Corso di Reti di Telecomunicazione Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche (1) Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Componenti delle reti ottiche (2) Accoppiatori: combinano e dividono segnali Filtri e multiplexer: mux e demux diversi canali WDM Amplificatori ottici: compensano le perdite dei collegamenti Laser a semiconduttore: sorgenti più usate in sistemi di TLC ottici Fotorilevatori: convertono il segnale da ottico a elettronico Commutatori: switching di segnali ottici Convertitori di lunghezza d’onda: convertono la lunghezza d’onda di un canale Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Accoppiatori (1) Accoppiatore direzionale Usato per combinare e separare segnali Accoppiatore 2 x 2: 2 ingressi, 2 uscite 2 fibre fuse, guide dielettriche affiancate Ingresso 1: prende una frazione α della potenza e la manda all’uscita 1, il resto all’uscita 2 Ingresso 2: prende una frazione (1 – α) della potenza e la manda all’uscita 1, il resto all’uscita 2 α rapporto di accoppiamento Accoppiatori (2) Accoppiatori selettivi in frequenza Accoppiatori indipendenti dalla frequenza α non dipende dalla lunghezza d’onda Accoppiatore a 3 dB α dipende dalla lunghezza d’onda Divide equamente la potenza nelle due uscite n x n star coupler Generalizzazione dell’accoppiatore a 3 dB n ingressi, n uscite La potenza da ogni ingresso è suddivisa tra tutte le uscite Accoppiatori (3) n x n star coupler Interconnessione di accoppiatori a 3 dB Utile per combinare più segnali e fare il broadcast su tutte le uscite Accoppiatori (4) Altre applicazioni Monitoraggio del flusso dati Taps, α = 0.90 - 0.95 Elemento base per modulatori, commutatori, Mach Zehnder Combinazione / separazione di segnali a 1550 nm e 1310 nm in un’unica fibra senza perdite Combinazione di segnali a 1550 nm e pompe per EDFA a 980 o 1480 nm Altri parametri Excess loss (es. 0.2 dB), PDL, dipendenza di α dal processo di fabbricazione e dalla frequenza Accoppiatori (5) Principio di funzionamento Caso particolare: guide uguali Guide affiancate, si entra in una guida e la luce si accoppia nell’altra Trasferimento completo nella seconda guida, quindi di nuovo nella prima Andamento periodico Teoria dei modi accoppiati Eo1 ( f ) jL cos L e j sin L Eo 2 ( f ) j sin L Ei1 ( f ) cos L Ei 2 ( f ) Accoppiatori (6) β costante di propagazione della guida κ coefficiente di accoppiamento dipende da Larghezza delle guide Distanza tra le guide Salto d’indice che forma le guide Lunghezza d’onda di lavoro Utilizzo come singola porta Funzione di trasferimento in potenza 2 T ( f ) cos L 11 2 sin L T ( f ) 12 Accoppiatori (7) Accoppiatore a 3 dB L (2m 1) / 4 Equipartizione della potenza in ingresso Sfasamento di 90° tra i due rami Si vede dalla funzione di trasferimento per le ampiezze Fondamentale per il funzionamento dell’interferometro Mach-Zehnder Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Circolatori e isolatori (1) Dispositivi non reciproci Comportamento diverso per propagazione nella stessa direzione ma con verso opposto Isolatore Permette la trasmissione solo in una direzione Uso all’uscita di laser e EDFA Perdite di inserzione (1 dB), più basse possibile Isolamento (40 - 50 dB), più alto possibile Circolatore Simile all’isolatore, ma multiporta Segnali in ingresso a una porta escono dalla successiva Componenti base dei filtri add-drop Circolatori e isolatori (2) Circolatori a 3 e 4 porte Stato di polarizzazione (SOP) Orientazione del campo elettrico nel piano ortogonale alla direzione di propagazione Scomposizione nelle due polarizzazioni ortogonali supportate dalla fibra Modi orizzontali e verticali Circolatori e isolatori (3) Principio di funzionamento Da sinistra a destra Segnale passa attraverso il primo polarizzatore Segnale attraverso un rotatore di Faraday Dispositivo non reciproco, rotazione di 45° della polarizzazione indipendente dal verso Secondo polarizzatore inclinato di 45° Trasmissione totale (idealmente) Circolatori e isolatori (4) Principio di funzionamento Da destra a sinistra Segnale passa attraverso il polarizzatore a 45° Segnale attraverso il rotatore di Faraday Dispositivo non reciproco, rotazione di 45° della polarizzazione indipendente dal verso Secondo polarizzatore verticale Trasmissione nulla (idealmente) Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Multiplexer e filtri (1) Filtri ottici Selezione delle lunghezze d’onda Mux/demux Equalizzazione del guadagno Filtraggio del rumore Filtro: dispositivo a 2 porte che seleziona una lunghezza d’onda Multiplexer: combina n segnali alle sue porte di ingresso nella porta di uscita Demultiplexer: opposto al Mux WXC (Wavelength Cross Connect) Multiplexer e filtri (2) WXC Statici: pattern fissato all’installazione Molto limitati Dinamici: insieme di Mux, Demux e switch Commutazione di segnali da una porta all’altra Multiplexer e filtri (3) Specifiche dei filtri ottici Basse perdite di inserzione Bassa PDL Banda indipendente dalla temperatura Banda passante piatta Shift minore del channel spacing Cascata di filtri per ridurre la banda Isolamento del filtro (basso crosstalk) Bassi costi tecnologici Multiplexer e filtri (4) Multiplexer e filtri (5) Aspetti tecnologici Filtri ottici in fibra Produzione di massa Indipendenti dalla polarizzazione Facile accoppiamento fibra - filtro Filtri ottici in ottica integrata Simili ai chip elettronici con minore capacità di integrazione Filtri in silice, silicio, GaAs, polimeri Intrinsecamente dipendenti dalla polarizzazione (PDL) Fenomeni di interferenza e diffrazione Reticoli Reticolo (grating): Singola sorgente, interferenza tra segnali con diverso shift di fase Segnali che si propagano in cammini di lunghezza diversa Uso dei reticoli come Mux/Dmux Tipologie Reticoli di diffrazione Reticoli di Bragg (Bragg grating) Long-period grating (LPG) Reticoli di diffrazione (1) Aperture equispaziate su un piano Pitch del reticolo La luce incidente diffrange dalle aperture Piano immagine Interferenza costruttiva solo in alcuni punti Massimo di interferenza in punti diversi a seconda della lunghezza d’onda Reticoli di diffrazione (2) Reticoli di trasmissione Reticoli di riflessione (più usati) Superfici riflettenti equispaziate Separazione spaziale dei canali WDM Aperture equispaziate Raccolti da fibre posizionate in modo opportuno Geometrie concave Aperture disposte lungo un arco di cerchio Es. reticolo Stimax, usato a livello commerciale Costoso Alte prestazioni Reticoli di Bragg (1) Reticolo di Bragg Perturbazione periodica del mezzo nella direzione di propagazione In genere si perturba l’indice di rifrazione Applicazioni Filtraggio Laser Compensazione della dispersione Reticoli di Bragg (2) Principio di funzionamento Onde contropropaganti Condizione di Bragg per il trasferimento di potenza 0 1 0 0 Lunghezza d’onda di Bragg 2 2 0 2neff L’efficienza della riflessione diminuisce se ci si allontana da λ0 Gratings “apodizzati” Reticoli di Bragg (3) Spettro di riflessione di reticolo uniforme L = 1 mm Banda circa 1 nm Spettro di riflessione di reticolo “apodizzato” Reticoli in fibra (1) Applicazioni Filtraggio Add/drop multiplexers Compensazione della dispersione Vantaggi del reticolo in fibra Basse perdite Facile accoppiamento con le fibre Non sensibile alla polarizzazione Basso coefficiente di temperatura Package molto semplice Basso costo Reticoli in fibra (2) Produzione Sfrutta la fotosensibilità delle fibre Fibra standard drogata con germanio è molto fotosensibile L’esposizione della fibra ai raggi UV modifica l’indice di rifrazione del core Due fasci UV che interferiscono generano un pattern periodico lungo la fibra Intensità alta: aumenta l’indice (circa 10-4) Intensità bassa: indice invariato Maschera di fase Elemento diffrattivo crea i due fasci interferenti Reticoli in fibra (3) Tipi di reticolo in fibra Reticoli di Bragg Basse perdite (0.1 dB) Elevata accuratezza (±0.05 nm) Basso crosstalk (40 dB isolamento) Banda abbastanza piatta Coefficiente di temperatura 1.25x10-2 nm/°C Compensazione con package a coefficiente di espansione termica negativo, quindi alla fine si ha 0.07x10-2 nm/°C Nel range di 100 °C shift di 0.07 nm Ottime proprietà, quindi molto usati Es. classico filtro add-drop Reticoli in fibra (4) Funzionalità add-drop drop add-drop Long-period gratings (1) Tipi di reticolo in fibra Long-period gratings (LPG) Stesso processo di fabbricazione dei Bragg Uso come filtro equalizzatore per EDFA Long-period gratings (2) Principio di funzionamento Accoppiamento tra modo guidato e modo del mantello Modi dal mantello hanno perdite elevate Condizione di phase matching clp Λ dell’ordine del centinaio di μm 2 Circa 0.5 μm nei reticoli di Bragg Lunghezza d’onda di massimo trasferimento neff neffp Long-period gratings (3) Noti gli indici efficaci si sceglie il periodo che va ad accoppiare i due modi alla frequenza desiderata Reticolo elemento di perdita controllata E dipendente dalla lunghezza d’onda Possibilità di ottenere spettri complessi mettendo in cascata più filtri Lunghezza dispositivi circa cm Filtri di Fabry Perot (1) Interferometro di Fabry Perot (etalon) Cavità formata da due specchi riflettenti Il segnale entra normale al primo specchio Il segnale esce normale dal secondo specchio Larga applicazione in sistemi WDM, tunabili Oggi esistono filtri migliori: filtri a film sottile Simili al Fabry Perot, specchi dipendenti dalla lunghezza d’onda Filtri di Fabry Perot (2) Principio di funzionamento TFP ( ) Riflessioni multiple all’interno della cavità Solo alla frequenza di risonanza questi contributi si sommano in fase all’uscita Il round trip è multiplo intero della lunghezza d’onda nella cavità Funzione di trasferimento in potenza Frazione dell’energia trasmessa in uscita A 1 1 R 2 2 2 R 2nL 1 sin 1 R A: assorbimento specchi R: riflettività specchi L: lunghezza cavità n: indice rifrazione materiale λ: lunghezza d’onda nel vuoto Filtri di Fabry Perot (3) Caratteristiche della risposta in frequenza Periodica in frequenza Picchi per f0τ = m / 2, m intero e τ = nL / c Fare attenzione in sistemi WDM Serve R elevata per buon isolamento tra canali Filtri di Fabry Perot (4) Parametri del filtro FSR (Free Spectral Range) Intervallo frequenziale tra due picchi della f.d.t. FWHM (Full Width at Half Maximum) Larghezza spettrale della banda del filtro Finesse (FSR/FWHM) Numero approssimato di canali gestibili dal filtro R F 1 R Sistemi WDM Distanza tra canali pari almeno a FWHM più un multiplo intero di FSR Filtri a film sottile dielettrico (1) TFF (Thin Film Filter) È un etalon con specchi formati da multistrati dielettrici a film sottile Filtro passa-banda Trasmette una lunghezza d’onda, riflette le altre, a seconda della lunghezza della cavità TFMF (Thin Film Multicavity Filter) Due o più cavità separate da multistrati Banda piatta, fronti ripidi Ottimo filtro per WDM Filtri a film sottile dielettrico (2) Uso come Mux/Dmux Più filtri in cascata Ognuno trasmette una lunghezza d’onda e riflette le altre Basse perdite, insensibile alla polarizzazione, stabile in temperatura Molto usati in dispositivi commerciali Interferometro Mach-Zehnder (1) Dispositivo interferometrico che sfrutta due rami a diversa lunghezza Oggi Conosciuto e fabbricato da decenni Costruito in ottica integrata (es. silicio su silice) Formato da due accoppiatori a 3 dB e da due rami a diversa lunghezza Applicazioni Filtraggio: esistono filtri migliori (TFF), utile per filtraggio wide-band (1300 - 1550 nm) Mux/dmux 1 x 2 e 2 x 1 Interferometro Mach-Zehnder (2) Caratteristiche Banda stretta con più stadi in cascata Basso crosstalk, però… Deriva di temperatura peggiora le prestazioni Accoppiamento diverso da 3 dB e dipendente dalla lunghezza d’onda Banda non troppo piatta (rispetto ai TFF) Banda di filtraggio tunabile In temperatura, si varia l’indice di rifrazione di un ramo Tempo di tuning: ms Mux/dmux con molte porte: meglio gli AWG Interferometro Mach-Zehnder (3) Interferometro Mach-Zehnder (4) Interferometro Mach-Zehnder (5) Principio di funzionamento (dmux) Ingresso segnale input 1 Output 1 Differenza di fase tra i due contributi / 2 L / 2 Output 2 Differenza di fase tra i due contributi L Se L (2k 1) si sommano in fase i contributi all’uscita 1 Se L 2k si sommano in fase i contributi all’uscita 2 Rozza demultiplazione Interferometro Mach-Zehnder (6) Funzione di trasferimento 2 T11( f ) sin L / 2 2 T12 ( f ) cos L / 2 ΔL parametro critico per fissare la f.d.t. Interferometro Mach-Zehnder multistadio Vedi figure precedenti Usato per mux/dmux di pochi canali In presenza di molti canali meglio l’AWG Arrayed Waveguide Grating (1) Generalizzazione del Mach-Zehnder Due accoppiatori multiporta connessi da un array di guide MZI: due copie shiftate del segnale sommate AWG: molte copie shiftate sommate 1 x N dmux, N x 1 mux migliori rispetto a MZI Perdite più basse, banda più piatta, facile da costruire in ottica integrata In commercio AWG a 32 canali Coefficiente di temperatura 0.01 nm/°C Serve controllo attivo esterno Arrayed Waveguide Grating (2) AWG come demultiplexer Accoppiatori come lenti Collimano il fascio verso l’array Array di guide come prismi Shift di fase dipendente dalla frequenza Arrayed Waveguide Grating (3) AWG come WXC Statico Non in grado di ottenere pattern arbitrario Il più utile (progettato opportunamente) 4 x 4 WXC, ogni porta di ingresso manda un canale ad ogni uscita Arrayed Waveguide Grating (4) Principio di funzionamento (1) n guide di ingresso e uscita m guide nell’array m = n = 2 è l’MZI ΔL differenza di lunghezza fissa tra guide adiacenti Fase relativa del segnale dall’ingresso i all’uscita j attraverso le guide m ijk 2 n d in 1 ik n2 kL n1d kjout Canali per cui la fase relativa è un multiplo di 2π per ogni guida k focalizzano dall’ingresso i sull’uscita j Arrayed Waveguide Grating (5) Principio di funzionamento (2) Scelta di progetto per gli accoppiatori d ikin d iin k iin out d kjout d out k j j Costruzione a cerchio di Rowland ijk 2 n d in 1 i n1d out j 2k n in 1 i n2 L n1 out j Demultiplexing n1 iin n2 L n1 out p j I canali per cui j demultiplexati dall’AWG Risposta in frequenza periodica FSR (Free Spectral Range) sono Filtri acusto-ottici (1) Dispositivo molto versatile Acousto-Optic Tunable Filter (AOTF) L’unico filtro tunabile in grado di estrarre più canali in un colpo solo Interazione suono - luce L’onda acustica crea un reticolo di Bragg AOTF semplice L’onda acustica induce un reticolo Il reticolo accoppia energia da una polarizzazione all’altra alla frequenza di Bragg Filtri acusto-ottici (2) Principio di funzionamento Guida birifrangente, solo un modo TE e uno TM Ingresso polarizzato TE Il polarizzatore in uscita preleva la luce TM Onda acustica modula la densità del mezzo Reticolo con periodo uguale a quello dell’onda nTM nTE 1 n Condizione di Bragg Luce che soddisfa la condizione di Bragg viene convertita da TE a TM e prelevata Esempio: Niobato di litio, Δn circa 0.07 Si vuole prelevare il canale a 1550 nm Periodo 22 μm, frequenza RF 170 MHz Perdite per inserzione 4 dB Filtri acusto-ottici (3) AOTF indipendente dalla polarizzazione Dispositivo in ottica integrata Scomposizione TE/TM all’ingresso Ogni componente separatamente nell’AOTF Ricombinazione all’uscita Filtri acusto-ottici (4) Funzione di trasferimento Frequenza estratta: condizione di Bragg Banda: lunghezza dispositivo Più lungo è l’AOTF, più stretta è la banda 2 sin 2 ( / 2) 1 2 / T ( ) 2 1 2 / 20 /( Ln) 0 FWHM uguale a circa 0.8Δ Allungando il dispositivo si stringe la banda… … però aumenta il tempo di tuning Legato al tempo di propagazione del suono Filtri acusto-ottici (5) AOTF come 2 x 2 WXC Alla condizione di Bragg, il canale selezionato è scambiato tra le due porte Proprietà unica dell’AOTF Lanciando onde acustiche a frequenze diverse si possono avere più condizioni di Bragg AOTF come WXC dinamico, con pattern programmabile Cascate di AOTF 2 x 2 per ottenere grandi WXC Filtri acusto-ottici (6) AOTF finora non molto usato Elevato crosstalk Primo lobo circa 10 dB sotto il principale AOTF in cascata Si arriva a 20 dB di rapporto tra lobi Ma aumentano le perdite Banda troppo larga (100 GHz) Anche per dispositivi lunghi (cm) AOTF attualmente non adatto al DWDM Si attendono progressi nel prossimo futuro Multiplexer “high channel count” (1) Tipi di architettura Seriale Un canale alla volta W canali implica l’uso di W filtri Struttura scalabile aggiungendo nuovi stadi Ma inadatta a gestire elevato numero di canali Es. TFMF Perdite di inserzione lineari con il numero di dispositivi in cascata Canali diversi vedono perdite diverse Singolo stadio Mux / dmux in un singolo stadio / dispositivo AWG, massimo 40 canali Basse perdite, ottima uniformità perdite Multiplexer “high channel count” (2) Multistadio a bande Si dividono i canali in bande Dmux in due stadi (in generale N stadi) Primo stadio: divisione in bande Secondo stadio: estrazione dei singoli canali Modulare, necessità di “bande di guardia” Multiplexer “high channel count” (3) Multistadio con interleaving Primo stadio: interleaving Filtro periodico, esempio Mach-Zehnder Secondo stadio: estrazione singoli canali Modulare, filtri più semplici nel secondo stadio Non servono “bande di guardia” Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Amplificatori ottici Compensazione delle perdite Rigenerazione: Conversione OE Ricostruzione del segnale Conversione EO Amplificazione a livello ottico Trasparenza a bitrate e modulazione Larga banda Notevole facilità di upgrade Un singolo EDFA amplifica l’intera trama WDM Rumore ASE Dipendenza del guadagno dalla lunghezza d’onda e dalla potenza Amplificatori all’erbio (EDFA), amplificatori Raman, amplificatori a semiconduttore (SOA) Emissione stimolata (1) Fenomeno chiave per l’amplificazione Sistema atomico a 2 livelli E1 e E2 Fotoni con frequenza fc tale che hfc = E2 - E1 inducono transizioni tra i livelli E1 E2 E2 assorbimento E1 emissione stimolata Stessa energia, fase, direzione, polarizzazione Se prevale cresce il numero di fotoni Emissione stimolata (2) Dalla meccanica quantistica… Il numero r di transizioni per atomo dovute ad emissione stimolata o assorbimento è uguale Chiamiamo le popolazioni dei due livelli N1 e N2 Incremento netto di energia ottica (N2 - N1)rhfc All’equilibrio termico N1 > N2 Prevale l’assorbimento Inversione di popolazione N2 > N1 Condizione necessaria per l’amplificazione Pompaggio del sistema Energia fornita dall’esterno per invertire la popolazione Emissione spontanea Nel sistema a 2 livelli visto prima… Senza eccitazione esterna, transizioni da E2 a E1 con emissione di un fotone di energia hfc È una caratteristica del sistema Non contribuisce all’amplificazione I fotoni emessi hanno direzione, polarizzazione e fase casuale Tempo di vita medio di emissione spontanea τ21 Potenza di emissione spontanea hfcN2/τ21 Processo incoerente Rumore ASE (Amplified Spontaneous Emission) Emissione spontanea amplificata dall’EDFA Degrado dell’OSNR, saturazione Amplificatori all’erbio EDFA (1) Fibra in silice drogata con ioni erbio Er3+ Pompaggio laser a 980 o 1480 nm Accoppiatore all’ingresso / uscita per combinare / separare pompa e segnali Isolatore all’uscita Pregi: Disponibilità di ottime pompe laser Dispositivo completamente in fibra Struttura molto semplice Nessun crosstalk se usato per segnali WDM Amplificatori all’erbio EDFA (2) Principio di funzionamento In figura 3 livelli energetici dell’erbio in silice Stark splitting: ogni livello dell’atomo isolato di erbio è splittato in un una banda in silice Effetto utile: allargamento della banda Termalizzazione: atomi di erbio distribuiti in modo non uniforme nei livelli splittati Amplificatori all’erbio EDFA (3) Tutte le frequenze corrispondenti a salti di energia tra E2 e E1 sono amplificabili Ioni erbio in silice Intervallo amplificabile 1525 - 1570 nm Banda circa 50 nm, picco 1532 nm Coincidenza fortunata! All’equilibrio termico N1 > N2 > N3 Inversione di popolazione N2 > N1 Pompaggio a 980 nm (assorbimento E1 E3) E3 E2 (emissione spontanea), τ = 1 μs E2 E1 (emissione spontanea), τ = 10 ms Pompaggio a 1480 nm: laser ad alta potenza A 980 nm maggiore efficienza e minore figura di rumore Amplificatori all’erbio EDFA (4) Forma della curva di guadagno Livello di popolazione variabile nei vari livelli Guadagno dipende dalla lunghezza d’onda I canali WDM sentono un guadagno diverso Grosso problema in sistemi WDM Dipendenza del guadagno dalla potenza Es. EDFA L = 15 m, pompaggio 980 nm Amplificatori all’erbio EDFA (5) Amplificatori multistadio Strutture installate sono in realtà più complesse EDFA a doppio stadio Il primo garantisce elevato guadagno e basso rumore Il secondo fornisce elevata potenza in uscita Ridondanza delle pompe Elemento passivo tra i 2 stadi (filtro, mux, dmux, DCU) Amplificatori all’erbio EDFA (6) EDFA in banda L Strutture viste prime operano in banda C (1530 – 1565 nm) Estensione alla banda L (1565 - 1625 nm) EDFA in banda L (1565 – 1610 nm) Banda più piatta Guadagno 3 volte minore Maggiore potenza di pompa, lunghezza o drogaggio con erbio Rumore ASE più dannoso EDFA in banda C e L sono dispositivi diversi Dmux delle bande C e L, amplificazione C e L, mux delle bande C e L Amplificatori Raman (1) Basati sull’effetto Raman (SRS) Spettro di guadagno Raman largo e centrato 13 THz (100 nm) al di sotto della pompa Pompaggio a 1460 – 1480 nm per avere guadagno Raman a 1550 – 1600 nm Caratteristiche Guadagno teoricamente ad ogni frequenza Uso di pompe multiple a diverse frequenze Amplificazione concentrata o distribuita Complementari agli EDFA Guadagno distribuito in link ultra long-haul Richiesta di pompe ad elevata potenza (1 W) Amplificatori Raman (2) Sorgenti di rumore Effetto Raman ha risposta istantanea Crosstalk tra canali WDM Fluttuazioni della pompa fanno variare il guadagno Pompaggio contropropagante Assente negli EDFA Il segnale modulato svuota la pompa e quindi la modula, di conseguenza crosstalk Pompaggio contropropagante Rumore ASE relativamente basso, dannoso lo scattering di Rayleigh EDFA concentrato + Raman distribuito Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Sorgenti laser Laser Per l’uso come sorgente considerare Uso come trasmettitore o pompa per EDFA o Raman Potenza di uscita 0 – 10 dBm per sistemi WDM Corrente di soglia Slope efficiency Larghezza spettrale Stabilità della lunghezza d’onda emessa Dispersione cromatica Pompe: 100 – 200 mW EDFA, alcuni watt per i Raman Laser (1) Amplificatore ottico chiuso in una cavità Laser a semiconduttore (SC regione attiva) Sono i più usati in sistemi di TLC Molto compatti (centinaio di micrometri) Produzione di massa Pompaggio elettronico Alta efficienza di conversione Potenza di uscita 0 – 10 dBm Laser in fibra (EDFA elemento base) Pompaggio con laser a SC Potenza di uscita 0 – 20 dBm Generazione di treni di impulsi (mode-locking) Laser (2) Principio di funzionamento Laser: Light Amplification by the Stimulated Emission of Radiation Mezzo con guadagno in cavità Amplificatore Fabry Perot Il guadagno è alto solo alle frequenze di risonanza della cavità Pareti (facets) parzialmente riflettenti Soglia laser: corrente superata alla quale il sistema oscilla anche in assenza di ingresso ottico Amplificazione dell’emissione spontanea (rumore) a causa dell’emissione stimolata Generazione di luce coerente Laser (3) Modi longitudinali Due condizioni necessarie per l’oscillazione Frequenza compresa nella banda di guadagno Lunghezza della cavità multiplo intero di mezza lunghezza d’onda EDFA laser, 1525 – 1560 nm Modi longitudinali della cavità laser Laser Fabry Perot MLM laser (Multi Longitudinal Mode) Larga banda (10 nm), dispersione cromatica Laser SLM (Single Longitudinal Mode) Filtraggio dei modi longitudinali Side-mode suppression ratio (almeno 30 dB) Laser MLM vs. SLM Laser MLM Laser SLM Notare come la spaziatura tra modi adiacenti sia confrontabile con lo spacing tra canali WDM! Laser a feedback distribuito (1) Tipologia di feedback Localizzato Laser Fabry Perot Distribuito Selezione del singolo modo longitudinale Laser DFB (Distributed Feedback Laser) Reticolo di Bragg: viene emessa solo la lunghezza d’onda uguale a due volte il periodo Elevata attenuazione per i multipli Struttura periodica all’interno della regione di guadagno Laser DBR (Distributed Bragg Reflector) Regione di guadagno e di selezione della frequenza separate Laser a feedback distribuito (2) Laser DFB Laser DBR Laser a feedback distribuito (3) Variando il periodo si seleziona la frequenza Laser DBR Controllo indipendente del guadagno e della frequenza Accordabilità variando l’indice di rifrazione del Bragg grating Laser DFB Fabbricazione più complessa, più costosi Necessari per sistemi a lunga distanza e alto bitrate Packaging del laser comprende… Isolatore in uscita per prevenire le riflessioni Elemento di stabilizzazione della temperatura Coefficiente di temperatura 0.1 nm/°C Fotorilevatore che preleva la luce dal retro del laser Array di laser DFB Utili per sistemi WDM, ma bassa resa VCSEL (1) Vertical Cavity Surface-Emitting Lasers MLM: spaziatura in frequenza c/(2nL) Riducendo L aumenta la spaziatura Al limite, un solo modo sperimenta guadagno Sottile strato attivo su substrato di SC Cavità delimitata da multistrato dielettrici Specchi ad elevata riflettività Emissione verticale della radiazione Schema di un VCSEL VCSEL (2) Elevata resistenza ohmica vista dalla corrente I VCSEL scaldano molto Ricerca: ottenuti buoni VCSEL a 1310 nm Vantaggi del VCSEL Necessità di controllo in temperatura Risulta difficile costruire VCSEL che operino a temperatura ambiente Problema per gli specchi dielettrici Semplice, efficiente accoppiamento con la fibra Packaging semplice, uso in array di laser Oggi VCSEL a 850 nm, fibre MMF in link low cost VCSEL a 1310 nm per fibre SMF Ricerca per ottenere VCSEL a 1550 nm VCSEL (3) Array di VCSEL Molto utili per laser multilunghezza d’onda in sistemi WDM Si cerca realizzazione su singolo substrato Vedi laser DFB visti prima Caratteristiche degli array VCSEL Dimensioni ridotte e maggiore densità Difficoltà in fase di multiplexing Problemi di resa Array di VCSEL Diodi LED LED (Light Emitting Diode) Alternativa ai laser per bassi bitrate e link corti MOLTO meno costosi (reti di accesso) Giunzione pn polarizzata direttamente Emissione spontanea di luce per ricombinazione dei portatori minoritari Banda di emissione larga Differenza di energia tra le bande di valenza e conduzione Bassa potenza di emissione (-20 dBm) Modulabili a max centinaia di Mbit/s LED slicing: filtro molto selettivo preleva una parte dello spettro Applicazioni a basso costo in alternativa ai DFB Modulazione diretta e esterna (1) Modulazione Uso della portante ottica per trasmettere dati Modulazione OOK (On-Off Keying) La più semplice ed usata, 1 luce presente, 0 luce assente Modulazione diretta (1) Si modula la corrente nella sorgente (es. laser) Sopra soglia: 1 Sotto soglia: 0 Extinction ratio Rapporto tra la potenza ottica relativa a 1 e 0 Modulazione diretta e esterna (2) Modulazione diretta (2) Semplice, non costosa Grosso vantaggio dei laser a semiconduttore è la elevata velocità di modulazione diretta Laser in fibra all’erbio non modulabili direttamente Elevato tempo di vita degli atomi di erbio al livello E2 Sorgente CW, modulatore esterno Impulsi chirpati Frequenza della portante che varia nel tempo Allargamento dello spettro trasmesso Peggioramento del comportamento dispersivo Riduzione del chirp Aumento della potenza relativa allo 0, ma… Si riduce l’extinction ratio Extinction ratio di 7 dB compatibile con un chirp ragionevole Sistemi long-haul ad elevato bitrate modulazione esterna Modulazione diretta e esterna (3) Modulazione esterna Modulatore esterno OOK Minimizzazione degli effetti del chirp Modulatori commerciali Integrati nel package del laser, con il circuito di stabilizzazione della frequenza Fig. (a) sorgente laser mode locked Modulatore esterno blocca gli impulsi relativi a 0 Laser a SC di questo tipo costano troppo e occupano troppo spazio Fig. (b) sorgente laser DFB e modulatore a 2 stadi (molto usato) Primo stadio: creazione del treno di impulsi Secondo stadio: blocco impulso relativi a 0 Modulazione diretta e esterna (4) Ricevitore Ricevitore Pre-amplificatore Fotorilevatore Corrente proporzionale alla luce incidente Amplificatore front-end EDFA opzionale che precede il fotodiodo Amplifica il segnale al livello opportuno Decisore In sistemi digitali, sceglie tra 1 e 0 Dipende dal tipo di modulazione usata Fotorilevatori (1) Materiali semiconduttori Fotoni assorbiti da elettroni in banda di valenza Generazione di coppie elettrone-lacuna Polarizzazione del dispositivo Fotocorrente proporzionale alla luce incidente Fotoni assorbiti solo se con energia sufficiente hfc = hc/λ > eEg Lunghezza d’onda di cutoff Massima λ rilevabile Fotorilevatori (2) Silicio e GaAs inutilizzabili a 1310 e 1550 nm Germanio teoricamente sì, in pratica no In pratica, largo uso di InGaAs, InGaAsP in seconda e terza finestra Silicio in prima finestra Parametri del fotorilevatore Efficienza η: frazione della potenza ottica realmente assorbita e convertita in fotocorrente Importante che sia vicina a 1 Slab di semiconduttore di spessore sufficiente L [μm] P abs 1 e L Pabs 1 e L Pin Pin α coefficiente di assorbimento 0 per λ maggiore della λ di cutoff Valore tipico 104 /cm, spessore slab 10 μm Fotorilevatori (3) Area del fotorilevatore piuttosto grande Banda larga: funziona a tutte le λ sotto il taglio Responsività R Rapporto tra fotocorrente media e potenza ottica R Ip Pin A / W R e [ m] A / W hfc 1.24 R dell’ordine di 1 A/W a 1310 nm e 1.2 A/W a 1550 nm Bassa efficienza usando una semplice slab Ricombinazione degli elettroni Serve un campo elettrico esterno che porti via gli elettroni generati Giunzione pn polarizzata inversamente (fotodiodo) Elettroni portati velocemente per drift verso la zona n Fotorilevatori (4) Giunzione pn Zona di svuotamento Polarizzazione inversa Fotorilevatori (5) Fotodiodo PIN Strato di SC intrinseco tra le zone n e p Regione di svuotamento nella regione intrinseca Regione intrinseca spessa rispetto alle zone pn Elevata efficienza di assorbimento Regioni n e p trasparenti alla lunghezza d’onda di lavoro (es. 1550 nm) Eterostruttura InP – InGaAs Taglio InP 920 nm Taglio InGaAs 1650 nm Nessun assorbimento nelle regioni p e n Corrente di diffusione quasi nulla Fotorilevatori (6) Fotodiodo APD Avalanche PhotoDiode Nel PIN un fotone genera un elettrone In presenza di elevati campi elettrici L’elettrone generato può eccitare un altro elettrone dalla banda di valenza Effetto a valanga Numero di elettroni secondari generati è stocastico Valore medio Gm guadagno moltiplicativo Compromesso tra guadagno e rumore Valore di Gm moderato, basso rumore Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Commutatori ottici (1) Applicazioni Fornitura di lightpaths All’interno di OXC Sostituiscono i patch panels manuali Con l’aggiunta di software real-time Molte porte Tempi di switching nell’ordine dei ms Protezione Usati per redirigere il traffico in caso di guasto Molti schemi disponibili Numero di porte da 2 a migliaia Tempi di switching nell’ordine dei ms Commutatori ottici (2) Commutazione di pacchetto ottica Switching pacchetto per pacchetto Tempi di switching nell’ordine dei ns Cella ATM (53 bytes) a 10 Gbps dura 42 ns Campo di ricerca, reti non installate Modulazione Modulazione esterna di laser Segnale 10 Gbps, durata del bit 100 ps, tempo di switching circa 10 ps Commutatori ottici (3) Parametri dei commutatori Extinction ratio Rapporto tra potenza in stato on e off Meccanici (40 - 50 dB), alta velocità (10 - 25 dB) Perdite di inserzione E relative perdite di uniformità Crosstalk tra canali non connessi PDL Affidabilità di breve e lungo termine Latching Mantenimento dello stato senza alimentazione Readout: possibilità di controllare lo stato Commutatori ottici (4) Commutatori ad elevato numero di porte Numero di porte da decine a centinaia Classico CO, fornitura e protezione di canali Numero di porte da centinaia a migliaia Reti di prossima generazione Caratteristiche e specifiche Numero di elementi di switching elementari Perdite di uniformità Massimo e minimo numero di switch sul percorso Numero di crossover Packaging, giunzione, fabbricazione Incroci tra percorsi in guida o spazio libero Caratteristiche di blocking Commutatori blocking e nonblocking Commutatori ottici (5) Caratteristiche di blocking Commutatori blocking Non tutti i pattern di connessione sono realizzabili Commutatori nonblocking Tutti i pattern di connessione sono realizzabili Ogni porta di ingresso non usata può essere connessa ad una porta di uscita non usata Richiesti dalla maggior parte delle applicazioni Commutatori wide sense nonblocking Non richiedono di modificare connessioni esistenti Usano specifici algoritmi di routing per garantire la specifica nonblocking Commutatori ottici (6) Commutatori strict sense nonblocking Commutatori rearrangeably nonblocking Ogni porta di ingresso non usata può essere connessa ad una porta di uscita non usata… Indipendentemente da come sono state realizzate le connessioni già esistenti Per rispettare la specifica nonblocking può essere necessario modificare connessioni esistenti Architettura semplice, minor numero di switch Algoritmi di gestione e controllo complessi Non sempre è accettabile l’interruzione di una connessione Compromesso tra i diversi aspetti porta alla scelta della configurazione Commutatori meccanici bulk Switching attraverso azione meccanica Specchio mobile Accoppiatore direzionale in fibra Azione su fibra nella regione di accoppiamento Caratteristiche Basse perdite, basso crosstalk, bassa PDL, costano poco, bassa affidabilità 8 – 16 porte, tempo di risposta ms Applicazioni in piccoli OXC per fornitura e protezione di lightpath Commutatori MEMS MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems) Dispositivi meccanici miniaturizzati su silicio Specchi mobili, dimensioni mm, alta densità Attuazione elettrostatica Specchio 2D (sinistra) / 3D (destra) Controllo digitale / analogico Commutatori bubble-based Brevetto Agilent Tecnologia delle stampanti a getto Serie di guide d’onda che si intersecano Solchi con liquido “index matching” La luce prosegue all’incrocio nella stessa guida Scaldando il liquido si forma una bolla d’aria Riflessione Fabbricati switch 32 x 32 su singolo substrato Ottimi per piccoli switch low cost, tempo risposta ms Altri commutatori… Switch elettro-ottico Mach Zehnder Switch termo-ottico Mach Zehnder Switch 2 x 2 Controllo elettronico Tempi di commutazione nell’ordine del ns Scarsa densità, alte perdite, costosi Controllo in temperatura Realizzati su silice o polimeri Alto crosstalk, tempo di risposta ms Switch SOA Commutazione variando la tensione di voltaggio Senza tensione assorbe, con tensione amplifica Elevato extinction ratio, tempo di risposta ns Costoso, alta PDL Componenti delle reti ottiche Componenti delle reti ottiche Accoppiatori Circolatori e isolatori Multiplexer e filtri Amplificatori ottici Sorgenti e rilevatori Commutatori Convertitori di lunghezza d’onda Convertitori di lunghezza d’onda Dispositivo che converte i dati in ingresso da una lunghezza d’onda a un’altra Applicazioni Transponder Adattamento dati alle caratteristiche della rete Reti wavelength-routing Nel caso manchi coordinamento sui canali Dispositivi Maggiore efficienza nella fornitura di lightpath Connessione tra reti diverse Es. dati a 1310 nm in ingresso a rete WDM (1550 nm) Fixed (variable)-input, fixed(variable)-output Range di potenza, caratteristiche di trasparenza Approccio optoelettronico Semplice e largamente usato nelle reti installate Conversione OE Rigenerazione Trasmissione a diversa lunghezza d’onda Trasparenza dipende dalla rigenerazione 1R: amplificazione 2R: 1R + reshaping Trasparente Trasparente 3R: 2R + retiming Non trasparente