BiodiVerSità / insetti UNa CaSa Per PiCCoLi aMiCi Come costruire un alloggio accogliente per ospitare gli insetti utili di Luisa Persia d urante l’estate siamo stati inondati da notizie riguardanti l’incontro dell’uomo con svariati animali, soprattutto orsi, lupi e serpenti. Questi eventi hanno creato un’ondata di preoccupazione e al tempo stesso di fascinazione verso certi animali, che oltre ad incutere un naturale timore, sono innegabilmente belli e interessanti, soprattutto perché parte di ambienti tanto lontani da quelli cui siamo abituati, in special modo vivendo in città. Quindi si sono moltiplicati i vademecum per gestire un incontro fortuito con un orso, oppure le rassicurazioni sulla non pericolosità del lupo, o le raccomandazioni in caso di rinvenimento di un rettile di notevoli dimensioni. Però, oltre a questi grandi animali, sarebbe giusto volgere il nostro sguardo verso quelli 38 - Il Forestale n. 82 piccoli, così piccoli da non ritenerli degni delle nostre attenzioni, ma che incessantemente lavorano per il prosperare della vita sul nostro pianeta. Gli insetti, come tutti gli animali, hanno un ruolo fondamentale nella catena alimentare, ma soprattutto sono importantissimi per l’impollinazione, quindi per la varietà e quantità di produzioni agricole e floreali. L’antropizzazione sfrenata ha fatto sì che questi esseri viventi si siano allontanati dalle nostre città, con conseguenze non di certo positive. L’idea Allora ecco qualche piccolo consiglio per far riavvicinare farfalle, coccinelle, api, forbicine e compagnia bella ai nostri balconi. L’idea di un hotel per insetti, bug hotel, si è diffusa negli ultimi anni in Europa, soprattutto a seguito del concorso Beyond the Hive Competition (“Oltre l’alveare”) lanciato nel 2010 in Inghilterra in occasione dell’anno della biodiversità. Navigando in internet si possono ammirare alcuni bozzetti o realizzazioni che hanno anche un design spettacolare. Il Jardin des Plantes, il principale orto botanico della Francia, ospita incantevoli strutture in legno che si inseriscono stupendamente nell’ambiente parco, oltre ad accogliere migliaia di ospiti. Ma veniamo a noi. Perché costruire un hotel per insetti? Oltre all’amore per la natura, le motivazioni necessarie a intraprendere questo progetto sono il desiderio di difendere la biodiversità e favorire quindi il proliferare della vita in tutti i suoi aspetti, oltre a quello di osservare da vicino l’operosità dei piccoli ospiti volanti. Oltre alle motivazioni “sociali”, ve ne sono altre che possiamo considerare egoistiche, ma che complessivamente portano comunque a risultati benefici per tutti. Molti degli insetti che verranno ad alloggiare nel nostro “albergo” sono utilissimi per combattere i parassiti delle piante di cui si nutrono. La lotta biologica conservativa consiste proprio in questo: evitare l’uso di prodotti chimici grazie alla presenza di insetti negli orti e nei frutteti. Altro effetto benefico è quello antistress: costruire un bug hotel rientra nelle attività manuali che possono agevolare il recupero delle energie psichiche, al quale si aggiunge il beneficio del contatto con la natura, visto che dobbiamo andare a cercare i materiali da costruzione e “arredamento” proprio in mezzo al verde. Gli insetti che con molta probabilità si vorranno sistemare nel nostro hotel sono essenzialmente impollinatori e predatori. Tra i primi api solitarie e farfalle, tra i predatori coccinelle, crisope, forbicine e vespe muratrici. Come costruire un bug hotel Come ogni buon lavoro, sarebbe utile fare un bozzetto della casetta che si vuole realizzare. Bisogna tener presente che la profondità dell’alloggio dovrebbe essere di almeno 20 centimetri per consentire la sistemazione di “tunnel” adeguati. Essenzialmente per costruire il nostro hotel è necessario del legno, quindi tutti gli attrezzi per lavorarlo saranno utili. Non è escluso che si possa utilizzare una struttura già assemblata, come cassette, pallet o mobiletti inutilizzati. Si possono lavorare materiali naturali, ma anche artificiali, come bottiglie di plastica o parti di avvolgibili. Per quanto riguarda il legno, lo spessore varierà a seconda di un rifugio riparato (5-8 mm) o all’aperto (1-2 cm). Niente trattamenti chimici per non disturbare gli insetti. Al limite, per le parti esterne si possono utilizzare colla vinilica o colore acrilico. Per “arredare” l’hotel, tra i materiali naturali, canne, rami dall’interno morbido, fango essiccato, gusci vuoti di chiocciole, pigne, paglia o fieno, foglie secche e pietre. In alternativa, materiali artificiali come mattoni, foratini, tavelle, tegole, cartone ondulato o carta di giornale. Le forature dovranno essere di dia- metri e profondità diversi, soprattutto bisogna inclinare il trapano verso l’alto per consentire il deflusso dell’acqua piovana, che non deve ristagnare negli alloggi. I bisogni che un bug hotel dovrebbe soddisfare sono essenzialmente: riparo e protezione dal freddo per i suoi piccoli ospiti, anche per garantirne il ciclo produttivo. Quindi dovrà essere asciutto, riparato dal vento e riscaldato dal sole. Inoltre la struttura dovrà essere realizzata con materiali differenti, per adattarsi alle diverse tipologie di insetti che l’abiteranno e che lo sceglieranno per le condizioni favorevoli create appositamente per loro. Così, le api solitarie preferiscono dei piccoli “tunnel” chiusi in fondo, di diametro tra i 4 e i 12 millimetri e lunghezza di 12-20 centimetri. Saranno pertanto adatti allo scopo canne, anche di bambù, oppure steli di graminacee annodati in fondo, assi appositamente forate e poi addirittura le normali cannucce per bere o la carta arrotolata, sempre però chiuse in fondo. Per crisope, coccinelle e forbicine gli alloggi, sempre al riparo dal rigore del tempo, dovranno essere riempiti di paglia. Le forbicine gradiscono un ambiente abbastanza umido: si suggerisce di riempire un vaso di terracotta, appunto, con la paglia, da appendere a testa in giù. Gli animaletti cercheranno la loro via all’interno del groviglio e si sistemeranno comodamente. Ancora paglia, ma stavolta protetta da uno sportello di legno o un mattone forato, per crisope o coccinelle. Le farfalle prediligono invece sportelli con feritoie verticali che non arrechino danni alle ali. Il rifugio, a sua volta, sarà attrezzato con steli verticali con funzione di appoggio per l’insetto. Questa casetta potrà ospitare farfalle di tutte le età: bruchi, crisalidi e adulte svernanti. Per saperne di più: www.campagnamica.it. Il Forestale n. 82 - 39