Relazione Tecnica Impianti Elettrici

RELAZIONE IMPIANTO ELETTRICO
Premessa
La presente relazione tecnica riguarda gli impianti elettrici a servizio dell’edificio da destinare a
centro polifunzionale da realizzare nel comune di Magliano e, in particolare, descrive le tipologie
impiantistiche proposte unitamente ai principali aspetti funzionali.
I principali obiettivi posti alla base della progettazione degli impianti elettrici in questione sono:

soddisfacimento delle richieste d’utenza;

protezione dai rischi elettrici;

elevato livello di affidabilità e di sicurezza di esercizio;

flessibilità di impiego con ampia gamma di lavoro degli impianti;

economicità di gestione derivante dalle tipologie impiantistiche scelte;

semplicità impiantistica, nel rispetto dei vincoli architettonici.
La fornitura dell’energia elettrica sarà effettuata dall’ENEL direttamente in bassa tensione con
fornitura trifase 400V+N e, pertanto, per l’impianto è previsto una sistema di distribuzione TT.
Gli impianti elettrici saranno realizzati in ogni loro parte e nel loro insieme in conformità alla
legislazione e alle norme tecniche vigenti, in particolare:
Leggi e decreti
- Decreto 22 gennaio 2008 n. 37 – “Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n.248 del 2 dicembre 2005, recante riordino
delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli
edifici”;
- Legge n.186 del 1968 - "Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici";
- Legge n.791 del 1977 - "Attuazione della direttiva del Consiglio delle Comunità Europee
relativa alle garanzie di sicurezza che deve possedere il materiale elettrico destinato ad
essere utilizzato entro alcuni limiti di tensione"
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- Decreto Legislativo n. 81/2008 – norme in materia di il miglioramento della sicurezza e
della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro;
- Legislazione vigente per la prevenzione incendi e norme del locale Comando dei Vigili del
Fuoco.
Normativa tecnica
Normativa tecnica CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), con particolare riferimento:
- Norme CEI 11-17 - Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione di energia
elettrica. Linee in cavo;
- Norme CEI 17-5 - Apparecchiature a bassa tensione. Parte 2: interruttori automatici;
- Norme CEI 17-11- Apparecchiature a bassa tensione. Parte 3: “Interruttori di manovra,
sezionatori, interruttori di manovra-sezionatori e unità combinate con fusibili;
- Norme CEI 17-13/1 - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri bt). Parte 1: Apparecchiature soggette a prove tipo (AS) e apparecchiature
parzialmente soggette a prove tipo (ANS);
- Norme CEI 17-13/3 - Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa
tensione (quadri bt). Parte 3: prescrizioni particolari per apparecchiature assiemate di
protezione e di manovra destinate ad essere installate in luoghi dove personale non
addestrato ha accesso;
- Norme CEI 64 - Effetti della corrente attraverso il corpo umano;
- Norme CEI 64-8 - Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000
V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua;
- Norme CEI 64-12 - Guida per l'esecuzione dell'impianto di terra negli edifici per uso
residenziale e terziario;
- Norme CEI 64-14 - Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori;
- Norme CEI 64-50 - Edilizia ad uso residenziale e terziario. Guida per l'integrazione degli
impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione di impianti ausiliari, telefonici e di
trasmissione dati negli edifici Criteri generali;
- Norme CEI 81-10 - Protezione contro i fulmini;
- Norma UNI EN 12464 : Luce e illuminazione – illuminazione dei posti di lavoro - Parte 1:
posti di lavoro in interni;
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Nel complesso, a servizio del centro polifunzionale, sono previsti i seguenti impianti elettrici:
Impianto elettrico di energia comprendente essenzialmente:
-
quadro consegna energia;
-
linea elettrica montante principale;
-
quadro generale bt;
-
linee elettriche montanti per la distribuzione dell’energia elettrica ai quadri di zona;
-
quadri elettrici di zona;
-
linee elettriche dorsali di alimentazione a valle dei quadri di zona;
-
impianto elettrico a servizio delle diverse zone del centro polivalente a valle del rispettivo
quadro di zona;
-
impianto di illuminazione interno;
-
impianto di illuminazione di sicurezza;
-
impianto di terra;
-
Impianto di illuminazione esterna;
Impianti elettrici speciali comprendenti essenzialmente:
-
impianto trasmissione dati e telefono;
-
impianto centralizzato TV;
-
Impianto di videocitofono;
-
Impianto di videosorveglianza
Alimentazione e quadro consegna energia
Immediatamente a valle del contatore ENEL sarà installato il quadro consegna energia
completo di scaricatore di sovratensione e di interruttore magnetotermico differenziale a bassa
sensibilità selettivo avente funzioni di sezionamento generale dell’impianto a valle e di
protezione della linea di alimentazione in uscita.
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Per l’alloggiamento del contatore ENEL e del quadro consegna sarà predisposto apposito
armadio in resina a doppio scomparto tipo Conchiglia (vano ENEL + vano utente), nel punto
di fornitura in prossimità del perimetro esterno del lotto.
Linea montante di alimentazione
Dal suddetto quadro di consegna si dipartirà la linea elettrica montante di alimentazione che
sarà attestata sul Quadro Generale del centro polivalente, da ubicare nell’apposito vano
tecnico, e la linea elettrica del alimentazione del Quadro Portineria
La linea montante sarà costituita da un sistema trifase con neutro con cavi unipolari isolati in
gomma di qualità G7 con guaina termoplastica del tipo FG7R 0,6/1kV conformi alle norme
CEI 20-13 e CEI 20-22, di sezione 3x95+1x50. La suddetta linea sarà posata in tubazione pvc
interrata posta ad una profondità non inferiore a 60 cm.
Quadro elettrico generale
Il quadro generale sarà ubicato in apposito vano tecnico. Il quadro sarà equipaggiato delle
necessarie apparecchiature di manovra e protezione delle linee montanti di alimentazione dei
quadri di zona e dei circuiti terminali alimentati direttamente dal quadro stesso.
Il quadro sarà costituito da carpenteria metallica con profondità 400mm da pavimento, adatta
all’installazione di apparecchi modulari e scatolati. L’involucro avrà altezza pari a 1800 mm e
larghezza pari a 700 mm. Il quadro sarà provvisto di porta trasparente. L’involucro del quadro
sarà in lamiera zinco-cromata elettroliticamente, verniciata a polvere. Colore: RAL 7035
grigio chiaro.
L’impianto a valle del quadro generale sarà suddiviso in diversi circuiti al fine di evitare
pericoli e ridurre gli inconvenienti in caso di guasto e di facilitare le ispezioni, le prove e la
manutenzione in condizioni di sicurezza.
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Linee montanti alimentazione quadri di zona
A valle del quadro generale sarà realizzata una distribuzione radiale in cui le diverse linee in
partenza dal suddetto quadro alimenteranno singolarmente i quadri di zona.
Le suddette linee si svilupperanno prevalentemente con percorsi orizzontali e saranno
costituite da cavi multipolari isolati in gomma di qualità G7 con guaina in pvc del tipo
FG7OR 0,6/1kV conformi alle norme CEI 20-13 e CEI 20-22 posti in tubazione interrata alla
profondità non inferiore di 60 cm.
Ogni linea montante sarà attestata sulla morsetteria di ingresso del rispettivo quadro di zona
alimentato
Criteri generali per l’esecuzione degli impianti elettrici all’interno dei locali ordinari
Vengono ora presi in esame i criteri generali per l’esecuzione degli impianti elettrici
all’interno dei locali che possono essere classificati ambienti ordinari, per i quali dovranno
essere rispettate le prescrizioni della norma generale CEI 64-8
Le linee elettriche poste entro tubazioni saranno formate da cavi unipolari con conduttore in
rame ed isolante in pvc di qualità R2 per tensioni nominali non inferiori a 450/750 V del tipo
non propaganti la fiamma secondo norme CEI 20-35.
Per i conduttori di fase e di neutro saranno adottate le seguenti sezioni minime:
- 1,5 mmq per i circuiti che alimentano punti luce, segnalazione e comando;
- 2,5 mmq per i circuiti che alimentano prese da 10/16 A e per gli altri circuiti di potenza
inferiore a 3 kW;
- 4 mmq per i circuiti di potenza superiore o uguale a 3 kW.
All’interno dei locali i suddetti i cavi in tutto il loro percorso risulteranno installati in tubi pvc
incassati nelle opere murarie sotto traccia o posati sotto pavimento. Per la posa sotto traccia
saranno utilizzati tubi in pvc di tipo leggero flessibile, per la posa sotto pavimento saranno
utilizzati tubi in pvc del tipo flessibile pesante.
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Il diametro interno dei tubi risulterà almeno uguale a 1,3 volte il diametro del cerchio
circoscritto al fascio dei cavi. Le derivazioni saranno eseguite in adeguate cassette di
derivazione in materiale termoplastico, con coperchio fissato a mezzo di viti, utilizzando
appositi morsetti. I cavi all’interno della cassetta non dovranno occupare pi del 50% del
volume interno della cassetta stessa.
I tubi protettivi, le cassette e le scatole per l’impianto di energia e per l’impianto di
segnalazione a bassissima tensione di sicurezza (SELV) saranno distinte tra loro. I tubi
protettivi installati nella parete avranno percorso orizzontale, verticale o parallelo allo spigolo
della parete.
Per non danneggiare il cavo il raggio di curvatura dei tubi sarà pari a circa tre volte il
diametro esterno del tubo.
Le giunzioni e le derivazioni saranno eseguite con appositi dispositivi di connessione
(morsetti con o senza viti) aventi grado di protezione IP XXB; è ammesso l’entra-esci sui
morsetti, ad esempio di una presa per alimentare un’altra presa, purché esistano doppi
morsetti o questi siano dimensionati per ricevere la sezione totale dei conduttori da collegare.
Eliminazione delle barriere architettoniche
Ai fini dell’eliminazione delle barriere architettoniche occorre ubicare in posizione comoda per il
portatore di handicap gli interruttori, i campanelli, i pulsanti di comando, le prese ed il citofono.
Tali apparecchiature devono essere facilmente individuabili anche in condizioni di scarsa
visibilità ed essere protette dal danneggiamento per urto. Tali norme speciali per l’eliminazione
delle barriere architettoniche devono essere applicate in tutti gli ambienti previsti per i portatori
di handicap.
Nei locali servizi previsti per i portatori di handicap deve essere installato un campanello di
allarme in prossimità della vasca e della tazza (wc)
Le quote di installazione di prese, comandi ed apparecchiature, negli ambienti previsti per i
portatori di handicap sono indicate nella seguente tabella:
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Tipo di Apparecchiature
Campanelli e pulsanti di comando
Limiti estremi delle Quote di installazione
quote di installazione di progetto
Da 40 a 140 cm
90 cm
Presa energia, TV e telefono
citofono
Quadro elettrico, interuttori
Da 45 a 115 cm
Da 110 a 130 cm
Da 60 a 140 cm
60 cm
120 cm
130 cm
Quote di installazione delle apparecchiature elettriche negli alloggi previsti
per i portatori di handicap ai fini dell’eliminazione delle barriere architettoniche
Impianto di illuminazione artificiale all’interno degli ambienti
Criteri adottati per la progettazione illuminotecnica
Per la realizzazione dell’illuminazione è essenziale, oltre al valore dell’illuminamento
richiesto, soddisfare esigenze qualitative e quantitative. I requisiti illuminotecnici vengono
determinati dalla soddisfazione delle seguenti tre esigenze fondamentali:
 il confort visivo: la sensazione di benessere percepita dalle persone contribuisce
indirettamente anche a ottenere alti livelli di produttività;
 la prestazione visiva: le persone sono in grado di svolgere i loro compiti visivi anche
in circostanze difficili e protratti nel tempo;
 la sicurezza.
I principali parametri che caratterizzano l’ambiente luminoso sono:
 distribuzione delle luminanze;
 illuminamento;
 abbagliamento;
 direzione della luce;
 resa dei colori e colore apparente della luce;
 sfarfallamento;
 luce diurna;
I criteri adottati per la progettazione illuminotecnica sono quelli riportati nella norma UNI EN
12464-1. L’impianto di illuminazione artificiale nelle aule sarà realizzato mediante apparecchi
per lampade fluorescenti inseriti, in ognuna di esse, su almeno due circuiti separati. I corpi
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illuminanti appartenenti alle file più lontane dalle finestre saranno inseriti su un circuito
separato in modo da poterne effettuare l’accensione in maniera indipendente e quindi poter
regolare l’illuminazione in modo che il valore di illuminamento nelle zone delle aule più
vicine alle finestre sia prossimo a quello delle zone più lontane dalle finestre stesse.
L’impianto di illuminazione artificiale garantirà il rispetto dei requisiti illuminotecnici
riportati nella Norma UNI EN 12464-1 relativa agli ambienti all’interno di edifici scolastici.
I valori dell’illuminamento, abbagliamento molesto e resa dei colori presi alla base del
progetto illuminotecnico sono riportati nella seguente tabella:
Tipo di interno, compito o attività
Em (lx)
UGRL
Ra
Aule scolastiche
300
19
80
Aule per corsi serali e per adulti
500
19
80
Laboratori di informatica
300
19
80
Sale professori
300
19
80
Palazzetti, palestre, piscine (uso generale)
300
22
80
Il grado di uniformità dell’illuminamento sarà non inferiore a 0,8 nella zona del locale dove si
svolge un determinato compito visivo che, per le aule, viene determinata considerando il
piano di lavoro ad un altezza di 0.85 m dal pavimento, con esclusione della zona compresa
nella fascia di larghezza 0.8 m lungo le pareti dell’aula.
L’illuminamento
nelle
zone
immediatamente
circostanti
deve
essere
correlato
all’illuminamento della zona del campo visivo e deve fornire una distribuzione delle
luminanze ben equilibrate nel campo visivo. L’illuminamento delle zone immediatamente
circostanti alla zona del compito visivo sarà più basso di quello del compito ma non deve
essere minore dei valori indicati nel seguente prospetto
Illuminamento del compito (lx)
Illuminamento delle zone
immediatamente circostanti (lx)
>750_
500
500
300
300
200
< 200_
E compito
Uniformità ≥ 0,7
Uniformità ≥ 0,5
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Abbagliamento
L’abbagliamento è la sensazione visiva prodotta da superfici che determinano elevati
gradienti di luminanza del campo visivo e può essere percepito come abbagliamento molesto
o debilitante. E’ necessario limitare l’abbagliamento per evitare errori, affaticamento ed
incidenti. In luoghi interni come nel presente progetto, l’abbagliamento molesto può essere
prodotto direttamente dagli apparecchi di illuminazione o dalle finestre. Se i limiti
dell’abbagliamento
molesto
sono
soddisfatti,
l’abbagliamento
debilitante
assume
generalmente un’importanza trascurabile.
Agli effetti dell’abbagliamento diretto tutti i locali scolastici rientrano nella classe B in cui si
svolgono attività con compiti visivi che richiedono prestazioni visive elevate
Nel calcoli illuminotecnici relativi al progetto di illuminazione degli ambienti interni è stato
valutato l’abbagliamento molesto direttamente prodotto dagli apparecchi di illuminazione
previsti, utilizzando il metodo gabellare CIE dell’indice di abbagliamento UGR (Unified
Glare Rating). Il valore di UGR dell’impianto di illuminazione risulta in tutti i casi non
maggiore del valore riportato nella di cui sopra.
Per la presentazione visiva e la sensazione di comfort e di benessere in progetto sono previste
lampade fluorescenti con un indice di resa del colore non minore di 80.
L’illuminazione delle postazioni di lavoro con attrezzature munite di videoterminali deve
essere appropriata per tutti i compiti svolti, quali la lettura dello schermo, del testo stampato,
scrittura su carta, lavoro sulla tastiera. Per queste zone, i criteri ed il sistema d’illuminazione
sarà scelto conformemente al campo di attività, al tipo di compito ed al tipo di interno fra
quelli indicati nella tabella. Le attrezzature munite di videoterminali possono produrre delle
riflessioni che causano abbagliamento debilitante e abbagliamento molesto. In fase di progetto
sono state determinate le zone d’installazione critiche e scelti gli apparecchi e le posizioni
d’installazione che non producano riflessioni fastidiose.
3.1 Apparecchi di illuminazione
Le funzioni che gli apparecchi di illuminazione devono svolgere sono principalmente le
seguenti:
 assicurare l’incolumità fisica di tutti coloro che entrano in contatto con una qualunque
sua parte consapevolmente o accidentalmente;
 non alterare il campo magnetico dell’ambienti in cui operano ed assolvere ad ipotesi di
razionalizzazione dei consumi di energia elettrica;
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 modificare i fasci luminosi prodotti dalle lampade per ottenere la curva fotometrica
desiderata. Le prestazioni degli apparecchi di illuminazione previsti in progetto sono
riportate nell’elaborato di progetto relativo ai calcoli illuminotecnici.
Per ogni locale sono stati previsti più corpi illuminanti in lamiera di acciaio con ottica Dark
light ad alveoli ad alta parabolicità in alluminio speculare, antiriflesso ed antiridescente a
bassissima luminanza 60°, ognuno dotato di lampade fluorescenti 4x18 W.
I corpi illuminanti saranno posizionati come previsto negli elaborati di progetto, in modo da
ridurre al minimo riflessioni fastidiose.
Per garantire la continuità di esercizio l’impianto di illuminazione nelle diverse zone sarà
suddiviso su più circuiti.
Nello stabilire i criteri di suddivisione dell’impianto di illuminazione si farà in modo di non
superare 1000 VA per ogni circuito d’illuminazione.
Illuminazione di sicurezza
Il centro polifunzionale sarà dotato di un efficiente impianto di illuminazione di sicurezza per
consentire un regolare esodo delle persone in caso di emergenza.
L’illuminazione di sicurezza per l’esodo comprende:
- la segnaletica di sicurezza per indicare il percorso da seguire per raggiungere il luogo
sicuro;
- l’illuminazione delle vie di esodo fino al luogo sicuro.
I cartelli della segnaletica di sicurezza per indicare il percorso saranno di forma quadrata o
rettangolare con un pittogramma bianco su fondo verde, che deve ricoprire almeno il 50% della
superficie del cartello. I cartelli in questione saranno retroilluminati, cioè costituiti da un
apparecchio di emergenza, con applicato il pittogramma.
I cartelli saranno visibili da qualsiasi punto della via di esodo, quindi la distanza tra un cartello e
l’altro dipende dalla distanza di visibilità.
L’illuminazione di sicurezza per l’esodo deve avere i seguenti requisiti:
- intervento automatico;
- tempo di intervento entro 0,5 s (interruzione breve)
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- autonomia 1 h;
- dispositivo di carica degli accumulatori di tipo automatico e tale da consentire la ricarica
completa entro 12 h;
- illuminamento non inferiore a 5 lx ad 1 m di altezza dal piano di calpestio
La segnaletica di sicurezza per indicare il percorso di uscita sarà realizzata con apparecchi di
emergenza autonomi del tipo SE, che si accendono soltanto al mancare dell’illuminazione
ordinaria.
L’illuminazione di sicurezza delle vie di esodo fino al luogo sicuro sarà realizzata utilizzando
una parte degli apparecchi utilizzati anche per l’illuminazione ordinaria, equipaggiati con gruppo
di emergenza.
Impianto di illuminazione esterna
Le aree esterne del fabbricato saranno dotate di un adeguato impianto di illuminazione che,
nel suo complesso, comprende:
- illuminazione della zona a verde posteriore da realizzarsi mediante apparecchi illuminanti
del tipo residenziale in alluminio presso fuso Disano modello “Torcia”, su palo di altezza
fuori terra 3,5 m;
- illuminazione a parete sulle facciate dell’edificio mediante apparecchi illuminanti in
allumino pressofuso Disano modello “Onda2 a luce diretta , con lampada FLC 1x26W con
altezza di montaggio fissata a circa 2,5 m
- illuminazione a pavimento della zona a verde centrale ed in parte di quella posteriore
mediante apparecchi illuminanti in alluminio pressofuso ad incasso con lampada FLC
1x35W
L’impianto sarà suddiviso in più circuiti, ognuno realizzato con cavo multipolare FG7OR di
sezione 3G2,5 posto in tubazione pvc interrata.
Impianto di messa a terra
L’impianto di terra, nel suo complesso, comprenderà i seguenti elementi:

rete di terra disperdente realizzata con corda di rame nuda sezione 35 mq direttamente
interrata lungo il perimetro del fabbricato alla quale saranno collegati i ferri di armatura
del cemento armato;

conduttore di terra, per collegare il dispersore al collettore di terra, costituito da corda
nuda di rame interrata di sezione 35 mmq.
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
un collettore o nodo principale di terra, costituito da una barra di rame 30 mm x 3 mm
posto nel locale quadro generale;

collegamenti equipotenziali principali riguardanti la tubazione idrica principale; Il
collegamento equipotenziale della tubazione è effettuato nella centrale idrica o in
corrispondenza del contatore AQP con cavo giallo/verde tipo H07V-K da 10 mmq;

conduttori equipotenziali secondari, nei locali bagni o docce, isolati in pvc colore
giallo/verde tipo N07V-K di sezione 2,5 mmq in tubazione pvc incassata, da collegarsi al
conduttore di protezione più prossimo;

conduttori di protezione isolati in pvc colore giallo/verde tipo N07V-K di sezione pari alla
sezione del conduttore di fase, per il collegamento delle masse al collettore di terra;
Nel rispetto della norma CEI sarà realizzato un impianto di terra unico al quale saranno
collegate tutte le masse metalliche delle apparecchiature elettriche.
Protezione contro i contatti indiretti
Gli interruttori di tipo magnetotermico differenziale previsti in progetto permettono che sia
verificata, sia per i circuiti condominiali di uso comune, sia per gli impianti di ogni singolo
appartamento, la condizione
Ra * Idn 50
dove:

Ra è la somma delle resistenze dei conduttori di protezione e del dispersore, in ohm;

Idn è la più elevata tra le correnti differenziali nominali d’intervento degli interruttori
installati, in ampere.
La precedente relazione è condizione sufficiente per assicurare la protezione contro i contatti
indiretti sull’impianto.
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IMPIANTI ELETTRICI SPECIALI
Generalità
A servizio del centro polifunzionale è prevista la realizzazione dei seguenti impianti speciali:
-
impianto trasmissione dati e telefono;
-
impianto TV
-
sistema di videosorveglianza;
-
Impianto di videocitofono.
I cavi di segnale saranno posati in tubi e canali separati da quelli dei cavi di energia. La
separazione tra i cavi di energia e di segnale è necessaria non solo ai fini della sicurezza, ma
anche per evitare eventuali disturbi provocati dai campi elettromagnetici dei cavi di energia.
Impianto telefonico e trasmissione dati
Il centro polifunzionale sarà dotato di una rete di trasmissione dati e telefono realizzato mediante
un cablaggio strutturato; verrà realizzato con una topologia a stella, dove il centro stella è
rappresentato dal quadro di permutazione (di tipo rack 19”). Saranno presenti 3 rack in modo da
ottenere una più razionale distribuizione delle utenze. La categoria dell’impianto sarà 6.
Ogni postazione di lavoro sarà dotata dei necessari punti presa cablati con frutti tipo RJ45.
Anche le singole utenze telefoniche verranno cablate con connettori RJ45 per garantire la
flessibilità dell’impianto.
Nel quadro di zona (Rack) verranno attestate le utenze pertinenti alla zona stessa su un numero
adeguato di pannelli di permutazione della stessa categoria della rete, ognuna etichettata per una
facile individuazione.
Il collegamento tra i rack avverrà mediante dorsali realizzate con 4 cavi LAN categoria 6 e con
un cavo multi coppia (da 20 cp).
Nella planimetria di progetto sono indicate le postazioni per impianto telefono e trasmissione
dati.
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Impianto TV
Ogni singolo edificio costituente il centro polifunzionale sarà dotato di un impianto d’antenna
TV del tipo conforme alle CEI 12-15 in grado di distribuire all’utenza tutti i segnali ricevibili sia
analogici che digitali, costituito da antenna di captazione terrestre montata su palo autoportante
zincato e di antenna di tipo parabolico dotata di doppio illuminatore di diametro non inferiore a
120 cm montata su apposito supporto.
I rispettivi segnali verranno opportunamente trattati da centralino elettronico di amplificazione e
distribuiti alle prese secondo lo schema planimetrico di progetto.
Impianto di videosorveglianza
Sarà previsto un sistema di video sorveglianza atto a consentire il controllo visivo di alcune zone
ritenute “critiche” da una postazione centralizzata o remota e che costituisca, per il personale
addetto alla vigilanza, un valido ausilio per l’organizzazione delle azioni di contrasto ad
eventuali attività criminose.
Sarà adottato un sistema di video sorveglianza che si avvalga delle più recenti ed innovative
tecniche di gestione, trattamento, registrazione e di trasmissione remota delle immagini video. Il
sistema, nelle sue linee essenziali, sarà costituito dai seguenti elementi:
Telecamere di ultima generazione, a colori, Day/Night, 1/3" CCD DSP, 520 LTV, 230 V ca, ad
alta risoluzione equipaggiate con la più recente tecnologia CCD e tecnologie avanzate di
elaborazione dei segnali al fine di fornire immagini nitide e con correzione della luminosità per
applicazioni di sorveglianza che richiedano immagini ad alta risoluzione. Le telecamere
utilizzeranno un filtro infrarosso di tipo meccanico in grado di offrire immagini nitide, anche
quando le condizioni di luce variano considerevolmente nell'arco della giornata. Nella modalità
notturna le telecamere saranno sensibili agli infrarossi. Le caratteristiche delle telecamere
saranno tali da includere zoom digitale, menu OSD, programmazione della compensazione del
controluce su 6 zone, titolazione, otturatore a bassa velocità.
Sistema di analisi dell’immagine e trasmissione video atto a garantire una elevata affidabilità di
rivelazione e un basso tasso di allarmi impropri.
Sistemi di gestione, trattamento, registrazione digitale e trasmissione video che preveda la
registrazione di singole immagini e/o di sequenze che devono essere opportunamente registrate,
memorizzate, processate ed archiviate permanentemente e con alta qualità.
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Impianto videocitofono
E’ previsto un impianto videocitofonico digitale comprendente n. 1 postazione esterna in
prossimità del cancello di entrata e due postazioni esterne rispettivamente nel locale portineria
e nel locale Direzione/Segreteria.
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