PCR
POLYMERASE CHAIN REACTION
CLASSE 1°G
BARDINI, FACCHINI, GIRARDI, ZIVELONGHI
Indice:
 Che cos'è?
 Come funziona?
 Applicazioni:
1. Diagnosi prenatale;
2. Ricerca di infezioni;
3. Analisi forense;
4. Conservazione naturale;
5. Studi storici.
Che cos'è?
La PCR è in grado
di prendere
un piccolissimo
Molecole
di DNA polimerasi;
1
campione di DNA e in poche ore sintetizzare
milioni di copie di uno specifico segmento.
2
Grande quantità dei 4 nucleotidi;
Questa reazione richiede la conoscenza delle
sequenze nucleotidiche
di complementari
ciascun estremità
Sequenza di DNA
alle
del segmento
DNA che
si vuole
estremitàdel
del segmento
desiderato,
che
3
fungono da premer.
sintetizzare.
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Come funziona?
Replicazione due copie
identiche del DNA originale.
Il processo può essere reso
selettivo con determinati
primer.
Viene risintetizzato DNA
mediante l’uso dei primers
introdotti
allo
stadio
precedente.
Raffrendando fino a 55°C si ricostruiscono i legami
idrogeno. In presenza di un eccesso di primer i
legami vengono scomposti formando due ibridi
primer-DNA.
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Applicazioni:
DIAGNOSI PRENATALE
Necessita di minime
materiale genetico.
quantità
di
Fornisce, entro 24-48 ore, dati relativi
alle aneuploidie.
È un utile supporto diagnostico nei casi
di fallimento della coltura cellulare,
referti ecografici dubbi in gravidanze
inoltrate.
Offre la possibilità
l’amniocentesi precoce.
di
effettuare
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Applicazioni:
RICERCA DI INFEZIONI
Si possono svelare quadri di
patologie infettive latenti o
con scarsa presenza di
agenti infettanti.
Queste patologie
risulterebbero di
difficile o impossibile
diagnosi con qualsiasi
altra tecnica.
Questo perché con la
pcr si può amplificare la
presenza del genoma
dell'agente infettante e
analizzandolo risalire
all'agente eziologico
responsabile della
patologia.
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Applicazioni:
ANALISI FORENSE
Un minuscolo campione di
sperma può fornire DNA
sufficiente per
l’amplificazione e ottenere
un’impronta genetica, che
può essere essenziale in casi
di stupro e aggressione. È
ancora aperto il dibattito
sull’accettabilità, da parte di
un tribunale, di prove basate
sulla PCR.
CONSERVAZIONE
NATURALE
Il DNA di un singolo pelo può essere
amplificato e analizzato per ottenere
informazioni sui rapporti genetici fra singoli
esemplari di specie rare. Può essere utile
per stabilire la migliore strategia di
accoppiamento tra esemplari in cattività.
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Applicazioni:
STUDI STORICI
La PCR risulta la
tecnica da privilegiare
per effettuare l'analisi
del DNA residuo nei
reperti
paleontologici.
Aspetti negativi: a
causa del suo
straordinario potere di
moltiplicazione la PCR
capta tracce anche
infinitesimali di DNA
moderno
eventualmente
presenti nell'ambiente.
La PCR si comporta,
inoltre, come una fonte di
inquinamento: nel
momento in cui avviene
l'apertura della provetta,
fuoriescono minuscole
gocce di aerosol che si
disperdono rapidamente.
È stato calcolato che ciascuna di
queste goccioline contiene più
DNA di un centimetro cubo di
reperto.
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