperto britannico sul lavaggio del cervello, esaminò Patty. […] lei fu vittima di una conversione forzata o di lavaggio del cervello. Secondo Sargant, una persona il cui sistema nervoso è sotto costante pressione, può inibire ed esibire un'attività cerebrale paradossale: il cattivo diventa buono, e viceversa (…) questo `precisamente ciò che è avvenuto a Patty […] il suo sistema nervoso fu 8 tenuto al livello massimo di stress dal continuo suono della musica rock . Non si tratta “solo” del potere dei testi delle canzoni, ma anche della "semplice" musica senza parole: "[…] La musica è più che un linguaggio. Essa è il linguaggio dei linguaggi. Si può dire che fra tutte le arti non ce n'è altra che non possa maggiormente e potentemente muovere e cambiare la coscienza” (Tame)9. Ed ancora: La musica è un'arte curiosamente sottile, in grado di cambiare la connotazione emotiva di un individuo. E' fatta di molti ingredienti e secondo la proporzione di queste componenti, può essere calmante o eccitante, nobilitante o degradante, filosofica o orgiastica. Ha potere di fare il male come pure potere di fare del bene 10. Un’ultima osservazione. Alan Bloom, professore molto stimato all'Università di Chicago, nonché docente alle università di Yale, Parigi, Toronto, Cornell, scrive nel suo best seller The Closing of the American Mind: Nulla è più singolare di questa generazione se non la sua dipendenza dalla musica. E' la loro passione: nulla li eccita più della musica e non possono prendere seriamente nulla che sia estraneo alla musica… Io sospetto che la dipendenza dal rock e particolarmente l'assenza di forti attrazioni alternative, abbia su di loro un effetto 11 simile a quello della droga . 7 Op. cit. p. 141 e ss. 8 Newsweek, February 16, 1976 p. 24. 9 Op. cit., p. 151. Dott. Howard Hanson, autorità della famosa Eastman School of Music, University of Rochester, in The American Journal of Psychiatry, vol. 99, p.317. 10 11 8 Bloom, A. (1987). The Closing of the American Mind. New York: Simon & Schuster, pp 68 e ss. 1.6 Ambito e finalità della ricerca Quanto è importante per i giovani la musica? Per i giovani la musica è spesso un punto di riferimento, l’interprete diventa un mito, una guida da seguire. Ma quali punti di riferimento, quali è consapevolezza da parte dei ragazzi che la musica non è MAI neutra, che ogni brano musicale veicola dei messaggi? Quale potrebbe essere la definizione di musica "cattiva" da parte dei ragazzi? Sono convinto che potrebbero uscirne aspetti interessanti e probabilmente confermare alcuni degli ambiti di partenza della domanda di ricerca iniziale. Successivamente l'attenzione sarà rivolta ai messaggi (esempi di testi? testi scelti dai ragazzi? Musiche solo strumentali?). I ragazzi fruiscono di molta musica in lingua anglosassone: quanto sono capaci, anche volendo, di capirne i contenuti? Ma è davvero così importante che sappiano l’inglese per assimilare inconsciamente determinati messaggi? I ragazzi ascoltano dei brani che utilizzano messaggi subliminali in lingua italiana? Qual è la loro opinione su questi messaggi? Quali artisti hanno inserito messaggi subliminali nelle loro canzoni? Perché li mettono? Quali sono le motivazioni, esplicite o implicite, di chi le propone? Si è mai considerato le immagini proposte sugli astucci dei CD a volte andando al di là delle apparenze? Ci si è mai informati sugli autori, gli interpreti, la loro vita e le loro idee? L’obiettivo finale è quello di introdurre i ragazzi ad un ascolto ed una visione critica e consapevole, insegnando loro a vedere le cose al di là delle semplici apparenze. Far loro scoprire i messaggi che la musica, sempre, più o meno mascherati, celati o mimetizzati, ci trasmette così che possano imparare a discernere, distinguere le idee per meglio ravvisarle, conoscerle e giudicarle. Nel corso di una serie di 7-8 lezioni con le classi III C e III E della SMS di Gravesano, incontri tenuti durante il mio orario scolastico ordinario, ho introdotto l’argomento dei messaggi subliminali audio e video inseriti in alcuni dei brani musicali che i giovani ascoltano quotidianamente. Lezioni iniziate dopo aver fatto avere ai loro genitori una lettera di presentazione sul lavoro di ricerca – in considerazione della delicatezza di certi argomenti che sapevo sarebbero stati trattati (allegato 1) – guidando il percorso ma lasciando liberi i ragazzi di introdurre loro stessi temi quali sessualità, pubblicità occulta, disagio, morte, depressione e consumo di sostanze. Ho cercato di seguire comunque un percorso il più possibile in parallelo tra le 2 classi, chiedendo ai ragazzi della classe che incontravo per prima di non anticipare nulla della lezione alla classe successiva. Nell’ultima lezione è stato proposto la compilazione di un Angelo Sonvico questionario da compilare in forma anonima (allegato 2) 12 sia ai ragazzi con cui ho tenuto le lezioni sia a due classi terze di sezioni in cui non sono io il docente di musica ( allegato 3), questionario in parte diverso, preparato ad hoc per loro. 12 Questo lavoro con gli allievi è stato particolarmente gradito da un genitore che dopo aver firmato per presa visione la lettera di presentazione ha aggiunto:”Approvo, con i miei complimenti. P.S. Potrei vedere i risultati, pf?.” 10 2. Cos'è un messaggio subliminale? 2.1 Lezioni a Gravesano: il cervello vede e sente più di occhi e orecchie. Nel primo incontro, dopo un’introduzione simile a quella incontrata dal lettore nel primo capitolo, è stato necessario introdurre cos’è un messaggio subliminale, quanti tipi ci messaggi ci possono essere, come funzionano e come trovarli. Come indica l'etimologia stessa del termine coniato dalla psicofisica classica (dal latino sub limine, ossia «sotto la soglia»), si tratta di un segnale o di una stimolazione destinata a raggiungere la psiche del soggetto proprio al di sotto del limite assoluto della sua coscienza. Esso viene tradizionalmente inteso come la più quantità più piccola di energia stimolante che l'osservatore avverte il 50% delle volte, cominciando dalla quantità zero ed aumentando gradualmente. Con il termine «percezione subliminale» si indica perciò il fenomeno secondo il quale stimoli non avvertibili a livello conscio perché troppo deboli, troppo confusi o perché troppo rapidi, possono tuttavia influenzare il comportamento di un individuo. Secondo l'opinione di molti ed autorevoli scienziati, tali stimoli sfuggono all'orecchio, agli occhi, ai sensi e penetrano nel profondo subcosciente dell'individuo, che viene così raggiunto a sua insaputa da questa sottile ed insospettabile forma di aggressione. La sua intelligenza cosciente e la sua volontà non sono in stato di allerta, né sono in grado di portare un qualsiasi discernimento, per cui il subcosciente - obiettivo primario di questa scorretta forma di seduzione - capta il messaggio e lo decodifica, per poi trasmetterlo all'io cosciente in forma di suggestione, che tuttavia l'individuo, grazie al libero arbitrio, può sempre rifiutare. A seconda del senso esterno attraverso cui il messaggio subliminale penetra nella mente umana, i messaggi si differenziano in messaggi «visivi» e messaggi «verbali» o «fonici». Nel primo caso si tratta […] di un fotogramma, di un flash o di un'immagine occultata che, dopo essere sfuggiti all'attenzione vigile dell'ignaro spettatore, vanno, con la mediazione della retina e del nervo ottico, ad annidarsi nel suo subcosciente più profondo, rimanendovi in attesa di un possibile utilizzo. Il messaggio subliminale «verbale» o «fonico», oggetto più immediato del nostro interesse, viene invece trasmesso sotto forma di parole velate che, tramite la via regale del nervo uditivo, penetrano nel subcosciente dell'ascoltatore bypassando le sue difese ed andando ad imprimersi nella sua memoria (Baroni)13. Il secondo passaggio è stato quello di spiegare loro alcune tecniche utilizzate per trasmettere nel modo più furtivo possibile i messaggi audio, suddividendole in tre categorie: messaggi preconsci, rovesciati e bifronti. La prima, [Tecnica N.d.A.] detta preconscious message («messaggio preconscio»), consiste nel registrare una frase ed inserirla al dritto nel master dell'album ad un volume talmente basso da riuscire a stento a 13 Baroni, P., http://www.centrosangiorgio.com /subliminale /articoli /pagine_articoli /subliminale_nella_musica.htm [1 marzo 2010] Angelo Sonvico distinguere le parole che la compongono. A volte, tali messaggi vengono deliberatamente alterati accelerandone o rallentandone la velocità di circa otto volte rispetto al numero ottimale di giri. All'ascolto si presentano come un cinguettio molto veloce. La seconda, molto più utilizzata della precedente, è stata denominata backward masking process («procedimento del mascheramento rovesciato»), o più semplicemente backmasking, backmask o backtrack. Come suggerisce lo stesso termine, si tratta di una o più parole registrate in precedenza, che vengono successivamente rovesciate e riversate, usando alte (17.000/20.000 cicli al secondo) o basse frequenze (14/20 cicli al secondo, al momento del missaggio finale nel master in una delle ventiquattro piste dei multitraccia di cui dispongono gli ingegneri del suono negli studi di incisione. Tali parole, indistinguibili e prive di alcun senso se ascoltate al dritto, diventano perfettamente intelligibile solo quando il disco, la musicassetta o il CD-ROM vengono ascoltati in senso inverso, così come le parole scritte rovesciate possono essere lette riflettendole in uno specchio. In generale, l'individuazione di questo tipo di messaggi - detta in gergo tecnico backward unmasking («smascheramento all'indietro») - è facilitata dal fatto che essi si presentano all'ascolto come un groviglio di suoni assolutamente incomprensibili e prive di alcun significato, che un ascoltatore non particolarmente attento potrebbe scambiare per un idioma a lui sconosciuto, ma il cui suono inspirato non sfugge all'orecchio affinato ed allenato a questo genere di ricerche. Per supplire alla vulnerabilità di questo tipo di messaggi, che rischia di facilitarne oltre modo l'individuazione, si provvede in sede di mixaggio a camuffarli ricorrendo a diversi accorgimenti: in certi casi, ad esempio, si provvede ad una sovrapposizione del messaggio con un assolo di chitarra elettrica distorta o di altri strumenti, o a distorcerlo con un'eco che lo renderanno meno distinguibile. Accanto ai backmaking «verbali» rovesciati, esiste un'altra categoria di messaggi molto più celata, e quindi assai più ardua da individuare in fase di l'ascolto in chiaro: i messaggi bifronti. Per definizione, bifronte è una parola o una frase che scritta o letta da sinistra verso destra ha un proprio significato, e scritta o letta da destra verso sinistra ne assume un'altro completamente diverso, ma sempre di senso compiuto. Esempi tipici di questo fenomeno - noto da sempre agli enigmisti - sono le parole Eva\Ave, Ossa\Asso, Ocra\Arco, Roma\Amor, Acetone\Enoteca, Egida\Adige, o le frasi E tra di noi si vela\A le visioni d'arte, Era in rotta\Attorniare, ecc[…] In definitiva, si tratta di una o più parole la cui caratteristica specifica è, come indica l'etimologia stessa di questo vocabolo, quella di sottintendere altre parole, la cui prima lettera diventa l'ultima dell'altra parola e viceversa a seconda da dove si inizia la lettura. Nel caso specifico di parole cantate, si tratta di un testo a cui soggiace un vero e proprio contro-testo di cui l'ascoltatore non sospetta minimamente l'esistenza perché, nell'ascolto al dritto, nulla ne tradisce la presenza. Vogliamo però precisare che, diversamente delle parole bifronti che abbiamo appena elencato, frutto della semplice inversione della lettura, questi contro-testi, soprattutto quando al dritto sono in lingua inglese, nascono dalla combinazione fonetica dei suoni invertiti, per cui non riuscirebbe a ricostruire tale messaggio chi cercasse di ottenerlo leggendo semplicemente in modo rovesciato il testo delle 14 canzoni . 14 Baroni, P. sito Internet citato. 12 2.2 Mostrare, non dimostrare A questo punto, la domanda degli allievi è stata quella di chiedermi cosa ne pensassi io e se è vero che funzionano. Non ho voluto, almeno a questo punto, dare la mia opinione; mi sono limitato ad anticipare che lo scopo di queste lezioni è quello di mostrare che è possibile che alcuni brani o videoclip possano effettivamente trasmettere dei messaggi nascosti che il nostro cervello percepisce ed elabora. Ho precisato che l'opinione dello stesso mondo scientifico in merito all'efficacia delle tecnologie subliminali è tutt'ora oggetto di contesa. I sostenitori dell’efficacia delle percezioni subliminali (Meerlo, Ryder, Ey e Silverman)15 sostengono che esse sarebbero collegate all'asimmetria funzionale degli emisferi celebrali, nel nostro cervello ci sono due centri: uno è responsabile della registrazione dello stimulus e l'altro lo porta nella mente conscia. Il primo centro è molto sensibile, cosicché anche uno stimolo debole viene percepito (anche se a basso volume o se si tratta di parole registrate al contrario ed inserite sotto la musica) e registrato. E ancora, la percezione di stimoli troppo deboli per essere consciamente riconosciuti è un fenomeno reale che «è stato dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio»16. Un altro ricercatore (LaBenne, professore di Psicologia e psicoterapista alla Eastern Michigan University) afferma che innumerevoli studi dimostrano l'efficacia dei messaggi subliminali: […]il cervello […] è in grado di cogliere certe frequenze di luce o audio e di trasmetterle alla parte conscia. Noi vogliamo bypassare la censura esercitata dall'emisfero sinistro del cervello (la parte valutativa e 17 razionale) e arrivare all'emisfero destro (la parte che controlla gli atteggiamenti e le abitudini) . Tali convinzioni non vengono tuttavia condivise da altri scienziati, altrettanto seri, che sostengono la parziale o totale inattendibilità delle prove portate a sostegno dell'efficacia del subliminale. Tra essi Thorne e Himmelstein 18 oltre ad affermare che i sostenitori del backmasking “[…] sentono quello che a tutti i costi vogliono sentire”, negano qualsiasi possibilità che i messaggi subliminali possano realmente influenzare il comportamento dell'ascoltatore. Altri sono giunti alle conclusioni che 15 Cfr. Athens, A. (1978, dicembre). Beware Here Come the Mind Manipulators. Family Health, p. 40. 16 Cfr. Athens, A. (1984, marzo-aprile). Il ritorno dei persuasori occulti, in Psicologia contemporanea, p. 62. 17 Cfr. Lee, F. (1983, novembre 4). Whispering Messages to the Mind. USA Today, p. 21. 18 Baroni, P. sito Internet citato. Angelo Sonvico tutti gli articoli pubblicati su riviste scientifiche sono, sul punto, d'accordo: soltanto un'infima minoranza di persone umane, dotate di una particolare sensibilità, è capace di percepire il significato di un semplice 19 messaggio verbale letto al contrario, rimettendolo mentalmente al dritto . 2.3 Mirror reading Un interessante ricerca non direttamente interessata all'argomento del subliminale, partendo da un campo d'indagine estraneo ad esso, è quella condotta da Cocchi (1994) un neurologo, psicologo, medico e sociologo. Ricerca che sembra avvalorare l'ipotesi di una reale efficacia del backmasking20. Durante lo studio di diversi soggetti affetti da particolari psicopatologie, il Dr. Cocchi ha riscontrato alcuni comportamenti che, partendo dalle scoperte sulle relazioni e sulle competizioni intra ed inter-emisferiche sulla gestione delle informazioni di Flor-Henry, di Strauss e di Kosaka, egli attribuisce ad una dominanza emisferica imperfetta in soggetti malati o sani, ossia ad una dominanza temporanea, stabile o stabilizzata di strutture, aree o funzioni di quell'emisfero celebrale che abitualmente non è l'emisfero dominante per uno specifico compito. La dominanza dell'emisfero cerebrale destro (sede dell'emotività) sull'emisfero sinistro (sede della razionalità) può dar luogo a comportamenti cognitivi incongrui quali il mirror writing (scrittura a specchio), il mirror reading (lettura a specchio) ed il mirror speaking (linguaggio a specchio). Tali comportamenti, derivanti non solo da patologie specifiche del sistema nervoso centrale, ma anche da traumi accidentali allo stesso, da interventi neurochirurgici o dal consumo di oppiacei o di alcool, hanno alla loro base un meccanismo cerebrale già noto da tempo, che fa sì che stimoli percettivi producano contemporaneamente nei due emisferi cerebrali un engramma e il suo opposto; quest'ultimo viene normalmente soppresso. In particolari condizioni, questo meccanismo di soppressione viene inibito, per cui l'opposto può farsi presente con un'immagine di solito a specchio. Non solamente la scrittura, la lettura o il linguaggio possono acquisire comportamenti a specchio, ma anche la manipolazione di oggetti può avvenire al contrario. L'esistenza di questo meccanismo cerebrale è provata dal fatto che se si fissa per qualche minuto una superficie rossa e si passa repentinamente ad una superficie bianca (assenza di colore), per qualche istante, prima di venire soppresso dal meccanismo d'inibizione, l'occhio vedrà il colore verde, ovvero l'opposto del rosso. Proietta all'esterno, quindi, il colore che si è formato nell'emisfero non dominante, più lento nell'adattarsi al nuovo stimolo. Ciò che in definitiva il Dr. Cocchi sostiene è che se dunque il nostro cervello è sempre in grado di percepire l'opposto di ogni stimolo, e, in presenza di determinate patologie che inibiscono il meccanismo di soppressione dell'opposto, può produrre in certi soggetti la scrittura, la lettura o il linguaggio al contrario, ne consegue inevitabilmente che la nostra mente è certamente in grado di cogliere 19 Cfr. Introvigne M. (1994). Indagine sul satanismo. Milano: Arnoldo Mondadori Editore, pp. 364-365. 20 Cocchi, R. (1994, vol. VII) Dominanza emisferica imperfetta e comportamenti cognitivi: considerazioni speculative. Rivista Italiana Disturbo Intellettivo. pp. 55-61. 14 anche il contrario di una frase rovesciata, se disposta in sequenza adeguata, e che quindi un messaggio a ritroso è un mezzo idoneo per raggiungere la nostra psiche. 2.4 Casualità dei messaggi bifronti? Una delle obiezioni che più spesso viene sollevata da chi non è convinto della tecnica dei messaggi bifronti è che essi siano solo il risultato casuale della combinazione acustica dei suoni rovesciati, un senso compiuto la cui formazione è del tutto fortuita, o attribuibili alla pareidolia 21 Nel caso di percezioni uditive, la pareidolia si manifesta quando si crede di sentire suoni, parole o frasi significative in rumori casuali, come appunto quelli ottenibili da registrazioni eseguite al contrario. E’ certamente possibile che durante l'ascolto rovesciato di una qualsiasi registrazione si formino accidentalmente dei vocaboli si di senso compiuto ma sconnessi tra loro e privi di qualsiasi aggancio con elementi esterni che ne giustifichino e ne comprovino in qualche modo la presenza in quella registrazione. Difficile giustificare in questo senso la presenza di backmasking bifronti in cui riconosciamo intere frasi grammaticalmente corrette o una serie di parole che parlano di un unico soggetto e supporre la non-volontarietà di tale inserimento. Oltre tutto, che spesso tali messaggi trovano una conferma esterna nella simbologia usata sulla cover, nel testo al dritto del brano e nelle dichiarazioni dei cantanti. 2.5 Mistero - Italia1 In concomitanza con l’inizio delle mie lezioni sui messaggi subliminali andò in onda su Italia1 una puntata del programma Mistero in cui veniva trasmesso un episodio di circa 20 minuti sui messaggi nascosti nelle canzoni e nelle pubblicità (Allegati video 1 e 2). Solo una piccola parte dei ragazzi avevano visto la puntata, ne ho quindi approfittato per riproporlo in classe e cogliere l’occasione per iniziare a trattare in modo soft l’ascolto e la visione di canzoni e filmati. In particolare gli allievi 21 Pareidolia (dal greco είδωλον, immagine, col prefisso παρά, simile) è l'illusione subcosciente che tende a ricondurre a forme note oggetti o profili (naturali o artificiali) dalla forma casuale. È la tendenza istintiva e automatica a trovare forme familiari in immagini disordinate; l'associazione si manifesta in special modo verso le figure e i volti umani. Classici esempi sono la visione di animali o volti umani nelle nuvole, la visione di un volto umano nella luna oppure l'associazione di immagini alle costellazioni. Angelo Sonvico sono stati introdotti a frasi backmasking bifronti inneggianti il consumo di droga e alcune tecniche adottate nei supermercati per invogliare all’acquisto di prodotti di una determinata marca 22. 22 Prendendo spunto da un servizio incluso nel programma in cui si tratta dei messaggi nella pubblicità, ho raccontato ai ragazzi come per un periodo di due settimane, a giorni alterni, in un reparto che esponeva vini francesi e tedeschi venne diffusa musica francese e tedesca. La musica francese portò i vini francesi a vendere di più di quelli tedeschi, mentre la musica tedesca causò l’effetto opposto. Ma non è solo il tipo di musica ad influire sugli acquisti, conta anche il fattore tempo. Camminiamo compiendo approssimativamente 90 passi al minuto. Una musica al di sotto dei 90 battiti al minuto ci fa rallentare inconsciamente, e ci trattiene più a lungo tra gli scaffali. 16 3. Gli effetti ottici e “prime visioni” 3.1 Gli effetti ottici Lezione propedeutica ai messaggi subliminali veri e propri è stata quella sulle illusioni ottiche, affascinanti, curiose e divertenti. Particolarmente gradita dagli allievi, ha permesso di notare come talvolta le immagini possano venir percepite visivamente in modo differente dalla realtà oggettiva. Dopo che i nostri occhi hanno convertito gli stimoli luminosi in informazioni neurali, il nostro cervello deve codificare queste informazioni per acquisire una certa immagine acquisita ed interpretarla al fine di estrarne rappresentazioni utili del mondo che ci circonda. Infatti noi non vediamo gradazioni di luce o un insieme di linee curve o rette, ma vediamo facce, persone, oggetti, paesaggi. Nella retina si forma un’immagine capovolta, ma sin dalla nostra infanzia il cervello impara a capovolgere questa immagine per interpretarla correttamente. Questa immagine è una rappresentazione bidimensionale di una immagine del mondo che ci circonda che, come è noto, è a tre dimensioni. L’interpretazione del mondo quindi è una trasposizione sotto un’altra forma della realtà: il cervello aggiunge, sottrae, riorganizza e codifica le informazioni sensoriali per fornire un’interpretazione il più possibile esatta del mondo esterno23. Molto apprezzati sono stati infine due Test your awareness, video-test in cui si chiede di osservare attentamente una scenetta e di conteggiare il numero di passaggi di palla effettuati dalla squadra bianca, in un gran viavai di persone; la mente, predisposta a contare il bianco, NON VEDE un grosso orso nero entrare, fermarsi in centro, saltellare e uscire, anche se gli occhi ne registrano l’immagine. O in cui in una breve scena di un finto delitto, mentre il detective indaga vengono cambiati ben 21 particolari di cui la maggior parte degli osservatori non si rende conto. 3.2 Prima visione choc A questo punto si è entrati nel vivo dell’argomento “messaggi nascosti” con la visione del videoclip Saturday night della “cantante” danese Whigfield, nome d'arte per Sannie Charlotte Carlson (video 3). Nel celeberrimo video della canzone di una grande successo degli anni ‘90, uno dei classici "tormento(ni) estivi”, si vede la Whigfield farsi bella per uscire la sera. Contemporaneamente, la si 23 Non fa parte di questa ricerca approfondire l’argomento “effetti ottici”. Per una breve sintesi e bibliografia sulla percezione visiva e sulle teorie storiche ad essa collegate rimando al sito: http://www.fotoartearchitettura.it/si-parla-diarte/percezione-visiva.html Angelo Sonvico vede scartabellare fra tante foto di bei giovanotti e, dopo averli scartati tutti, ne sceglie uno e ne bacia la fotografia - per chi fosse incuriosito a scoprire da solo il messaggio nascosto nel video non anticipo la “soluzione” lasciandola nella nota seguente24 -. Pur sapendo di dover cercare qualcosa di nascosto nessuno dei ragazzi ha notato alla prima proiezione sullo schermo cosa davvero il video proponeva. Riproposto il video dopo una discussione e fatto conoscere cosa davvero si vede, alcuni allievi mi hanno chiesto il favore di togliere quell’immagine. A questo punto è iniziata una discussione tra i ragazzi per capire chi e perché metta delle immagini del genere in quella che dovrebbe essere una semplice clip musicale. Ho lasciato che fossero i ragazzi a condurre discorso e domande tenendo a portata di mano, a seconda delle discussioni e degli argomenti che venivano proposti, una serie di file audio e video da presentare. 3.3 Categorie dei messaggi Ho scelto di suddividere i messaggi da proporre ai ragazzi in cinque categorie: Innocui (messaggi autocelebrativi o celebrativi della stessa tecnica dei messaggi subliminali, per lo più riguardano semplici "autopromozioni" per via subconscia) Pubblicitari Istigano all’uso di droghe (cantanti che fanno apologia della droga nei testi delle loro canzoni) Satanici (“… Satana è dio, dovresti seguirlo, dovresti venerarlo…”) Diffondere l’idea del suicidio A queste categorie è stata aggiunta una parte di messaggi con riferimento più o meno esplicito al sesso e talvolta alla politica. 3.4 Messaggi analizzati con i ragazzi Nel corso delle varie lezioni in base alle mie scelte o a quelle proposte dai ragazzi – in alcuni casi è stato chiesto loro di portare dei link di siti da mostrare ai compagni – sono stati visti e discussi 24 Usando il fermo immagine, dopo due minuti e 46 secondi, si scopre che l' "uomo" baciato ha due corna molto grosse ed indossa una strana tuta. Egli è decisamente brutto; tutto il contrario dei bei giovanotti scartati poco prima. Tra i tanti ragazzi di cui possiede le foto … lei sceglie il diavolo. Le domande dei ragazzi: “Ma perché?”. Un allievo particolarmente sensibile ha aggiunto: ”A me fanno paura gli occhi”. In effetti in parecchie sequenze le pupille degli occhi della cantante sono state ritoccate allungandole in senso verticale, come quelle di alcuni serpenti velenosi o come viene spesso rappresentato il diavolo. 18 parecchi video e ascoltati numerosi frammenti audio. Per questioni di spazio a disposizione per la stesura di questo lavoro non è possibile elencare qui i messaggi analizzati. Rimando al sito: http://www.ccsg.it, per gli ascolti - sia nella versione “al dritto” (forward) che in quella “rovesciata” (reverse) - e relativo commento dei messaggi ascoltati in classe. Nel CD allegato sono stati inclusi quelli ritenuti più interessanti dai ragazzi e i messaggi audio e/o video quelli non ripresi dal sito citato. 3.5 Altri I ragazzi hanno portato diversi link in cui si prendono in esame messaggi nascosti con argomenti di vario genere (a carattere sessuale, consumo sostanze, suicidio, politico…). Per la loro visione rimando al CD allegato25. 25 Un ringraziamento particolare al Prof. Rigamonti che mi ha portato a conoscenza di un interessante contributo video trasmesso dalla RSI sul rapporto tra musica rock e suicidio giovanile: “Ballando con il diavolo”, produzione Channel 4, Londra, 2009. Angelo Sonvico 4. Il questionario Al termine dei miei incontri è stato proposto ai ragazzi la compilazione di un questionario in forma anonima (allegato 2). Ho inoltre approntato un questionario leggermente diverso chiedendo alla mia collega prof.ssa Pagani di farlo compilare ai suoi allievi delle classi terze. L’intenzione iniziale era quella di valutare le differenti prospettive sui messaggi subliminali tra due gruppi di ragazzi, tra chi aveva seguito il ciclo di lezioni e chi no. Ma… 4.1 “Maestro, può dire alla maestra Pagani di parlarci dei messaggi subliminali?” L’argomento ha decisamente coinvolto i miei allievi tanto che sul bus, nell’intervallo e in vari momenti di conversazione con i compagni delle altre sezioni hanno iniziato a parlarne creando curiosità sull’argomento. Anche gli altri ragazzi hanno quindi cominciato a documentarsi in Internet chiedendo poi alla collega di parlarne in classe. Ho quindi suggerito alla docente il video di Saturday night per iniziare la discussione. Non sono a conoscenza di come sia stata condotta la trattazione nelle altre sezioni, ho comunque dato loro un questionario tenendone però separati i risultati rispetto alle mie classi. 4.2 Questionario: la risposta delle mie classi 1) In poche righe spiega cos’è per te “la musica”. “E’ una parte importante di me alla quale è difficile fare a meno”; “La musica per me è tanto, fa parte della mia vita”; “Per me la musica è tutto”; “Per me la musica è fondamentale, non riesco a stare senza musica neanche un giorno, è molto importante”; “Per me la musica è essenziale perché è impossibile vivere senza”; “La musica è qualcosa che in certi casi mi fa stare bene, e in altri mi fa stare male. Comunque la musica è qualcosa che fa parte di me”; “E’ un modo per comunicare delle determinate cose, ma è anche un aiuto quando sono arrabbiata, mi aiuta a sfogarmi”; “ […] senza non potrei vivere”; “E’ una cosa che serve a darti energia”. Sono solo una sintesi delle loro risposte. Perché i giovani amano in modo particolare la musica? Che la musica sia importante per i giovani è un dato di fatto, lo affermano ricerche e indagini. In tutte le sue forme e secondo i gusti individuali, la musica è un importante mezzo per sfogarsi, per rilassarsi e, soprattutto per gli adolescenti, una ragione di conforto, discussione ed un modo per conoscersi. La loro è una presa di coscienza dell’importanza della musica nella vita; la risposta ai diversi modi di vedere, pensare, ascoltare, godere e celebrare la vita. E se stessi. 20 2) Ci sono tanti generi musicali (ne vengono elencati solo alcuni). Qual’é il tuo preferito? 30 25 25 20 15 14 15 Maschi Femmine 11 10 8 Totale 8 7 6 4 5 0 0 Classico Rock Dance Metal Pop Disco House Rap Techno altro Sono stati elencati una serie di generi musicali. Interessante osservare come il Metal ed il Rock, associati generalmente alla musica più propensa a nascondere messaggi, non siano il genere più ascoltato da questi ragazzi. Con altro i ragazzi hanno indicato il “Reggie” (sic), il Latino americano e l’Hip-hop. Neppure una preferenza per la musica classica! 3) Nel corso degli ultimi 4 mesi per quanto tempo al giorno hai ascoltato musica? Su un totale di 38 risposte, 14 ragazzi ascoltano musica per almeno più di due ore al giorno (il 37 %) e 26 allievi (il 68 %) più di un’ora al giorno. 14 12 12 12 10 8 8 Maschi 6 6 Femmine Totale 4 2 0 meno di un'ora tra una e due ore tra due e tre ore più di tre ore Angelo Sonvico 4) Con quale apparecchio preferisci ascoltare musica? 30 26 25 20 20 16 Maschi 15 Femmine Totale 10 6 4 5 2 0 iPod computer mp3 impianto hi‐fi Tv altro Le risposte potevano essere multiple, con altro (2 ragazze), una sente la musica con l’autoradio, in macchina con i genitori, e una non precisa. 5) Quando ascolti di più la musica? [segna con X una sola casella] 35 30 29 25 20 15 Maschi 10 5 1 1 3 4 Femmine Totale 0 in camera in camera in casa quando mia da solo mia con gli quando la sono fuori amici ascoltano con gli anche i amici miei genitori altro Questo è uno dei dati più interessanti di questa prima parte. Ben 29 ragazzi su 38 (oltre il 76%) ascolta la musica in camera da solo. 22 6) Di solito quando ascolti musica cosa fai? [segna con X al massimo due caselle] 15 16 14 11 12 11 10 7 8 7 5 6 5 5 Maschi Femmine 4 Totale 2 0 studio le altre materie gioco chiacchero penso alle con gli mie cose amici ballo penso solo ci canto su alla musica altro Le ragazze ascoltando la musica scelgono soprattutto di “cantarci su” o di ballare, mentre i ragazzi giocano. Notevole è il fatto che 11 risposte sono “penso alle mie cose”. Altro significa andare in Skate e ascoltare la radio in auto. 7) Quando preferisci di più ascoltare musica? [leggi prima tutta la lista e poi segna con X una sola casella] 13 14 12 10 8 6 8 7 5 4 4 2 1 0 Maschi Femmine Totale quando sono quando sono quando sono quando non quando mi quando allegro triste / arrabbiato ho niente da capita non (aggiungi tu mainconico con qualcuno fare e mi importa di qualcosa) annoio che umore sono Sembrerebbe che non ci sia un momento particolare per ascoltare musica: unendo le due risposte “quando mi capita, e non importa di che umore” e “altro” ( a cui i ragazzi hanno aggiunto frasi quali “sempre” o “quando sento il bisogno (perché credo che per me sia quasi una dipendenza”) significa 21 su 38 ovvero più della metà delle risposte (55%). Angelo Sonvico 8) Quando ascolti la tua musica preferita provi qualche emozione? 25 21 20 15 12 10 Serie 1 Serie 2 Serie 3 5 5 0 si, quali? no non so descrivere le emozioni che provo Alla risposta “Si” si chiedeva di aggiungere “quali?”. Le risposte più significative: “allegria, felicità”; “mi fa felice”; “felicità, indignazione”; “rabbia, sentimenti profondi”; “mi fa dimenticare tutti i miei problemi”; “mi sento felice oppure una persona importante”; “come dei brividi, la voglia di ballare o cantare”. 9) Cosa ascolti di più? 40 35 35 30 25 Maschi 20 Femmine 15 Totale 10 5 3 0 musica strumentale 24 musica con testo 10) Quanti differenti videoclip (breve filmato in cui si accosta un brano musicale a immagini suggerite dalla musica) hai visto nell’ultima settimana? 18 16 16 14 12 10 Maschi 8 8 7 7 Femmine Totale 6 4 2 0 nessuno da 1 a 10 più di 10 più di 20 Interessante: 31 allievi su 38 sono fruitori di videoclip. 11) Può esistere una musica buona e una cattiva? 30 24 25 20 Maschi 15 Femmine 10 8 Totale 6 5 0 si no non so “La musica buona è una musica in cui non ci sono parole sataniche e vario genere, invece la musica cattiva ha parole al contrario della musica buona”; “Ci sono delle musiche che sono normali e musiche subliminali”; “Musica cattiva intesa come musica che ti condiziona (messaggi subliminali) o musica che ti fa stare male quando la senti”; “Intendo la musica subliminale, satanica”;”Si perché nella musica cattiva dice cose negative e ti consiglia di fare cose sbagliate”; “Una musica che ti fa star male per colpa dei messaggi subliminali”; “La musica subliminale”. Angelo Sonvico Mi riservo di commentare questi risultati e quelli della domanda successiva nell’ultimo capitolo. 12) Avevi già sentito parlare di messaggi subliminali prima di queste lezioni? 25 22 20 16 15 Maschi Femmine 10 Totale 5 0 si no 13) Quale grado di interesse hanno avuto queste lezioni per te? Segna con una X 17 18 15 16 14 12 10 Maschi 8 Femmine 5 6 Totale 4 1 2 0 0 1 2 3 4 5 14) Ritieni possibile che i messaggi subliminali AUDIO possano condizionare in qualche modo le nostre scelte? 25 21 20 15 Maschi 11 10 6 5 0 si 26 no non so Femmine Totale 15) Delle cinque categorie in cui abbiamo diviso i messaggi subliminali, quale ti ha colpito in particolare? [segna con X al massimo due caselle] 35 31 30 25 20 15 Maschi 13 Femmine 10 Totale 4 5 5 4 0 0 innocui pubblicitari istigano all'uso di droghe satanici diffondere l'idea del suicidio nessuno in particolare Il satanismo ha impressionato i ragazzi 54% 26, 31 risposte su 53. 16) Desidereresti approfondire l’argomento? 23 25 20 15 Maschi 10 8 7 5 Femmine Totale 0 si 26 no non so Cfr. Ansa (2004, 7 giugno): Un adolescente su dieci è a rischio sette sataniche. Insicuri, inibiti e alla ricerca di modelli 'forti', i più giovani sono infatti le prede ideali per questo tipo di organizzazioni al limite della legalità. A lanciare l'allarme è lo psichiatra e presidente dell'Associazione italiana psichiatri e psicologi cattolici Tonino Cantelmi, che avverte: ''Si tratta di un fenomeno in forte ascesa, assolutamente da non sottovalutare. In Italia, secondo stime recenti, ha sottolineato l'esperto, ''sarebbero circa mezzo milione le persone che hanno o hanno avuto contatti, più o meno frequenti, con le sette''. Ed anche se è estremamente difficile ipotizzare delle stime in relazione ad un fenomeno come il satanismo, ha aggiunto, ''il dato certo è che sono sempre di più i giovani e giovanissimi ad esserne attratti e coinvolti'. " del 7 giugno 2004 Angelo Sonvico 17) Se hai risposto si alla domanda precedente, con chi vorresti approfondire l’argomento? 14 13 12 10 8 6 7 5 Maschi Femmine 5 Totale 4 2 1 0 0 esperto docente genitore amico da solo altro 18) Secondo te CHI può avere interesse a nascondere dei messaggi nella musica? Questa e la successiva sono state le domande alle quali i ragazzi hanno avuto più difficoltà a rispondere. Volutamente, per non influenzarli, io non ho mai dato loro una risposta a questi interrogativi. Avevo comunque anticipato agli allievi che ci sarebbero state due domande come queste. Una ragazza ha trattenuto il questionario fino alla fine della lezione e quando l’ha restituito ha detto: “Ho pensato tutta la settimana a queste domande ma non sono riuscita a trovare una risposta”. Le risposte scritte: “I cantanti non molti perché a loro non cambia se qualcuno si droga si o no. Sinceramente non ho idea”; “Chi vuole vendere, chi vuole convincerci a seguire una certa strada, i cantanti …”; “Dei satanici”;“Sicuramente gente non normale, per esempio persone sataniche. Gente a cui non piace la musica”;“Sia il cantante che un altro suo complice”. 19) Secondo te PER QUALE MOTIVO qualcuno nasconde dei messaggi nella musica? “Per incitare qualcuno a prendere qualcosa”; “Per istigarci a fare qualcosa che magari non vorremmo fare”; “Perché vogliono farci cambiare modo di pensare”; “Sinceramente, non lo capisco e non lo capirò mai. In teoria la musica dovrebbe essere musica”; “Lo fanno per “cambiare” la gente e fargli prendere strade diverse nella vita”; “Per mandarci messaggi e lasciarci dentro al cervello un segno”. 4.3 Questionario: la risposta delle altre classi Alcune delle domande di questo questionario erano necessariamente diverse – dalla 12 a seguire -, ho comunque cercato di tenere una linea comune per poter comparare le risposte. 28 1) In poche righe spiega cos’è per te “la musica”. In questo caso le risposte non differiscono da quelle scritte nel questionario precedente, confermando sostanzialmente le osservazioni già discusse. 2) Ci sono tanti generi musicali (ne vengono elencati solo alcuni). Qual’è il tuo preferito? Anche in questo caso la musica rap è la più seguita dai giovani sebbene di solo una unità rispetto a quella cosiddetta pop, seguita in particolare dalle ragazze. Entrambe le due scelte confermano i risultati delle altre due classi terze. 25 21 20 20 15 10 9 10 5 5 2 9 6 4 Maschi Femmine 5 Totale 0 3) Nel corso degli ultimi 4 mesi per quanto tempo al giorno hai ascoltato musica? Su un totale di 34 risposte, 14 ragazzi ascoltano musica per almeno più di due ore al giorno (41 %, 37 % il risultato precedente) e 31 allievi (91% , il 68 % in quello precedente) per più di un’ora al giorno. 20 17 15 Maschi 10 5 7 7 3 Totale 0 meno di un'ora Femmine tra una e due ore tra due e tre ore più di tre ore Angelo Sonvico 4) Con quale apparecchio preferisci ascoltare musica? 25 23 23 20 15 Maschi Femmine 10 Totale 6 5 4 3 1 0 iPod computer mp3 impianto hi‐fi Tv altro Le risposte potevano essere multiple, iPod e computer sono i più utilizzati. 5) Quando ascolti di più la musica? [segna con X una sola casella] 30 27 25 20 15 Maschi 10 5 4 0 4 0 Totale 0 in camera mia in camera mia in casa quando sono da solo con gli amici quando la fuori con gli ascoltano amici anche i miei genitori Femmine altro Anche in questo grafico si riconferma un dato davvero interessante. 27 ragazzi su 35 (oltre il 76% caso precedente, il 77% ora) ascolta la musica in camera da solo. Probabilmente si riallaccia alla scelta di utilizzare il computer, evidentemente nella propria camera, quale strumento per ascoltare la musica. 30 6) Di solito quando ascolti musica cosa fai? [segna con X al massimo due caselle] 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 18 12 7 7 4 5 5 3 Maschi Femmine Totale Di nuovo confermate le scelte principali del questionario precedente. Le ragazze ascoltando la musica scelgono soprattutto di “cantarci su” o di ballare; mi colpisce il fatto che soprattutto ben 12 risposte (11 primo questionario) sono “penso alle mie cose”. 7) Quando preferisci di più ascoltare musica? [leggi prima tutta la lista e poi segna con X una sola casella] 13 14 12 10 10 8 6 4 2 4 3 Maschi 3 Femmine 1 Totale 0 quando sono quando sono quando sono quando non allegro triste / arrabbiato ho niente da mainconico con qualcuno fare e mi annoio quando mi quando capita non (aggiungi tu importa di qualcosa) che umore sono Riconferma: unendo le due risposte “quando mi capita, e non importa di che umore” e “altro” ( a cui i ragazzi hanno aggiunto frequentemente la frase “quando ho voglia” o “quando posso, in qualsiasi momento”) significa 26 su 34 ovvero più del 76% delle risposte (55% caso precedente). Angelo Sonvico 8) Quando ascolti la tua musica preferita provi qualche emozione? 20 19 18 16 14 12 Serie 1 10 8 8 8 Serie 2 6 Serie 3 4 2 0 si, quali? no non so descrivere le emozioni che provo Sono sostanzialmente le belle sensazioni descritte dai compagni del primo questionario. 9) Cosa ascolti di più? 35 30 30 25 20 Maschi 15 Femmine 10 Totale 5 2 0 musica strumentale musica con testo 10) Quanti differenti videoclip (breve filmato in cui si accosta un brano musicale a immagini suggerite dalla musica) hai visto nell’ultima settimana? 32 14 13 12 10 9 9 8 Maschi Femmine 6 Totale 4 4 2 0 nessuno da 1 a 10 più di 10 più di 20 Questionario precedente: 31 allievi su 38 sono fruitori di videoclip; dato confermato anche in questo caso: 31 allievi su 35. 11) Può esistere una musica buona e una cattiva? 25 20 20 15 10 10 Femmine Totale 3 5 Maschi 0 si no non so Reputo questo risultato particolarmente eloquente rispetto all’ambito e finalità della ricerca. Sebbene i risultati in percentuale non divergono di molto sul fatto che la musica possa essere cattiva (60, 6% ora e 63% prima) sono le risposte ad essere molto diverse tra i due campioni. Qui non si è parlato di messaggi nascosti. Non si parla più di musica che condiziona, fa star male, consiglia cose negative o suggerisce di fare cose che non si vorrebbe. I giudizi in questo caso sono per lo più di carattere estetico: “cattiva nel senso che non mi piace. Quella buona invece mi piace”; “cattiva che non mi piace”; “per me quella cattiva è che non si capisce niente (di testo) tipo metal”; “ secondo me il rock perché mi sembra che gli strumenti superino a volte la voce del cantante”; “(…) la Angelo Sonvico musica cattiva è fatta dal computer invece la musica buona è la musica fatta dalle persone”. Se proprio è cattiva “dice parolacce”; “(…) è molto aggressiva e le parole sono più parolacce”. 12) Hai mai sentito parlare di messaggi subliminali nascosti nella musica? 30 26 25 20 Maschi 15 10 Femmine 7 Totale 5 0 si no “Con la maestra Pagani”; “con le amiche e poi mi sono documentata su Internet”; “Li ho sentiti su youtube”; “Saturday night”; “un mio amico me ne ha citata una”. Come accennato, gli allievi delle mie classi hanno parlato con i loro compagni di altre sezioni, incuriosendoli. 13) Ritieni possibile che dei messaggi subliminali AUDIO nascosti nella musica possano condizionare in qualche modo le nostre scelte? 16 15 14 12 10 10 Maschi 8 Femmine 6 Totale 4 4 2 0 si 34 no non so 14) Sai di cosa trattano i messaggi subliminali? [segna con X al massimo due caselle] 30 24 25 20 15 9 10 Maschi 11 Femmine 7 Totale 5 2 0 0 innocui pubblicitari istigano all'uso di droghe satanici diffondere l'idea del suicidio non so 15) Desidereresti approfondire l’argomento? 19 20 18 16 14 12 10 8 6 4 2 0 Maschi Femmine 5 Totale 3 si no non so 16) Se hai risposto si alla domanda precedente, con chi vorresti approfondire l’argomento? 14 12 12 10 9 8 Maschi 6 Femmine Totale 4 2 2 1 2 1 0 esperto docente genitore amico da solo altro Angelo Sonvico 17) Secondo te CHI può avere interesse a nascondere dei messaggi nella musica? Frequentemente è stata lasciata in bianco. Tra le risposte: “Le persone che cercano di controllarti” ; “dei malati”; “non lo so”; “dei pubblicitari” o “le persone sataniche che vogliono diffondere il loro credo senza farsi beccare oppure altri che insultano se metti le canzoni al contrario, o vogliono che tu prenda droga”. 18) Secondo te PER QUALE MOTIVO qualcuno nasconde dei messaggi nella musica? Tra le risposte: “Non saprei”; “non lo so, magari per spaventare la gente”; “per diffondere credo satanico, diffondere le droghe o per insultare persone famose” e “magari perché è pagato. O perché si sente solo, o vuole che gli altri facciano delle cose per essere come lui”. 36 5. Conclusioni Sono esistite culture senza scrittura, senza aritmetica, senza tecnologia, ma mai è esistita una cultura senza musica. La musica è parte integrante della nostra esistenza. Il nostro corpo è sonoro, ritmico, dinamico: basti pensare al respiro, al battito del cuore, al modo con cui parliamo, camminiamo e reagiamo all’ambiente dei suoni che ci circondano. Mai come oggi la musica è stata mediata all’interno di un complesso sistema che implica tecnologia, industria, media, pubblico, mercato. Questa ampia diffusione permette al giovane di essere in contatto con la sua musica come, quando e dove vuole. Dalla ricerca emergono domande che sarebbero significative per ulteriori sviluppi. Nel breve sondaggio si evidenzia che 4 allievi su 10 sono immersi in 2 ore e mezzo di musica al giorno e soprattutto 8 su 10 la ascoltano “in camera mia da solo”, spesso con l’iPod isolandosi dal mondo circostante. Ritengo che sarebbe interessante ricercare le ragioni di tale condotta, indagare le emozioni suscitate dall’ascolto ed approfondire in quale momento o con quale animo si preferisce ascoltare musica. Non c’è dubbio che essa sia importantissima nel quotidiano dei nostri ragazzi: è sottofondo, consolatrice, portavoce; sa raccontare storie che parlano della vita di chi le ascolta e che fa propri questi racconti; è compagna nei momenti di solitudine come nei momenti di euforia e divertimento. La musica che ascoltano è la loro musica, li racconta e li presenta al mondo dei grandi. Dietro i messaggi cifrati che inviano a noi adulti (genitori o educatori) ci sono le loro delusioni, speranze, angosce, amori; ovvero la loro persona e personalità. Non stupisce quindi che la musica assuma per i giovani il ruolo di icona del loro complicato intrigo di sensazioni e voglie di protagonismo nella vita. Ed in questa ricerca dell’adolescente si insinua la negatività dei messaggi più o meno subliminali. Non è compito di questa ricerca rispondere all’interrogativo se i giovani teenager si diano alla marijuana per un brano di Zucchero oppure se ascoltino certa musica semplicemente perché parla del loro quotidiano, limitandosi quindi a prender atto e raccontare realtà e stili di vita ormai consolidati. Forse certi testi, certe immagini nascoste, sono frutto di gigantesche operazioni di marketing: nascono dal desiderio di stupire, di distinguersi tra i mille autori e interpeti, di far parlare di sé. Ma forse no. E’ interessante far notare che talvolta alla mia proposta di visione o ascolto di certi file contenenti messaggi subliminali alcuni allievi impressionabili hanno chiesto espressamente di uscire dall’aula per non vederli. Ragazzi a cui non ho tenuto lezioni sui messaggi subliminali ed è stata posta la domanda in cosa consiste una musica cattiva hanno dato risposte del tipo “è cattiva perché non mi piace; perché non capisco le parole; perché è suonata forte, perché è eseguita non da esseri umani ma da un computer”. Al contrario, dagli atteggiamenti e dalle risposte dei miei allievi, Angelo Sonvico ottenute dopo le lezioni, ho capito che i ragazzi hanno realizzato che può davvero esistere una musica cattiva, e non si tratta di una questione estetica. Due esempi eloquenti: ci sono delle connessioni tra la vita sessuale dei giovani e la musica che ascoltano? I ricercatori hanno cercato di stabilirlo prendendo in esame i racconti di 711 ragazzi tra i 14 e i 16 anni e sono giunti a conclusioni che lasciano pochi dubbi: senza distinzione tra maschi e femmine chi ascolta canzoni a sfondo sessuale o che contengono nel testo frasi esplicite e riferite al sesso ha il doppio di probabilità rispetto ai coetanei di avere rapporti 27. L’articolo non manca di avvertire che la correlazione tra i due fattori non costituisce una dimostrazione definitiva del loro rapporto causale. Tuttavia lo studio mostra che più i giovani ascoltano musica con un forte contenuto sessuale, più sono propensi ad avviarsi alla pratica sessuale concludendo che l’esposizione a musiche con contenuto sessuale non degradante non ha prodotto cambiamenti nel comportamento sessuale. Eloquente quanto emerge da uno studio condotto da Ter Bogt, direttore del dipartimento di Cultura musicale giovanile della Royal University di Utrecht 28 da cui risulta che i videoclip musicali a sfondo sexy possono avere una forte influenza sull'autostima e l'immagine che hanno di sé le ragazzine. Che si convincono di dover “far leva” sulle proprie qualità sessuali e su un look disinibito per far colpo sui maschi, piuttosto che su intelligenza e simpatia. Metà dei 500 giovani che l'esperto ha “arruolato” per la ricerca è stata esposta a video musicali dance o hip-hop con contenuti a sfondo sessuale. L'altra metà ha assistito a spettacoli degli stessi artisti, ma senza scene “hard”. Il primo gruppo, intervistato dai ricercatori olandesi, è apparso più convinto che un look sexy sia importante per le donne. Credo che questo contributo sui messaggi subliminali, prendendo coscienza della vastità e complessità del mondo musicale, sia un’introduzione ad aspetti che meriterebbero una visione ed una trattazione più ampia. Penso agli approfondimenti che si potrebbero collegare all’istigazione all’uso di sostanze o al suicidio giovanile 29. La mia domanda, come insegnante, è se ci si può difendere dai messaggi nascosti nei brani musicali. Non lo so, ma per lo meno si è consapevoli della loro presenza. Credo nella musica e come educatore, e genitore, vorrei insegnare a non guardare le cose in modo superficiale. Sono convinto che questa mia ricerca fatta con i ragazzi abbia ottenuto questo risultato. E questo, come compito di un educatore, è a mio parere un risultato importante. A dirlo è uno studio dell`Università di Pittsburgh pubblicato sull`American Journal of Preventative Medicine. Rimando al sito Internet http://www.bintmusic.it/blog/archives/001385.html [2 aprile 2011] 27 28 Da http://archivio.clandestinoweb.com/content/view/6200/281/ [4 aprile 2011] 29 I ragazzi sono rimasti profondamente colpiti dalla visione in classe del citato documentario “Ballando con il diavolo”. 38 Limitandomi a questo studio, mi hanno particolarmente colpito le risposte degli allievi alla domanda 11 e i risultati della 15 (primo questionario) e 14 (secondo) (satanismo in genere). Riporto un recente articolo (17.02.2011): Ragazzi confusi o troppo fragili, insoddisfatti dalla quotidianità e alla ricerca di esperienze nuove, ragazzi con pochi punti di riferimento e molto influenzabili. Questo l’identikit degli adolescenti che ogni anno cadono vittime delle sette sataniche, spesso un tunnel senza uscita. Solo nell’ultimo anno sono state 240 mila le vittime delle sette, in maggioranza giovani e maschi. Sono alcuni dei dati raccolti dal servizio antisette della Comunità Papa Giovanni XXIII attraverso il numero verde messo a disposizione di vittime e familiari, che in un anno ha risposto a 3 mila chiamate 30 . Penso ai video di Lady Gaga visti in classe. Videoclip come questi hanno lo scopo di diffondere nell’inconscio collettivo uno specifico insieme di simboli e valori che diventeranno, nel tempo, “parte della nostra cultura”. Per realizzare questo obiettivo, figure carismatiche ammirate dagli adolescenti sono state utilizzate per rendere questi messaggi cool e trendy. Nella ricerca di una nuova icona eccentrica, Lady Gaga entra in scena pronta a venire eletta nuova principessa del pop. Nelle sue canzoni sbatte in faccia ai suoi giovani fan simboli esoterici e satanici. Il risultato non è tanto portare le persone ad adorare questa o quella entità. Il punto è cambiare la natura umana stessa, nella direzione che l'archetipo del diavolo rappresenta: egoismo e menefreghismo 31. Che poi coscientemente non si possa cogliere il messaggio non importa, anzi, è quello che serve. Coglierlo provocherebbe la sua elaborazione ed espulsione dalla psiche. Il lobo sinistro non lo vede ma il lobo destro assorbe tutto come una spugna. E manda all' inconscio … 30 http://www.figliefamiglia.it/2011/02/adolescenti-cresce-il-rischio-delle-sette-sataniche-o-pseudo-religiose. Vediamo, perciò, che il fenomeno del "rock satanico" va ben oltre i confini di una semplice moda. Se il motto dei satanisti è "Fai ciò che vuoi", qualunque legge può essere trasgredita. Il bene e il male si confondono tra loro, e si cade facilmente nella trappola del nichilismo. E' importante per tutti noi ricordarci quanto siano vulnerabili i giovani quando vengono privati di tutti i valori assoluti, degli insegnamenti morali, schietti, onesti, non equivoci e non confusi, quando non c'è nessuno a spiegar loro ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. A essi viene offerto un messaggio secondo il quale nessuno ha il diritto di dir loro che cosa fare, di dir loro ciò che è bene e ciò che è male. Tutto questo crea un terribile vuoto, un vuoto dentro il quale Satana ama introdursi. Da: http://camcris.altervista.org/esotergiov.html 31 Angelo Sonvico BIBLIOGRAFIA essenziale Balducci, C. (1993). Adoratori del diavolo e rock satanico. Casale Monferrato: Piemme. Baroni M., Dalmonte R., Jacobini C. (1999). Le regole della musica. Indagini sui meccanismi della comunicazione. Torino: E.D.T. Baroni P. (1997). Principi del tramonto. Satanismo, esoterismo e messaggi subliminali nella musica rock. Rimini: Il Cerchio Editore. Bertirotti, A. (2003). L’uomo, il suono e la musica. Firenze: University Press. Bloom, A. (1987). The Closing of the American Mind. New York: Simon & Schuster. Caruso E. (2005). Comunico, quindi esisto. L'importanza della comunicazione per la crescita dell’impresa. Milano: Tecniche Nuove. Charmet, P. G. (2004), Crisis Center. 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