IL RISVEGLIO GNOSTICO DEL MONDO MODERNO1 di Francesco Brunelli La Gnosi è eterna ed imperitura, essa permea di se tutte le fratellanze, tutti i cenacoli in cui l'UOMO aspira a ritrovare se stesso ed il suo mondo fuori dalle apparenze e dalle illusioni2. E questo sempre e da sempre. La Gnosi è la conoscenza salvatrice dal caos delle apparenze in cui viviamo ed è per questo che qualsiasi movimento, di qualsiasi natura, che aspira ad una attiva ricerca liberatrice dai condizionamenti operanti comunque nel mondo, è di essenza gnostica. Ciò spiega perché nel mondo intellettuale francese ove si manifestò la rinascita gnostica, larga importanza ebbero diversi movimenti tradizionali, occultisti e spiritualisti che giustamente il Soro nel suo libro « La Chiesa del Paracleto » (Ed Atanor, 1922) considera come costituenti il naturale sfondo e la naturale base. Egli li elenca in due gruppi distinguendoli in movimenti religiosi propriamente detti e movimenti occultistici ben chiarendo che tale distinzione è più apparente che reale. Al gruppo dei movimenti religiosi apparterrebbero: 1° La Chiesa Gioannita su sfondo templare restaurata da Fabre-Palaprat e riorganizzata tra il 1804 ed il 1840. 2° La Chiesa del Carmelo di Eugenio Vintras i cui epigoni non sopravvissero alla grande guerra. 3° La Chiesa Swedemborghiana nata sulla scia dell'insegnamento di Swedemborg. Ai movimenti « occultistici » e tradizionali fanno capo: 1° Il sorgere della Società Teosofica 2° La costituzione della Federazione Universale del R.S.A.A. 3° Società rosicruciane tra cui l'Ordine Kabbalistico della Rosa-Croce costituita nel 1888. 4° L'Ordine Martinista. Su questo sfondo e sull'ambiente «psichico » di questi movimenti, si innesta ad un certo punto un centro, un cenacolo che funge da vortice e da forza propulsiva per il risveglio gnostico. Si tratta del cenacolo della duchessa di Pomàr. Così ce lo descrive il Soro: « Posta nel cuore di Parigi, con la sua Sala delle Guardie ove stavano in perpetua veglia uomini d'arme scolpiti, col suo scalone di marmo fiancheggiato da capolavori, con 1 Tratto da www.iltibetano.com 2 Da La Gnosi, edizione riservata. la biblioteca ricca dei libri più dotti e più rari, con la sua sala del Trono, infine con tutto il suo arredamento e con tutta la sua struttura, quella dimora ricordava stranamente Holyrooh, il prediletto soggiorno della regina martire Maria Stuarda. Ed ivi, infatti abitava una discendente di Casa Stuard, che nel ricordo della Regina Martire aveva fatto il culto della sua vita: Lady Maria Cithness Duchessa di Pomar ... E quella sua sala del Trono, ch'era ad un tempo salotto e cappella, cenacolo ed oratorio, col suo soffitto dipinto rappresentante i Cerchi Angelici e la Sacra Stella del Pleroma Spirituale, era il sovrano santuario di tutto il movimento neognostico. Ivi swedemborghiani e spiritisti, martinisti e teosofi, carmeliti e gioanniti, adepti della Massoneria e canonici esoteristi di Notre Dame, si incontravano in comunione di studio e di fede. Ivi con il concorso dei più seri mediums di Europa, si tenevano sedute medianiche di ordine elevatissimo ». Ma lasciamo qui il Soro, con la sua altamente suggestiva descrizione. In effetti la duchessa di Pomar, dotata di larghi mezzi finanziari, si era dedicata ad una sua missione di risveglio spirituale ed aveva fondato una Società Teosofica d'Oriente e d'Occidente, di cui era presidente sin dal 1882 ed a dire del Guenon costituiva una vera sezione esoterica di altri raggruppamenti occultisti tra cui la Società Teosofica che si andava allora organizzando. In una lettera del 1890 scriveva: « ... Le nostre riunioni sono segrete e ci è vietato di parlarne a coloro che sono fuori della nostra cerchia ... che conta molti tra i più grandi spiriti di Francia, ma alla quale si è ammessi solo dopo una tra le più alte iniziazioni e delle prove molto serie. Quando vi dirò che noi riceviamo le nostre istruzioni, direttamente dalle più alte sfere, voi comprenderete perché desideriamo mantenere il più stretto segreto ...». Quale era il nocciolo delle istruzioni e cosa si preparava in quel cenacolo? Guenon nel suo libro Le Theosophisme (Ed. Traditionelles, 1969 pag. 188) ce lo dice chiaramente. « Il lavoro segreto consisteva nell'annunciare e nel preparare l'avvento di un Nuovo Giorno cioè di « una nuova rivelazione, di una era che doveva succedere al Cristianesimo, come il Cristianesimo a sua volta era succeduto all'antica Legge, in una parola l'avvento dello Spirito Santo concepito gnosticamente come il « divino femminile ». È in questa atmosfera, con questi fini, con questi mezzi, con mezzi cioè spiritici, che si preparava la rinascita della Gnosi. Fu Giulio Doinel che raccolse e cristallizzò in sé le forze, i pensieri, le attese, le emozioni di questo circolo interiore e segreto. Giulio Doinel, laureato in filosofia, bibliotecario, massone (Grande Oratore del Grande Oriente di Francia), uomo dotato di particolare sensibilità, era un profondo studioso di Gnosi. Nel corso di una seduta spiritica che il Soro rievoca nel suo citato volume, viene dato il via alla ricostruzione dagli « spiriti » dei Vescovi del Sinodo cataro di Montsegur « Ricostruite ed insegnate la dottrina gnostica, che è la dottrina assoluta e per vangelo prendete il quarto, quello di Giovanni che è il vangelo dell'amore. Ricostruite apertamente la Chiesa Gnostica, la Santa Chiesa del Paracleto ... Colui che dovrà ricostruirla è in mezzo a voi stasera ... La benedizione del Santo Pleroma e degli Eoni sia con voi! Vi benediciamo come benedimmo i martiri di Montsegur! ». Era l'autunno del 1890. La Chiesa Gnostica doveva risorgere tra qualche giorno. Il Sinodo venne costituito il 18 settembre 1892, tra i membri vi era: Papus (Gerard Encausse) uno dei rinnovatori del Martinismo moderno con il nome di T. Vincenzo Vescovo di Tolosa; Yvon Le Loup noto con il nome di Sedir che prese il nome ed il titolo di T. Paul Vescovo di Concorezzo ; l'editore Chamuel con il nome di T. Bardesanes ed ancora nel 1894 furono consacrati il poeta Fabre des Essarts con il nome di T. Synesius, Vescovo di Bordeaux ed il pubblicista Sergio Basset con il nome di T. Sergio. Ed ecco i primi atti della nuova Chiesa Gnostica: 18 settembre 1892. Riunione del sinodo gnostico ed emissione di un decreto con il quale si dichiarava - la ricostituzione del culto albigese: Consolamentum, Frazione del Pane, Appareillamentum. - che l'Ordine Martinista era di essenza gnostica (ricordiamo che Papus era uno dei 7 vescovi gnostici presenti e che la maggior parte dei vescovi era martinista). - equivalenza tra Perfetti gnostici e Superiori Incogniti Martinisti che si rispecchiava anche nei poteri. L'articolo IV e l'art. VII del decreto suona così: Art. IV - Ogni Perfetto o S::: può officiare il Sacramento della Frazione del Pane Art. VII - L'Ordine Martinista è dichiarato di essenza gnostica. Ogni S::: I:.: prende posto nella classe dei Perfetti (1). (1) La chiesa era suddivisa in tre classi: 1° Pneumatici o fedeli 2° Diaconi e Diaconesse 3° Vescovi e Sophie. Le donne come si vede erano ammesse a parità di poteri. settembre 1893. Il sinodo gnostico dopo aver esaminato il suo indirizzo dottrinario ed avendo accettato la gnosi di Valentino, prende il nome di Chiesa Gnostica Valentiniana. Nella stessa Assemblea Giulio Doinel, Vescovo di Montsegur, venne eletto alla suprema carica Patriarcale assumendo il nome mistico di Valentino II. La carica Patriarcale era a vita ed il Patriarca era considerato il capo temporale e visibile della Chiesa del Paracleto, il capo invisibile e spirituale era la Sophia Celeste. Valentino II istituisce in virtù dei poteri da lui posseduti l'Ordine della Colomba del Paracleto. settembre 1894. Il sinodo gnostico decreta la pubblicazione della Catechesi Gnostica. Accoglie altri vescovi nel sinodo e considera terminata la fase della restaurazione gnostica. dicembre del 1895. Doinel rimette le insegne patriarcali al Vescovo cattolico di Orleans abiurando apparentemente la fede gnostica. Dico apparentemente perché secondo quanto pubblicò il Soro nel già citato volume, egli continuò ad essere fedele ai suoi ideali. Manca qualsiasi studio documentato dopo quello pubblicato dal Soro, per cui è difficoltoso esprimere altre opinioni differenti, certamente l'Omelia sul mistero ineffabile e l'Hymnarium Gnosticum scritti poco prima della morte avvenuta il 17 marzo 1902 testimoniano la sua continuità sulla linea gnostica. 3 gennaio 1896. Viene eletto Patriarca gnostico e successore di T. Valentino, Fabre des Essarts, T. Sinesius che resse la Chiesa sino al Concilio del 1907. In questo periodo di vivace intensità, si crearono le Chiese di Russia, Bulgaria, Boemia, Stati Uniti ed Olanda. Il 3 novembre 1897 venne promulgato il rituale detto di Sinesio che ritoccava il rituale originario di Doinel. Vi fu successivamente una fase di intensa preparazione per una maggiore ripresa e sistematizzazione delle attività della Chiesa Gnostica entro la quale si erano aperti dei problemi di diverso ordine e di diversa portata cui accenneremo nel contesto di questa nota, anche perché portarono all'isolamento di un gruppo parigino abbastanza notevole e di marcata consistenza. Il 26 agosto 1903 veniva indetto un Concilio da T. Sofronio Arcivescovo di Tolosa in accordo con T. Sinesio. Venne approvato il Credo della Chiesa e venne sostituita la toga nera dei Catari allora in uso con l'alba bianca. Lo stesso Sinesio venne proclamato Patriarca di Francia. Nel Concilio di Lione del 1907 compare Briacaud vescovo della omonima città, che riuscì, con il concorso di T. Sofronio vescovo di Tolosa a unificare in una sola Chiesa gnostica Universale la Chiesa Valentiniana, la Chiesa Carmelitana e la Chiesa Gioannita Templare. Diedero la loro adesione anche i Vescovi di Russia, degli Stati Uniti ed il Vescovo delegato della Chiesa Boema. Per contro non aderì il gruppo di Parigi alla cui testa era T Sinesio, Patriarca della Chiesa Gnostica di Francia. Nel concilio di Lione si stabilì di eleggere un nuovo Patriarca in quanto la Chiesa Gnostica Universale derivata dalla fusione di tre Chiese, era una Chiesa diversa e questa fu una decisione regolare che tuttavia procurò un primo scisma in seno al movimento gnostico. Nel febbraio del 1908 sempre a Lione il Sinodo votò all'unanimità Giovanni Bricaud che divenne perciò Patriarca della Chiesa assumendo il nome di Giovanni II. A partire quindi dal 1908 esistono due gruppi Gnostici derivati dalla opera di Doinel. Il Gruppo facente capo a Bricaud cui erano confluiti i membri delle Chiese Gioannita e Carmelita e che doveva assorbire successivamente altri gruppi e stabilire una grossa e fitta rete di alleanze con movimenti « fuori » della Chiesa di Roma. Ciò portava alla strutturazione successiva di una Chiesa Gnostica Apostolica dotata cioè di poteri sacerdotali regolari come avvenne nel 1913. Sino a quel tempo, è noto, e non sarà sfuggito all'attento lettore, che Giulio Doinel non era in possesso della regolare filiazione apostolica, egli infatti fu consacrato, secondo quanto lui stesso riferì e secondo quanto risulta dalla documentazione, «spiritualmente » dallo stesso Gesù (un po' come Paolo sulla via di Tarso) e poi da vescovi bogomoliti, come abbiamo visto per via medianica. Ma tali consacrazioni a rigore di «validità apostolica e sacerdotale intesa in tal senso universalmente » non sono ammissibili, mentre la loro efficacia è sicuramente certa in senso esoterico. Per lo scrittore Fabre des Essarts, T. Sinesius, si dice ch'esso fu anche consacrato vescovo regolarmente oltre che « spiriticamente», ma la cosa non è sicura. La validità apostolica a partire da Bricaud per contro è incontrovertibile. Qui seguiremo il ramo di T. Sinesius, dedicando ad altro lavoro lo studio della successione gnostica della Chiesa di Giovanni II, ma ci sia permesso prima di riassumere sinteticamente la situazione: 1890 Ricostituzione della Chiesa gnostico-catara 1892 Costituzione del Sinodo con Gerard Encausse (Papus) e Sedir, elezione a Patriarca di T. VALENTINO II T. Synesius, Patriarca della Chiesa Gnostica di Francia, non aderì al Concilio di Lione del 1907 e continuò a presiedere il gruppo neo-valentiníano a Parigi, circondato da eletti studiosi, tutti Massoni tra cui René Guenon, T. Palingenius. Ecco gli statuti di questa chiesa gnostica: 1° Lo gnosticismo è una dottrina filosofica e tradizionale. Ha per fine di ricostituire l'unità primitiva religiosa. 2° Lo gnosticismo non si impone alle coscienze né per mezzo della violenza, né per mezzo di castighi dopo la morte. 3° Professa, conformemente alla sua denominazione, che la vera religione è la Scienza Integrale, per questo fatto il suo insegnamento comporta una dottrina evolutiva che si apre sempre di più ai progressi successivi ed indefiniti della intelligenza umana. 4° E’ accessibile a tutti gli uomini, senza distinzione di nazionalità, di lingua o di razza. 5° Si è ammessi alla pienezza della conoscenza delle verità gnostiche, per mezzo di gradi successivi che sono conferiti al merito ed al valore intellettuale degli aspiranti. 6° Le cerimonie gnostiche, i dogmi, i riti sono rispettosi delle leggi della Repubblica. 7° La chiesa gnostica di Francia è sotto l'alta direzione di un Patriarca che ha la residenza episcopale a Parigi ed il cui titolo è quello di Vescovo di Montsegur in ricordo del massacro degli ultimi Albigesi. Questo titolo tuttavia non conferisce al capo della chiesa alcuna supremazia dogmatica. Egli è semplicemente il primus inter pares e non può prendere alcuna decisione importante senza l'approvazione del Santo Sinodo. 8° Il Santo Sinodo è composto di tutti i vescovi gnostici. 9° La caratteristica della Chiesa Gnostica è di rappresentare e restaurare l'antica chiesa cristiana democratica ed egualitaria. Questo documento fu pubblicato per quattro numeri consecutivi sulla rivista La Gnose del 1909 e di per se stesso mostra l'orientamento del gruppo da cui doveva successivamente nascere una delle correnti più valide dell'esoterismo e cioè il tradizionalismo. La grande guerra (la prima) travolse un po' tutte le attività, la morte di T. Synesius disperse le file che furono ricostituite nel 1921 da T. Basilide (Paul Genty) che tuttavia dopo qualche tempo ritenne opportuno porre in sonno la chiesa. Nel 1925 S.G.T. Bardesane (l'editore Chamuel) che ricordiamo fu ordinato direttamente dal Doinel, prese l'iniziativa di riunire i fedeli ed i vescovi che continuavano separatamente la loro attività ed il 10 dicembre del 1932 ricostituisce il Santo Sinodo. T. Basilide, fedele al suo punto di vista e giudicando il tempo ancora non idoneo per una nuova dispensazione gnostica, non ritenne opportuno dare il suo assenso. T. Bardesane mori nel 1937 e T. Hierax gli successe nella carica. Seguirono numerosi incontri tra il ramo di Bardesane e di Basilide (sostanzialmente identici) che portarono ad una unione spazzata via dalla seconda grande guerra. Oggi i resti di questo ramo sono riuniti alla Chiesa Gnostica Apostolica Universale grazie all'opera di R. Ambelain.