lezione 1 1 ottobre 2013 - Offerta didattica

Politica e Istituzioni Economiche
a.a. 2013/2014
Barbara Pancino
Ricercatrice in Economia Applicata presso il DEIm –
Dipartimento di Economia e Impresa
Università degli Studi della Tuscia
Contatti:
mail: [email protected]
tel. 0761.357893
Obiettivi e contenuti del corso
Il corso di politica economica si propone di approfondire
tematiche macroeconomiche che, alla luce dei più recenti
interventi in ambito economico, caratterizzano l’andamento
del sistema nazionale e internazionale.
Obiettivo del corso è quello di introdurre e analizzare gli
effetti sui comportamenti degli individui e delle imprese e
sull’economia nel suo complesso dell’azione esercitata dalla
politica economica distinguendo tra politica fiscale e politica
monetaria.
Materiali didattici
Testo di riferimento:
Blanchard O., Amighini A., Giavazzi F., Macroeconomia - Una
prospettiva europea, Il Mulino, 2011.
•  capitoli II-IX
•  capitoli XVIII-XIX
•  capitoli XXI-XXIV
Slide delle lezioni
Programma
Introduzione
o 
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contenuti e organizzazione del corso
concetti e definizioni (cap. II)
Il breve periodo
o 
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o 
Il mercato dei beni (cap. III)
I mercati finanziari (cap. IV)
Il modello IS-LM (cap.V)
Il modello IS-LM in economia aperta (cap.VI)
Il medio periodo
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o 
o 
Il mercato del lavoro (cap.VII)
Il modello AD-AS (cap.VIII)
Il tasso naturale di disoccupazione e la curva di Phillips (cap. IX)
Programma
Economia aperta
o 
o 
La politica economica in un sistema aperto (cap. XVIII)
Regimi di cambio (cap. XIX)
“Patologie” dei sistemi economici
o 
o 
Elevato debito pubblico (cap. XXI)
Iperinflazione (cap. XXII)
Politica economica
o 
o 
Il ruolo della politica economica (cap. XXIII)
Politica monetaria e fiscale (cap. XXIV)
Concetti e definizioni
La produzione aggregata
Def 1
Il Pil è il valore dei beni e dei servizi finali prodotti
nell’economia in un dato periodo di tempo.
Def 2
Il Pil è la somma del valore aggiunto nell’economia in un
dato periodo di tempo.
Def 3
Il Pil è la somma dei redditi dell’economia in un dato
periodo di tempo.
Il Pil
(I)
Il Pil è il valore dei beni e dei servizi finali prodotti
nell’economia in un dato periodo di tempo.
Impresa siderurgica
Impresa automobilistica
Ricavi
100€ Ricavi
200€
Costi:
80€ Costi:
170€
Salari
Profitti
80€
Salari
70€
Acquisto acciaio
100€
20€ Profitti
Pil = valore della produzione di tutti i beni finali
30€
Il Pil
(I)
Il Pil è il valore dei beni e dei servizi finali prodotti
nell’economia in un dato periodo di tempo.
Impresa siderurgica e automobilistica
Ricavi
200€
Costi (salari)
150€
Profitto
50€
Pil = valore della produzione di tutti i beni finali
Il Pil
(II)
Il Pil è la somma del valore aggiunto nell’economia in un
dato periodo di tempo.
Impresa siderurgica
Impresa automobilistica
Ricavi
100€ Ricavi
200€
Costi:
80€ Costi:
170€
Salari
Profitti
80€
Salari
70€
Acquisto acciaio
100€
20€ Profitti
30€
Pil = valore aggiunto, ovvero valore della produzione – valore
dei beni intermedi utilizzati nella produzione:
100€ + (200€-100€) = 200€
Il Pil
(III)
Il Pil è la somma dei redditi dell’economia in un dato
periodo di tempo.
Impresa siderurgica
Impresa automobilistica
Ricavi
100€ Ricavi
200€
Costi:
80€ Costi:
170€
Salari
Profitti
80€
Salari
70€
Acquisto acciaio
100€
20€ Profitti
30€
Il Pil è la somma dei redditi, ovvero reddito da lavoro più
reddito da capitale:
(80€+70€) + (20€+30€) = 200€
Come si misura il Pil?
Il Pil è misurato utilizzando diverse fonti informative di solito
raccolte dalle autorità fiscali di un paese.
u 
u 
u 
Le imprese registrano le proprie vendite e questa
informazione è utilizzata per costruire la prima definizione di
Pil.
Le imprese pagano tasse sul valore aggiunto delle loro attività,
che viene utilizzato per costruire la seconda definizione di Pil.
Gli individui dichiarano il reddito percepito e questa
informazione viene utilizzata per costruire la terza definizione
di Pil.
Pil nominale e Pil reale
Il Pil nominale è la somma della quantità dei beni finali valutati al
loro prezzo corrente.
Il Pil nominale cresce nel tempo perché nel tempo:
•  produzione beni
•  prezzi beni
Il Pil reale è la somma della quantità dei beni finali valutati a prezzi
costanti.
Per valutare l’andamento di un’economia da un anno all’altro si
considera il tasso di crescita del Pil reale. I periodi di crescita
positiva del Pil sono chiamati espansioni, i periodi di crescita
negativa sono detti recessioni (convenzione vuole che si parli di
recessione se l’economia registra almeno 2 trimestri consecutivi di crescita
negativa).
Tasso di disoccupazione
La disoccupazione è costituita dal numero di persone che non
hanno un lavoro, ma lo stanno cercando.
La forza lavoro (L) è la somma delle persone occupate (N) e di
quelle disoccupate (U):
L=N+U
La tasso di disoccupazione (u) è definito come il rapporto tra il
numero dei disoccupati e la forza lavoro:
u=U/L
Come si misura?
Attraverso le indagini sulle famiglie.
In Europa questa indagine è chiamata Labour Force Survey.
Si basa su interviste a un campione rappresentativo; ogni persona
viene classificata come occupata se, nella settimana che precede
quella in cui viene effettuata l’intervista, ha svolto almeno un’ora di
lavoro retribuito.
Negli USA questa indagine è chiamata Current Population Survey.
Si basa su interviste mensili a 50.000 famiglie; l’indagine classifica
una persona come occupata se svolge attività lavorativa al
momento dell’intervista e come disoccupata se non ha un lavoro
ma ha compiuto almeno un’azione di ricerca nelle ultime quattro
settimane.
Il tasso di inflazione
L’inflazione rappresenta un aumento sostenuto del livello dei
prezzi; il tasso di inflazione è il tasso a cui il livello dei prezzi
aumenta nel tempo.
La deflazione, al contrario, è una significativa riduzione del livello
dei prezzi; corrisponde ad un tasso di inflazione negativo.
Come calcolare il livello dei prezzi?
Deflatore del Pil
Indice dei prezzi
Il deflatore del Pil
Pt =
Pil nominale nell’anno t
Pil reale nell’anno t
Se il Pil nominale aumenta più velocemente del Pil reale, la
differenza è dovuta ad un aumento dei prezzi.
Il deflatore del Pil è un numero indice, il suo livello è scelto
arbitrariamente (pari a 1 nel 2000). E’ il suo tasso di variazione a
dirci il tasso di inflazione, ovvero a quale tasso cresce il livello dei
prezzi nel tempo.
Il deflatore del Pil ci dice il prezzo medio dei beni inclusi nel Pil,
cioè dei beni finali prodotti nell’economia.
Indice dei prezzi al consumo
Per misurare il prezzo medio al consumo (il costo della vita) si
utilizza l’Ipc, indice dei prezzi al consumo (USA) o l’Iapc, indice
armonizzato dei prezzi al consumo (Europa).
Anche l’Ipc è un numero indice (fissato pari a 100 nell’anno base
2001) e quindi il suo livello non ha significato in termini assoluti,
ma ci dice quanto costa di più, rispetto al 2001, uno stesso paniere
di beni e servizi.
Breve, medio e lungo periodo
Che cosa determina il livello di produzione aggregata di
un’economia?
Nel breve periodo (qualche anno) le variazioni annuali della
produzione sono dovute soprattutto a variazioni della domanda.
Le variazioni della domanda possono derivare da cambiamenti
nella fiducia dei consumatori o da altre fonti e possono portare a
una riduzione della produzione (recessione) o a un suo aumento
(espansione).
Breve, medio e lungo periodo
Nel medio periodo (un decennio) l’economia tende al livello di
produzione determinato da fattori relativi all’offerta: lo stock di
capitale, il livello della tecnologia, la dimensione della forza lavoro.
Nel lungo periodo (qualche decennio) le determinanti della
produzione sono i fattori come il sistema educativo, il tasso di
risparmio e la qualità del governo.