Approfondimento 14.1 I pericoli dell`uso scorretto della

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Chiorri, C. (2014). Fondamenti di psicometria - Approfondimento 14.1
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Approfondimento 14.1
I pericoli dell'uso scorretto della correlazione: il caso dell'Effetto Marte"
Ignorare l'inflazione dell'errore di I tipo (rifiutare l'ipotesi nulla quando è vera) quando si determina
la significatività dei coefficienti in una matrice di correlazione sia da parte degli autori, sia da parte
dell'editor e dei revisori di una rivista può portare alla pubblicazione di articoli come quello di
Gauquelin, Gauquelin e Eysenck (1979), in cui si illustra l’”effetto Marte”, ossia una correlazione
positiva fra determinate posizioni del pianeta Marte e la nascita di campioni dello sport (Gauquelin,
1988). Ora, lo stesso Gauquelin ammise che la correlazione era debole, ma la sua significatività
statistica lo aveva convinto, lui inizialmente scettico (sic!), della sua esistenza e plausibilità.
Gauquelin aveva esaminato 60 confronti, con 12 campioni di professionisti e 5 case astrologiche.
Utilizzando un livello di significatività non corretto di ,05, la probabilità di commettere almeno un
errore di I tipo è 1 − (1 − ,05)60 = ,95, ossia vi è una (rabbrividente) probabilità del 95% che almeno
una volta si rifiuti l’ipotesi nulla quando invece è vera. Tanto per rendere la vicenda ancora più
curiosa, è successivamente emerso che in effetti il mese di nascita può effettivamente influenzare la
riuscita sportiva a lungo termine. Come riportato Barnett e Dobson (2010), i bambini vengono
selezionati in una coorte in base ad una data che funge da cut-off. Ad esempio, se il cut-off è il 1°
gennaio di ogni anno, il bambino nato il 31 dicembre 2010 rientra nella coorte 2010, quello nato il
1° gennaio nella coorte 2011. Quali sono le conseguenze di tutto ciò? Che il bambino nato il 31
dicembre 2010 si troverà a competere con bambini nati nel gennaio 2010 e che quindi saranno più
vecchi di lui di quasi un anno, una differenza che a livello fisico è tanto più determinante quanto più
i bambini sono piccoli. Al contrario, il bambino nato il 1° gennaio 2011 sarà il più "vecchio" della
coorte 2011, con tutti i vantaggi che questo comporta. Quella che può sembrare una differenza
trascurabile tenderà a crescere quando all'interno di una coorte i bambini più "grandi" (in tutti i
sensi) avranno maggiori probabilità di apparire come più abili di quelli più "piccoli" (in tutti i
sensi), per cui svilupperanno più fiducia nei propri mezzi, saranno seguiti di più dagli allenatori e
dai genitori e potranno migliorare ancora di più degli altri, che invece hanno più possibilità di essere
ignorati. Naturalmente questo effetto non è così sistematico come potrebbe sembrare, ma sembra
spiegare in modo convincente (o comunque più convincente del segno zodiacale) perchè nascere in
un certo mese dell'anno può portare dei vantaggi nel lungo periodo.
E’ curioso notare come vi sia un filone di ricerca che indaga direttamente le correlazioni tra
la configurazione zodiacale alla nascita ed il carattere di una persona, la cui voce è rappresentata da
una rivista curata dalla British Astrological Association e si intitola, guarda caso, Correlation.
Nondimeno, l’infondatezza di queste teorie è stata chiaramente dimostrata. In uno studio pubblicato
nientemeno che su Nature da Carlson nel 1985 è stato dimostrato che, quando richiesti di associare
un’interpretazione del tema natale del soggetto con un profilo psicologico tracciato con criteri
standard, gli astrologi non hanno ottenuto prestazioni migliori di quelle che avrebbe ottenuto
chiunque altro scegliendo a caso: dovendo scegliere fra tre profili, infatti, dei quali uno solo era
quello corretto, gli astrologi hanno avuto successo nel 34%±4% dei casi, risultato non
statisticamente diverso dal 33% che ci si sarebbe aspettati, ad esempio, da una scimmia che doveva
scegliere fra tre banane. Per soprammercato, uno studio analogo del 1990 di McGrew e McFall ha
mostrato come non vi sia neanche accordo tra differenti astrologi sull’interpretazione del tema
natale. Ad ogni modo, chissà se esiste una correlazione fra segno zodiacale e rendimento in
psicometria: ho provato rapidamente a fare un’analisi della distribuzione dei 30 e lode agli esami in
base al segno zodiacale e, incredibilmente, non ho trovato niente. Dev’essere una questione di
ascendente…
Riferimenti bibliografici
Barnett, A. G., & Dobson, A. J. (2010). Analysing Sesonal Health Data. Berlin: Springer.
Carlson, S. (1985). A double-blind test of astrology. Nature, 318, 419-425.
Copyright ©2014 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia
Chiorri, C. (2014). Fondamenti di psicometria - Approfondimento 14.1
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Gauquelin, M., (1988). Is there a Mars effect?. Journal of Scientific Exploration, 2, 29.
Gauquelin, M., Gauquelin, F., & Eysenck, H. F. (1979). Personality and position of planets at birth.
British Journal of Social and Clinical Psychology, 18, 71-75.
McGrew, J. H. & McFall, R. (1990). A scientific inquiry into the validity of astrology. Journal of
Scientific Exploration, 4, 75-83.
Copyright ©2014 The McGraw-Hill Companies S.r.l., Publishing Group Italia
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