Comunità Ge-Castello Giornata dello Spirito

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Comunità Ge-Castello
Giornata dello Spirito
Albissola 27 maggio 2011
I laici cristiani vivono nella Chiesa
Gruppo 1 : Cosa vuol dire essere membri effettivi del “corpo” che è Cristo
Il fedele laico è membro di quel popolo dell’Alleanza, che è chiamato a
vivere in unione con Dio, per mezzo di Gesù Cristo, nello Spirito Santo in
comunione con tutti i battezzati.
La Chiesa nella sua essenza è la comunità di coloro che credono in Cristo.
Cristo è il corpo e l’anima della Chiesa in quanto suo corpo mistico.
Lo spirito Santo elargisce i suoi carismi ai fedeli, che sono chiamati ad
essere membra vive del corpo mistico di Gesù Cristo.( uno dei carismi è
l’educazione alla fede che trasmette i valori cristiani attraverso
l’insegnamento dei catechisti.) I fedeli laici nella Chiesa sono tutti coloro
che in virtù del battesimo sono di Dio e vivono la loro appartenenza a Lui
dentro le condizioni secolari ( la famiglia, il lavoro, la scuola, la politica ,
le relazioni sociali….) cercando in esse il Regno di Dio.
È proprio in forza della consacrazione battesimale che i laici sono partecipi
dell’ufficio sacerdotale , profetico e regale di Cristo, ed è per questo che
hanno la loro parte attiva nella vita e nell’azione della Chiesa.
Gruppo 2 : La spiritualità specifica del laico scout: punti essenziali.
Il laici scout sentono l’esigenza di vivere con consapevolezza e
responsabilità la propria vocazione rimanendo ancorati alla parola di Dio
come lampada per i loro passi, e al Magistero sociale della Chiesa come
discernimento spirituale.
Si impegnano a rigenerare la vocazione laicale con l’ascolto della parola di
Dio, attraverso i momenti di preghiera, ed il fare strada nel Creato ( veglie,
momenti di silenzio e di contemplazione ecc …..) appropriandosi anche
del pensiero sociale della Chiesa, in modo da poter vivere la loro
vocazione in famiglia, nel lavoro, nella società.Vogliono essere testimoni
di speranza, insieme alle altre associazioni e all’interno della intera
Comunità ecclesiale.
Ritengono opportuno avviare una collaborazione più continuativa con gli
organismi di pastorale diocesani regionali e nazionali per offrire il loro
contributo ( non solo come collaboratori di sagrestia) e maggiormente per
realizzare un’azione pastorale organica della Chiesa (pastori-laici).
Gruppo 3 :Testimoni visibili dei valori umani e cristiani dello scoutismo.
I valori umani e cristiani dello scoutismo li troviamo racchiusi nelle tre C.
Fare strada nel Cuore significa amare il Signore Dio tuo con tutto il cuore,
l’anima e la mente, e il prossimo tuo come te stesso.
Fare Strada nel Creato significa essere a contatto con la natura che è opera
di Dio ammirandone la grandezza e la bellezza.
Ciò ci richiede di esserne i custodi.
Fare strada nella Città significa accettazione del diverso, il servizio, la
spiritualità, l’uguaglianza tra le persone, la gratuità (volontariato),
l’attenzione, l’aiuto reciproco e la reciprocità.
Ci troviamo a vivere rapporti asimmetrici e simmetrici.
Quelli simmetrici, la famiglia ,l’amicizia, la fratellanza ci aiutano a vivere
anche quelli asimmetrici, rapporto tra genitori e figli….)
La reciprocità ci permette di affrontare le difficoltà che possono derivare
dai rapporti asimmetrici.
Gli scout praticano un metodo educativo che racchiude valori umani e
cristiani verso bambini, adolescenti fino a che sono ritenuti adulti pronti
per la Partenza……
Gli adulti scout praticano l’Educazione permanente mantenendo fede alla
legge scout:
1. pongono il loro onore nel meritare fiducia
2. sono leali
3. si rendono utili e aiutano gli altri
4. sono amici di tutti e fratelli di ogni altra Guida e scout
5. sono cortesi
6. amano e rispettano la natura
7. sanno obbedire
8. sorridono e cantano anche nelle difficoltà
9. sono laboriosi ed economi
10. sono puri di pensieri parole e azioni
Gruppo 4: I laici nella liturgia della Chiesa.
Dopo il Concilio Vaticano II i fedeli laici partecipano, per la loro parte, al
triplice ufficio sacerdotale, profetico e regale di Gesù Cristo, ricordandoci
che il mistero di questa potestà è il fatto che la missione di Cristo
sacerdote-profeta-maestro-re continua nella chiesa.
Tutti, tutto il popolo di Dio è partecipe di questa triplice missione.
.La partecipazione dei fedeli laici al triplice ufficio di Cristo sacerdoteprofeta e re trova la sua radice prima nell’unzione del Battesimo, il suo
sviluppo nella Confermazione e il suo compimento a sostegno
nell’Eucarestia.
La partecipazione dei fedeli laici al triplice ufficio di Cristo, esige di essere
attuata e vissuta nella comunione e per la crescita della comunione stessa. (
Christifidelis laici)
E’ una partecipazione donata ai singoli fedeli laici ma in quanto formano
l’unico Corpo del Signore.
Attualmente i laici possono fare le letture l’accoglienza, il servizio ed
essere presenti nella cantoria. In sintesi i laici possono assolvere per
incarico temporaneo la funzione di lettore nelle azioni liturgiche; così pure
tutti i laici godono della facoltà di esercitare le funzioni di commentatore,
cantore o altre ancora a norma del diritto. (Conc.Ecum. vat.II sulla Sacra
Liturgia Sacrosanctum Concilium…)
Gruppo 5: I laici nella pastorale quotidiana della Chiesa: La famiglia
La persona umana ha una nativa e strutturale dimensione sociale in quanto
è chiamata dall’intimo di sé alla comunione con gli altri e alla donazione
agli altri.
La società frutto e segno della socialità dell’uomo, rivela la sua piena
verità nell’essere una comunità di persone. Si dà interdipendenza e
reciprocità tra persona e società: tutto ciò che viene compiuto a favore
della persona è anche un servizio reso alla società, e tutto ciò che viene
compiuto a favore della società si risolve a beneficio della persona.
Per questo l’impegno apostolico dei fedeli laici nell’ordine temporale
riveste sempre il significato del servizio all’uomo singolo nella sua unicità
e irripetibilità e il significato del servizio a tutti gli uomini.
La prima espressione della dimensione sociale della persona è la coppia e
la famiglia.
La coppia e la famiglia costituiscono il primo spazio per l’impegno sociale
dei fedeli laici .
La famiglia è la cellula fondamentale della società.
A questa comunità va rivolta un’attenzione particolare soprattutto nelle
situazioni di povertà e di miseria fisica, culturale e morale insieme a
disinteresse e disamore che attentano alla funzione educativa della stessa.
L’impegno apostolico dei fedeli laici è quello di rendere la famiglia
cosciente della sua identità di primo nucleo sociale di base e del suo ruolo
nella società perché divenga essa stessa sempre più protagonista attiva
responsabile della propria crescita e della propria partecipazione alla vita
sociale.
In tal modo la famiglia potrà e dovrà esigere da tutti, a cominciare dalle
autorità pubbliche, il rispetto di quei diritti, che salvando la famiglia,
salvano la società stessa.
La civiltà e la saldezza dei popoli dipendono soprattutto dalla qualità
umana delle loro famiglie e di questo, da parte sua la chiesa ne è
profondamente convinta.
Si pensi ad una più evidente, organizzata e convinta pastorale dei
conviventi e dei divorziati come anche a quella dei gruppi delle varie
emarginazioni sociali.
Gruppo 6: I laici nella pastorale della Chiesa: Cultura, arte e tempo libero
La cultura è un impegno e uno strumento per migliorare se stessi e la
società.
Per questo la Chiesa sollecita i fedeli laici a essere presenti , all’insegna
della creatività intellettuale , nei posti privilegiati della cultura, quali sono
il mondo della scuola e dell’università, gli ambienti della ricerca
scientifica e tecnica, i luoghi della creazione artistica e della riflessione
umanistica.
La buona novella di Cristo rinnova continuamente la vita e la cultura
dell’uomo decaduto, combatte e rimuove gli errori e i mali del mondo.
Continuamente purifica ed eleva la moralità dei popoli.
La Chiesa già con questo fatto stimola e dà il suo contributo alla cultura
umana e civile ed educa l’uomo alla libertà interiore.
L’arte è la dimensione del bello e l’uomo ne ha bisogno per non abbrutirsi
e per non essere solo preda del mercato.La Chiesa è da sempre impegnata
nel favorire un uso costruttivo del tempo libero, soprattutto dei ragazzi (
oratori, associazioni cattoliche. Scoutismo…).
I cambiamenti sociali hanno portato molta solitudine, soprattutto negli
anziani e la Chiesa anche in questo cerca di dare il proprio apporto creando
Circoli ricreativi, circoli culturali …: laici sono sempre in primo piano.
Il volontariato unisce i fedeli laici e i non credenti di buona volontà
accomunandoli nell’impegno di aiutare la crescita e alleviare le sofferenze
salvaguardando la dignità di tutte le persone.
Gruppo 7: I laici nella pastorale quotidiana della Chiesa: il lavoro
Il lavoro è un aspetto fondamentale ed irrinunciabile della vita: ci permette
di costruire una famiglia, di adempiere ai propri doveri verso i figli,rende
autonomi ed è una forma di servizio sociale.
È un diritto –dovere sancito dal primo Articolo della Costituzione.
Il servizio alla società da parte dei fedeli laici trova un momento essenziale
nella questione economico-sociale, la cui chiave è data dall’organizzazione
del lavoro.
Il lavoro dell’uomo e della donna rappresenta lo strumento più comune e
più immediato per lo sviluppo della vita economica, strumento che insieme
costituisce un diritto e un dovere di ogni uomo.
Tutto questo rientra in modo particolare nella missione dei fedeli laici.
Anche nella vita economico- sociale sono da onorare e da promuovere la
dignità e il bene dell’intera società.
Nelle sconvolgenti trasformazioni in atto nel mondo dell’economia e del
lavoro, i fedeli laici devono impegnarsi a risolvere i gravissimi problemi
della disoccupazione, a battersi per superare le numerose ingiustizie che
derivano da distorte organizzazioni del lavoro, a far diventare il luogo di
lavoro una comunità di persone rispettate nella loro soggettività.
Con il lavoro, l’uomo ogni giorno provvede alla vita propria e dei suoi
familiari,comunica con gli altri e rende servizio agli uomini suoi
fratelli,può praticare una vera carità e collaborare con la propria attività al
completarsi della divina creazione.Il problema della disoccupazione non è
solo un problema economico, ma sociale e personale: abbiamo tante
energie non sfruttate, impieghiamole per il bene comune.
La Chiesa dia un segno forte del fatto che si fà carico e promuove
iniziative capaci di rivoluzionare la mentalità consumistica dominante, nei
confronti delle nuove povertà e di quelle categorie di persone che oggi si
stanno cancellando dalla cura e dall’interesse comune, perché non
producono “interessi”.
Ci sono oggi nuove povertà ed emarginazioni sociali.
Si potrebbero radunare i disoccupati per incontri formativi; far fare loro un
elenco delle capacità che sarebbero disposti a mettere a disposizione della
comunità ecclesiale.
Gruppo 8: I laici nella pastorale quotidiana della Chiesa: La politica.
Tutti e ciascuno hanno il diritto di partecipare alla politica sia pure con
compiti e responsabilità diverse.
I fedeli laici impegnati politicamente non possono abdicare alla
partecipazione alla politica , ossia all’azione economica, sociale
,legislativa culturale… perché è destinata a promuovere organicamente ed
istituzionalmente il bene comune. (Nota dottrinale circa alcune questioni
riguardanti l’impegno e il comportamento dei cattolici nella vita politica
approvata dal Sommo pontefice Giovanni Paolo II nel 2002)
Infatti una politica per la persona e per la società trova il suo criterio
basilare nel perseguimento del bene comune, come bene di tutti gli uomini
e di tutto l’uomo , bene offerto e garantito alla libera e responsabile
accoglienza delle persone sia singole che associate..
Il bene comune si concretizza nell’insieme di quelle condizioni di vita
sociale , con le quali gli uomini, le famiglie e le associazioni possono
ottenere il conseguimento più pieno della propria perfezione.( Costituzione
Gaudium et spes).
Inoltre ,una politica per la persona e per la società trova la sua linea
costante di cammino nella difesa e nella promozione della giustizia intesa
come virtù e forza morale che sostiene l’impegno a favorire i diritti e i
doveri di ciascuno e di tutti sulla base della dignità personale dell’essere
umano.Nell’esercizio del potere politico è fondamentale lo spirito di
servizio, che solo unitamente alla necessaria competenza ed efficienza ,
può rendere trasparente l’attività del bene comune come del resto la gente
esige.
I fedeli laici devono testimoniare quei valori umani ed evangelici che sono
legati all’attività politica stessa, come la libertà, la giustizia, la solidarietà,
l’ordine pubblico, la dedizione fedele e disinteressata al bene di tutti, lo
stile semplice di vita, l’amore preferenziale per i poveri e gli ultimi.
Ciò esige che i fedeli laici siano sempre più animati da una reale
partecipazione alla vita della Chiesa e illuminati dalla sua dottrina sociale.
Una politica che intenda mirare al vero sviluppo umano è la solidarietà,
che è la ferma determinazione di impegnarsi per il bene comune: ossia per
il bene comune di tutti e di ciascuno perché tutti siamo veramente
responsabili di tutti.
Il frutto dell’attività politica solidale, da tutti tanto desiderata è la pace: i
fedeli laici non possono rimanere indifferenti di fronte a tutto ciò che è la
negazione e compromissione della pace adoperandosi per promuovere
un’opera educativa contro ogni ingiustizia (odio,vendetta… ) e a
sviluppare la cultura della solidarietà a ogni livello .
La solidarietà è la via per la pace e lo sviluppo.
Gruppo 9: I laici nella pastorale quotidiana della Chiesa: salute e
solidarietà.
Il servizio alla società si esprime e si realizza in diversi modi: da quelli
liberi e informali a quelli istituzionali, dall’aiuto dato ai singoli a quello
rivolto ai vari gruppi e comunità di persone.
Tutta la Chiesa come tale è direttamente chiamata al servizio della carità
verso i poveri e gli infermi come pure le cosiddette opere caritative e di
mutuo soccorso, destinate ad alleviare le necessità umane.
La carità verso il prossimo, nelle forme antiche e sempre nuove delle opere
della misericordia corporale e spirituale rappresenta, il contenuto comune
di quell’animazione cristiana dell’ordine temporale che costituisce
l’impegno specifico dei fedeli laici.
Con la carità i fedeli laici vivono e manifestano la loro partecipazione al
potere del Figlio dell’uomo che “ non è venuto per essere servito ma per
servire”.
Essi vivono e manifestano tale regalità nel modo più semplice e insieme
più esaltante, perché la carità è il più alto dono che lo Spirito Santo offre
per l’identificazione della Chiesa e per il bene dell’umanità.
La carità, anima e sostiene un’operosa solidarietà attenta alla totalità dei
bisogni dell’essere umano.
Una simile carità, non solo attuata dai singoli ma anche dai gruppi, dalle
comunità, è e sarà sempre necessaria: niente e nessuno la può e la potrà
sostituire, neppure le molteplici istituzioni e iniziative pubbliche, che pure
si sforzano di dare risposta ai bisogni oggi così gravi e diffusi di una
popolazione.
La solidarietà si fa più necessaria quanto più le istituzioni diventano
complesse: burocrazia, ingiusti interessi privati, disimpegno facile e
generalizzato.
Nelle società organizzate continuano a nascere varie forme di
volontariato,che si esprimono in una molteplicità di servizi e di opere.
Se vissuto nella sua verità di servizio disinteressato al bene delle persone,
specialmente le più bisognose e le più dimenticate dagli stessi servizi
sociali, il volontariato deve dirsi espressione importante di apostolato, nel
quale i fedeli laici, uomini e donne, hanno un ruolo di primo piano.
La solidarietà non è un sentimento di compassione per i mali di tante
persone, al contrario è la determinazione ferma e perseverante di
impegnarsi per il Bene Comune: ossia per il bene di tutti e di ciascuno,
perché tutti siamo veramente responsabili di tutti.
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