Comunicato stampa in italiano - Istituto Italiano di Cultura Zagabria

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI ZAGABRIA
TALIJANSKI INSTITUT ZA KULTURU U ZAGREBU
Preobraženska 4 – 10000 Zagabria (Croazia)
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2008 Anno Europeo del dialogo Interculturale
La notte degli Istituti Culturali dell’UE
Zagabria su Misura di Claudio Rotta Loria
Istituto Italiano di Cultura – Preobraženska 4 - Zagreb
Sabato 19 aprile 2008
dalle 19 alle 22
Il progetto d’intervento concepito da Claudio Rotta Loria per gli spazi dell’IIC di Zagabria
rappresenta un vero e proprio omaggio alla città. Per l’occasione, infatti, l’artista italiano
utilizza, quale elemento unitario e modulare dell’opera, un metro in legno pieghevole
ricoperto di immagini e carte del territorio della città. Una numerosa serie di questi metri darà
così luogo ad una installazione site specific, che intende essere di stimolo ad una riflessione
sulla relazione spaziale tra l’opera e il suo contesto e sui significati simbolici e progettuali
che essa evoca. L’artista è al momento a Zagabria dove sta realizzando il progetto ed è
disponibile per eventuali interviste.
Claudio Rotta Loria è nato a Torino (Italia). Dopo gli studi artistici (liceo, accademia,
Scuola di design), si laurea in Antropologia culturale. Dalla fine degli anni ’60, si dedica a
una ricerca di tipo geometrico e di astrazione analitica. Nel 71 è co-fondatore del “Ti-zero –
Centro sperimentale di Ricerca Estetica (1961-76). Dal 70 realizza superfici cromoplastiche
fluorescenti, strutture reticolari complesse a pluripercezione e “spazializzazioni di forme
geometriche elementari”. Dal ’72 realizza interventi d’ambiente e installazioni. Nel corso
degli anni ’80 le sue opere rompono i codici rigorosi del periodo precedente e si articolano
più liberamente nello spazio grazie al dinamismo delle superfici, all’accostamento intrigante
delicato dei materiali, all’approdo di quella che è stata definita una scrittura colore.
Dalla seconda metà degli anni ’80 l’artista realizza opere tridimensionali utilizzando la
struttura a “mandala”, quale griglia di base. Sempre in questo periodo e per tutto il decennio
successivo egli realizza grandi installazioni e opere a parete contaminate dai nuovi materiali.
Nel 2005 l’artista introduce l’espressione “archipainting” per definire la sua ricerca che è
sempre costruzione tridimensionale dinamica che coniuga disegno, fotografia, pittura,
scultura, colore, elementi tecnologici e oggetti comuni. Tali installazioni sono sempre
caratterizzate da un rapporto biunivoco tra lo spazio esistente e l’opera. Egli ha al suo attivo
centinaia di mostre personali e collettive e i suoi lavori sono esposti in musei italiani e
internazionali. Alcune sue opere sono state recentemente esposte durante la mostra Arte
Cinetica dagli inizi ai giorni nostri al Padiglione d’Arte di Zagabria (9 ottobre – 11 novembre
2007).